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Bologna. Gender Bender 2023: appuntamenti 8 e 9 novembre

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Mercoledì 8 novembre: "Acsexybility" film di Daniel Gonçalves, Prima Europea; Giovedì 9 novembre: "Il cerchio" film di Sophie Chiarello

Gender Bender 2023, il festival che ospita ogni anno artiste e artisti da tutto il mondo per esplorare gli immaginari culturali e artistici legati al corpo e al genere, a Bologna dal 31 ottobre all'11 novembre 2023. Tra gli appuntamenti, si segnalano:

Mercoledì 8 novembre la giornata festivaliera è ricca di anteprime. Alle 20 al Cinema Lumière, (piazzetta Pasolini 2/2) Gender Bender presenta la prima europea di Acsexybility (Brasile 2023) di Daniel Gonçalves, il documentario che esplora la sessualità delle persone con disabilità e che attraverso un racconto in prima persona tenta di decostruire il pregiudizio che le vuole asessuate, angeliche e prive di desideri.
Alle 19.30 il DAMSLab Teatro (piazzetta Pasolini, 5/B) ospita la prima nazionale di Epic Everyday, spettacolo dell'inglese TC Howard prodotto assieme alla comunità del progetto europeo Performing Gender - Dancing In Your Shoes. In scena il prodotto di tre anni di laboratori, durante i quali la comunità - composta da persone di differenti culture, età e esperienze di danza - si è confrontata sui temi dell'identità e del genere. La ricchezza e le differenze delle vite individuali quotidiane sono al centro di questo spettacolo che trasforma la vita di tutti i giorni in una storia intima ed epica e ne mostra la grandezza da cui attingono la letteratura, la cultura e l'arte.
A seguire conversazione con la compagnia (in replica domani, giovedì 9 novembre, stessa ora).Palazzo Bentivoglio (alle 18, via del Borgo di San Pietro 1/c) è la splendida cornice di Studi per danze americane, lavoro di Fabrizio Favale & First Rose che si interroga sulle tecniche ideate e messe a punto in particolare da Merce Cunningham e José Limón e su alcune modalità della danza di Trisha Brown, in un'indagine e riscoperta dei loro contenuti dinamici, qualitativi, compositivi, posturali (in replica fino all'11 novembre).

Completa gli appuntamenti giornalieri dedicati alla danza, la replica di NOBODY NOBODY NOBODY. It's OK not to be ok, spettacolo di Daniele Ninarello (ore 11, Atelier Sì, via San Vitale, 69).

La sezione incontri ha come protagonista l'attivista e performer sordo Diana Anselmo in Autoritratto in 3 atti, lecture-performance in cui due video-proiezioni e uno speech invitano a riflettere in maniera critica sulle identità e le storie dei corpi con disabilità. Nel primo filmato Anselmo racconta la sua esperienza ponendo al centro della sua opera lo sguardo: da quello subito e disabilitante dell'esterno a quello autodeterminato di chi vuole essere artefice della propria narrazione. Nel secondo il video-manifesto di Al.Di.Qua Artists, prima associazione europea di artiste e artisti con disabilità, ribadisce l'esigenza di nuove narrazioni che partano dalle soggettività interessate (ore 18.30, DAS, via Del Porto, 11/2).

Dalle 23,30 si festeggia al Cassero LGBTI+ Center (via Don Minzoni, 18) con il party Esauritə.

Fino all'11 novembre è visitabile la video installazione onirica di Oona Doherty e Luca Truffarelli, Hunter filmed ( ingresso gratuito, DAS, dalle 15 alle 21, via del Porto, 11/2). Prosegue fino al 19 gennaio 2024 I want you to know my story, la mostra fotografica dell'artista statunitense Jess T. Dugan (Spazio Labò, Strada Maggiore, 29).

Giovedì 9 novembre la sezione cinema propone il sorprendente documentario di Sophie Chiarello, vincitore del David di Donatello 2023, Il cerchio (Italia 2022). Un delicato e toccante racconto di crescita di una classe elementare di Roma, seguita dalla regista per cinque anni. Confrontandosi con domande di carattere universale, la classe si riunisce di volta in volta attorno ad un cerchio che promuove la relazione reciproca, il confronto e la continua scoperta di sé. Lo sguardo dei bambini e delle bambine sul mondo e le loro parole per descriverlo sono assoluti protagonisti di questo interessante documentario (ore 20, Cinema Lumière, piazzetta Pasolini, 2/b).

Alle 18.30 al DAS (via Del Porto, 11/2) a Gender Bender approdano Maria Chiara e Elena Paolini, note sul web come Witty Wheels, con un fumetto edito da Laterza, Che brava che sei! 8 storie di abilismo quotidiano: otto storie che con intelligenza e ironia svelano i pregiudizi e l'oppressione strutturale che circondano ogni giorno le persone disabili. Le autrici dialogano con Aristide Rontini.

Per la sezione danza, repliche di: Studi per danze americane, lavoro di Fabrizio Favale & First Rose (Palazzo Bentivoglio ore 18, via del Borgo di San Pietro 1/c) e Epic Everyday, spettacolo dell'inglese TC Howard prodotto assieme alla comunità del progetto europeo Performing Gender - Dancing In Your Shoes (ore 19.30 il DAMSLab Teatro (piazzetta Pasolini, 5/B).

Dalle 14 alle 16 (DAS, via Del Porto 11/2) è possibile seguire il workshop con la coreografa e danzatrice britannica TC Howard, che realizza laboratori focalizzati su genere e identità incoraggiando lo scambio, il dialogo e la pratica condivisa tra una vasta gamma di artisti e gruppi comunitari e Bakani Pick-Up Company, la compagnia che adotta una metodologia fondata sull'improvvisazione e la ricerca di una pratica performativa attraverso la curiosità. L'approccio che viene adottato è umanistico, centrato sulla persona e ha come scopo la ricerca di una modalità nuova e innovativa per esplorare la coreografia e la tecnica di danza.

Fino all'11 novembre è visitabile la video installazione onirica di Oona Doherty e Luca Truffarelli, Hunter filmed ( ingresso gratuito, DAS, dalle 15 alle 21, via del Porto, 11/2). Prosegue fino al 19 gennaio 2024 I want you to know my story, la mostra fotografica dell'artista statunitense Jess T. Dugan (Spazio Labò, Strada Maggiore, 29).

Redazione

 

Bologna Festival, domenica 5 novembre: Maratona Schumann con Isabelle Faust

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Isabelle Faust foto Roberto SerraDomenica 5 novembre ore 12, ore 16, ore 21, Teatro Auditorium Manzoni, la rassegna Grandi Interpreti di Bologna Festival propone un appuntamento d'eccezione: la MARATONA SCHUMANN con la violinista Isabelle Faust e un gruppo di rinomati cameristi. Nell'arco della giornata in tre diversi concerti, sotto l'egida della violinista Isabelle Faust, alcuni tra i maggiori interpreti di oggi quali Anne Katharina Schreiber (violino), Antoine Tamestit (viola), Jean-Guihen Queyras violoncello, Alexander Melnikov (fortepiano) si alternano in duo, in trio, in quartetto e in quintetto nell'esecuzione dei grandi capolavori della produzione cameristica di Robert Schumann.

Nel concerto delle ore 12 suoneranno in duo con Alexander Melnikov al fortepiano, Isabelle Faust, Antoine Tamestit e Jean-Guihen Queyras. In programma Drei Fantasiestücke (Tre pezzi di fantasia) op.73 per violoncello e pianoforte, Märchenbilder (Illustrazioni di fiabe) op.113 per viola e pianoforte e la Sonata op. 105 per violino e pianoforte. Due lavori legati ad una dimensione di libera immaginazione, tra passionalità e intima delicatezza, ci introducono nell'universo poetico della Sonata per violino op.105, pagina composta nel 1851 – nell'ultima fase creativa di Schumann – a tratti venata di quella spiritualità inquieta e vibrante tipica dello stile compositivo schumanniano.

Nel concerto delle ore 16 si ascoltano il Trio op.80, pagina "immediata e amichevole" nelle parole dello stesso Schumann, e il Quartetto per archi op.41 n.1 che incarna appieno quell'ideale romantico del far musica tra amici nella piacevolezza dell'intimità domestica. La maratona si conclude con il concerto delle ore 21 che vede riuniti tutti i musicisti nel Quintetto op.44, opera tra le più significative della produzione cameristica di Schumann, dove "elementi quasi sinfonici" si innestano sullo stile dialogico dei 5 strumenti. "Splendido, pieno di vigore e freschezza": così nelle parole della moglie Clara Schumann, dedicataria e prima interprete di questo capolavoro.

Informazioni e biglietti online www.bolognafestival.it

( Credit photo: Roberto Serra )

Redazione

Halloween: arriva la notte del risveglio dei mostri

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HalloweenLa festa che piace a piccoli e adulti

Tutto pronto per la notte di Halloween, festa arrivata dagli Stati Uniti, che anche in Italia è divenuta la festa più amata dai bambini che, travestiti da streghe, zombie, fantasmi e vampiri, bussano alle porte urlando con tono minaccioso: "Dolcetto o scherzetto". Un rito è quello di bussare tredici volte per allontanare la sfortuna, consuetudine che viene apprezzata e condivisa dalle famiglie che per la notte dei piccoli vampiri preparano dolci da distribuire. Halloween non solo è la festa dei bambini ma è divenuta un evento di moda coinvolgendo tutta la piattaforma dell'intrattenimento che è attiva a promuovere serata a tema con un giro di affari che si stima in milioni di euro. Ma da dove arriva la festa che ha appannato il nostro carnevale ? Le sue origini sono antichissime e da ricercarsi ai tempi in cui le popolazioni tribali usavano dividere l'anno del bestiame e fra ottobre e novembre preparandosi all'inverno, era necessario ricoverare le mandrie in luoghi riparati per garantirgli la sopravvivenza alla stagione del grande freddo e proprio questo perio-do prendeva il nome Halloween. In Europa le origini di Halloween sono da attribuirsi ai Celti, che non temevano i propri morti ai quali lasciavano del cibo sulla tavola in segno di accoglienza per quanti facessero visita ai vivi e proprio da questa usanza del trick-or-treat che tradotta in italiano nasce "dolcetto scherzetto?" . Oltre a non temere gli spiriti dei defunti, i Celti non credevano ai demoni quanto piuttosto alle fate e agli elfi, entrambe creature considerate comunque pericolose: le fate per un risentimento verso gli esseri umani; gli elfi per le grandi differenze che intercorrevano con 'uomo. Secondo le storiche leggende Celtiche, nella notte di Samhain questi esseri facevano scherzi anche molto pericolosi nei confronti degli uomini e questo ha portato nella credenza popolare ad alimentare la nascita di molte altre storie dagli scenari terrificanti. Storie che ad oggi sono divenute una grande festa con la notte più bizzarra la notte più bizzarra e amata dai bambini e anche dagli adulti.

Daniele Baldini

“Artisti Uniti per l'Emilia Romagna" in sostegno delle comunità colpite dall’alluvione

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LOCANDINA ARTISTI INSIEMEOrganizzata un'asta on-line di opere d'arte il cui ricavato sarà donato alle comunità alluvionate

Gli eventi dell'alluvione in Emilia Romagna hanno lasciato ricordi e immagini indelebili nel ricordo collettivo. Un drammatico evento che ancora oggi porta ad ammirevoli iniziative di solidarietà e sostegno delle popolazioni vittime del disastro, iniziative come "Artisti Uniti per l'Emilia Romagna" nata dall'idea di Vanna Modelli, artista budriese, con l'Asta di beneficenza on-line di opere pittoriche offerte gratuitamente da artisti italiani più o meno noti di un mondo che lei conosce bene. Mondo in cui è apprezzata e che sa essere molto sensibile e pronto a donare, nel momento del bisogno, appoggiando ed aiutando con i mezzi propri dell'arte.Un'idea cha ha trovato sostegno e si è concretizzata grazie alla collaborazione essenziale di Giovanni Santandrea esperto informatico ed anima operativa, all'appoggio organizzativo dell'Associazione "La Magnolia APS" di Budrio e di Giuseppe Savoia, oltre ad ottenere il patrocinio della Regione Emilia Romagna e del Comune di Budrio.
La piattaforma dell'asta è stata realizzata sulla pagina Facebook: "Artisti Uniti per l'Emilia Romagna" in cui si possono visionare e fare offerte per le opere donate spontaneamente dagli artisti che per il fine benefico, nonostante le valutazioni siano enormemente più alte, partono da una base d'asta di 50,00€.
Un'occasione per sostenere, aiutare e avere un ricordo di un piccolo gesto nei confronti dei più sfortunati. Gesto che è possibile fino al 30 novembre 2023, data di chiusura dell'asta.
Come ci precisano gli organizzatori, coloro che si aggiudicheranno le opere d'arte, verseranno l'importo sul C.C. del fondo per le Emergenze della Regione Emilia Romagna, nulla andrà all'artista donatore dell'opera che, anzi si farà anche carico delle spese di spedizione, né tantomeno a tutti gli organizzatori. Lo spirito dell'iniziativa riposa in una gara di solidarietà di tutta Italia che coniuga l'amore per l'arte con la vicinanza fraterna ai propri conterranei italiani nel momento del bisogno.

Redazione

“ Dolcetto o scherzetto ” Halloween e le sue origini

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dolcetto halloweenPreparativi in corso per la notte di Halloween, il prossimo 31 ottobre, festa arrivata dagli Stati Uniti che anche in Italia è divenuta tra le più amate dai bambini che, travestiti da streghe, zombie, fantasmi e vampiri, bussano alle porte urlando con tono minaccioso: "Dolcetto o scherzetto". Un rito è quello di bussare tredici volte per allontanare la sfortuna, consuetudine che viene apprezzata e condivisa dalle famiglie che per la notte dei piccoli vampiri preparano dolci da distribuire. Halloween non solo è la festa dei bambini ma è divenuta un evento di moda coinvolgendo tutta la piattaforma dell'intrattenimento che è attiva a promuovere serata a tema con un giro di affari che si stima in milioni di euro. Ma da dove arriva la festa che ha appannato il nostro carnevale ? Le sue origini sono antichissime e da ricercarsi ai tempi in cui le popolazioni tribali usavano dividere l'anno del bestiame e fra ottobre e novembre preparandosi all'inverno, era necessario ricoverare le mandrie in luoghi riparati per garantirgli la sopravvivenza alla stagione del grande freddo e proprio questo perio-do prendeva il nome Halloween. In Europa le origini di Halloween sono da attribuirsi ai Celti, che non temevano i propri morti ai quali lasciavano del cibo sulla tavola in segno di accoglienza per quanti facessero visita ai vivi e proprio da questa usanza del trick-or-treat che tradotta in italiano nasce "dolcetto scherzetto?" . Oltre a non temere gli spiriti dei defunti, i Celti non credevano ai demoni quanto piuttosto alle fate e agli elfi, entrambe creature considerate comunque pericolose: le fate per un risentimento verso gli esseri umani; gli elfi per le grandi differenze che intercorrevano con 'uomo. Secondo le storiche leggende Celtiche, nella notte di Samhain questi esseri facevano scherzi anche molto pericolosi nei confronti degli uomini e questo ha portato nella credenza popolare ad alimentare la nascita di molte altre storie dagli scenari terrificanti. Storie che ad oggi sono divenute una grande festa con la notte più bizzarra la notte più bizzarra e amata dai bambini e anche dagli adulti.

Daniele Baldini

A Ferrara il “Festival del Ciclista Lento” , ospite il campione Gianni Bugno

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FERRARA partenzaDa venerdì 27 a domenica 29 ottobre 2023 torna a Ferrara il "Festival del Ciclista Lento", settima edizione della festa "della bella gente che pedala", il festival per chi ama pedalare senza fretta gustando panorami, incontri, racconti e tutto "il buono e il bello" del territorio

Ferrara pronta per la Pedalata più lenta del mondo "5 km in 5 ore", la Granfondo del Merendone, il Galà del Ciclista Lento, e aperitivi, tavole rotonde tematiche, ospiti campioni e scrittori, premiazioni, ciclotappi e soprattutto... un campione, Gianni Bugno che proverà a farsi lento nel corso del festival 2023!
Diciamolo... i ciclisti lenti salveranno il mondo!
Dalla prepotenza della velocità. Dalla noia dei primati in classifica.
Dal conformismo del campione solo al comando.
"Beati gli ultimi che la vita sanno goder" è la filosofia che da sette anni caratterizza la manife stazione ferrarese dedicata al ciclismo-slow, per festeggiare chi utilizza strade e le ciclabili per pedalare piano, senza particolare talento per lo sport, senza tempi da rispettare o primati da stabilire.
C'è chi sceglie la bicicletta per il piacere stesso del pedalare e muoversi in scioltezza con un mezzo ecologico, senza per questo rincorrere performance, watt e contachilometri. Chi si gode le due ruote senza l'ansia di arrivare primo, chi vive il piacere del viaggio più che del traguardo, apprezzando paesaggi, gusti e curiosità incontrati lungo i percorsi. Chi usa la bici quotidianamente, per andare al lavoro o a fare acquisti, per accompagnare i bambini a scuola, per godere di spazi della propria città, nel tempo libero e non, in modo ecologico e sostenibile e lo fa chiedendo sicurezza...
Così Guido Foddis, ideatore e patron della manifestazione, presenta il Festival 2023:
"Campione è chi non avrebbe mai pensato di schiodarsi dal divano da cui tifava il proprio beniamino, per ritrovarsi a pedalare proprio con lui. Alle proprie regole del gioco. Alle moviola del proprio contachilometri.
Al Festival del Ciclista Lento, il campione famoso sarà gregario dei lenti in bicicletta, porta-borracce (di lambrusco!) alle schiappe sull'e-bike e al servizio di un ideale: l'ideale della lentezza che affratella.
Anche quest'anno la capitale della lentezza sarà Ferrara, inesauribile fucina di "ta...lenti", territorio completamente pianeggiante, dove ogni cavalcavia diventa Gran Premio della Montagna.
Per tre giorni il popolo dei ciclisti lenti si ritroverà in questo paradiso delle pedalate a passo d'uomo, per celebrare la propria forza e la propria predominanza numerica".
Ma che succederà quest'anno dal 27 al 29 ottobre, nella tre giorni dedicata ai lenti a due ruote?
Ospite d'eccezione sarà Gianni Bugno: il due volte campione del mondo su strada (1991 e 1992) con 72 vittorie in carriera fra cui nove tappe al Giro d'Italia (che vinse nel 1990), quattro al Tour, due alla Vuelta, nonché vincitore di Milano-Sanremo, Fiandre, Milano-Torino, Giro dell'Emilia, sarà messo alla prova... "di lentezza" nel corso del Festival.
Arriverà a Ferrara per il Galà di sabato 28 ottobre, ma il festival si aprirà venerdì 27 sera con un evento-aperitivo presso la nuova Casona di via Smeraldina.
La mattina di sabato 28 si terrà nel centro storico di Ferrara l'ormai mitologica kermesse della "5 km in 5 ore", che fa visitare sulle due ruote la perla estense del Rinascimento, attraverso una speciale guida turistica e le degustazioni delle migliori specialità del territorio, gli aneddoti sportivi di Marco Pastonesi, la coscienza civile e ambientale di Sara Segantin, il radioso sorriso della 'maglia nera' Serena Malabrocca ed altri ospiti a sorpresa.
La settima edizione del Festival racconterà inoltre, con la pedalata fuori-porta della Granfondo del Merendone, la meraviglia del Cavo Napoleonico e il sistema della Bonifica di Burana, un'infrastruttura pensata dall'imperatore francese e realizzata nel secolo scorso per regolare le ondate di piena dei fiumi e le siccità estive, congiungendo il fiume Reno con il Po. Un progetto virtuoso che nello scorso mese di maggio ha salvato il territorio ferrarese da una rovinosa alluvione.
Nell'area verde immersa tra alberi da frutto e orti, a misura di bicicletta ad accesso regolamentato, l'accompagnatore d'eccezione Gianni Bugno guiderà lo sciamare dei ciclisti lenti a ridossi del corso d'acqua che regola la vita dei fiumi, raccontando i migliori aneddoti della sua carriera.
In questa "Via delle Sagre e delle Acque" scopriremo anche il lavoro delle "zdore" ferraresi che a colpi di mattarello (lo sgnadur) da secoli traducono gli ingredienti della campagna in ricette gastronomiche a cui è impossibile dire di no. I ristori saranno a cura dei volontari che lavorano abitualmente nelle cucine delle sagre delle piccole frazioni, dove nei periodi dedicati dell'anno esibiscono, a titolo benefico, la loro arte. Il fil rouge di 55 km collega infatti la salama da sugo con i cappellacci con la zucca, i cappelletti con la tirotta con la cipolla, le frittelle di mele a lumache, tartufo, rane.
Una raccomandazione dunque, per chi parteciperà a questa edizione della Granfondo del Merendone: presentatevi al via digiuni e ben allenati... nello stomaco, si intende. E come sempre "vince chi arriva ultimo"!


Gli appuntamenti in programma: https://www.ciclistalento.it/il-programma/ 


Venerdì 27 ottobre
Apri-party: serata recital con Marco Pastonesi e Massimiliano Duran La Casona, via Smeraldina 35 - Ferrara – dalle ore 20.00 | evento gratuito Aperitivo con presentazione del nuovo libro di Marco Pastonesi "Rocky Marciano blues. Una storia in quindici round e dodici battute", Ed. 66thand2nd. Ospite Massimiliano 'Momo' Duran.

Sabato 28 ottobre
La pedalata più lenta del mondo: 5 km in 5 ore Centro storico di Ferrara – ore 10.00-15.00 (partenza presso Factory Grisù, via Poledrelli 21 - ritrovo dalle ore 9.00)
La "Pedalata più lenta del mondo" è uno speciale e lento tour nel centro storico della città estense, attraverso i principali monumenti e angoli inaspettati della città, per scoprirne tutto il buono e il bello in compagnia di una guida turistica dedicata, degli autori in bicicletta e dei migliori testimonial di eventi slow-travel che in differenti tappe, alternate a degustazioni di prelibatezze ferraresi, racconteranno le loro storie e i loro progetti.
Quest'anno con noi:
Marco Pastonesi, Sara Segantin, Serena Malabrocca, Pedala Diritto, Orgoglio Pieghevole e il campione adriatico di Ciclotappo. Il tutto deliziato dai canti dell'Ottetto ANA Treviso.
Le biciclette saranno noleggiate da Officine Ricicletta, progetto sociale per il reinserimento lavorativo di persone svantaggiate e il recupero e restauro di cicli dismessi.
Due chiacchiere sulle due ruote
Conclusione della pedalata in dolcezza con assaggi di dolci ferraresi attorno a una... Tavola Rotonda, con interventi di esperti del mondo della ciclabilità urbana e del turismo sostenibile, attivisti, viaggiatori.
Gianni Bugno incontra i ciclisti lenti / Galà del Ciclista Lento Hangar Birrerie – dalle ore 19.00 (presso Factory Grisù, via Poledrelli 21 - Ferrara) | evento gratuito
Incontro con l'ospite d'onore di questa edizione: Gianni Bugno
Ciclista professionista dal 1985 al 1998, fu campione del mondo su strada nel 1991 e nel 1992. In carriera ottenne 72 vittorie. Si aggiudicò nove vittorie di tappa al Giro d'Italia, nonché il successo finale nel 1990, oltre a quattro tappe al Tour de France e due alla Vuelta a España; fece inoltre sue una Milano-Sanremo, un Giro delle Fiandre, una Milano-Torino e un Giro dell'Emilia. Considerato uno degli ultimi corridori in grado di competere ai massimi livelli sia nelle classiche di un giorno sia nelle grandi corse a tappe di tre settimane: grazie alla sua versatilità, Bugno fu in grado di vincere gare a cronometro, tappe di montagna e con arrivo in volata, partecipando sempre a tutte le più importanti competizioni ciclistiche della stagione. Tra il 1990 e il 1991 fu inoltre numero uno della classifica mondiale UCI.
Inoltre: assegnazione degli Awards del Ciclista Lento, con celebrazione dei personaggi e delle imprese "da Ciclista Lento" dell'anno trascorso, a cura del giornalista sportivo Marco Pastonesi.

Domenica 29 ottobre
Granfondo del Merendone . La Via delle Sagre e delle Acque in compagnia di Gianni Bugno. Da Ferrara all'Alto Ferrarese: 55 km di giro ad anello da Ferrara a Bondeno e ritorno, con un accompagnatore d'eccezione – ore 9.00
Partenza e arrivo presso Factory Grisù (via Poledrelli 21, Ferrara), ritrovo dalle ore 8.00 Il tragitto. Per la sua settima edizione il Festival del Ciclista Lento propone un nuovo percorso e nuovi orizzonti scenografici, a caratterizzare la granfondo più lenta d'Italia: un giro ad anello da Ferrara a Bondeno, passando per le frazioni di Borgo Scoline, Madonna Boschi, San Carlo, Casumaro, Santa Bianca e Vigarano Pieve. Attraverso un facile tragitto di ca. 55 km su piste ciclabili e strade provinciali a bassa percorrenza attraverseremo le campagne e costeggeremo il Cavo Napoleonico. Dopo una visita guidata ad un'importante e moderna idrovora, saremo accolti per la sosta del pranzo dai volontari di Santa Bianca, alle porte di Bondeno. Il percorso di ritorno prevede la pista ciclabile Burana: dopo avere fiancheggiato l'omonimo canale di irrigazione, lambendo il lago dell'Oasi di Vigarano Mainarda e la Delizia Estense "Diamantina", questo tracciato ci riporterà nel primo pomeriggio a Ferrara, presso Factory Grisù.

Redazione

Bologna, Presentazione volume "Moto bolognesi degli anni '50"

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Museo del Patrimonio Industriale Moto bolognesi anni 1950-1960Sabato 21 ottobre ore 10.30: Museo del Patrimonio Industriale - via della Beverara 123, presentazione del volume "Moto bolognesi degli anni '50" a cura di Antonio Campigotto, Benedetto Fragnelli, Maura Grandi ed Enrico Ruffini, Giorgio Nada Editore, 2023

Questo nuovo capitolo della storia motociclistica bolognese testimonia ancora una volta la vitalità del comparto delle due ruote in un decennio particolare – gli anni Cinquanta per le vicende economiche e sociali del nostro Paese.
Nel Secondo dopoguerra riprende la produzione nazionale di motocicli e ben presto Bologna si afferma come uno dei poli produttivi più dinamici.
Tra industria e artigianato, le imprese bolognesi recepiscono le necessità del periodo, incentrando le loro proposte sulle piccole e medie cilindrate,dimostrando una sorprendente vivacità produttiva e una grande cura sia tecnica che estetica. Ma sono anche anni difficili per tutte le marche motociclistiche che, da una parte vedono,fin dal primo dopoguerra e con una costante ascesa, l'affermazione e la concorrenza degli scooter, dall'altra la disponibilità delle prime auto a prezzi accessibili nella seconda metà del decennio.
Il boom economico è alle porte, ma tra il 1957 e il 1958 si assiste ad una grave crisi che causa la chiusura di un gran numero di ditte, anche prestigiose. A Bologna è il caso di M.M. e C.M, mentre grandi protagoniste, per successi sportivi e vendite, sono invece soprattutto F.B Mondial, Moto Morini, Ducati, DEMM.
Il volume censisce oltre 50 marche costruttrici, ne racconta la storia e documenta in modo analitico la loro produzione con dati tecnici ed un'amplissima documentazione d'epoca.
Prenotazione obbligatoria a Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo. oppure allo 051 6356611 entro le ore 13 del venerdì precedente.
Ingresso: gratuito

La pianista e compositrice Giuseppina Torre in concerto a Bologna

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Giuseppina Torre ph Giuseppe BarbatoIl 28 ottobre al Teatro Mazzacorati 1763 uno speciale concerto dal titolo "Viaggio nel labirinto del cuore"

La pianista e compositrice Giuseppina Torre si esibirà il 28 ottobre, con uno speciale concerto dal titolo "Viaggio nel labirinto del cuore", presso il Teatro Mazzacorati 1763 di BOLOGNA (Via Toscana 19 - inizio concerto ore 20.30).

L'evento, presente all'interno del programma di appuntamenti della stagione concertistica "Passione in Musica", è realizzato grazie all'associazione culturale "Succede solo a Bologna" e la direttrice artistica del Teatro Mazzacorati 1763 Francesca Pedaci.

Attraverso le note del pianoforte e delle sue composizioni, Giuseppina Torre esplorerà i meandri più nascosti del cuore che faranno riaffiorare i ricordi e le emozioni contrapposti alle omissioni della mente, offrendo al suo pubblico un concerto dedicato alla sensibilizzazione contro la violenza sulle donne, tematica che merita interesse costante e non soltanto in giorni specifici dell'anno.

«Suonerò per tutte le donne e le madri, per non dimenticare le tante, troppe donne e madri vittime di violenza - afferma Giuseppina Torre - Sul pianoforte poggerò un paio di scarpe rosse, un simbolo oramai internazionale, affinché ci si ricordi di loro non soltanto il 25 novembre».

Giuseppina Torre è da sempre impegnata attivamente nella lotta alla violenza sulle donne partecipando a varie iniziative di sensibilizzazione ed esponendosi in prima persona attraverso la sua musica.

Per l'occasione la pianista e compositrice ripercorre il suo repertorio artistico eseguendo composizioni tratte dal suo ultimo album "Life Book", pubblicato da Decca Records e distribuito da Universal Music Italia (https://udsc.lnk.to/CNP8Ab8S), e dal precedente disco "Il Silenzio Delle Stelle".

Prodotto da Giuseppina Torre e Davide Ferrario, missato e masterizzato da Pino "Pinaxa" Pischetola e registrato presso Griffa & Figli e Frigo Studio, l'album "Life Book" racchiude 10 composizioni inedite, con musiche composte ed eseguite da Giuseppina Torre, che raccontano le suggestioni, i pensieri e il vissuto dell'artista negli ultimi anni, come un vero e proprio "racconto di vita" in musica: "Rosa tra le rose", "La promessa", "Gocce di veleno", "Dove sei", "The golden cage", "Siempre y para siempre", "Mentre tu dormi", "My miracle of love", "Un mare di mani", "Never look back".

Di quest'ultimo brano il video, girato da Umberto Romagnoli con la direzione artistica di Stefano Salvati nella meravigliosa cornice delle valli di Comacchio (Ferrara), è visibile al seguente link: www.youtube.com/watch?v=0C7wa6XFSPU

Giuseppina Torre si è contraddistinta negli anni con la sua musica conquistando anche il pubblico americano. Una carriera che ha le sue origini a Vittoria, provincia di Ragusa, dove Giuseppina Torre è nata, cresciuta e ha intrapreso gli studi musicali. Negli Stati Uniti si è aggiudicata numerosi premi: Los Angeles Music Awards ("International Artist of the Year" e "International Solo Performer of the Year"), Akademia Awards di Los Angeles ("Ambiental/Instrumental") e 5th I.M.E.A. Awards 2018.

Ha tenuto concerti in Italia e all'estero, suonando anche per Papa Francesco in occasione del Concerto dell'Epifania andato in onda su Rai 1 (2014) e in Vaticano presso la Casina di Pio IV - Pontificia Accademia delle Scienze alla presenza del Cardinale Lorenzo Baldisseri (2017). Opening act del concerto de Il Volo all'Arena di Verona (24 settembre 2019) e protagonista delle ultime edizioni di Piano City Napoli (2020), Piano City Milano (2021), Piano City Palermo (2022) e La Milanesiana di Elisabetta Sgarbi (2022).

Ha all'attivo 2 album: "Il Silenzio Delle Stelle" (Sony Music Italia, 2015) e "Life Book" (Universal Music Italia, 2019). È autrice delle musiche del docu-film "Papa Francesco - La mia Idea di Arte" (Walkman Records, 2018), distribuito in tutto il mondo in versione cofanetto contenente il CD con la soundtrack e il DVD del documentario, un viaggio attraverso la galleria ideale del Pontefice tratto dall'omonimo libro scritto da Papa Francesco (a cura della giornalista e scrittrice Tiziana Lupi). Il 3 maggio 2021 a Giuseppina Torre è stata conferita dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, su segnalazione della Prefettura di Ragusa, l'onorificenza di Cavaliere dell'Ordine "Al Merito Della Repubblica Italiana".

Ingresso gratuito su prenotazione: https://prenotazioni.succedesoloabologna.it/home/singleEvent/6343

( Credit photo: Giuseppe Barbato)

Redazione

Bologna. Domenica 22 ottobre a Villa Smeraldi Festa della Semina, Open Day del gusto Autunno

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Villa SmeraldiL'iniziativa è dedicata alla valorizzazione del cibo, della cultura e delle tradizioni del territorio della Pianura bolognese

Domenica 22 ottobre, a Villa Smeraldi - Museo della Civiltà Contadina, torna la Festa della Semina, Open Day del Gusto di Autunno, un'occasione per riscoprire il cibo, la cultura e la tradizione della pianura bolognese nei mesi autunnali.

Dalle ore 10 fino al tramonto la Villa e il Museo ospiteranno mostre, rievocazioni, laboratori, degustazioni, corsi, visite guidate e il tradizionale mercato dei produttori locali (tutte le attività sono a partecipazione gratuita ma la prenotazione è obbligatoria a Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo.   o 051 891050).

Fulcro della giornata la rievocazione della semina a spaglio e con seminatrice meccanica e la messa in moto della nuova acquisizione del Museo, la locomobile Italo-Svizzera, a cura dell'associazione Gruppo della Stadura.
Inoltre sarà possibile visitare la "Mostra Pomologica di mele e pere: la riscoperta di antichi sapori" a cura del Dipartimento di Scienze e Tecnologie Agro-Alimentari dell'Alma Mater Studiorum – Università di Bologna e del CRPV e "ODE ALLA CIPOLLA" mostra delle tavole originali di Felicita Sala, per l'albo di Alexandria Giardino edito da Rizzoli per la rassegna Junior Poetry Festival.
In occasione di VIVI IL VERDE, rassegna promossa dal Settore Patrimonio culturale della Regione Emilia-Romagna, in collaborazione con l'associazione "Oltre la siepe", nel pomeriggio si terrà una visita speciale, in compagnia del naturalista Bruno Bedonni, agli alberi del parco storico che, in autunno, si vestono con i colori del foliage. A seguire passeggiata esperienziale a caccia di erbe tintorie, a cura dell'Atelier Trame Tinte d'Arte del Museo, aperto con prove gratuite per scoprire la Scuola di Tessitura.
Infine, all'interno del progetto Balli al Baladùr, gran finale alle 18.30 con il concerto e balli filuzziani, con la musica dal vivo di Antonio Stragapede e Osteria del Mandolino!

È prevista anche l'esposizione di produttori e prodotti del territorio e vendita.
Per l'occasione il Museo sarà aperto gratuitamente per tutta la giornata.

In caso di maltempo verranno garantite solo le attività al chiuso (mercato, mostre e concerto).

Qui il programma completo dell'Open Day: https://www.museociviltacontadina.bo.it/Domenica_22_ottobre_Festa_della_Semina_Open_Day_del_gusto_Autunno

Redazione

 

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