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Ciclovia del Sole, in partenza gli interventi di riforestazione

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cicloviaConcluso l'iter di affidamento della progettazione esecutiva del tratto Casalecchio-Sasso Marconi-Marzabotto e per la riqualificazione dei tratti urbani di Crevalcore e San Giovanni. Previsto anche il recupero dell'ex strada Sapaba

Sono in partenza i lavori per la realizzazione di un corridoio verde lungo 15 km del rilevato dell'ex ferrovia nei comuni di Sant'Agata Bolognese, San Giovanni in Persiceto e Crevalcore, mentre più marginalmente saranno toccati anche Anzola dell'Emilia e Sala Bolognese. Il progetto di riforestazione interesserà 4,5 ettari, prevalentemente ceduti in comodato d'uso da Rete Ferroviaria Italiana alla Città metropolitana: 600 alberi, di cui 230 ad alto fusto e 2.500 arbusti per trasformare la Ciclovia del Sole regalando al tracciato una nuova valenza territoriale e ambientale. Gli interventi sono finanziati dal Ministero della Transizione Ecologica nell'ambito dall'Avviso pubblico per la riforestazione urbana nelle città metropolitane.

La direzione dei lavori è affidata allo Studio Progetto Verde, mentre sarà la cooperativa Avola a eseguire i lavori che termineranno entro l'anno.

"Siamo soddisfatte - commenta Simona Larghetti consigliera metropolitana delegata alla Mobilità ciclistica - di questo ulteriore tassello che siamo riusciti a portare avanti per la qualificazione della Ciclovia del Sole, perché pedalare all'ombra in estate sia bello e piacevole, perché sia una infrastruttura che arricchisce i nostri territori e il loro paesaggio"

Si è inoltre concluso l'iter di affidamento della progettazione definitiva ed esecutiva del cosiddetto primo lotto prioritario della Ciclovia del Sole, che nel tratto bolognese coinvolge sei comuni per una lunghezza totale di circa 19 km. Gli interventi, finanziati dal Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili, prevedono sia nuove realizzazioni sia la riqualificazione di tratte ciclabili esistenti, per un importo complessivo di 5,1 milioni di euro.

Le opere riguarderanno in particolare la realizzazione del collegamento tra Casalecchio di Reno (Parco Talon) e Sasso Marconi, fino al tratto già esistente di Marzabotto (rispettivamente 3 km, 10 km e 1 km) e il miglioramento della qualità del tracciato esterno all'ex ferrovia dismessa e della sua linearità nei Comuni di Crevalcore e San Giovanni (circa 2,5 km per entrambi i tratti).

L'impresa che sarà incaricata formalmente dalla Città metropolitana è la RTI "Enrico Guaitoli Panini e Irene Esposito Architetti Associati". I lavori dovrebbero così partire entro il prossimo anno.

La progettazione dovrà recepire e sviluppare importanti evoluzioni migliorative del tracciato rispetto al Progetto di Fattibilità Tecnico-Economica a cui si è lavorato nei mesi passati: in particolare l'opportunità di utilizzare, riqualificandola, la strada privata esistente lungo il Reno tra Casalecchio e Sasso Marconi, e la viabilità di accesso al palazzo De' Rossi, consentendo così non solo la realizzazione di un percorso più bello e appetibile per i ciclisti, ma anche evitando di consumare suolo per nuove realizzazioni e garantendo la valorizzazione delle eccellenze lungo il tracciato.

Redazione

Crisi energetica, 700 mila euro alle Unioni di Comuni per progettare impianti di produzione

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Fotovoltaico impiantoEntro ottobre potranno presentare le proposte finanziate nell'ambito del Fondo energia metropolitano voluto dal sindaco Lepore

Entro il 31 ottobre le Unioni di Comuni potranno inviare alla Città metropolitana di Bologna proposte progettuali per interventi di autonomia energetica e produzione di energia pulita, nell'ambito del Fondo Energia metropolitano voluto dal sindaco Matteo Lepore e nato a seguito del confronto con le parti economiche e sociali durante gli Stati generali dell'Energia. Entro fine novembre la Città metropolitana approverà le proposte progettuali risultate coerenti con i criteri della convenzione stipulata con le sette Unioni (non devono prevedere consumo di suolo agricolo), per le quali sono a disposizione nel Fondo risorse per 700 mila euro (100 mila euro per ogni Unione).

"I temi energetici sono la sfida del futuro. Siamo in piena emergenza e servono azioni concrete subito, ma serve ancor di più, se possibile, prepararsi per il medio-lungo periodo - commentano il sindaco Matteo Lepore e il consigliere metropolitano delegato alla Pianificazione territoriale, Maurizio Fabbri - Abbiamo deciso di aiutare le unioni a farsi trovare pronte per queste sfide, finanziando progetti di fattibilità sul risparmio energetico, produzione di energia rinnovabile e creazione di comunità energetiche. Non vogliamo che nessun territorio rimanga indietro, soprattutto quelli più fragili, che spesso non riescono a progettare per mancanza di risorse sia umane che economiche".

L'obiettivo è amplificare le possibilità di accesso a ulteriori finanziamenti per Comuni e Unioni di Comuni. Avere progetti già pronti sarà infatti indispensabile per cogliere prontamente le possibilità di finanziamento, locali, regionali e nazionali, che in futuro nasceranno proprio su questi temi.

Nella selezione delle proposte progettuali si terrà conto dell'area in cui si prevedono gli interventi, dando priorità alle aree caratterizzate da elevata fragilità economica, sociale e demografica. Le proposte progettuali dovranno essere rispondenti ai criteri di: autonomia energetica, efficientamento energetico e riduzione della povertà energetica, anche tramite la creazione di comunità energetiche e/o di strutture abitative sociali e solidali. I nuovi impianti di produzione di energia pulita non potranno inoltre occupare suolo agricolo.

Le tempistiche per la presentazione e l'approvazione delle proposte sono state definite nello schema di Convenzione approvato dal Sindaco metropolitano nei giorni scorsi.

Si ricorda infine che al Fondo energia metropolitano, nel luglio scorso, con l'approvazione dell'avanzo di amministrazione 2021, è stato destinato un ulteriore milione di euro.

Redazione

Nuovo logo per il territorio turistico Bologna- Modena

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LOGO terroroti BO - MOJPG ITCurato dal prestigioso Studio FM Milano il nuovo logo del Territorio Turistico unico Bologna- Modena, scelto tra le oltre ottanta candidature provenienti da realtà di ogni parte d'Italia

Bologna – Un nuovo logo turistico per continuare a crescere insieme. Passa anche per la comunicazione la strategia unitaria varata da Bologna e Modena, dal 2021 unite in un unico Territorio Turistico, e da oggi dotate di un nuovo logotipo.
L'idea di dotarsi di un logo unitario si inserisce nel più ampio quadro di sviluppo strategico dei due territori. Scopo dell'effigie è quello di dare un volto unico e riconoscibile a Bologna e Modena, comunicando in modo semplice e immediato le loro caratteristiche comuni di innovatività, apertura, rappresentatività del Made in Italy.
Il nuovo logo è stato disegnato da studio FM milano, studio di consulenza grafica internazionalmente noto per i suoi interventi in settori diversi quali la moda, il design industriale, l'architettura, la cultura e le istituzioni. Tra le collaborazioni dello studio vincitore si annoverano realtà di primo piano come l'Aeroporto internazionale di Doha, il Massachusetts Institute of Technology (MIT), ed in Italia Cassina e Frau.

La scelta è arrivata ad esito di un bando promosso dal Territorio Turistico Bologna-Modena insieme alle sue DMO Bologna Welcome e Modenatur, con il supporto tecnico di AIAP (Associazione italiana design della comunicazione visiva). Alla selezione, articolata in due fasi, hanno partecipato oltre 80 studi e freelancer di tutta Italia, tra i quali sono stati selezionati cinque progetti finalisti.

La suggestione alla base del logo vincitore ideato da studio FM milano è il concetto di mappa, intesa non solo come rappresentazione dello spazio ma come l'inizio di un viaggio. I due cerchi neri, in mezzo ai quali campeggia la scritta "Territori Bologna Modena", simboleggiano le due città, unite dalla Via Emilia che corre di 26° inclinata lungo i primi rilievi degli appennini.
Il logo mostra in modo plastico la relazione tra Bologna e Modena: fulcri di due territori distinti, ma al contempo ricchi di tratti in comune e in realtà molto vicini, come l'antica Via Consolare ci mostra. Anche la scelta dei colori dominanti è figlia di tale visione: i pantoni impiegati nella declinazione del logo richiamano le tinte caratteristiche del territorio di Bologna e Modena e delle zone ad esse limitrofe. La proposta ha convinto anche per la sua capacità di trovare declinazioni concrete su supporti e articoli di merchandising.

I progetti sono stati valutati da una commissione giudicatrice composta da:

● MICHELANGELO STANZANI – Responsabile u.o. promozione turistica, Città Metropolitana di Bologna, per il Territorio Turistico Bologna- Modena;
● GIOVANNI BERTUGLI – Dirigente Servizio promozione della città e turismo, Comune di Modena, per la Provincia di Modena;
● ANGELO LEGGIERI – Portavoce del Sindaco di Bologna e della Città Metropolitana di Bologna, per la Città Metropolitana di Bologna;
● FRANCO BUONTEMPI – Direttore ModenaTur
● VALENTINA CAVALLI - Area Comunicazione e Contenuti Bologna Welcome
● ROBERTO GRANDI - Docente, Bologna Business School
● FABIANA IELACQUA – Vicepresidente AIAP, Associazione italiana design comunicazione visiva

Il logo viene presentato per la prima volta nella giornata di mercoledì 12 ottobre con due appuntamenti, a Bologna ed a Rimini presso la fiera TTG – Travel Experience di Rimini, alla presenza dell'assessore regionale al turismo, Andrea Corsini. Le nuove insegne debutteranno poi a novembre, in occasione della fiera WTM – World Travel Market di Londra, la più importante fiera europea sul turismo internazionale.

Matteo Lepore, Sindaco del Comune e della Città Metropolitana di Bologna. "Siamo partiti come dei sognatori alcuni anni fa, perché sembrava quasi impossibile che i nostri due territori si parlassero; in realtà, quando insieme a Gian Carlo Muzzarelli, e lo voglio davvero ringraziare perché è stato da subito disponibile, abbiamo guardato il peso economico e sociale delle nostre due città e anche dei brand del Made in Italy che sono presenti tra Bologna e Modena, ci siamo detti "lo dobbiamo fare" perché il potenziale del racconto che Bologna e Modena assieme racchiudono per l'Emilia-Romagna e per l'Italia è davvero forte – ha commentato il sindaco Matteo Lepore - Il paesaggio metropolitano tra Bologna e Modena è qualcosa di unico, anche poco conosciuto dai nostri stessi cittadini. Per noi quindi farlo conosce ha anche un valore civico, soprattutto per le nuove generazioni. Bologna e Modena con questo brand potranno promuoversi meglio nel mondo, insieme. In questa fase di crisi permanente i nostri territori possono essere punto di riferimento l'Emilia-Romagna, perché hanno un metodo di lavoro e vogliono lavorare assieme"

Gian Carlo Muzzarelli, Sindaco di Modena e Presidente della Consulta provinciale del Turismo dichiara: "Il nuovo marchio rappresenta un ulteriore elemento del salto di qualità che abbiamo voluto fare unendo nella promozione i nostri territori e le nostre eccellenze: è stata una scelta strategica che sta dando buoni risultati, come dimostra la ripresa dopo la crisi dovuta alla pandemia, e che ora dovrà contribuire ad affrontare le difficoltà causate dai rincari energetici. Ma uniti, sull'asse della via Emilia, si è più forti."

"Se per caratteri identitari -sottolinea l'Assessore Regionale al Turismo Andrea Corsini - il territorio turistico Bologna-Modena ha tutte le carte in regola per farsi strada nel panorama internazionale del turismo, grazie alla Motor Valley, all'offerta di arte, cultura ed intrattenimento, alla vacanza slow e alla cucina unica, passando per la qualità della vita che si respira in questi territori, mancava a rappresentare tutto questo un segno grafico. Un logo che rappresenta anche il dinamismo e la completa maturità della Destinazione, che da oggi sarà immediatamente riconoscibile dai turisti di tutto il mondo".

Gian Domenico Tomei, Presidente della Provincia di Modena dichiara: "La nuova identità visiva rappresenta l'intenzione condivisa di proseguire con determinazione nel percorso avviato lo scorso anno insieme alla città metropolitana di Bologna di offrire a cittadini e turisti un servizio di altissima qualità che sia volano attrattivo per due territori che hanno molte affinità ed eccellenze."

"Con il nuovo logo si compie un ulteriore passo di quella che è una piccola rivoluzione: dopo secoli in cui vengono rimarcate le differenze, oggi Modena e Bologna diventano un territorio unico." – dichiara Mattia Santori, Presidente di Territorio Turistico Bologna-Modena – "Una sola identità che racconta la stessa cultura del cibo, della musica, dell'arte e dello sport; la stessa passione imprenditoriale che ha dato i natali alla Motor Valley; la bellezza dei borghi arroccati; un patrimonio naturalistico che va dalla pianura all'appennino. Non era facile trovare una sintesi grafica, ma siamo molto soddisfatti del lavoro che ci ha portato a selezionare la proposta dello studio FM, e per questo fiduciosi che ci accompagnerà per molti anni a venire."

"Grazie al lavoro sinergico, convinto ed appassionato di tecnici ed amministratori, Il Territorio Turistico Bologna-Modena diventa a tutti gli effetti un'unica grande realtà dal punto di vista turistico -ma non solo - anche grazie ad un nuovo ed efficace logo di identificazione visiva che d'ora in poi sarà il suo segno distintivo." – dichiara Barbara Panzacchi, Consigliera delegata al Turismo di Città metropolitana di Bologna – "Questo è solo l'ultimo step di un percorso che ha preso l'avvio da tempo e che sigla ulteriormente l'unione di Bologna e Modena che, proprio dal 2023, propongono la redazione congiunta di quelli che rappresentano gli strumenti fondamentali e strategici per la programmazione e la promo commercializzazione turistica.
Sarà così possibile promuovere le eccellenze di un'area vasta, sia attraverso azioni trasversali, sia mediante prodotti turistici fortemente identitari dei territori interessati, amplificandone ulteriormente la già indubbia attrattività dal punto di vista storico, culturale, sportivo, enogastronomico, ambientale ed imprenditoriale."

Marco Tortoioli Ricci e Fabiana Ielacqua, Presidente e Vicepresidente AIAP. "Contemporaneità, sintesi e capitale di sviluppo futuro. Queste le caratteristiche che hanno spinto AIAP a premiare la proposta realizzata da 'studio FM milano'. La soluzione è stata ritenuta di grande audacia perché capace di conferire una lettura trasversale dei due territori, oltre ad un nuovo posizionamento. Un lavoro realizzato in sinergia con le amministrazioni coinvolte, in affiancamento alla professionalità del nuovo Direttivo AIAP."

Redazione

La Città metropolitana cerca Amministratori di sostegno volontari

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Diventare Amministratore di Sostegno Volontario di una persona fragile e priva di autonomia non significa provvedere alla sua assistenza, ma "esprimere la sua voce" supportandola in quegli adempimenti che le consentiranno una migliore qualità di vita, più dignità e diritti.

Giovedì 6 ottobre dalle 17.30 alle 19.30 si terrà un webinar di informazione per conoscere meglio chi è e cosa fa l'amministratore di sostegno, organizzato dall'istituzione Gian Franco Minguzzi della Città metropolitana di Bologna in collaborazione con i partner del Progetto SOStengo!.

Il webinar è a partecipazione libera previa iscrizione a questo link.

Durante il webinar verrà presentato il corso di formazione gratuito sull'Amministrazione di Sostegno 2022 "Diventare amministratori di sostegno" che si svolgerà in sei incontri dal 27 ottobre al 1° dicembre in modalità on-line.

Il percorso è rivolto a cittadini e volontari per far conoscere la panoramica delle diverse dimensioni che compongono l'amministratore di sostegno (motivazionale, giuridica, relazione, sociale e comunitaria) e finalizzato a formare nuovi Amministratori di Sostegno Volontari nell'area metropolitana di Bologna.

Informazioni, date e programma del corso di formazione sono disponibili consultando il sito www.sostengoads.it.

Dal 2011 l'Istituzione Gian Franco Minguzzi promuove un'azione di coordinamento di diversi soggetti pubblici e privati per la realizzazione del progetto "SOStengo! Azioni di valorizzazione e di supporto in tema di amministratore di sostegno" che vede coinvolti anche Tribunale di Bologna – Ufficio del Giudice Tutelare; Università degli studi di Bologna - Dipartimento di Psicologia; VolaBo Centro Servizi per il Volontariato; Fondazione Dopo di Noi Bologna onlus. Tra le azioni del progetto SOStengo!: La diffusione della conoscenza della figura dell'Amministratore di Sostegno fra la cittadinanza e fra gli operatori socio-sanitari, il supporto agli amministratori di sostegno volontari e famigliari attraverso uno sportello di informazione e la promozione dell'Amministratore di Sostegno Volontario quale figura sempre più fondamentale nel garantire il benessere della persona fragile, con positive conseguenze rispetto a un sistema di welfare di comunità.

Recependo la legge Regionale n. 11/2009 è stato istituito nel 2014 (con delibera n. 9/2014 del Consiglio provinciale) l'Elenco pubblico metropolitano degli amministratori di sostegno volontari; il relativo regolamento ne disciplina la tenuta presso l'Istituzione G. F. Minguzzi e le modalità per l'iscrizione allo stesso.

Redazione

Ciclovia del Reno. Ci siamo!

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cicloviaSabato 1 ottobre a Pieve di Cento e Castello d'Argile incontro di presentazione e avvio dei lavori

Sabato 1 ottobre alle 10 l'Auditorium di Le Scuole di Pieve di Cento ospiterà un incontro pubblico di presentazione della Ciclovia del Reno, collegamento strategico di cui quel giorno si pone la simbolica prima pietra. Amministratori e tecnici presenteranno l'opera e tracceranno il quadro dei tempi necessari alla realizzazione dei 42 km di Ciclovia del Reno ER19 (la linea #25 della rete per il tempo libero della Bicipolitana bolognese) che si snodano lungo l'argine del fiume Reno collegando Trebbo di Reno a San Vincenzo di Galliera.

Ai saluti di Alessandro Erriquez, sindaco di Castello d'Argile e presidente dell'Unione Reno Galliera; Belinda Gottardi, sindaca di Castel Maggiore con delega dell'Unione Reno Galliera al turismo e Luca Borsari, sindaco di Pieve di Cento con delega dell'Unione Reno Galliera alla mobilità, seguiranno gli interventi di Mattia Santori, presidente del Territorio Turistico Bologna-Modena; Linda Cavicchi, Sustenia srl; Andrea Morisi, Sustenia srl, Antonio Peritore, Responsabile Settore Urbanistica, Politiche energetiche, Opere pubbliche dell'Unione Reno Galliera e Simona Larghetti consigliera metropolitana con delega a Mobilità ciclistica e progetto Bicipolitana.
Al termine dell'incontro, trasferta in bicicletta (per chi lo vorrà) a cura dell'Associazione I Pedalalenta ASD di Castel Maggiore sull'argine del fiume Reno, dove, presso l'Agriturismo La Bisana (Via Bisana Inferiore 33, Castello D'argile BO), si celebrerà l'avvio dei lavori con un brindisi e una foto di gruppo.

L'opera, del valore di 1,6 milioni di euro, è stata finanziata dall'Unione Reno Galliera (680.000 euro), dalla Regione Emilia Romagna (400.000 euro - Fondi FSC 2014-2020), dalla Città metropolitana di Bologna (300.000 euro) e dai Comuni di Cento (150.000 euro), Calderara di Reno (70.000 euro) e Sala Bolognese (20.000 euro). Si tratta di un primo e fondamentale "passo" di un viaggio lungo complessivamente 110 chilometri: oltre a questi 42, infatti, la Ciclovia ER19 prevede la realizzazione di altri 68 km per raggiungere l'Adriatico in bicicletta, pedalando sull'argine del fiume Reno fino alla sua foce.

I Comuni attraversati dal percorso sono otto: Calderara di Reno, Sala Bolognese e cinque degli otto comuni dell'Unione Reno Galliera (Castel Maggiore, Argelato, Castello d'Argile, Pieve di Cento e Galliera). Il tracciato si innesta sulla rete della Bicipolitana bolognese, recentemente potenziata con l'apertura del locale reticolo della linea 6, e si connette inoltre alla Ciclovia del Sole - Eurovelo 7 grazie al ponte ciclabile in corso di ultimazione sul fiume Reno all'altezza della località Lippo di Calderara.

Redazione

Progetti digitali, ai comuni del territorio metropolitano 4,8 milioni di euro

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PC UfficioProsegue il lavoro della Città metropolitana per migliorare i servizi digitali a favore dei cittadini, saranno implementate APP IO – Pago PA – Cloud – SPID CIE

Sono 39 i comuni del territorio metropolitano ammessi ai decreti di finanziamento per le misure legate all'ambito Digitale "Pubblica amministrazione Digitale 2026" previsti dal PNRR (Piano nazionale ripresa e resilienza) nell'ambito di NextGenerationEU. In particolare saranno implementate APP IO – Pago PA – Cloud – SPID CIE.

La maggior parte delle risorse è sul capitolo "Abilitazione al cloud per le PA Locali", al quale sono stati ammessi 38 progetti, per un totale di 4,5 milioni di euro. Attraverso queste risorse, i Comuni potranno migrare i servizi verso infrastrutture e soluzioni cloud qualificati. Questo consentirà di erogare servizi digitali con alti standard di sicurezza e affidabilità, ma anche di semplificare la macchina pubblica e dare risposte più celeri ai cittadini.

I comuni interessati da questi progetti sono: Castenaso, Alto Reno Terme, Baricella, Budrio, Granarolo, Malalbergo, Minerbio, Calderara di Reno, Sasso Marconi, Imola, Valsamoggia, Casalfiumanese, Crevalcore, San Benedetto Val di Sambro, San Giovanni in Persiceto, San Lazzaro di Savena, Monte San Pietro, Monghidoro, Castel d'Aiano, Vergato, Grizzana Morandi, Anzola dell'Emilia, Borgo Tossignano, Casalecchio di Reno, Castel del Rio, Castel Guelfo, Castel San Pietro Terme, Dozza, Fontanelice, Loiano, Medicina, Monterenzio, Mordano, Ozzano dell'Emilia, Pianoro, Sala Bolognese, Sant'Agata, Zola Predosa.

Sul capitolo "Adozione app IO" i progetti ammessi a finanziamento sono 18 e interessano i comuni di Castenaso, Alto Reno Terme, Baricella, Budrio, Granarolo, Malalbergo, Minerbio, Bologna, Sasso Marconi, San Lazzaro, Monte San Pietro, Monghidoro, Casalecchio di Reno, Loiano, Monterenzio, Ozzano dell'Emilia, Pianoro e Zola Predosa, per un totale di 257.551 euro.

Infine, sul capitolo "Estensione dell'utilizzo delle piattaforme nazionali di identità digitale - SPID CIE" i progetti ammessi sono sette e interessano i comuni di Castenaso, Alto Reno Terme, Baricella, Budrio, Granarolo dell'Emilia, Malalbergo e Minerbio, per un totale di 98.000 euro.

Redazione

Premio Barresi 2022, aperto il bando dedicato alle imprese sostenibili under 36

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Possibilità per tre imprese del territorio della Città metropolitana di Bologna, di cui una operante nel settore turistico. Il 28 settembre l'evento di lancio

Aprire la strada del mondo imprenditoriale di oggi e di domani, con idee innovative frutto di giovani talenti e perseguendo gli obiettivi ONU dell'Agenda 2030, è ciò che accomuna le realtà vincitrici del Premio Barresi delle due passate edizioni e che anche quest'anno riconferma la sua mission.

Il Premio Barresi, infatti, per il terzo anno consecutivo sostiene e valorizza le imprese del territorio sostenibili e guidate da giovani, erogando contributi a fondo perduto (confermati anche per l'edizione 2022 i 7.000 euro a impresa) e, anche in collaborazione con una rete di partner pubblici e privati, servizi di tutoraggio, comunicazione e networking.

L'edizione 2022 sarà aperta dal 19 settembre al 28 ottobre. L'avviso pubblico e tutta la documentazione sono già disponibili sul sito www.cittametropolitana.bo.it/premiobarresi.

Quest'anno saranno tre le imprese selezionate, di cui una operante nel settore turistico. Il Premio, più nel dettaglio, è rivolto alle micro e piccole imprese già costituite, attive e regolarmente iscritte al Registro Imprese, guidate da persone con un'età media inferiore ai 36 anni alla data di scadenza del bando, e con sede sull'area metropolitana di Bologna. Sono ammissibili anche le imprese con sede legale in Emilia-Romagna e almeno un'unità operativa sul territorio della Città metropolitana di Bologna, purché il progetto venga realizzato esclusivamente su una (o più) sedi localizzate nel territorio della Città metropolitana di Bologna.

Le imprese candidate verranno valutate in base alle loro capacità di contribuire in modo positivo e significativo verso uno sviluppo sostenibile dal punto di vista ambientale, sociale ed economico. Dovranno quindi avere finalità e modalità di lavoro orientate al perseguimento dell'Agenda 2030 promossa dalle Nazioni Unite.

Il bando verrà presentato ufficialmente il 28 settembre in un evento pubblico e gratuito negli spazi di DumBO.

Info: https://www.cittametropolitana.bo.it/progimpresa/Notizie_ed_eventi/Premio_Barresi_2022_evento_di_lancio_il_28_settembre

Redazione

45 giovani sulla Via degli Dei per sviluppare idee imprenditoriali sostenibili legate al cammino

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partenza Via degli Dei  Sviluppare idee imprenditoriali sostenibili implementabili sul cammino, per creare un mercato del lavoro europeo più attento alla sostenibilità sociale e ambientale. Con questo intento, 45 giovani provenienti da Italia, Estonia, Croazia, Spagna, Turchia, Bosnia ed Erzegovina, Ungheria e Repubblica della Macedonia del Nord, sono partiti per la Via degli Dei, il cammino appenninico che collega Bologna a Firenze.

L'iniziativa, denominata Hike the Entrepreneurial Dream, fa parte del progetto europeo Erasmus+, categoria scambi giovanili, ed è coordinata da Agenzia Promozione dei Giovani in partnership con eXtraBO e con il supporto del Comune di Bologna. Il partenariato internazionale nasce dal desiderio di accomunare paesi che hanno esperienze simili in tema di cammini (in Spagna troviamo il Cammino di Santiago e per Montenegro, Croazia e Bosnia passa la via Damasca). La scelta di sviluppare il progetto proprio percorrendo la Via degli Dei nasce con lo scopo di educare allo slow travel, per permettere ai partecipanti di immedesimarsi nella realtà che intendono analizzare.

Nei giorni di cammino, i giovani applicheranno il processo del Design Thinking al fine di sviluppare idee imprenditoriali sostenibili. Nei giorni precedenti alla partenza il gruppo ha svolto attività di socializzazione, per capire come lavorare insieme prima di iniziare il cammino. Lungo il cammino il gruppo intervisterà la popolazione locale e gli altri viaggiatori, per capire e analizzare i bisogni di chi abita e vive la Via degli Dei. I giovani daranno dunque vita a delle idee imprenditoriali sostenibili, che possano soddisfare alcuni dei bisogni identificati per locali e viaggiatori. Queste ultime verranno infine testate lungo il cammino, sempre attraverso interviste alla popolazione locale e altri viaggiatori. Giunti a Firenze, ragazzi e ragazze presenteranno le proposte imprenditoriali sviluppate lungo il cammino a un gruppo di esperti in imprenditoria.

Redazione

Trasporto scolastico, oltre 193 mila chilometri di corse in più per raggiungere gli istituti

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ScuolabusIn arrivo dalla Regione Emilia-Romagna risorse aggiuntive per potenziare il servizio della città metropolitana di Bologna

Il trasporto pubblico per raggiungere gli istituti superiori dell'area metropolitana sarà potenziato con oltre 193 mila chilometri di corse bus in più all'anno: la Città metropolitana ha ottenuto dalla Regione Emilia-Romagna risorse aggiuntive per finanziare le corse extra rispetto ai servizi già individuati. Si tratta di 200 mila euro per il periodo settembre-dicembre 2022, che diventeranno 500 mila euro l'anno a partire dal 2023. Si potrà così rispondere alle esigenze delle scuole superiori che per l'anno scolastico 2022-2023 hanno avuto un forte aumento di iscrizioni, oltre 1.500 a livello metropolitano.

Nel mese di luglio gli Istituti bolognesi hanno partecipato, fornendo informazioni riguardo a orari di ingresso e uscita e territori di provenienza di studenti e studentesse, all'indagine promossa dalla Città metropolitana al fine di supportare Tper ed SRM nella programmazione dei servizi per il nuovo anno scolastico 2022-2023 e definire le criticità, dovute in particolare all'aumento della popolazione studentesca e alla concomitante cessazione dei contributi statali legati all'emergenza sanitaria.

A inizio settembre, Città metropolitana, SRM e Tper hanno incontrato i dirigenti delle scuole superiori e i referenti dell'Ufficio scolastico regionale ambito di Bologna, per fare il punto della situazione in merito all'indagine condotta dalla Città metropolitana e alla programmazione oraria degli Istituti in vista del primo anno scolastico post pandemia. In questo scenario, si è reso necessario chiedere alla Regione Emilia-Romagna una integrazione di servizi e quindi contributi aggiuntivi.

In questa vicenda, la Città metropolitana ha svolto dunque un importante ruolo di coordinamento tra scuole, soggetti pubblici e fornitori di servizi, un modello di relazione valido e adattabile anche ad altri ambiti della scuola.

Redazione

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