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Visa Cash App RB Formula One Team e Randstad formano 23 ingegneri per la F1

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Visa Cash App RBFino al 10 maggio aperte le iscrizioni per il programma ideato da Visa Cash App RB Formula One Team e Randstad per la formazione e l'inserimento lavorativo dei giovani nel mondo della Formula 1

Sono aperte le iscrizioni per la Formula Future Engineering Academy, il programma di selezione, orientamento e formazione istituito dalla Visa Cash App RB Formula One Team e organizzato in collaborazione con Randstad. Il programma si svolge dalla sede di Faenza del team e l'iniziativa è finalizzata a selezionare 23 laureandi o laureati che intraprenderanno una carriera in Formula 1. È rivolta a giovani con un background tecnico, scientifico o ingegneristico. I selezionati avranno l'opportunità di integrarsi con la squadra durante tutto il loro periodo di formazione, che oltre a frequentare le lezioni in aula, li vedrà anche lavorare direttamente con i tecnici senior della Scuderia.

Le iscrizioni scadono il 10 maggio 2024.

Ad oggi, la Formula Future ha dato il via alla carriera di oltre 250 giovani nel mondo degli sport motoristici.

"Formula Future è un progetto ambizioso che Randstad, insieme a Visa Cash App RB Formula One Team, sostiene e promuove da molti anni, attirando giovani da ogni parte del globo. Infatti, l'anno scorso abbiamo avuto candidati da oltre 20 paesi", afferma Fabio Costantini, CEO di Randstad HR Solutions . "Si tratta di un programma formativo eccellente e innovativo per giovani che cercano un'esperienza professionale per trasformare la loro passione per il motorsport in un vero e proprio lavoro."

"Nel nostro team, crediamo che il successo dipenda da due fattori chiave: le nostre persone e la cultura aziendale", ha aggiunto Otello Valenti , direttore delle risorse umane del Visa Cash App RB Formula One Team . "Il nostro obiettivo è dare alle persone le ali per far volare le proprie idee, creando il giusto mix di giovani di talento che lavorano fianco a fianco con personale esperto in un ambiente ad alte prestazioni. Noi di Visa Cash App RB Formula One Team investiamo continuamente in ricerca, sviluppo e innovazione organizzativa. Ecco perché siamo lieti che sia ora in corso il progetto Formula Future 2024, sviluppato in collaborazione con Randstad, che condivide la nostra filosofia di ricerca dell'eccellenza attraverso lo sviluppo personale. Il progetto Formula Future si adatta perfettamente alla nostra etica aziendale ed è uno dei pilastri che continua a dare un contributo significativo alla nostra capacità di raggiungere i nostri obiettivi".

Oltre alla Formula Future Engineering Academy, che forma gli ingegneri per progettare, sviluppare e produrre un'auto di Formula 1, esiste anche la Formula Future Manufacturing Academy, per la quale tra pochi mesi saranno aperte le candidature. Si rivolge a neolaureati e si concentra sulle nozioni di base della meccanica avanzata, della lavorazione dei materiali compositi e termoplastici, nonché delle lavorazioni meccaniche di alta precisione e dei processi produttivi utilizzati in Formula 1.

Redazione

Allerta Dengue, un problema da non sottovalutare

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zanzaraUltimamente, sempre con maggiore frequenza, sentiamo parlare di Dengue, ma cosa sappiamo realmente di questa malattia?
Chiamata volgarmente febbre rompiossa, la Dengue è una malattia virale acuta che si trasmette tramite vettore, ovvero tramite la puntura di zanzare appartenenti al genere Aedes. I virus responsabili trasportati da questa zanzare sono appartenenti allo stesso genere a cui appartiene il virus della febbre gialla.
La Dengue è endemica nel sud est asiatico, in Africa, in Oceania, in America centrale e nel sud America.
Si manifesta, nell'arco di 5-7 giorni in seguito alle punture dell' insetto e, la forma classica, causa sintomi simili all'influenza, ovvero febbre, dolori articolari e muscolari, disturbi generali di ordine gastro enterico.
La tropicalizzazione dell'area mediterranea, pone non pochi problemi circa la possibile diffusione di questa specie anche se ad oggi il pericolo reale di trasmissibilita' della malattia non  è allarmante.
La prevenzione attraverso i provvedimenti volti al monitoraggio entomologico del territorio con lo scopo di prevenire eventuali pericoli di ingresso e proliferazione della Aedes è la strategia più idonea che, assieme alla lotta stagionale alle zanzare, costituisce la soluzione migliore contro la diffusione della malattia in questione.
Sanificazioni periodiche e vigilanza nelle zone di frontiera, porti e aeroporti e interporti nazionali, su navi , aeromobili e zone di stoccaggio merci provenienti dalle zone segnalate dall'OMS o dal Ministero della salute costituiscono quindi gli interventi di Sanità pubblica a tutela della salute.
A.L.

Nodo di Rastignano, terminato nella notte il varo della prima campata del nuovo Ponte sulla Futa

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varo ponte nodo rastignanoAvanzamento dei lavori "Lotto 2" al 60%. La conclusione dei lavori prevista entro fine anno

Nella notte tra il 25 e il 26 marzo è stata varata la prima campata del nuovo Viadotto di Rastignano, opera cardine dei lavori del Lotto 2 del Nodo di Rastignano, finanziati dal Fondo per lo Sviluppo e la Coesione-FSC 2014-2020. Non saranno necessarie dunque ulteriori chiusure di strade nel comune di Pianoro.

L'impalcato del ponte, montato nelle scorse settimane sulla collinetta lato Bologna, è stato fatto scivolare per 65 metri fino a fissarsi alla pila 4 del viadotto, oltrepassandola di circa 24 metri. Anche la campata successiva, quella compresa tra la pila 4 e la pila 3, verrà varata con le stesse modalità (chiusura al transito in via Andrea Costa nel Comune di Pianoro), presumibilmente nella seconda metà di aprile. Le successive campate verranno invece poste in opera con gru a partire dal piano di campagna.

Il viadotto consente lo scavalco del torrente Savena e della ex SP65 della Futa, oggi via A. Costa del Comune di Pianoro. È un viadotto in acciaio (tipo CORTEN) - calcestruzzo a travata continua composto da 5 campate di circa 263 metri di lunghezza totale. L'altezza del ponte sopra via Andrea Costa sarà di oltre 6 metri, mentre su via Del Paleotto di 5 metri. Il viadotto è dotato di barriere acustiche trasparenti di 5 metri di altezza, su entrambi i lati.

"L'intervento di questa notte rappresenta un altro fondamentale tassello nell'avanzamento nella realizzazione del Nodo di Rastignano, la cui conclusione, nonostante gli imprevisti tra cui il maltempo e in particolare l'alluvione, al momento rimane confermata entro il 2024. – dichiara Paolo Crescimbeni, consigliere metropolitano delegato alle Infrastrutture viarie – Ringrazio il personale dell'imprese e i tecnici della Città metropolitana per il loro impegno per questa importante opera".

Per quanto riguarda lo stato di avanzamento dei lavori del Lotto 2, oltre ad essere terminati i lavori di costruzione della Galleria ferroviaria sulla linea direttissima Bologna-Prato, è terminata la realizzazione del manufatto di scavalco del Rio Torriane.

Sono in corso lavori di costruzione del corpo stradale, soprattutto nella zona del Paleotto. La rotatoria all'intersezione con il ponte delle oche è in fase di costruzione, così come il tratto stradale compreso tra la stessa rotatoria e via Torriane.

La percentuale di avanzamento lavori è pari a circa il 60%. La conclusione delle opere è attualmente prevista entro l'anno in corso.

Redazione

Cisl E.R., formazione a tutela della disparità di genere

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CISL Filippo PieriPieri: "Dedicheremo una parte consistente della formazione Cisl 2024 al contrasto della disparità di genere"

(Bologna, 9 marzo 2024) "Una parte considerevole della formazione 2024 della Cisl Emilia Romagna sarà indirizzata al contrasto della disparità di genere, tema di assoluta priorità su cui da tempo facciamo iniziative durante tutto l'arco dell'anno. Gender gap che è ancora troppo rilevante su molti fronti, in particolare su quello retributivo, dove il gender pay gap mostra tuttora differenze retributive consistenti a parità di mansioni svolte tra uomini e donne. Differenze che nella nostra regione si attestano intorno al 20%".

E' quanto ha detto oggi Filippo Pieri a "La finestra sui fatti", nella consueta rubrica settimanale che va in onda ogni sabato mattina su Radio Flyweb, dove in occasione delle celebrazioni dell'8 marzo ha parlato della condizione della donna e delle storture nella parità di genere che ancora caratterizzano anche le comunità emiliano-romagnole.

"Se non si vogliono aspettare i 132 anni previsti dall'analisi del Global Gender Gap Report per raggiungere le pari opportunità - e lo dico chiaramente in maniera provocatoria, ha continuato il segretario generale della Cisl ER - dobbiamo agire subito sul fronte della contrattazione, certamente su quella nazionale, ma soprattutto su quella aziendale. E' in particolare quest'ultima che può aiutare a cogliere le esigenze specifiche delle lavoratrici e, agendo su organizzazione, orari e carichi di lavoro, adattarsi alle specificità delle singole aziende e a quelle scaturite dal territorio in cui si opera". "Senza mai dimenticare - ha continuato - che a ciò va aggiunta un'attenzione specifica da dedicare alla contrattazione sociale, vale a dire alle politiche sociali, al welfare e a tutti quei servizi che le istituzioni locali devono mettere in campo per rispondere alle esigenze delle famiglie, e in particolare delle donne".

E in Emilia Romagna? "Siamo in ritardo anche qui, sebbene la situazione sia certamente migliore rispetto ad altre parti del Paese. Ci sono segnali incoraggianti, con strumenti importanti come la certificazione di genere, introdotta per legge nel 2021, per le imprese pubbliche e private che hanno adottato politiche per la riduzione del divario fra donne e uomini in materia salariale, favorito le opportunità di crescita per le donne, tutelato la maternità e le politiche per favorire la parità, tuttavia il quadro generale denota ancora grande sofferenza. L'adesione è su base volontaria e fino ad oggi sono solo 300 le aziende certificate - 1600 in tutt'Italia - a fronte delle 400 mila aziende presenti sul territorio regionale".

Redazione

Imprenditoria in Appennino, all'ex cartiera Burgo di Lama di Reno incontro e workshop

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Le realtà che porteranno la propria testimonianza sono: Scoiattolo, Dismeco, Cartiera, Il Poggiolo di Monte Sole e cooperativa di comunità Palens

Come avviare e sviluppare un'impresa in Appennino e quali sono gli strumenti pratici che si possono utilizzare? Per rispondere a questa domanda, lo sportello Progetti d'Impresa BIS Brasimone della Città metropolitana di Bologna, in collaborazione con il Comune di Marzabotto, organizza l'evento "Imprenditoria in Appennino. Testimonianze e strumenti pratici per avviare e sviluppare un'impresa", in programma oggi, martedì 5 marzo, dalle ore 16.30, all'ex cartiera Burgo di Lama di Reno, comune di Marzabotto. Alcune realtà già insediate in Appennino racconteranno come hanno mosso i primi passi, per passare dall'idea alla costituzione.

Le realtà che porteranno la propria testimonianza sono: Scoiattolo, Dismeco, Cartiera, Il Poggiolo di Monte Sole e cooperativa di comunità Palens.

L'incontro, rivolto in particolare ad aspiranti imprenditori e imprenditrici, studenti e studentesse, enti del terzo settore, è aperto a tutta la cittadinanza. Sarà anche occasione per presentare il progetto di rigenerazione della Cartiera, il progetto BIS Bologna Innovation Square Brasimone e gli sportelli che lo compongono.

Nella prima parte dell'incontro previsto anche l'intervento di Gianluigi Chiaro - Area Proxima sul tema "Come progetti di microimprese attivano processi di rigenerazione urbana partendo da una spinta pubblica".

Seguirà poi la tavola rotonda con le testimonianze delle imprese e un workshop curato dagli esperti di Progetti d'Impresa, per approfondire il Business Model Canvas (BMC), uno strumento utile a definire il modello di pianificazione aziendale che può essere utilizzato da imprese, aspiranti imprenditori e imprenditrici, enti del terzo settore.

L'evento è gratuito, ma per partecipare è necessario compilare questo form online: https://docs.google.com/forms/d/e/1FAIpQLScpQPvlJEObPt3WyBfT-p41kSj44xVhe96rYKoRfAlHQz-eZQ/viewform

Redazione

Sicurezza lavoro. Patente a punti, la posizione di Venulejo (Filca Cisl ER)

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Enzo Pelle Mauro Venulejo Filippo PieriVenulejo (Filca Cisl ER): "Patente a punti? Un primo significativo passo, ora coinvolgere sistema bilaterale dell'edilizia"

Bologna. "Apprezziamo la scelta, contenuta nel decreto Pnrr, di introdurre la patente a punti della sicurezza, così come concordiamo con la volontà di iniziare a ottobre 2024 proprio dal settore dell'edilizia. Una nuova patente a punti che vuole essere uno strumento di qualificazione dell'impresa e proprio per questo deve essere attuata prevedendo strumenti aggiuntivi già in essere e attori con esperienze concrete già riconosciute da norme e istituti. In questo senso, nell'ottica di un fondamentale dialogo con le parti sociali, sarà di basilare importanza il coinvolgimento del sistema bilaterale dell'edilizia quale elemento di qualificazione del settore delle costruzioni".
È quanto ha affermato il segretario generale degli edili (Filca) della Cisl Emilia-Romagna Mauro Venulejo a margine dei consigli generali della Filca regionale e della Filca dell'Area metropolitana bolognese, riuniti in maniera congiunta oggi a Bologna alla presenza del segretario generale nazionale della categoria Enzo Pelle e del segretario generale della Cisl ER Filippo Pieri.
"D'altro canto, concreti passi in avanti in materia di regolarità sono stati fatti già in passato, riconoscendo alle Casse Edili la certificazione del Durc e il calcolo della congruità della manodopera, sia nei lavori pubblici che nei privati. Attori del sistema edile che collaborano attivamente con l'Ispettorato Nazionale del Lavoro già da tempo", ha continuato il dirigente della categoria Cisl che in regione vanta quasi 15 mila iscritti.
Un'idea, peraltro, di cui la Filca già parlava 21 anni fa, a partire dal 2003, ma che purtroppo finora non ha mai trovato applicazione pur essendo stata introdotta in alcuni decreti precedenti (81/2008 e 106/2009).
"La cronaca - ha proseguito - ci ha mostrato un paese sfregiato da una lunga scia di sangue. Non è tempo di proclami, bisogna porre un freno a queste tragedie che si ripetono quotidianamente e mettere in cima alle priorità la salvaguardia della salute e della vita dei lavoratori".
Tragedie di cui neanche l'Emilia-Romagna è indenne, visto che sono stati 91 i decessi da gennaio a dicembre 2023 (contro gli 88 del 2022): 70 quelli rilevati in occasione di lavoro (11 in più dello scorso anno) e 21 quelli in itinere (8 in meno del 2022). Il più elevato numero di decessi totali si è verificato nelle province di Bologna e Modena (15). Seguono: Forlì Cesena (13), Parma (12), Ravenna (11), Piacenza (8), Reggio Emilia e Ferrara (7) e Rimini (3).
"Numeri inaccettabili – ha concluso Venulejo - che indicano come la salute e sicurezza nei luoghi di lavoro debba essere una priorità assoluta che istituzioni, imprese e sindacati devono perseguire insieme con tenacia, convinzione e continuità".

Redazione

Polizia di Stato, Federazione Ciclistica Italiana e ANCI uniti per sicurezza e tutela dei ciclisti

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FCI Marche convegno sicurezza Polizia FCIContinua la sinergia tra Polizia di Stato e Federazione Ciclistica Italiana attraverso lo svolgimento del convegno dedicato alle competizioni ciclistiche su strada ospitato presso la Sala Terzo Censi CONI al Palaprometeo di Ancona.

Un convegno tecnico, pratico e operativo che ha avuto come tema centrale la sicurezza delle manifestazioni sportive per la salvaguardia del risultato sportivo e la relativa tutela degli atleti, nel rispetto di tutte le normative vigenti.

La proficua sintonia tra Polizia di Stato e Federazione Ciclistica Italiana si è allargata con l'ANCI (Associazione Nazionale Comuni Italiani) per definire standard di sicurezza uniformi.

Alla presenza agli addetti alla sicurezza nelle gare ciclistiche tesserati in vari ruoli con la Federazione Ciclistica Italiana, agli organizzatori di gare ciclistiche affiliati alla FCI agli organizzatori di gare ciclistiche affiliati alla FCI, i temi affrontati sono stati il panorama normativo, i rapporti con gli Enti territoriali e le Autorità di Pubblica Sicurezza, gli aspetti di safety e di security, la gestione delle gare sotto il controllo del direttore di corsa e del caposcorta, senza alterare il risultato tecnico e il lavoro dei commissari di gara FCI e UCI chiamati a salvaguardare l'andamento sportivo dell'evento.

A coordinare il dibattito Eugenio Amorosa (Dirigente della Polizia Stradale e Consulente per conto del Ministero dell'Interno nell'attività formativa dedicata alle gare ciclistiche) con gli interventi e i saluti istituzionali di Antonio Colantuono (Dirigente della Polizia Stradale sezione di Pesaro e Urbino), Maria Primiceri (Comandante Compartimento Polstrada Marche), Daniela Iscaro (Funzionario Addetto all'Ufficio di Gabinetto della Questura di Ancona), Grazia Branca (Viceprefetto Prefettura di Ancona), Raffaele Babini (direttore di corsa e collaboratore di RCS Sport Ciclismo), Lino Secchi (presidente del comitato regionale FCI Marche), Paolo Calcinaro (sindaco di Fermo e vice presidente ANCI Marche) e Gianluca Menicucci (giudice di gara e componente della commissione nazionale dei giudici per la Federazione Ciclistica Italiana).

Antonio Colantuono: "Il nostro è un sistema che fa rete sugli eventi che impegnano le strade su tutto il territorio nazionale. Il questore e l'autorità di pubblica sicurezza predispongono l'intelligence dell'evento mentre la polizia stradale, insieme con tutte le altre forze in attività sul territorio, garantisce la sicurezza degli scenari sui quali hanno luogo gli eventi. Le regole del sistema fanno capo a una serie di esperienze che, nel corso degli anni, ha portato a sistema una serie di regole che si racchiudono in un protocollo per l'organizzazione della manifestazione. Ci sono aspetti di natura amministrativa e momenti di natura logistica che fanno parte dell'organizzazione, ma ci sono degli studi di prevenzione che sono finalizzati alla messa in sicurezza dell'evento e di chi assiste, perché sono due concetti di safety and security che devono governare ogni tipo di manifestazione. È stata una giornata costruttiva di studio e di dialogo tra le varie parti coinvolte, oltre a fare il punto della situazione su quelli che sono poi i protocolli definitivi per determinare le norme e le regole di sicurezza".

Lino Secchi: "In questo convegno abbiamo messo insieme tutte le varie componenti interessate per il rilascio delle autorizzazioni delle gare ciclistiche come la Questura, la Prefettura, l'ANCI, i comuni, la Polizia Stradale e la Polizia Locale, insieme alle scorte tecniche e al personale ASA. Sono situazioni che devono consentire lo svolgimento della competizione in assoluta tutela per gli atleti, il pubblico e gli utenti della strada. Per richiedere l'autorizzazione occorrono 15 giorni se la gara si svolge nel territorio comunale e 30 giorni se la manifestazione interessa più comuni. Ci si muove partendo dalla società organizzatrice che provvede a fare le istanze all'organo competente territorialmente e poi si segue tutto l'iter per ottenere l'ordinanza di sospensione temporanea della circolazione".

Paolo Calcinaro: "Con la Polizia di Stato c'è un ottimo dialogo ma occorre una semplificazione amministrativa. Al giorno d'oggi organizzare una corsa ciclistica su più comuni è un'avventura. Oltre alle Forze dell'Ordine, è fondamentale il ruolo della Protezione Civile ma il loro impiego è ben altra cosa. Serve un indirizzo legislativo a basso impatto per consentire alla Protezione Civile di avere una garanzia assicurativa e di assolvere questo compito. Per fare piccoli passi di buon senso servono sforzi titanici, così come per avere chiusure ben ragionate per i grandi eventi, tutto questo nell'ottica di semplificare il più possibile il groviglio amministrativo per il rilascio delle autorizzazioni".

Raffaele Babini: "Il bello del ciclismo è che va a casa degli altri e passa sulla pubblica via. Il disciplinare è nato per inquadrare e per dare supporto in particolar modo al ciclismo minore rispetto ai grandi eventi professionistici che hanno tutele maggiori. Dobbiamo fare un salto culturale per salvaguardare le corse minori. Questi convegni tra Polizia di Stato e FCI servono per approfondire nel miglior modo le norme che ci vengono dettate e rappresentano una chiave di lettura giusta per mettere tutti sullo stesso livello delle conoscenze, rispettando le autorità che ci governano sopra di noi e che hanno competenze maggiori".

Maria Primiceri: "Una giornata proficua dove tutti i presenti hanno fatto tesoro delle indicazioni apprese con i nostri dirigenti e con i rappresentanti della Federazione Ciclistica Italiana. L'emblema della Polizia Stradale è lo spirito di squadra, ognuno di noi è un tassello di un mosaico a partire dal compartimento, per poi passare attraverso le sezioni, le sottosezioni e i distaccamenti che formano un unicum per tutelare le manifestazioni sportive ed essere i primi garanti sul piano giuridico".

Gianluca Menicucci: "Le corse ciclistiche su strada sono paragonabili a un campo di calcio dinamico che si muove e con differenti dimensioni dove vengono applicate le regole sportive. Quello che interessa maggiormente è il risultato sportivo e l'immagine che esce nel rispetto della sicurezza e dei regolamenti dettati dalla Federazione Ciclistica Italiana e dall'Unione Ciclistica Internazionale".

Redazione

Zecchino d'Oro, due appuntamenti speciali su Rai1 per celebrare Natale e l’inizio del 2024

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2023 Zecchino di Natale Paolo Belli e Cristina DAvenaIl 25 dicembre va in onda Lo Zecchino di Natale: l'ormai tradizionale appuntamento dall'Antoniano di Bologna per festeggiare insieme al Piccolo Coro dell'Antoniano, diretto da Sabrina Simoni. Cristina D'Avena e Paolo Belli, con Nunù, conducono questo evento speciale di musica e festa insieme a tanti ospiti, tra cui Paolo Vallesi, i ragazzi di Casa Surace, e alcuni degli interpreti dall'ultima edizione dello Zecchino d'Oro. A suggellare l'atmosfera di festa anche Le Verdi Note, il coro dei giovani dell'Antoniano, che presenteranno l'ultimo singolo "Trust" insieme agli inglesi The Swingles, già vincitori di 5 Grammy Awards.

Sarà l'occasione per condividere, grazie alla magia del Natale, i sogni e i desideri di bambine, bambini e non solo, cantare insieme le canzoni del Natale e i successi dello Zecchino d'Oro.

Appuntamento su Rai 1 il 25 dicembre alle 9.40, regia di Maurizio Ventriglia.

Ad aprire il nuovo anno, il pomeriggio del 1° gennaio, sarà invece Il Concerto di Capodanno dei Bambini e delle Bambine: nei magnifici scenari innevati della Skiarea Campiglio Dolomiti di Brenta - comprensorio sciistico a cavallo tra Madonna di Campiglio, le valli di Sole e Rendena in Trentino -, il Piccolo Coro dell'Antoniano è protagonista di un concerto che avrà come filo conduttore il legame con la Giornata Mondiale della Pace che ricorre proprio il 1° gennaio. Ispirati proprio al tema della pace, il messaggio della senatrice a vita Liliana Segre e del cardinale Pierbattista Pizzaballa, patriarca di Gerusalemme dei latini. Alle voci dei bambini si uniranno quelle di alcuni grandi amici che duetteranno con il Piccolo Coro, come Lorenzo Baglioni, Deborah Iurato, Virginio.

Tra gli ospiti anche la poetessa Beatrice Zerbini e Matteo Bocelli - anche firma di uno dei brani in gara nell'ultima edizione dello Zecchino d'Oro - che porterà il suo saluto dagli Stati Uniti.

Il concerto sarà commentato dalle voci di Ricky Tognazzi e Simona Izzo.

Appuntamento su Rai 1 il 1° gennaio alle 17.05, regia di Francesco Dardari.

Lo spirito natalizio è soprattutto solidarietà: anche in questi appuntamenti speciali, infatti, la musica dello Zecchino d'Oro supporterà la campagna Operazione Pane, che sostiene 20 mense francescane in Italia e 5 nel mondo (in Ucraina, Romania e Siria), aiu­tan­do mamme, papà e bimbi in difficoltà. Operazione Pane sarà presente in entrambe le puntate con le sue storie e i suoi protagonisti  (www.operazionepane.it ).

La puntata speciale del 1° gennaio è stata realizzata in collaborazione con Trentino Marketing, le ApT Madonna di Campiglio e Val di Sole e la SkiArea Campiglio Dolomiti di Brenta, sponsor dell'evento.

Redazione

Viabilità, torna l'obbligo di gomme invernali o catene a bordo

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Obbligo gomme neveTorna l'obbligo per gli utenti della strada di "equipaggiare i propri veicoli con gli opportuni mezzi antisdrucciolevoli (catene) o gli speciali pneumatici da neve per non costituire pericolo o intralcio per la circolazione".

Come ogni anno l'obbligo scatta il 15 novembre e resterà in vigore fino al 15 aprile 2024.

Per il periodo invernale si ricorda inoltre che, per una maggiore sicurezza sulle strade, è necessario circolare con particolare prudenza e a velocità moderata, avendo riguardo alle caratteristiche e alle condizioni della strada, del traffico e alle zone tipicamente più soggette a fenomeni di ghiacciamento, come i ponti, i tratti in ombra e le zone più umide. È importante una costante e precisa manutenzione dei veicoli con specifico riguardo allo stato di efficienza degli pneumatici.

La mancata osservanza di queste disposizioni provoca il frequente verificarsi di blocchi stradali del traffico causati spesso da singoli mezzi che, non adeguatamente equipaggiati o in precario stato manutentivo, si trovano in difficoltà o si bloccano sulla strada rallentando le attività di sgombro neve e spargimento di materiali antigelo e ostacolando i soccorsi.

Per garantire le dovute condizioni di sicurezza per la circolazione stradale, in ottemperanza a quanto disposto dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti con la "Direttiva sulla circolazione stradale in periodo invernale e in caso di emergenza neve", l'Area sviluppo delle infrastrutture istituisce quindi l'obbligo di circolazione con pneumatici da neve o catene a bordo per tutti i veicoli a motore, esclusi i ciclomotori a due ruote e i motocicli, dal 15 novembre 2023 fino al 15 aprile 2024 per tutti i veicoli che percorrono i tratti extraurbani di alcune strade provinciali.

I ciclomotori a due ruote e i motocicli possono circolare solo in assenza di neve o ghiaccio sulla strada e di fenomeni nevosi in atto.

In caso di neve o ghiaccio in strada, si dispone altresì l'obbligo di circolare con i dispositivi antisdrucciolevoli montati, qualora sul veicolo non siano già montati gli pneumatici invernali.

Redazione

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