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Bologna, al Teatro Dehon, questa sera in scena: "Nessuna si salva da sola"

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Nessuna si salvaSpettacolo contro la violenza di genere

Bologna. Questa sera, Mercoledì 13 marzo,  alle ore 21.00 al Teatro Dehon via Libia 59, secondo appuntamento della 18^ edizione della rassegna "DIVERSE ABILITÀ IN SCENA Espressività, professionalità ed integrazione nel panorama teatrale" promossa dall'associazione Gli amici di Luca a cura di Fulvio De Nigris.

L'associazione Amando (Associazione per le malattie endocrine e l'obesità) presenta NESSUNA SI SALVA DA SOLA, SUL PALCO TESTIMONI DI VIOLENZA.

Spettacolo teatrale contro la violenza di genere: scritto e diretto da Stefania Polidori, idea e consulenza psicologica di Caterina Rondelli, psicoterapeuta. In scena, accanto agli attori, recitano anche Irene Merlo Presidente dell'Associazione Arriva Robin Hood e Grazia Biondi, presidente dell'Associazione Manden Diritti Civili e Legalità, donne che si sono salvate dalla violenza e che, anche attraverso il percorso teatrale, hanno potenziato un processo di rielaborazione del proprio vissuto. Ingresso a offerta libera.

«Lo spettacolo – dice Stefania Polidori - si inserisce in un programma di prevenzione ed educazione per le giovani generazioni ed intende fornire strumenti cognitivi ed emotivi fondamentali per sottrarre ragazze e ragazzi alle spirali comportamentali negative proprie dei legami "affettivi" nocivi e violenti. Vuole, inoltre, rappresentare un invito, grazie alle testimonianze dirette sul palco di donne vittime di violenza, alla denuncia e alla lotta contro la violenza di genere, un'emergenza sociale che si sviluppa già in età adolescenziale».

Il titolo "Nessuno si salva da sola" sollecita la dimensione collettiva, ovvero assunzione di responsabilità generale della società, come unica risposta ad una questione non più riconducibile al privato. Si tratta di un teatro resiliente che fa bene a chi lo fa e a chi lo guarda, nel quale le fragilità diventano punti di forza. È un teatro che parla di storie di rinascita.

Redazione

"Satira e religione", ne parlano il Cardinale Zuppi e il vignettista Vauro a Bologna

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Satira ReligioneMercoledì 13 marzo a Bologna. In asta i disegni che hanno partecipato alla mostra "Le sottilissime matite di Bertoldo"

"Satira e religione", incontro con il Cardinale Matteo Maria Zuppi e il vignettista Vauro Senesi, è l'evento che chiuderà la serie di iniziative dedicate alla satira e alla figura di Bertoldo, promosse in occasione del 150° anniversario del Carnevale Storico di Persiceto. Comune e Città metropolitana di Bologna hanno collaborato alla realizzazione della mostra ospitata in Salaborsa "Le sottilissime matite di Bertoldo: fumettisti e artisti alla corte del re" e all'appuntamento di chiusura che si terrà mercoledì 13 marzo alle 15.30, nella sala Stabat Mater della Biblioteca dell'Archiginnasio.

L'incontro tra il Cardinale Zuppi e il vignettista Vauro, intervistati dal giornalista di Radio Città Fujiko Alfredo Pasquali, sarà incentrato su un tema controverso che vede su posizioni opposte la satira e la religione, in quanto realtà che seguono i rispettivi dogmi, ma che possono dialogare quando gli interlocutori condividono - almeno in parte - le stesse idee su istanze altrimenti rigettate dalla politica.

A seguire si terrà un'asta pubblica con i disegni originali di alcuni autori (Altan, Vauro, Massimo Giacon, Maicol & Mirco, Marilena Nardi, Fabio Sironi e altri), che hanno contribuito con le loro opere alla mostra "Le sottilissime matite di Bertoldo", esposta prima a San Giovanni in Persiceto, poi in Salaborsa a Bologna.

Il ricavato dell'asta sarà devoluto alle Cucine Popolari di Bologna, alla presenza di Roberto Morgantini, vicepresidente delle Cucine Popolari. L'ingresso è libero, fino a esaurimento posti.

"Come Città metropolitana e Comune di Bologna abbiamo voluto valorizzare la tradizione del Carnevale storico di San Giovanni in Persiceto - sono le parole di Elena Di Gioia, delegata alla Cultura di Bologna e Città metropolitana - nella sua unicità dello spillo e della grande festa di arte e comunità che lo caratterizza da 150 anni. Abbiamo anche voluto celebrare la grande figura di Bertoldo con il progetto promosso da Giorgio Franzaroli sul linguaggio della illustrazione e del fumetto, con il coinvolgimento di tanti artisti e artiste importanti le cui opere sono state ospitate nella piazza di Salaborsa. Un'iniziativa che si conclude con l'asta, dall'importante scopo solidale con le Cucine popolari, e ospitata all'Archiginnasio, da sempre luogo del sapere e della cultura. Il modo più bello per concludere la festa".

Redazione

Il francese Jay e l'austriaca Meklau nel primo atto della Coppa Europa di skicross

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SKI CROSSIl primo atto della Coppa Europa di skicross della Val di Fassa nel park Costabella della Ski Area San Pellegrino regala interessanti spunti in chiave classifica generale del circuito con i leader in giornata negativa. Al termine dell'intensa mattinata, iniziata col sole e conclusa con cielo coperto e scarsa visibilità hanno trionfato il francese Alexis Jay e l'austriaca Tatjana Meklau, che si sono così rilanciati in classifica, approfittando della giornata storta dei due tedeschi Cornel Renn, solo quindicesimo e uscito ai quarti di finale, e Veronica Redder, quarta al traguardo e ultima nella finale femminile.
In chiave italiana buoni risultati per il diciottenne di Lavarone Paolo Piccolo, settimo grazie ad un'ottima small final. Per il portacolori delle Fiamme Oro si tratta del miglior risultato in carriera in Coppa Europa dopo la medaglia conquistata agli Eyof lo scorso anno. Chiude invece ottava, a seguito di una scivolata in semifinale dopo aver disputato qualifiche e run da protagonista, la ventenne rendenese di Spiazzo Andrea Chesi, bruciata poi della avversarie nella small final.
Una prima sfida particolarmente interessante, dunque, per l'evento organizzato dall'Us Monti Pallidi di Carlo Ganz, su un tracciato in perfette condizioni, grazie al prezioso lavoro di preparazione della società Catinaccio Funivie, con 120 atleti in gara in rappresentanza di 11 nazioni.
Ricapitolando l'esito delle due finali, in campo maschile nella run a quattro conclusiva ha primeggiato il ventitrenne di La Plagne Alexis Jay, capace di precedere il giapponese Ryuto Kobayashi, quindi gli altri due transalpini Eliott Piccard e Romain Mari. Combattuta anche la smal final, con Paolo Piccolo terzo e settimo assoluto, dopo aver duellato spalla a spalla con il tedesco Niklas Illig e con l'austriaco Moritz Opetnik, i quali lo hanno preceduto al traguardo.
Nella gara rosa sono state le austriache a dettare legge, per merito di Tatjana Meklau, determinata ed efficace nelle traiettorie, chiudendo davanti alla compagna Magdalena Friz, quindi terza la svizzera Natalie Schaer e quarta la tedesca Veronica Redder. La small final è stata invece appannaggio della francese Mathilde Brodier, che conferma il secondo posto nella generale, con Leonie Bachl Staudigher sesta, Luisa Klapprott settima e appunto Andrea Chesi ottava dopo una small final con il freno a mano per la caduta in semifinale
Per quanto riguarda gli altri azzurri in gara, il gardenese Daniel Moroder è undicesimo dopo essere uscito ai quarti. Out agli ottavi di finale, invece, Aiace Smaldore (22°), il campigliano Filippo Zamboni (27°) e il fassano Jannes Debertols (31°). Non hanno superato lo sbarramento della qualifica Filippo Rossi e Luca Castellaz dello Ski Team Polisportiva Alpe Cimbra, così come la fassana Nathalie Bernard, alla fine 22ª in classifica.

( Credit photo: Mattia Rizzi)

Redazione

Al Teatro Dehon di Bologna in scena: "B.L.U.E. Il Musical completamente improvvisato"

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BLUE Locandina BolognaAl Teatro Dehon di Bologna Venerdì 15 Marzo ore 21 torna la Compagnia de I Bugiardini con "B.L.U.E. Il Musical completamente improvvisato", uno spettacolo di improvvisazione ispirato alle atmosfere, alla musica e alla narrazione tipica dei musical di Broadway. Produzione di Altra Scena.

Sembra l'apertura di un musical come tanti altri...il buio in sala, la musica che inizia il suo ritmo incessante, le luci che si alzano. L'atmosfera si fa elettrica, i ballerini prendono posto e gli attori guadagnano il palco. Sembra l'inizio di un musical come tutti gli altri. Sembra. Ma non lo è.

In ogni spettacolo, i Bugiardini, una delle più note compagnie di improvvisazione teatrale in Italia, e i musicisti che li accompagnano dal vivo trasformano i suggerimenti del pubblico in un musical letteralmente mai visto prima... e che mai sarà possibile rivedere dopo.

Ogni sera viene chiesto al pubblico di suggerire un luogo dove ambientare il musical, e il titolo di un nuovo musical mai scritto prima, ambientato in tale luogo. Con questi soli suggerimenti, gli attori in scena creeranno all'istante il musical suggerito dal pubblico, supportati dalla band che improvviserà insieme a loro.
Storie emozionanti, personaggi memorabili, battute esilaranti, canzoni appassionanti e coreografie... decisamente coraggiose: ogni cosa sarà creata sul momento o, come dicono gli anglosassoni, "out of the blue".

Questo singolare mix tra musical, spontaneità e comicità è stato rappresentato con continui sold out sia a Roma, città di origine della compagnia, che in numerosi teatri sul territorio nazionale.
Dal 2018, B.L.U.E. è in tour nei più grandi teatri d'Italia, facendo registrare sold out in ogni data, tra cui più di 1.000 persone negli storici Teatro Nuovo e Teatro Nazionale di Milano.

Il musical improvvisato è un genere molto diffuso e affermato nei paesi anglosassoni. I Bugiardini, forti di una lunga esperienza nel campo dell'improvvisazione teatrale, hanno deciso di raccogliere in Italia la sfida di essere contemporaneamente attori, cantanti, compositori e ballerini. Il risultato è B.L.U.E. – il musical completamente improvvisato.

I Bugiardini nascono a Roma nel 2008, dall'unione di attori di estrazione eterogenea ma accomunati dalla passione per il teatro di improvvisazione.
Da allora hanno creato e prodotto numerosi format originali di improvvisazione teatrale, tra cui "Shhh – an improvised silent movie" presentato nelle edizioni 2013 ("Must See Show 2013" – FringeReview), 2014 e 2016 ("Sell out Show" – Fringe Society) del Fringe Festival di Edimburgo.
Attenti all'apertura internazionale, sono stati ospiti presso i principali poli mondiali d'eccellenza dell'improvvisazione, quali il Loose Moose Theatre (Calgary, Canada) e il Second City (Chicago, USA). Si sono esibiti in USA, Canada, Portogallo, Belgio, Gran Bretagna, Francia, Germania, India.
Attivi anche nel campo della formazione, oltre a tenere regolarmente corsi e workshop per attori e improvvisatori, progettano e realizzano interventi di formazione in aziende e istituzioni; tra i principali clienti: Virgin Active, Luiss, Elis/Telecom, Gruppo L'Espresso, Istituto Nazionale di Fisica Nucleare.

Redazione

Sasso Marconi: otto serate dedicate alla canzone d'autore e ai classici della musica pop,rock e jazz

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Prioma sareta martedì 12 Marzo con il concerto jazz del Valentina Mattarozzi Trio

Sasso Marconi. Torna a marzo e aprile la rassegna di musica, poesia e azioni sceniche promossa dall'associazione culturale "Le Nuvole" con il patrocinio del Comune.

L'edizione 2024 propone otto serate dedicate come sempre alla canzone d'autore italiana e ai grandi interpreti della musica pop, rock e jazz internazionale. Ma quest'anno la rassegna dedica particolare attenzione anche agli artisti che hanno utilizzato la musica come strumento di denuncia sociale e impegno civile, riproponendo canzoni che hanno segnato la storia e la cultura popolare del '900. Infine, un omaggio a uno dei più grandi cantautori di casa nostra: Domenico Modugno.

Si comincia martedì prossimo, 12 marzo, con l'esibizione del Valentina Mattarozzi Trio. Accompagnata alla chitarra da Giovanni Raucci e Claudio Rosa, Valentina Mattarozzi dà voce alla vita e alle storie, spesso difficili e travagliate, dei grandi interpreti del genere jazz. Si prosegue martedì 19 con il concerto di Roberto Menabò e Roberto Bartoli, che presenteranno una carrellata di canzoni sociali e civili, diventate punto di riferimento nella storia e nella cultura popolare per i temi affrontati (dal malessere sociale alla guerra passando per la precarietà del lavoro).

Il 26 marzo il duo formato da Gina Battista (voce e chitarra) e Antonio Stragapede (chitarra) interpreterà brani provenienti da diverse parti del mondo, accompagnando il pubblico in un viaggio musicale caratterizzato dalla contaminazione tra generi, linguaggi e ritmi diversi. Il mese di aprile si apre con una serata dedicata alla pace: Silvia Testoni e Stefano Mirandola reinterpretano brani di De Andrè, Noa, Joan Baez e Violeta Parra, pezzi capaci di smuovere le coscienze e sensibilizzare l'opinione pubblica.

Martedì 9 aprile si prosegue con un tributo a Domenico Modugno: Mirco Menna e Maurizio Piancastelli interpreteranno sia i grandi classici che i brani meno conosciuti dell'indimenticato "Mimmo". Quindi una serata dedicata alle voci che hanno fatto la storia della musica pop e rock, da Sinatra a Elvis passando per Bruno Martino, con la voce di Mirko Selleri (16 aprile), e l'esibizione del trio "Eco del Mare" formato da Marta Abatematteo, Gianluca Carta e Laura Francaviglia, che proporranno un repertorio di suoni e melodie popolari del Sud che raccontano amori, dolori, la fatica del lavoro, l'emigrazione e la povertà (23 aprile).

La rassegna si chiude il 30 aprile con un omaggio in musica e parole alla nostra concittadina Carla Cenacchi. Partendo dal libro autobiografico "Dagli Appennini alle Ande", con la voce narrante di Andrea Vaccari e i canti del coro "Far bottega" ripercorreremo le tappe più significative della vita di Carla, costellata da una serie di straordinarie esperienze vissute tra il Perù e le colline di Pontecchio.

Tutti gli appuntamenti si svolgono nella Sala comunale "Renato Giorgi" (accesso dalla Piazzetta del Teatro) con inizio alle ore 21.15.

L'ingresso alla Sala 'Giorgi' è gratuito - Info e prenotazioni: 339 2309012 (Le Nuvole)

Redazione

Moana Pozzi rivive nello spettacolo teatrale "Settimo Senso"

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Settimo Senso su Moana PozziLa storia di Moana Pozzi" con Euridice Axen, sabato 9 marzo al Teatro Alessandrino di Alessandria

Sabato 9 marzo (ore 21.00) il Teatro Alessandrino di Alessandria ospiterà “Settimo Senso", la storia di Moana Pozzi” in uno spettacolo teatrale che si basa su un dialogo immaginario tra un giornalista e una donna magnetica e affascinante che da subito si rivela essere la pornostar più famosa del cinema italiano.

Moana Pozzi è interpretata dalla splendida Euridice Axen, lo spettacolo (prodotto da Teatro Segreto Srl. e organizzato da Gruppoanteprima) è stato scritto da Ruggero Cappuccio e vede alla regia Nadia Baldi. Costumi Carlo Poggioli; musiche Ivo Parlati; progetto luci e scene Nadia Baldi.

Un immaginario dialogo tra una donna e un giornalista. Lo stupore deflagra quando l’uomo si accorge che la presenza femminile è in tutto e per tutto uguale a Moana Pozzi. Lei coglie la sua sorpresa e gli parla. Lo irretisce in un dialogo misterioso ed enuncia la sua idea di pornografia, lanciando, provocatorie affermazioni contro il potere, la politica, l’arrivismo. Il dialogo diventa serrato e seduttivo. Lei gli propone un affascinante gioco notturno e gli spiega che lui avrà una notte per decidere se corteggiarla o tradirla con uno scoop giornalistico.

«Moana Pozzi – racconta la regista Nadia Baldi - è divenuta nell’immaginario collettivo un autentico paradigma della donna oggetto accerchiata dalle spregiudicate esigenze commerciali dell’industria pornografica e dalla distorta concezione sessuale derivata dal maschilismo imperante. Parlare di personaggi famosi che hanno attraversato l’immaginario erotico collettivo, è sempre delicato.Ma  io ho voluto cogliere, attraverso questa strana storia di seduzione tra una porno-diva e un uomo, tutto quello che può passare come messaggio trasversale. Attraverso le parole del personaggio femminile che aprono ad una possibile analisi critica sulla pornografia, tocchiamo quelli che sono i più profondi, ancestrali e arditi sensi che muovono il potere e la violenza dell’essere umano».

Redazione

Le sottilissime matite di Bertoldo: fumettisti e artisti alla corte del re

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bertoldo Sala borsaLa mostra dal 4 al 16 marzo in Salaborsa

Approda a Bologna la mostra "Le sottilissime matite di Bertoldo: fumettisti e artisti alla corte del re", che espone i lavori dei maggiori fumettisti italiani, ma non solo, da Altan a Vauro, passando per Ellekappa, Mauro Biani, Giorgio Carpinteri, Massimo Giacon e Giuseppe Palumbo.

Dopo il battesimo tenutosi a San Giovanni in Persiceto, paese natale di Giulio Cesare Croce, dal 4 al 16 marzo in Salaborsa Bologna si potranno ammirare le opere di oltre 80 artisti che interpretano il personaggio creato da Croce. Si tratta di interpretazioni originali, create appositamente per questa mostra, dove gli artisti recuperano il rozzo contadino attraverso una chiave di lettura ironica, antropologica o concettuale, a seconda dell'artista che lo (ri)disegna.

Si tratta della prima grande mostra collettiva di opere a fumetti dedicata a Bertoldo. L'esposizione è un omaggio a un archetipo satirico che ha ispirato artisti di tutto il mondo e di tutte le epoche.

La mostra, realizzata in collaborazione con Comune e Città metropolitana di Bologna e Salaborsa, si inserisce nel contesto del 150° anniversario del Carnevale Storico di San Giovanni in Persiceto.
L'idea ha origine da Giorgio Franzaroli (fumettista e vignettista satirico, collaboratore de Il Fatto Quotidiano) nato e tuttora residente a San Giovanni.

Mostra e catalogo a cura di Giorgio Franzaroli, allestimento a cura di Pierpaolo Cenacchi e Lucia Mattioli.
Ingresso libero negli orari di apertura della Biblioteca.

Redazione

Teatro Duse di Bologna, in scena "Un sogno a Istanbul"

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un sogno a istanbul barbara rigonSi intitola " Un sogno a Istanbul " ed è liberamente tratto dal romanzo-canzone La Cotogna di Istanbul di Paolo Rumiz, edito da Feltrinelli, lo spettacolo con Maddalena Crippa e Maximilian Nisi che andrà in scena dall'1 al 3 marzo (ore 21, domenica ore 16) al Teatro Duse di Bologna.

Al centro della storia l'amore tra Max e Maša. Maximilian von Altenberg è un ingegnere austriaco che viene mandato a Sarajevo per un sopralluogo nell'inverno del 1992. Siamo in pieno conflitto balcanico. Un amico gli presenta la misteriosa Maša Dizdarevićì, austera e selvaggia, splendida e inaccessibile vedova e divorziata, due figlie che vivono lontane da lei. Tra i due scatta un'attrazione potente che però non ha il tempo di concretizzarsi. Max torna in patria e, per quanto faccia, prima di ritrovarla passano tre anni. Sono i tre anni fatidici citati ne La gialla cotogna di Istanbul, la canzone d'amore che Maša gli aveva cantato. Maša ora è malata, ma l'amore finalmente si accende. Da lì in poi comincia un'avventura che porta Max nei luoghi magici di Maša, in un viaggio che è rito, scoperta e resurrezione.

Lo spettacolo di Alberto Bassetti, per la regia di Alessio Pizzech, vede in scena, accanto ai protagonisti, Mario Incudine che firma anche le musiche e Adriano Giraldi. Le scene e costumi sono di Andrea Stanisci, le luci di Eva Bruno.

"Cerco in questo spettacolo di restituire un racconto scenico che le nuove generazioni condividano, perché la memoria del sangue versato non sia dimenticata e perché un'Europa sempre più indifferente si accorga delle proprie macerie dell'anima" scrive Pizzech nelle sue note di regia. "Il racconto di questo amore - aggiunge il regista - è un paradigma della grande storia come è sempre ogni amore che scompagina i confini della nostra anima e ci spinge verso territori sconosciuti e la violenza dei sentimenti si confonde alla rabbia che porta al conflitto chiamato guerra". La storia d'amore tra Max e Maša diventa quindi "metafora degli sconfinamenti, del nostro lasciarsi invadere, della possibilità di incontrare, di costruire storie che ci spostino dal nostro punto". "Su cosa si fonda l'Europa se non su questi comuni destini, su questo sangue, su amori nati sulle ceneri di palazzi crollati, sulle schegge di bombe che hanno dilaniato architetture" sottolinea Pizzech che conclude "l'Europa è figlia di queste storie, l'Europa è la sua storia e noi siamo il risultato di questi processi storici che dialogano con la nostra storia personale. In questo umanesimo profondo, nuovo e rivissuto si fonda la speranza che promana da questo lavoro che racconta quanto tutto si trasformi, come niente muoia e tutto resti sotto forme diverse, ma riconoscibile all'occhio e orecchio attento".

(Credit photo: Barbara Rigon)

Redazione

Teatro Dehon Bologna: Paola Turci in " Mi amerò lo stesso "

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Foto Paola TurciAl Teatro Dehon di Bologna Mercoledì 28 Febbraio ore 21 in scena Paola Turci con "Mi amerò lo stesso", un monologo in musica che a volte vorrebbe essere un dialogo.

Paola Turci si racconta, ma certe volte non è più lei a parlare ma qualche personaggio che ha incontrato nel corso della sua vita , a cui la celebre cantante presta solo la voce. A volte ci mostra il punto di vista di sua mamma, personaggio che torna in ogni momento importante, a volte sono protagonisti di un solo momento.

Un monologo sincero e divertente in cui alla realtà si mischiano i sogni e nei sogni entra la vita. Il racconto della vita di una donna, in cui è facile identificarsi: i suoi desideri e le sue debolezze, i ricordi e le speranze per il futuro. Il tutto legato dalle canzoni che hanno fatto da colonna sonora a ogni fase della sua esistenza. Paola Turci si mette a nudo e lo fa con un monologo che porta sul palco uno dei più grandi insegnamenti che la vita le ha regalato: qualunque cosa accada...mi amerò lo stesso.

Redazione

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