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La Via degli Dei diventa “destinazione sostenibile”

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Via degli DeiL'itinerario che collega Bologna e Firenze è il primo Cammino al mondo ad ottenere la certificazione internazionale GSTC, garanzia di sostenibilità e responsabilità sociale in ambito turistico

La Via degli Dei, l'itinerario di origine etrusca che collega Bologna e Firenze attraversando l'Appennino Tosco/Emiliano, è il primo Cammino al mondo ad ottenere la certificazione internazionale GSTC: un'attestazione rilasciata dal Global Sustainable Tourism Council (GSTC), organizzazione senza fini di lucro riconosciuta dall'Organizzazione Mondiale del Turismo e dal Programma delle Nazioni Unite per l'Ambiente quale struttura di riferimento a livello mondiale per la definizione degli standard che inquadrano lo sviluppo sostenibile in ambito turistico.

Si tratta di un riconoscimento prestigioso, che rende la Via degli Dei una vera e propria eccellenza nel panorama del turismo sostenibile internazionale: le verifiche condotte da Vireo srl (Ente di certificazione indipendente e accreditato) per conto del Global Sustainable Tourism Council hanno infatti certificato come la Via degli Dei possieda tutti i requisiti necessari, in termini di governance, sostenibilità sociale, ambientale, culturale ed economica, per essere considerata destinazione sostenibile a livello mondiale.

Un risultato frutto del lavoro avviato dieci anni fa quando i 12 Comuni* attraversati dalla Via degli Dei hanno condiviso l'opportunità di attivare sinergie istituzionali e operative per valorizzare lo storico itinerario e offrire nuovi servizi agli appassionati camminatori.

Si è così strutturato un sistema di governance basato sulla collaborazione tra Istituzioni, Destinazione turistica, operatori economici, associazioni e il Club Alpino Italiano, cui compete la menutenzione del sentiero. Una rete operativa coordinata dal Comune di Sasso Marconi che, attraverso il proprio ufficio di informazioni turistiche, infoSASSO, e il suo gestore Appennino Slow, ha avviato una serie di azioni di marketing decisive per il rilancio in chiave turistica della Via degli Dei: dalla pubblicazione della prima carta escursionistica (ristampata più volte e divenuta oggi una completa e funzionale cartoguida, venduta in 40.000 copie), alla creazione di pacchetti turistici, dalla nascita di un sito web e di canali social dedicati alla creazione della "credenziale del pellegrino" (una sorta di passaporto" per i camminatori in viaggio lungo la Via degli Dei, ne sono state timbrate già 65.000) fino al lancio di un sistema di merchandising con gadget e oggettistica dedicata.

A queste azioni ha fatto riscontro il progressivo e costante aumento degli escursionisti, un trend confermato anche nel 2024: 23.000 camminatori in tutto (in crescita rispetto al 2023 nonostante le alluvioni di settembre e ottobre) e 115.000 pernottamenti per un indotto complessivo di oltre 12 milioni di euro.

Numeri che hanno reso la Via degli Dei un importante volano per la crescita economica e turistica del territorio appenninico, ma che acquistano ancor più valore se inquadrati in un modello di sviluppo basato sulla sostenibilità, a 360°. Sostenibilità significa infatti valorizzare i luoghi attraversati dal percorso, le loro peculiarità storiche e culturali, le loro tradizioni enogastronomiche, ma anche definire linee guida per una corretta ospitalità, migliorare la fruibilità dei sentieri, educare i visitatori al rispetto verso l'ambiente e il territorio, coinvolgere gli stakeholder nella definizione delle azioni di promozione, creare nuove opportunità di lavoro grazie alla crescita delle strutture ricettive.

Sono solo alcuni delle azioni messe in campo dal 2014 ad oggi ma è proprio grazie alla capacità di tenere insieme crescita, sostenibilità e responsabilità - sociale, ambientale, culturale - che la Via degli Dei ha potuto ottenere un riconoscimento che ne certifica gli standard qualitativi raggiunti.

Dichiarazioni:

Matteo Lepore, Sindaco di Bologna e della Città metropolitana, Assessore al Turismo del Comune di Bologna quando il progetto Via degli Dei partì nel 2013:
"Una certificazione che ci riempie di orgoglio anche perché riconosce un lavoro di tanti anni sulla Via degli Dei e più in generale su tutto il turismo lento e sostenibile. Già da diverso tempo, infatti, come Comune e come Destinazione turistica, siamo impegnati per portare i turisti che visitano il nostro capoluogo anche nella Bologna metropolitana che ha tantissimo da offrire, dall'Appennino alla pianura. Il mio ringraziamento va dunque a tutti i Comuni coinvolti nella Via degli Dei per l'impegno nel raggiungere questo risultato".

Roberto Parmeggiani, Sindaco di Sasso Marconi, comune capofila del Cammino e referente politico del tavolo di governance, esempio virtuoso dell'organizzazione della Via degli Dei:
"Siamo molto soddisfatti di questa certificazione, un risultato importante che però non ci sorprende perchè è il frutto dell'impegno che da 10 anni vede insieme le Istituzioni, gli operatori economici e commerciali, il gestore Appennino Slow e il CAI per qualificare sempre di più La Via degli Dei. Già riconosciuto come uno dei più importanti percorsi italiani, per la sua bellezza e il numero di viandanti che ogni anno lo attraversano, con la certificazione GSTC la Via degli Dei consolida il suo ruolo di asset turistico per l'Appennino e conferma il valore di un investimento pubblico capace di produrre un importante impatto sul territorio in termini economici, sociali, culturali e di tutela ambientale. Un grande traguardo, che festeggeremo con un evento pubblico a febbraio, consapevoli che quando si cammina, ogni traguardo è anche una nuova partenza".

Redazione

Auguri di buon Natale

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auguri natale 200 200Auguri di buon Natale a tutti i nostri lettori.

Redazione

Parco veicolare, a Bologna e città metropolitana sempre meno auto inquinanti

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Auto ricaricaIbride ed elettriche registrano un +27% in città e +31% a livello metropolitano

Oltre il 60% delle autovetture circolanti nella città metropolitana di Bologna e nel suo capoluogo sono di classe Euro 5 o Euro 6, in entrambi i casi valori al di sopra della media nazionale pari a 52%. Le ibride ed elettriche confermano il trend crescente degli ultimi anni, registrando un +31% nella città metropolitana e un +27% nella sola città di Bologna; in entrambi i territori di riferimento meno della metà delle macchine va a benzina, mentre quelle a metano o Gpl sono quasi il doppio rispetto al dato nazionale. Le Due Torri sono al nono posto tra le 12 grandi città italiane per tasso di motorizzazione e al secondo posto nel confronto con le città metropolitane per le autovetture in classe Euro 5/6. Questa l'istantanea del parco auto cittadino e metropolitano scattata al 31 dicembre 2023 dagli uffici di statistica del Comune di Bologna e della Città metropolitana di Bologna.

Città metropolitana di Bologna

Rispetto al complesso dell'area metropolitana, il parco veicolare è cresciuto nel 2023 dell'1,4% contro il 2,0% nazionale, grazie soprattutto alle 37.733 nuove immatricolazioni, in aumento rispetto al 2022, pur attestandosi al di sotto dei livelli pre-pandemici.

Il tasso di motorizzazione conta in media 62,63 autovetture ogni 100 abitante. Rispetto alla mappa dei Comuni, il comune che registra il valore più elevato è ancora una volta Camugnano, con 81,41 autovetture su 100 abitanti. Ma più in generale sono tutti i comuni della montagna a registrare i valori più alti. Tra i comuni della cintura, i più motorizzati - in termini di autovetture - sono Castenaso (76,09 auto su 100 abitanti) e Granarolo dell'Emilia (74,23).

Se guardiamo invece il valore dei motocicli la mappa si ribalta: San Lazzaro registra il valore più elevato: 17,03 motoveicoli su 100 abitanti (la media metropolitana è di 13,41) e sono in generale i comuni della cintura a registrare i valori più elevati, insieme al comune capoluogo (15,25).

Per quel che riguarda l'alimentazione, in termini percentuali, le auto a benzina sono un fenomeno presente soprattutto in montagna, nel capoluogo e nei comuni della cintura a sud del capoluogo. I comuni con i valori più alti sono Lizzano in Belvedere, Alto Reno Terme e Castiglione dei Pepoli, dove quasi 1 autovettura su 2 è alimentata a benzina. I comuni dove è più presente il metano sono nella pianura imolese, in particolare al primo posto si conferma Medicina con il 13,9% delle auto che vanno a metano: una percentuale quasi doppia rispetto alla media metropolitana (7,2%). L'alimentazione ibrida ed elettrica è un fenomeno legato al comune di Bologna e ai comuni della cintura. Granarolo è il comune più "green" con l'11,8% delle autovetture ibride o elettriche (la media metropolitana è dell'8,6%). Seguono San Lazzaro di Savena e Bologna, entrambi con l'11,4%, e Castenaso con il 10,7%.

In termini di classe Euro, il 62,8% delle autovetture circolanti nella città metropolitana sono Euro 5 o Euro 6. Il comune con le autovetture più recenti è Granarolo dell'Emilia con il 71,8% delle autovetture Euro 5 o Euro 6, seguito da Castenaso (69,4%). Anche Sala Bolognese, San Giorgio di Piano e Ozzano dell'Emilia raggiungono il 69,0%. Castel del Rio è invece il comune con il numero di autovetture di classe euro 5 o euro 6 inferiore, pari al 43,7%.

Tutti i dettagli nel report Il parco veicolare nella città metropolitana di Bologna - Anno 2023

Comune di Bologna

La composizione del parco auto bolognese è più moderna rispetto alla media nazionale: le autovetture circolanti in classe inferiore all'Euro 4 sono il 25,3% a livello nazionale, a Bologna sono solo il 15,8% del totale. La quota di Euro 4 è pari al 19,6% a Bologna, mentre è del 22% a livello nazionale. Infine a Bologna il 63,8% delle auto è Euro 5 o Euro 6, contro il 52% registrato in Italia.

Le ibride e le elettriche sfiorano la quota di 23.800 (nel 2022 erano 18.783, + 26,7%), pari all'11,4% del totale, contro il dato nazionale del 5,9%. Il 42,8% delle auto bolognesi è alimentato a benzina, in linea con il dato medio nazionale (43,3%). Significativamente superiore è invece la quota di auto a metano o Gpl, che a Bologna è pari al 17,1%, mentre a livello nazionale si ferma al 9,7%. Molto più bassa della media italiana è la presenza delle auto diesel, che a Bologna si assesta al 28,7%, contro il 41% del dato nazionale. Le ibride (quelle dotate di un motore termico più uno elettrico) e le elettriche a Bologna costituiscono l'11,4% del totale delle autovetture; la quota nazionale è invece pari al 5,9%.

Le Due Torri si distinguono poi per un tasso di motorizzazione molto basso, posizionandosi di fatto nella cerchia delle grandi città italiane con il rapporto tra numero di autovetture iscritte al Pubblico Registro Automobilistico (PRA) e abitanti tra i più bassi. Bologna si trova infatti al nono posto con 53,61 auto ogni 100 abitanti, preceduta in classifica solo da Milano (51,64), Genova (47,52) e Venezia (44,16).

Cresce il numero di motocicli circolanti in città: sono 59.338 nel 2023, 1,4% in più rispetto al dato registrato a fine 2022. Nel 2023 ogni 100 abitanti ci sono 15 motocicli, di cui il 60% sono in classe uguale o superiore a Euro 3.

Redazione

Violenza contro le donne, rinnovato l’Accordo metropolitano con i Centri antiviolenza

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La Città metropolitana stanzia 40 mila euro per l'accoglienza e lo sportello di ascolto

Bologna. Più risorse ai Centri antiviolenza e aumento dei posti per l'accoglienza delle donne maltrattate. Queste le novità del rinnovo dell'Accordo di ambito metropolitano per la realizzazione di attività e interventi di accoglienza, ascolto e ospitalità per donne che hanno subito violenza, approvato dal Consiglio metropolitano nella seduta di ieri, mercoledì 27 novembre, con 15 voti favorevoli (Centro sinistra, Rete civica e Uniti per l'alternativa) e un astenuto (Alleanza metropolitana).

L'Accordo è stato sottoscritto per la prima volta nel 2015 dalla Città metropolitana insieme agli enti locali e alle associazioni del territorio metropolitano che si occupano di contrasto alla violenza (Casa delle Donne, Trama di Terre) e altre 4 associazioni che gestiscono sportelli di ascolto, consulenza e sostegno, inserite nella mappatura del numero verde 1522 (Udi, SOS DONNA, MONDO DONNA con lo sportello CHIAMA chiAMA, PerLeDonne). Grazie a questo impegno si è creato sul territorio un sistema di accoglienza e di ospitalità per donne maltrattate o che hanno subito violenza, articolato su tre livelli di intervento: la consulenza, l'ascolto e il sostegno, l'ospitalità di prima e pronta accoglienza e l'ospitalità in seconda accoglienza, anche ad alta intensità educativa per chi ha necessità di mettere in protezione anche i minori. Per ognuno dei tre livelli, l'Accordo definisce le caratteristiche, gli elementi minimi garantiti, gli impegni delle istituzioni e delle associazioni e i contributi per il sostegno alle azioni messe in atto.

Con il rinnovo 2024 aumentano i posti di ospitalità a disposizione delle donne, che passano da 64 a 70. Aumentano inoltre le risorse messe a disposizione dai Distretti socio-sanitari per i Centri Antiviolenza che offrono i tre livelli di ospitalità e accoglienza, che passano da 254 mila euro a 356 mila euro, di cui 20 mila euro stanziati dalla Città metropolitana, un impegno che si manterrà per ogni annualità dell'Accordo.

In ottica preventiva, l'Accordo prevede inoltre un potenziamento del livello dello sportello di ascolto/consulenza e sostegno, e integra le risorse statali con ulteriori risorse della Città metropolitana, per 20 mila euro.

Le risorse totali per sostenere i Centri antiviolenza ammontano dunque a 376 mila euro, di cui 40 mila stanziate per la prima volta direttamente dalla Città metropolitana.

Si è previsto inoltre di potenziare maggiormente il raccordo anche con altri soggetti del territorio, tra questi Aziende Usl, Centri per uomini autori di violenza, Asp Citta di Bologna, per prevedere forme sempre più flessibili di accompagnamento e di supporto per donne che presentano bisogni specifici e che sono sempre più numerose (a titolo di esempio, donne senza dimora, donne che presentano situazioni di dipendenza, fragilità psichica, donne con disabilità) individuando momenti ad hoc di confronto e condivisione di possibili risposte innovative.

Presentando la delibera Sara Accorsi, consigliera metropolitana delegata al Welfare ha commentato: "È un grande risultato che questo rinnovo sia arrivato in votazione nella settimana che ha avuto inizio con la Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne. L'accordo non sarebbe possibile senza l'importante e continuativo lavoro dei Centri antiviolenza e delle Associazioni, che tutti i giorni offrono sostegno alle donne maltrattate e ai minori coinvolti".

Redazione

PIMES-Piano metropolitano per la sicurezza stradale

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Al via i primi quattro interventi sulle strade provinciali e la campagna di comunicazione "Facciamo strada alla sicurezza!"

Bologna. Entra nel vivo il percorso del PIMES-Piano Integrato Metropolitano per la Sicurezza Stradale: è in corso la progettazione dei primi quattro interventi nei territori di Zola Predosa e Castel Maggiore, ai quali si affianca la campagna di comunicazione "Facciamo strada alla sicurezza!".

Il PIMES è un piano che affronta il tema della sicurezza stradale in tutti i suoi aspetti critici e nelle soluzioni possibili: l'educazione stradale nelle scuole, le campagne di comunicazione rivolte a tutte e tutti, l'analisi degli scontri stradali con la determinazione di un indice di pericolosità anche predittivo, il controllo dell'eccesso di velocità, la riprogettazione delle strade, degli incroci e delle sezioni che si sono dimostrate negli anni con caratteristiche che inducono comportamenti pericolosi negli utenti della strada.
Con una durata decennale, il PIMES si pone l'obiettivo di azzerare la mortalità sulle strade provinciali del territorio e di ridurre del 50% l'incidentalità grave.

Si parte in primavera con i primi quattro interventi in punti individuati insieme ai Comuni interessati come particolarmente problematici per quanto riguarda dati di incidentalità storica e pericolosità intrinseca.

In particolare si interverrà con l'installazione di impianto semaforico all'incrocio tra la SP45 (via Saliceto) e via di Vittorio, nella zona industriale di Castel Maggiore. Si tratta di un'intersezione, attualmente regolata dalla semplice precedenza tra una strada provinciale (rami nord e sud), una via di ingresso al centro abitato di Castel maggiore (ramo ovest) e una strada di accesso ad una grande struttura di vendita e alla zona industriale (ramo est).

Sono tre gli interventi previsti lungo la SP26 in comune di Zola Predosa, nello specifico: la rotatoria tra la SP26 e via Roma (esterna al centro abitato), il passaggio della SP26 ai limiti del centro abitato fronte cimitero, nei pressi di via del Greto e l'attraversamento della frazione di Gessi.

Il PIMES non dimentica l'importanza del fattore umano per la sicurezza stradale e per questo prevede anche una serie di campagne di comunicazione rivolte all'utente finale della strada. Più che rivolgersi a un target specifico (automobilista, ciclista ecc), le azioni di sensibilizzazione riguardano i diversi modi con cui le persone si muovono lungo la rete stradale metropolitana. Perché ognuno di noi è sia guidatore che pedone, sia pericoloso che fragile.

La prima campagna appena uscita parla "bolognese" e punta su una guida "polleggiata" che nel rispetto di tutte e tutti permette di arrivare a destinazione senza correre, senza stressarsi e senza rischiare.

Il percorso che porterà all'adozione del PIMES e tutti gli aggiornamenti sugli interventi da realizzare sono consultabili sul sito pimesbologna.it.

"Come abbiamo visto, i dati incidentalità pubblicati la scorsa settimana - sottolinea Simona Larghetti, consigliera metropolitana con delega alla Sicurezza stradale - confermano la validità degli interventi sulle strade per limitare la velocità, come le zone 30, e per rendere lo spazio pubblico democratico. Purtroppo sulle nostre strade provinciali i dati sono ancora molto preoccupanti e sottolineano la necessità di intervenire al più presto. Per questo come Città metropolitana ci siamo preoccupati di destinare 5,2 milioni di euro, provenienti da risorse ministeriali, per interventi di attuazione del PIMES da qui al 2028."

Redazione

Sasso Marconi celebra la "Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne"

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VIOLENZA DONNEIl 25 Novembre a Sasso Marconi una mostra, un film a tema e una matinée per le scuole per la Giornata internazionale contro la violenza sulle donne

La città di Sasso Marconi celebra la 'Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne' (25 Novembre) con una serie di appuntamenti, coordinati dall'Assessorato alle Pari opportunità del Comune e realizzati in collaborazione con le associazioni locali e l'Assemblea Legislativa della Regione Emilia-Romagna.

La giornata di lunedì 25 si apre con una matinée a teatro per le scuole. Verranno presentati i lavori (dialoghi, immagini, video, musiche) realizzati dagli studenti di terza media dell'Istituto Comprensivo di Sasso Marconi per stimolare la riflessione sulla violenza di genere, partendo dall'analisi della difficile situazione delle donne afghane, costrette a vivere in condizioni di segregazione: un tema cui gli studenti hanno dedicato uno specifico percorso didattico coordinato da Gruppo "Marija Gimbutas" e ANPI Sasso Marconi. Interverranno le operatrici del Coordinamento Italiano Sostegno Donne Afghane e le rappresentanti delle associazioni promotrici.

In serata verrà invece inaugurata la mostra "Anche la cancellazione è violenza". Nata dalla collaborazione tra l'Assemblea Legislativa regionale, l'associazione "Donne di Sasso" e l'Amministrazione comunale, la mostra ripercorre la vita di una serie di donne che hanno offerto un contributo importante alla scienza, alla fisica, alla letteratura e alla cultura ma il cui lavoro, per diverse ragioni, è stato dimenticato: 45 figure femminili cancellate dalle storia, da (ri)scoprire attraverso un percorso espositivo dedicato, allestito nella Sala comunale Renato Giorgi.

Alle 20.30 l'inaugurazione con il taglio del nastro da parte del sindaco Roberto Parmeggiani e letture a cura di "Donne di Sasso" e Pro Loco Borgo Fontana. La mostra sarà poi visitabile sabato 30 novembre e domenica 1 dicembre; sabato 30, alle 10, visita guidata a cura di Giulia Ferraresi ("Donne di Sasso").

Completano il programma l'iniziativa organizzata domenica scorsa dall'associazione Le Nuvole (un laboratorio di canto per "far rumore" contro la violenza di genere) e la proiezione di "Familia", film di Francesco Costabile inserito nella programmazione di prima visione del Cinema comunale proprio in occasione della Giornata contro la violenza sulle donne. Ispirato a una storia vera (quella di Luigi Celeste, raccontata nel romanzo Non sarà sempre così), "Familia" è un intenso melodramma in cui intrecciano violenza domestica e sociale, emarginazione e riscatto.

L'appuntamento al cinema è per il week-end 22-23-24 novembre: prevista una proiezione unica (h 21) venerdì e sabato, tre spettacoli (h 16-18.30-21) domenica. Biglietto d'ingresso 5 Euro.

Premio Barresi 2024, candidature online fino al 5 dicembre

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barresi 2024Torna il bando per l'assegnazione di incentivi a micro e piccole imprese giovanili e sostenibili. Focus particolare su imprese femminili

Valorizzare le nuove imprese che adottano finalità e modalità di lavoro orientate allo sviluppo sostenibile dal punto di vista ambientale, economico e sociale. È questo l'obiettivo che il "Premio Barresi - Bando per l'assegnazione di incentivi a imprese giovanili e sostenibili 2024", intende raggiungere sostenendo le imprese del territorio a prevalenza giovanile, che più si distinguono per il loro impegno verso il raggiungimento degli obiettivi dell'Agenda 2030.

Il Bando intende inoltre favorire l'imprenditoria femminile, in linea con le politiche promosse dalla Città metropolitana di Bologna in favore della parità di genere, in particolare attraverso il Piano per l'Uguaglianza.

Chi può partecipare
Le candidature per il Premio Barresi 2024 sono aperte alle micro e piccole imprese, regolarmente costituite e iscritte al Registro Imprese, che:

siano guidate in prevalenza da giovani under 36. Possono quindi presentare domanda le imprese individuali con titolare di età inferiore ai 36 anni. Nel caso delle società, anche cooperative, i soci dovranno prevalentemente essere under 36;
abbiano almeno un'unità operativa sull'area metropolitana di Bologna. La sede legale dovrà essere posta sull'area metropolitana di Bologna o, in alternativa, sul territorio emiliano-romagnolo.

Le imprese dovranno poi tendere - ad esempio attraverso particolari strategie, modalità di lavoro, prodotti/servizi - al raggiungimento di almeno uno dei 17 obiettivi dell'Agenda 2030 (asvis.it/goal-e-target-obiettivi-e-traguardi-per-il-2030/) .

LE OPPORTUNITÀ A DISPOSIZIONE

Attraverso il Premio Barresi 2024 verranno assegnati quattro contributi da 12.500 euro ciascuno. Quattro saranno quindi le imprese premiate, nell'ordine:

le tre imprese che si classificheranno al primo, al secondo e al terzo posto per punteggio;
la prima tra le imprese a prevalente partecipazione femminile.

Oltre ai contributi in denaro, verranno messe a disposizione delle imprese selezionate ulteriori opportunità:

affiancamento da parte del team di Progetti d'impresa per l'ulteriore sviluppo del progetto imprenditoriale ();
partecipazione ad attività di formazione/informazione promosse dalla Città metropolitana;
collaborazione con la Città metropolitana per l'organizzazione di attività informative, formative e promozionali anche presso la sede di Palazzo Malvezzi e le sedi di BIS - Bologna Innovation Square;
attività di promozione, networking e comunicazione per la valorizzazione delle realtà vincitrici attraverso i canali della Città metropolitana di Bologna.

COME CANDIDARSI
Il bando con ogni informazione utile per partecipare è già online sul sito www.cittametropolitana.bo.it /premiobarresi. È possibile inviare la propria candidatura online, attraverso un apposito web form dal 5 novembre al 5 dicembre 2024..

Per informazioni è anche attiva la casella mail Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo. ; è inoltre possibile richiedere un colloquio informativo di approfondimento sul bando.

Cos'è il Premio Barresi - Bando per l'assegnazione di incentivi a imprese giovanili e sostenibili 2024
Il Premio Barresi è promosso dall'Ufficio comune Sviluppo economico, imprese e occupazione di Città metropolitana e Comune di Bologna, nell'ambito dell'iniziativa BIS - Bologna Innovation Square, in ricordo di Antonio Barresi, già responsabile di Progetti d'impresa- il servizio dedicato alla creazione d'impresa lanciato nel 1989 dalla Città metropolitana. Dal 2020 il Premio è indirizzato alle imprese guidate da giovani che hanno a cuore il benessere delle persone e del nostro Pianeta, indirizzando le proprie strategie e modalità di lavoro agli obiettivi di sostenibilità dell'Agenda ONU 2030. Il presente Bando è finanziato con risorse del Programma PN Metro Plus e città medie Sud 2021-2027, nel quadro del progetto BO1.1.3.1.a "Nuova imprenditoria e innovazione delle imprese - incentivi e servizi per il rafforzamento del sistema economico".

Redazione

"Oltre il Narrato: Verso il Reale" Ricostruzione, verità e multidisciplinarità nell'analisi forense

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CONVEGNO RELATORISi è svolto il 30 Ottobre, presso l'Oratorio dei Fiorentini di Bologna, l'evento "Oltre il Narrato: Verso il Reale", un incontro di grande rilevanza per il settore dell'analisi forense e della psicologia della testimonianza, che ha riunito esperti nel campo delle scienze forensi, della psicologia e dell'analisi visiva.
Organizzato da Alternative Group srl, moderato dall'Avv. Prof. Filippo Giunchedi e dall'Avv. Milena Micele, l'incontro ha affrontato la complessità della ricostruzione degli eventi e l'importanza di strumenti audiovisivi avanzati nella rappresentazione delle dinamiche giudiziarie. La discussione ha messo in luce la complessità della ricostruzione e l'importanza di utilizzare strumenti audiovisivi avanzati per garantire una rappresentazione oggettiva delle dinamiche giudiziarie. La ricerca scientifica ha dimostrato come le immagini tridimensionali, basate su dati concreti, offrano narrazioni più fedeli rispetto alle sole testimonianze verbali.
Durante l'evento, i relatori hanno approfondito i rischi di distorsione nelle narrazioni, influenzate da interpretazioni personali o dal background socio-culturale dei testimoni, evidenziando la necessità di un approccio interdisciplinare. Grazie alla partecipazione di esperti in comunicazione, psicologia della testimonianza, scienze forensi e analisi visiva, è stata fornita una panoramica completa sulla sinergia tra discipline e sul suo contributo decisivo alla ricostruzione fedele dei fatti.
Il P.I. Marco Zonaro ha esposto best practices per la raccolta e la preservazione delle evidenze digitali, evidenziando come l'uso delle tecnologie moderne sia cruciale per garantire l'integrità delle informazioni. Il Dott. Pasquale Linarello ha discusso dell'importanza della BPA e dell'analisi del DNA nella ricostruzione di eventi delittuosi, sottolineando l'approccio scientifico alla risoluzione dei casi.
Proseguendo con l'incontro, il Dott. Sandro Birello ha approfondito il tema della sicurezza in azienda, affrontando come quantificare e qualificare i rischi possa migliorare i processi decisionali. L'Ing. Santo Cavallo ha analizzato gli incidenti stradali, evidenziando le tecniche di ingegneria forense per una corretta ricostruzione. Infine, il Dott. Ciro Santoriello ha trattato i rapporti tra pubblico ministero e consulente, ponendo l'accento sugli aspetti deontologici ed epistemologici della professione.
"Solo attraverso l'integrazione di strumenti audiovisivi tridimensionali e un approccio multidisciplinare è possibile ridurre il margine di errore e avvicinarsi il più possibile alla realtà," ha dichiarato l'Avvocato Milena Micele. "Questa metodologia, che sfrutta dati oggettivi, testimonianze verificate e documenti accuratamente selezionati," ha proseguito il Professor Filippo Giunchedi, "si rivela cruciale per le aziende impegnate nella gestione del rischio e nella ricostruzione di eventi critici."
"Oltre il Narrato: Verso il Reale" ha rappresentato una prima importante occasione di dialogo tra esperti, offrendo spunti su come tecnologia e analisi multidisciplinare possano rivoluzionare il panorama della testimonianza forense. Con l'obiettivo comune di garantire narrazioni sempre più complete, assolutamente imparziali e del tutto autentiche.

Redazione

AUTO E MOTO d’EPOCA, il mercato delle auto classiche riparte da Bologna

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AUTO E MOTO DEPOCA 24

AUTO E MOTO d'EPOCA registra una ripresa in tutti i settori del mondo classic, con un trend in crescita rispetto al 2023. Grande affluenza nei padiglioni della fiera, con un aumento di pubblico, soprattutto internazionale

Bologna. Si è chiusa ieri la 41° edizione di AUTO e MOTO d'EPOCA, con grande soddisfazione da parte degli organizzatori dello storico salone internazionale dedicato al mondo del Classic. Una fiera che ha visto una ripresa significativa del mercato delle auto e moto storiche, come testimoniano le voci dei dealer e commercianti presenti alla fiera che tornano a casa soddisfatti dalle vendite e degli accordi presi nella quattro giorni bolognese.

"Bologna ha registrato un trend in crescita che ha superato le aspettative nostre e degli espositori presenti quest'anno" – dichiara Mario Carlo Baccaglini, organizzatore del salone. "In controtendenza con le fiere del settore in Europa, possiamo essere davvero soddisfatti del risultato ottenuto e affermare che a Bologna riparte il mercato del classic. Tutti i settori del mercato sono cresciuti e tutte le fasce di prezzo, dai 5000 euro ai 2 milioni di euro. Premiano le auto particolari, le rarità, le condizioni originali rispettate, le proposte con un prezzo d'attacco; soprattutto, vincono le auto che hanno una storia da raccontare. Perché chi sceglie le auto d'epoca sceglie la passione, i ricordi, le sensazioni, per un tributo a una passione che attraversa le generazioni".

"Auto e Moto d'Epoca è una vera e propria fabbrica dei sogni, dei ricordi e delle emozioni – spiega Gianpiero Calzolari, Presidente di BolognaFiere. "È arrivata a Bologna da Padova per crescere e accrescere il proprio peso internazionale, centrando pienamente l'obiettivo. Adesso Intermeeting fa parte della famiglia di BolognaFiere e siamo orgogliosi di aver accolto migliaia di collezionisti e appassionati da tutto il mondo nel cuore della Motor Valley, cornice ideale per un evento che ha saputo accendere passioni e memorie".

Soddisfazione da parte dei dealer e commercianti presenti a questa 41° edizione, che hanno visto una crescita delle vendite un po' in tutti i settori. Crescono le auto di fascia piccola (fino a 30.000 euro), molto bene la fascia di mercato media (tra 30.000 e 100.000 euro), sempre costante l'attenzione per le Porsche classiche e le auto italiane ed europee degli anni '50. Cresce la nuova generazione di collezionisti che guarda alle youngtimer, magari alla ricerca di modelli speciali e in serie limitata.

"Preso d'assalto lo Stand ACI Storico di Auto e Moto d'Epoca - afferma Angelo Sticchi Damiani, Presidente dell'Automobile Club d'Italia - un evento di riferimento internazionale per il motorismo storico, un appuntamento che unisce tradizione e innovazione, capace di attrarre appassionati e operatori da tutto il mondo. Oltre 25 incontri di grande spicco si sono susseguiti sul palco ACI per i numerosi appassionati, che sono rimasti affascinati anche dagli spazi espositivi con i quali abbiamo celebrato i 110 anni di Maserati, le vetture protagoniste del cinema italiano e le auto della velocità in salita. Particolare soddisfazione per il successo di ACI Experience, esperienza immersiva nel "Metaverso", da provare tramite Apple Vision Pro, con protagonista la Triumph TR3A del film "La Dolce Vita". Da sottolineare la resilienza di Bologna e dell'Emilia-Romagna, che hanno affrontato con straordinaria forza le recenti avversità, continuando a dimostrare un'energia e un impegno esemplari".

Il grande ASI Village nel padiglione 22 ha visto un afflusso costante e importante di visitatori: "Siamo molto contenti di questa edizione – conferma Alberto Scuro, Presidente dell'Automotoclub Storico Italiano - soprattutto per aver realizzato un ASI Village che ha catalizzato l'interesse degli appassionati: i nostri Club che l'hanno animato sono riusciti ad interpretare al meglio la tematica legata al turismo motoristico esponendo veicoli straordinari. E poi l'emozione di consegnare il Premio ASI per il Motorismo Storico al mitico Arturo Merzario, che ancora oggi incarna la passione pura per i motori e per la cultura delle competizioni".

Infine, il pubblico che ha affollato i padiglioni della Fiera è in crescita rispetto ai numeri del 2023, con una forte presenza internazionale. Grande e costante l'affluenza in tutti e i 4 giorni, in particolare nella giornata di apertura e il sabato, con appassionati e curiosi che hanno ammirato le auto e le moto esposte fino all'ultimo minuto prima della chiusura. Ancora una volta, i visitatori si sono immersi in un viaggio senza tempo: modelli iconici, restaurati con cura o lasciati nel loro glorioso stato originale, rarità introvabili, le auto della dolce vita, le moto che hanno fatto la storia. Tutto a Bologna racconta un pezzo del passato e della cultura dei motori, in una simbiosi tra storia e futuro, tra il piacere per l'unicità delle auto storiche e le innovazioni contemporanee, tra valore emotivo-culturale e innovazione.

L'appuntamento è alla 42° edizione di Auto e Moto d'Epoca, dal 23 al 26 ottobre 2025, sempre a BolognaFiere.

( Credit photo: MICHELE DI MAURO )

Redazione

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