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Giovani Imprese in Cammino: progetto per sviluppare nuove startup in Appennino

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Appuntamento giovedì 27 a Castiglione dei Pepoli

Per confrontarsi, progettare e sviluppare nuove startup in Appennino con la testimonianza di chi già ce la sta facendo giovedì 27 giugno si terrà a Castiglione dei Pepoli un appuntamento gratuito promosso dal progetto Giovani Imprese in Cammino in collaborazione con lo sportello Progetti d'Impresa BIS Brasimone (ore 17.30 Centro sociale, culturale, ricreativo castiglionese APS Piazza del Mercato 1)

Il programma prevede gli interventi di Sara Maldina - Ufficio Comune Sviluppo economico imprese e occupazione, Città metropolitana e Comune di di Bologna su "BIS Brasimone" e di Giulia Luisotti - Ufficio Comune Sviluppo economico imprese e occupazione, Città metropolitana e Comune di Bologna con un approfondimento sul progetto e avviso pubblico Giovani imprese in cammino.
Seguirà una Tavola rotonda sul tema: "Fare impresa nei territori dell'Appennino: esempi di giovani progetti imprenditoriali e a valenza sociale a confronto", con la partecipazione di: Officina 15-Luca Morganti, Laser Planet-Enrico Lunardi, La Bargazzina-Arianna Fabbri e Boschilla-Andrea Chiloiro.

Per i giovani aspiranti imprenditori e imprenditrici dai 18 ai 35 anni, che vogliano avviare un'attività d'impresa nei territori dei Comuni delle Unioni Appennino Bolognese, Savena-Idice e Reno-Lavino-Samoggia fino al 19 luglio è possibile candidarsi al bando per partecipare a un percorso di accompagnamento all'avvio di impresa, organizzato dall'Ufficio Servizi per i giovani del Comune di Bologna e dall'Ufficio Comune sviluppo economico, imprese e occupazione di Città metropolitana e Comune di Bologna, finanziato da ANCI.
Le idee d'impresa ammesse al bando devono essere in linea con le vocazioni territoriali delle tre Unioni e con un'attenzione particolare a progetti di trasmissione d'impresa e passaggio generazionale. Devono inoltre rientrare in uno o più dei seguenti ambiti: turismo, attività artigianali artistico e/o tradizionale, gestione di eventi dal vivo.

Maggiori informazioni:

https://www.cittametropolitana.bo.it/portale/Home/Archivio_news/Giovani_imprese_in_cammino_al_via_il_bando

Redazione

 

 

 

"I luoghi e le parole di Enrico Berlinguer " al Museo Civico Archeologico di Bologna

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Berlinguer EnricoBologna. I luoghi e le parole di Enrico Berlinguer è il titolo della mostra ospitata dall'11 giugno al 25 agosto 2024 al Museo Civico Archeologico di Bologna, ideata, organizzata e realizzata dall'Associazione Enrico Berlinguer - Per la conservazione e valorizzazione del patrimonio culturale della sinistra italiana, Fondazione Duemila - Centro studi e ricerca sulla cultura, laformazione, l'innovazione politica e amministrativa e Centro studi e ricerche Renato Zangheri, in collaborazione con il Museo Civico Archeologico del Settore Musei Civici Bologna e con il patrocinio della Regione Emilia-Romagna e del Comune di Bologna.

Enrico Berlinguer (Sassari, 25 maggio 1922 - Padova, 11 giugno 1984) è stato uno dei protagonisti della storia politica del Novecento. Segretario del Partito Comunista Italiano dal 1972 al 1984, e prima ancora militante e dirigente del suo partito. Leader di rara caratura morale, radicato nel Paese reale e stimato dai suoi oppositori. Capace di una visione politica moderna e lungimirante ancora attuale, Enrico Berlinguer è vivo nella memoria collettiva delle generazioni che lo hanno conosciuto e amato e in quelle successive che, pur non avendo vissuto la sua epoca, lo considerano ugualmente un simbolo.

Nella ricorrenza del centenario dalla sua nascita, e a quaranta anni dalla morte, l'obiettivo della mostra è quello di contribuire a ravvivare il lascito politico di Enrico Berlinguer ripercorrendone la biografia attraverso materiali originali audiovisivi, sonori, fotografici e documenti di archivio.

LA MOSTRA
Il percorso espositivo, a cura di Alessandro d'Onofrio, Alexander Höbel, Gregorio Sorgonà e Carlo De Maria, si articola in cinque principali sezioni tematiche: Gli affetti, Il dirigente, Nella crisi italiana, La dimensione globale, Attualità e futuro.

Gli affetti
La sezione è dedicata alla rappresentazione della dimensione più emotiva, privata e familiare della vita di Berlinguer. Oltre ai materiali di archivio la sezione è arricchita da libri, fotografie e oggetti personali appartenenti alla quotidianità del leader messi a disposizione dalla famiglia.

Il dirigente
La seconda sezione ripercorre la storia del Berlinguer dirigente di partito ricostruendo tutto il suo percorso di militanza comunista dall'iscrizione alla sezione giovanile del PCI di Sassari nel 1943, fino alla sua elezione a Vicesegretario del PCI nel 1969.

Nella crisi italiana
Eletto Segretario del PCI nel 1972, Enrico Berlinguer guida il PCI nel pieno della crisi italiana. È questa terza sezione che ricostruisce il contesto nel quale opera il leader comunista, ripercorrendo i momenti cruciali della sua biografia politica fino alla prematura scomparsa nel 1984, sullo sfondo di una profonda crisi della società.

La dimensione globale
La quarta sezione presenta la dimensione globale della leadership di Berlinguer. Qui vengono presentati gli aspetti salienti della sua azione politica in relazione alla dimensione internazionale: le riflessioni sui fatti del Cile, la ridefinizione del rapporto con l'Unione Sovietica, l'eurocomunismo, i movimenti di liberazione del Vietnam, la ricucitura dei rapporti con la Repubblica Popolare Cinese, per citarne solo alcuni.

Attualità e futuro
L'ultima sezione si interroga sul lascito politico di Berlinguer quale figura centrale del pantheon repubblicano, apprezzata e riconosciuta oltre i confini del proprio mondo e capace di richiamare l'attenzione su nodi e problemi globali divenuti sempre più pressanti negli ultimi decenni.

Accanto alle sezioni strettamente dedicate alla biografia politica del leader, tre focus approfondiscono elementi fondamentali del contesto storico politico degli anni in cui Berlinguer è alla guida del PCI.
Il mondo di Berlinguer: dove viene rappresentato e restituito il denso reticolo di relazioni internazionali di Berlinguer e il suo ruolo di leader globale;
Violenza politica, stragi e terrorismo in Italia: dove viene ricostruita la lunga scia di attentati e azioni delittuose che dal 1969 al 1984 funestano la vita democratica del Paese;
Una stagione riformatrice: dove vengono presentate e riproposte le leggi per la cui approvazione il contributo del PCI è stato determinante, provvedimenti fondamentali per l'allargamento dei confini della cittadinanza democratica e per la costruzione del moderno Stato sociale.

BERLINGUER IN EMILIA-ROMAGNA
La mostra, che in precedenza è stata esposta dal 15 dicembre 2023 al 25 febbraio 2024 al Mattatoio di Roma, nella sua tappa bolognese si arricchisce di una nuova sezione dedicata allo stretto rapporto tra Berlinguer e i militanti dell'Emilia-Romagna che fornirono un eccezionale sostegno alle sue strategie politiche.
Il focus Berlinguer in Emilia-Romagna è composto da due parti dedicate a due grandi fasi della biografia politica del leader comunista. La prima, collocata tra gli anni Quaranta e Cinquanta, vede Berlinguer alla guida della FGCI, in un momento in cui la federazione giovanile dell'Emilia-Romagna compie grandi sforzi per dare un forte impulso all'organizzazione nazionale. La seconda sezione comprende il periodo tra il 1972 e il 1984 con Berlinguer segretario nazionale del PCI e con memorabili comizi alle feste dell'Unità regionali, appuntamenti politici e sindacali a Bologna e, infine, con uno scatto datato 1° maggio 1984, circa un mese prima della sua morte.

GLI EVENTI
Un ricco programma di eventi accompagnerà gli oltre due mesi dell'esposizione: incontri, dibattiti, proiezioni di documentari e visite guidate con ciceroni d'eccezione si articoleranno tra le sale del museo, in un fitto calendario che è pubblicato su siti e canali social degli organizzatori e del Museo Civico Archeologico e sul sito dedicato alla mostra https://mostra.enricoberlinguer.org.
Tra gli altri, hanno già assicurato la propria presenza ai primi eventi previsti: Laura e Maria Stella Berlinguer, Monsignore Matteo Maria Zuppi, Maria Giuseppina Muzzarelli, Massimo D'Alema, Walter Tega, Achille Occhetto, Valeria Cicala, Claudio Petruccioli, Annamaria Carloni, Walter Veltroni, Anna Del Mugnaio, Fabio Mussi e Livia Turco.
Tutti gli eventi, a partecipazione gratuita, si svolgeranno nelle sale del Museo. Per le visite guidate, che inizieranno dal 24 giugno, è consigliata la prenotazione online, possibile fino ad esaurimento posti.

Numerose anche le collaborazioni con associazioni e fondazioni culturali del territorio cittadino ed emiliano-romagnolo, ma anche con realtà del centro e del nord Italia.
Si comincia già la sera dell'inaugurazione con l'anteprima del film documentario Prima della fine. Gli ultimi giorni di Enrico Berlinguer del regista Samuele Rossi che concorre all'edizione 2024 del Biografilm Festival - International Celebration of Lives, e sarà proiettato martedì 11 giugno alle ore 21.00 al Biografilm Theatre | Pop Up Cinema Jolly 4K (via Guglielmo Marconi 14, Bologna). Un racconto emotivo costruito con il solo utilizzo di repertorio, frutto di tre anni di ricerche, per offrire una prospettiva inedita sugli ultimi momenti di vita del segretario del PCI: dal malore durante il comizio di Padova, alla morte quattro giorni dopo in ospedale, l'11 giugno 1984, fino all'imponente funerale tenutosi in Piazza San Giovanni a Roma il 13 giugno.

IL LIBRO
In concomitanza con la mostra, la casa editrice Pendragon pubblica il volume omonimo I luoghi e le parole di Enrico Berlinguer, a cura di Alessandro d'Onofrio, Alexander Höbel e Gregorio Sorgonà. A quarant'anni dalla sua scomparsa Enrico Berlinguer continua a essere una delle figure più amate della sinistra italiana. Restano forti nella memoria collettiva lo stile e la forza del suo pensiero, visionario e concreto. Il libro vuole mettere in risalto l'attualità della sua voce, ancora capace di parlare a tanti su temi come la giustizia sociale, il significato delle parole "lavoro" e "progresso", la pace, la morale. Il testo è articolato in otto sezioni (Gli affetti, Il dirigente, Nella crisi italiana, La dimensione globale, Attualità e futuro, Il mondo di Berlinguer, Violenza politica, Stragi e terrorismo in Italia, Una stagione riformatrice), con centinaia di fotografie e documenti autografi finora inediti.

La mostra I luoghi e le parole di Enrico Berlinguer fa parte di Bologna Estate 2024, il cartellone di attività promosso da Comune di Bologna e Città metropolitana di Bologna - Territorio Turistico Bologna-Modena.

Redazione

Si chiude con successo la prima edizione del Progetto Scuole di Fondazione Cortina

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240304-ProgettoScuole-SporteScuola-FondazioneCortina-PhOmarBreda-22Con la fine dell'anno scolastico si è conclusa anche la prima edizione del Progetto Scuole, l'iniziativa di Fondazione Cortina nata per trasmettere ai più giovani i valori dello sport, coinvolgerli maggiormente nel territorio e offrire loro l'opportunità di vivere la montagna e i suoi eventi. Nato in collaborazione con FISI Veneto e Assi onlus, il progetto rientra nell'ambito del Programma Education GEN26 di Milano Cortina 2026 ed è stato sviluppato in stretta sinergia con la Regione Veneto.

Nel corso di quest'anno, il Progetto Scuole ha raggiunto, con i suoi 19 incontri, circa 1800 bambini e ragazzi di istituti di vario grado, dalle scuole dell'infanzia fino agli ITS e all'Università, del Bellunese e di tutto il territorio veneto. Ogni appuntamento è stato un'occasione preziosa per avvicinare i più giovani ai valori dello sport, alla cultura della montagna e all'importanza della partecipazione comunitaria, anche attraverso le testimonianze dirette di giovani atleti veneti degli sport della neve e del ghiaccio, già Ambassador di Fondazione Cortina con il "Progetto Giovani", e gli interventi di enti e istituzioni su importanti tematiche di vita. Inoltre, oltre 2000 studenti hanno avuto la possibilità di assistere in prima persone agli eventi sportivi che si sono susseguiti nel corso dell'anno nella Regina delle Dolomiti.

"Siamo particolarmente soddisfatti dell'esito di questa iniziativa e ringrazio Fondazione Cortina per l'impegno con cui ha saputo interpretare e realizzare gli obiettivi che ci eravamo dati. Restiamo convinti che lo sport costituisca una straordinaria opportunità per educare le nuove generazioni ai valori del rispetto, dell'amicizia e del fair play; per diffondere la cultura dell'inclusione abbattendo le barriere; per invogliare i giovani ad avvicinarsi allo sport e ad adottare uno stile di vita sano e attivo. Fra meno di due anni l'Italia ospiterà i XXV Giochi olimpici invernali: un evento di portata epocale, ma anche uno strumento per coinvolgere i più giovani e stimolarli a cogliere le molteplici opportunità che l'Olimpiade offrirà al nostro territorio", ha dichiarato Elena Donazzan, Assessore regionale all'istruzione e alla formazione.

"Siamo estremamente orgogliosi della buona riuscita di questo primo anno di incontri con i ragazzi. La grande partecipazione e l'entusiasmo dimostrato dagli studenti ci confermano l'importanza delle iniziative che punta ad avvicinare i più giovani ai valori dello sport e farli sentire parte integrante del nostro territorio. Vogliamo ringraziare tutte le scuole, gli insegnanti e i ragazzi che hanno preso parte a questo progetto con curiosità e interesse. Continueremo ad impegnarci in questo percorso per raggiungere sempre più ragazzi per prepararli e aiutarli nell'apprezzare a pieno anche le opportunità offerte dalle prossime Olimpiadi e Paralimpiadi del 2026, e oltre, perché la montagna possa beneficiare del loro futuro contributo e visione" ha commentato Stefano Longo, Presidente di Fondazione Cortina.

Forte del successo di quest'anno, il Progetto Scuole di Fondazione Cortina riprenderà a partire dall'inizio del nuovo anno scolastico 2024/2025 con nuove attività e incontri, dimostrando come esso sia parte integrante della volontà e dello sforzo continuo di Fondazione Cortina di lasciare un'eredità duratura per le generazioni future contribuendo a rendere la montagna un territorio sempre più attrattivo.

(Credit photo: Omar Breda)

Redazione

Il treno Rock in giallo omaggia la Grande Boucle

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Treno RockBologna. Presentato alla stazione del capoluogo felsineo il treno regionale Rock in giallo di Trenitalia Tper dedicato al prossimo Tour de France. Sul colore "giallo" che da sempre identifica la Grande Boucle oltre ai simboli delle città che ospiteranno le tappe italiane sono raffigurate le immagini di tre grandi campioni del ciclismo italiano Gino Bartali, Fausto Coppi e Marco Pantani. Un evento il Tour che oltre l'aspetto sportivo ha una forza importante per l'impulso economico e la promozione del territorio.

Redazione

BiciQui, ecco il calendario di eventi in cui sarà presente il parcheggio bici gratuito e custodito

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Festa dell'Ambiente a Granarolo, Tour de France e concerti

Dopo il debutto del 14 aprile a Crevalcore BiciQui, il servizio di parcheggio bici custodito, gestito dalla cooperativa sociale Piazza Grande è pronto per i prossimi eventi.

Si parte domenica 26 maggio con la Festa dell'Ambiente al Parco Verdevolo di Cadriano .

Il 27 giugno BiciQui sarà pronto ad ospitare il pubblico del concerto di Zucchero allo Stadio con i suoi 100 posti bici posizionati in via Andrea Costa di fronte ai civici 194-196-198.

Il 30 giugno gli appassionati di ciclismo potranno assistere al passaggio della seconda Tappa del Tour de France lasciando in custodia la propria bici nel parcheggio che sarà allestito in zona Meloncello.

A questi appuntamenti seguiranno gli ultimi concerti della rassegna Sequoie Music Park alle Caserme Rosse, in collaborazione con Unipol Arena:

- 3 o 4 luglio Salmo Noyz Narcos

- 11 luglio Take That

- 19 luglio Mahmood

BiciQui è finanziato dal progetto europeo MOVE21 e promosso dalla Città metropolitana di Bologna a supporto della Bicipolitana - Rete ciclabile Bologna Metropolitana.

BiciQui, con l'offerta fino a 100 posti bici controllati e gratuiti, rappresenta una proposta nuova di vivere gli eventi culturali, sportivi e di aggregazione, in grado di favorire la mobilità sostenibile e uno stile di vita attivo; un progetto replicabile in cui i soggetti organizzatori delle manifestazioni che di volta in volta saranno coinvolti potranno fare da moltiplicatori di questi messaggi.

Questo calendario rappresenta una prima fase pilota per sperimentarne l'efficacia e valutare la possibilità di riproporlo in futuro in maniera più strutturata.

Il portabici scelto da Piazza Grande è il modello Duplo prodotto dall'azienda italiana Ital Way, scelto per il suo design pulito e per l'estetica in grado di adattarsi ad ogni spazio pubblico storico, naturale o moderno, e permetterà di legare comodamente il telaio di qualsiasi tipo di bici, anche cargo.

BiciQui è inoltre un'occasione di inserimento lavorativo: per la cooperativa sociale Piazza Grande, che gestirà il servizio, è prassi includere nello staff anche persone con svantaggio sociale normalmente escluse dal mercato di lavoro, ad esempio provenienti da anni di vita in strada, da migrazioni e/o in condizione di grave fragilità o emarginazione sociale.

COME FUNZIONA BICIQUI

In apposite aree funzionali e prossime alle manifestazioni individuate, verrà identificato un perimetro delimitato da transenne brandizzate di circa 260 m2 al cui interno verranno poste 25 rastrelliere, ognuna delle quali potrà ospitare fino a 4 bici per un totale di 100 posti.

Nell'area circostante verrà posizionata segnaletica di indirizzamento e cartellonistica ad hoc riconoscibile con brandizzazione spiccata del progetto.

In prossimità del perimetro contenente le rastrelliere, verrà posizionato un gazebo per accogliere e fornire indicazione ai ciclisti, presidiato da personale dedicato che assicurerà un servizio di guardiania per tutta la durata dell'evento; il personale si occuperà inoltre di rilevare l'affluenza.

L'area parcheggio BiciQui e la segnaletica a corredo verranno smontate e disallestite a conclusione dell'evento.

Redazione

Forze di Polizia. Corso di formazione BJJ4Police

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BJJ4POLICE: SIULP e OPES del CONI per la formazione e la preparazione psicofisica degli operatori delle Forze dell'Ordine per gestire l'ingestibile

Dopo Milano, Bologna, Torino e Roma si è conclusa la prima fase del Corso di formazione BJJ4Police. Promosso dalla Segreteria Nazionale del SIULP, attraverso la Fondazione Sicurezza e Libertà e l'OPES, riconosciuta dal CONI, l'evento, proprio nella tappa capitolina ha visto per la prima volta la partecipazione, oltre agli operatori della Polizia di Stato, di personale dell'Arma dei Carabinieri e della Polizia Penitenziaria.

Il BJJ4POLICE si inserisce in un contesto di crescente violenza e sfida al rispetto dell'autorevolezza delle istituzioni, che oggi purtroppo denotano una grave carenza di credibilità tanto da non essere più riconosciute da chi delinque. Quanto accaduto ieri a Milano è sintomatico di una situazione di crescente pericolo per gli operatori del comparto sicurezza, realtà che il Siulp denuncia da sempre, con l'allarmante dato, purtroppo in crescita, di un'aggressione alle donne e agli uomini in divisa ogni 3 ore.

L'attività del corso vuole fornire agli operatori le conoscenze e le competenze necessarie per gestire situazioni ad alto rischio, con importanti focus sulla resilienza mentale ed emotiva, fondamentale per affrontare con serenità e precisione scenari critici. Un programma di formazione strategica in "difesa operativa", suddiviso in tre livelli - operatore di primo e secondo livello e corso per istruttori - il programma si compone di 45 moduli didattici che affrontano tecniche di de-escalation e gestione dello stress in situazioni di conflitto, essenziali per la sicurezza degli operatori e dei cittadini.

Il Segretario Generale del SIULP, Felice Romano, evidenzia l'importanza dell'iniziativa e il pericolo sempre crescente che gli operatori in divisa sono chiamati ad affrontare ogni giorno nel gestire le situazioni ingestibili: "Siamo tutti col fiato sospeso in attesa di notizie rassicuranti sul collega Di Martino - sottolinea Romano – ecco perché come Siulp siamo sempre attenti alla formazione di tutti gli operatori di Polizia. Saper affrontare al meglio ogni criticità, avere il giusto distacco mentale ed operativo per non cedere all'ansia e allo stress dettati dall'evento che ci ritroviamo a dover affrontare nell'immediato, sono tutti fattori che vanno preparati ed allenati fisicamente e mentalmente. Per gestire l'ingestibile dobbiamo lavorare in sicurezza e con professionalità, consapevoli che viviamo in una realtà dove ogni azione viene ripresa e condivisa nel web. Avere un bagaglio professionale riguardo le giuste tecniche di intervento e la idonea preparazione in casi di criticità, è fondamentale. Come Siulp mettiamo al primo posto la sicurezza di ogni singolo operatore e dei cittadini con i quali operiamo, compresi coloro che delinquono, consapevoli che per gestire l'ingestibile, l'unica strada sono la professionalità, la resilienza e l'autorevolezza".

Redazione

Sicurezza e Salute sul Lavoro, Tavolo con Enti del territorio coordinato dalla Città Metropoliana

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lavoro fabbricaAvviato un gruppo di lavoro sperimentale su compiti, ruoli e definizione della figura del Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza (RLS) di sito

Bologna. Si è riunito lunedì pomeriggio a Palazzo Malvezzi il Tavolo per la Salute e la Sicurezza nei luoghi di Lavoro della Città metropolitana di Bologna. Dopo il primo incontro dell'ottobre del 2023, l'ampia partecipazione anche a questo secondo incontro ha testimoniato ancora una volta la grande sensibilità degli Enti del territorio al tema.

I lavori del Tavolo sono stati interrotti dalla notizia della morte in un incidente sul lavoro di cinque operai impegnati nella rete fognaria avvenuto a Casteldaccia, nel palermitano, a cui è stato dedicato un minuto di silenzio.

Il Tavolo, presieduto dal Capo di Gabinetto del Sindaco metropolitano e delegato al Lavoro, è un luogo di confronto e di coordinamento stretto tra tutti gli attori che possono dare un contributo su tutele e sicurezza. È inoltre uno strumento utile per mettere a sistema le azioni su un tema che è già presidiato da numerosi protocolli e gruppi di lavoro a livello metropolitano, dal Comitato metropolitano per la Logistica etica ai diversi protocolli di sito. Scopo specifico del Tavolo è infatti quello di costituire un presidio forte di informazione e conoscenza, ma anche di sensibilizzazione, per mettere in campo azioni positive sul tema salute e sicurezza sul lavoro. In questa logica le attività del Tavolo prevedono la condivisione, a ogni incontro, di avanzamenti, necessità e aggiornamenti da parte degli attori coinvolti.

Nell'incontro di ieri Antonio Zoina, Responsabile dell'Ispettorato nazionale del Lavoro - Area metropolitana di Bologna, ha condiviso alcuni aggiornamenti sull'operato dell'Ispettorato, ricordando le novità introdotte a livello nazionale dagli ultimi provvedimenti normativi in materia di sicurezza sul lavoro, provvedimenti finalizzati a invertire la tendenza più preoccupante in tema di infortuni sul lavoro: negli ultimi 15 anni il numero annuale di morti per incidenti sul lavoro non è diminuito.

Nel 2023, sul territorio metropolitano bolognese, l'Ispettorato nazionale del lavoro ha eseguito 155 ispezioni di vigilanza in materia di salute e sicurezza. A queste si aggiungono un centinaio di ispezioni eseguite dal Nucleo Ispettorato del Lavoro (NIL) dei Carabinieri. Nell'area metropolitana si passerà dai 250 controlli circa del 2023 ai circa 500 controlli già programmati per il 2024, (600 con il NIL), più che raddoppiando così per il 2024 le operazioni. Di questi, dall'inizio dell'anno nell'area metropolitana di Bologna l'Ispettorato del lavoro ha effettuato già 200 accertamenti in materia di salute e sicurezza.

Tra i settori a particolare rischio, Zonia indica il mondo degli appalti, subappalti e subappalti a cascata. Per il direttore, "il ricorso alla somministrazione, all'appalto e al subappalto non è di per sé un fenomeno distorsivo, ove utilizzato in maniera corretta, perché consente alle aziende di esternalizzare forza lavoro o segmenti di produzione a soggetti per ipotesi anche più idonei e qualificati per la esecuzione delle lavorazioni che ne sono interessate. Ovviamente, l'esternalizzazione diventa fenomeno deleterio ove lo strumento dell'appalto e del subappalto venga utilizzato in maniera fraudolenta per trarne profitto. I progetti di grosse dimensioni sovente vengono spacchettati in diversi appalti e subappalti affidati al maggior ribasso a imprese di piccole o medie dimensioni con tempi di esecuzione limitati e stringati e questo determina la instaurazione di rapporti di lavoro di breve durata con maestranze irregolari o non qualificate, perché assunte con contratti pensati per diversi settori merceologici per i quali non è richiesta formazione, informazione e addestramento necessario nelle attività edili. Spesso i lavoratori in edilizia vengono inquadrati con contratti atipici, come quello sottoscritto per i metalmeccanici o per gli operatori multiservizi. Il muratore inquadrato con contratto da edile percepisce 13 euro lordi l'ora, lo stesso lavoratore assunto come metalmeccanico arriva ad incassare 9 euro l'ora, ma se al medesimo operaio si applica il contratto multiservizi, allora il suo compenso scende a 6 euro lordi all'ora".

Il Tavolo per la Salute e la Sicurezza nei luoghi di Lavoro della Città metropolitana di Bologna nasce in applicazione del documento su Tutela della salute e della sicurezza sul lavoro elaborato dal Patto regionale per il lavoro e per il clima e adottato dalla Giunta dell'Emilia-Romagna il 5 settembre 2022. In Città metropolitana i lavori del tavolo si inseriscono nel quadro del Tavolo per la Ripresa, attivato nel 2021 all'interno del Patto metropolitano per il lavoro e lo sviluppo sostenibile. È dunque un nuovo strumento in prosecuzione di un'attività che, su salute e sicurezza sul lavoro, procede da tempo.

Fanno parte del Tavolo Comuni, Regione, Camera di Commercio, Associazioni di categoria, Organizzazioni sindacali, Agenzia regionale per il Lavoro, AUSL, Ispettorato Territoriale del Lavoro (ITL), Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco, Inail, Arpae, Inps. È presente la Prefettura di Bologna.

Redazione

Bologna, al via da domani "Operazione Garisenda"

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Cantiere Torre GarisendaStorie narrate, sognate e vissute" il nuovo progetto culturale dei Musei Civici d'Arte Antica di Bologna per il cantiere della Torre Garisenda

Bologna. Prende il via mercoledì 8 maggio 2024 Operazione Garisenda. Storie narrate, sognate e vissute, il progetto culturale con iniziative di ricerca e valorizzazione della Torre Garisenda al Museo Civico Medievale promosse dal Settore Musei Civici Bologna in concomitanza con la realizzazione del piano di intervento straordinario che il Comune di Bologna sta coordinando da ottobre 2023 per la messa in sicurezza e il restauro del monumento, simbolo della città insieme alla vicina Torre Asinelli.
Le attività rientrano inoltre nella nuova progettualità, voluta dall'Amministrazione Comunale, di Via Manzoni Culturale, il distretto ad alta concentrazione di istituzioni culturali pubbliche e private alla cui riqualificazione urbana e messa a sistema il Comune di Bologna sta lavorando per la creazione di uno dei poli culturali e museali più importanti della città.

Le iniziative hanno lo scopo di illustrare la storia della città e delle sue torri medievali e si articolano in una proposta differenziata al pubblico per fasce di età.
Dall'8 maggio al 18 dicembre 2024, ogni mercoledì alle ore 17.30, a settimane alterne, sono proposti i due laboratori per bambine e bambini Assalto alla torre (da 5 a 10 anni) e Bologna turrita (da 6 a 12 anni).
Dal 9 maggio all'11 giugno 2024 si svolge il primo ciclo di cinque conferenze tematiche rivolte al pubblico adulto La Garisenda e Bologna: storia, arte e letteratura con alcuni dei maggiori esperti e conoscitori del monumento.
Gli appuntamenti, tutti ad ingresso gratuito, si svolgono nella sede del Museo Civico Medievale.

Il cantiere della Torre Garisenda in corso rappresenta un'occasione importante non soltanto per promuovere la manutenzione e il recupero della struttura, ma soprattutto per raccontare e condividere con la comunità e i vari pubblici la storia di Bologna nel Medioevo, tra passato, presente e futuro, quando la città ha visto la nascita della prima università del mondo occidentale. Riflettere sul significato e sulla vita di questo monumento e promuoverne la conoscenza sono azioni di grande rilevanza per accrescere la consapevolezza, il senso di appartenenza e la responsabilità collettiva nella tutela e trasmissione alle generazioni future del patrimonio culturale.

In questo momento delicato per la storia conservativa del bene monumentale, il racconto della città medievale di Bologna e della sua persistenza nello spazio pubblico contemporaneo corrisponde all'esigenza, avvertita come opportuna e necessaria da parte dell'Amministrazione Comunale, di accogliere i vari pubblici in un racconto storico-artistico più diffuso e approfondito che ha il suo centro naturale nel Museo Civico Medievale. Qui, all'interno del quattrocentesco Palazzo Ghisilardi situato nel cuore della città, sono infatti raccolte le ricche collezioni di opere d'arte e documenti di epoca medievale e rinascimentale che testimoniano il tessuto civile e la trama dell'antica cultura di Bologna nella quale ancora oggi cittadinanza, turiste e turisti possono riconoscersi.

Gli appuntamenti proposti dal Museo Civico Medievale dell'Area Arte Antica rappresentano la prima fase di un più ampio e organico impegno didattico e divulgativo per far conoscere e scoprire la città medievale e i suoi caratteri costitutivi più emblematici, che continuerà a dispiegarsi nel corso del cantiere pluriennale.

Spiega Eva Degl'Innocenti, direttrice Settore Musei Civici Bologna: "Operazione Garisenda. Storie narrate, sognate e vissute, che rientra nella nuova progettualità di Via Manzoni Culturale, rappresenta un'occasione importante per valorizzare il cantiere della Torre Garisenda, promuovere la manutenzione e il recupero del monumento, ma soprattutto per raccontare e condividere con la comunità e i vari pubblici la grande storia di Bologna medievale, tra passato, presente e futuro".

Le iniziative che si svolgono nel periodo estivo fanno parte di Bologna Estate 2024, il cartellone di attività promosso e coordinato dal Comune di Bologna e dalla Città metropolitana di Bologna - Territorio Turistico Bologna-Modena.

PROGRAMMA DELLE ATTIVITÀ

8 maggio - 18 dicembre 2024 (ogni mercoledì ore 17.30)
Laboratori per bambine e bambini
Museo Civico Medievale
Ingresso da via Alessandro Manzoni 4, Bologna

Assalto alla torre
Un coinvolgente itinerario a tappe pensato a misura di bambino avvicinerà i giovani storici alla scoperta di materiali e tecniche di costruzione delle torri. Equipaggiati di tutto l'occorrente i bambini esploreranno le sale del museo e solo risolvendo brevi indovinelli e giochi di collaborazione potranno giungere in cima al traguardo.
Età consigliata 5-10 anni, con l'accompagnamento di un adulto.

Bologna turrita
A partire dalla Torre Conoscenti situata a Palazzo Ghisilardi i bambini potranno immergersi nelle vie del centro storico alla scoperta di alcune delle torri più alte e svettanti, ma anche delle più nascoste e meno note presenti in città. Con mappa alle mani e un taccuino di viaggio i bambini saranno stimolati a conoscere da vicino uno dei simboli più rappresentativi di Bologna.
Età consigliata 6-12 anni, con l'accompagnamento di un adulto.

Informazioni e prenotazioni
Ogni laboratorio verrà attivato con un minimo di 5 e un massimo di 15 partecipanti.
Prenotazione obbligatoria entro il lunedì precedente all'attività: Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo. | tel. 051 2193930 (dal martedì alla domenica ore 10.00 – 14.00) | dal 10 giugno 2024 anche tel. 051 2193933 (lunedì ore 10.00 – 14.00).

9 maggio - 11 giugno 2024
La Garisenda e Bologna: storia, arte e letteratura
Ciclo di conferenze
Museo Civico Medievale | Lapidario
Ingresso da via Porta di Castello 3, Bologna

Giovedì 9 maggio 2024 ore 17.00
Carlo De Angelis, La Garisenda, curiosità e problemi nel tempo
La conferenza illustra lo stato e linee di storia della Torre Garisenda, con particolare riferimento alle descrizioni dei viaggiatori che nel tempo furono colpiti dalla sua peculiare pendenza, comprese false illazioni e i problemi legati alla conservazione. Con l'occasione verrà inoltre annunciata una mostra tematica in programma per l'ottobre 2024 organizzata dalla Fondazione Fashion Research Italy.
Carlo De Angelis si è laureato nel 1968 presso la Facoltà di Architettura dell'Università degli Studi di Firenze con una tesi in Urbanistica. Dopo aver insegnato negli istituti superiori statali e svolto l'attività di addetto alle esercitazioni presso la Facoltà di Architettura di Firenze e presso la Facoltà di Ingegneria dell'Università degli Studi di Bologna è stato assunto dal Comune di Bologna nell'Ufficio Centro Storico. Dal 1972 al 1990 ha curato i progetti per la conservazione e il recupero del patrimonio edilizio minore e monumentale storico bolognese e realizzato numerosi restauri: Palazzo Ghisilardi per la sede del Museo Civico Medievale, il Complesso Conventuale di San Leonardo per la sede del Centro Civico, Casa Carducci per la sede del Museo civico del Risorgimento, il Complesso del Baraccano per la sede del Centro Civico, l'antico Collegio Gesuitico di San Luigi, e avviato il recupero del cosiddetto Parco urbano di Piazza Maggiore, il restauro degli archi monumentali viarii del portico di San Luca, tratto di pianura. Dal 1990 al 1992 ha diretto il Settore Verde e Impianti Sportivi. Dopo tre anni di libera professione, di nuovo presso il Comune di Bologna, ha diretto il Settore Qualità Urbana fino al 1999.
È autore di numerose pubblicazioni e saggi sulla storia urbana e architettonica di Bologna ed ha allestito mostre specialistiche.
È socio corrispondente della Deputazione di Storia Patria per le Province di Romagna, socio ordinario di Italia Nostra e socio di AIPAI.
Dal 2008 è Presidente del Comitato per Bologna Storica e Artistica.
Dal 2011 è Presidente del Consorzio della Chiusa di Casalecchio e del Canale Reno.

Martedì 14 maggio 2024 ore 17.00
Paola Foschi, La torre minore di una famiglia scomparsa: la Garisenda
La conferenza svolge una panoramica su una torre assolutamente particolare, con considerazioni su una famiglia, quella dei Garisendi, anch'essa distinta da tutte le altre più note nel panorama bolognese. Si scoprirà che la situazione di pericolo e il precario equilibrio del monumento era già problematico nel Medioevo.
Paola Foschi si è laureata nel 1977 in Lettere Moderne presso l'Università degli Studi di Firenze con una tesi di Storia Medievale sull'insediamento altomedievale nel territorio bolognese. Ha continuato a studiare l'insediamento, il paesaggio agrario e la viabilità medievale del territorio bolognese, pubblicando numerosi articoli su riviste nazionali e locali e collaborando a numerose monografie e studi collettivi.
Per l'Ufficio Centro Storico del Comune di Bologna ha svolto dal 1985 al 2005 ricerche storiche su edifici monumentali soggetti a restauro, pubblicandone i risultati in monografie e studi collettivi. Dal 2005 al 2018 ha lavorato come funzionaria presso la Biblioteca comunale dell'Archiginnasio nella Sezione Manoscritti e Rari, partecipando alla creazione di numerose mostre e tenendo conferenze e visite guidate.
È socio emerito e Vicepresidente della Deputazione di Storia Patria per le Province di Romagna e Segretaria dell'Istituto per la Storia della Chiesa di Bologna.

Martedì 21 maggio 2024 ore 17.00
Francisco Giordano, La Garisenda, detta la "torre mozza"
La conferenza illustra, anche con l'ausilio di immagini storiche e foto recenti, la lunga storia e vicende della torre, fra cui il suo mozzamento, il corridore di collegamento con la vicina Asinelli, gli incendi, le botteghe che la circondavano, la piazza Ravegnana, la chiesa delle Grazie, il canale di Savena, i lavori di fine '800, la cessione al Comune, i primi studi e rilievi.
Francisco Giordano è architetto. In qualità di progettista e/o direttore lavori ha all'attivo incarichi professionali riguardanti il restauro conservativo e recupero di diversi complessi monumentali fra cui Opificio della Grada; Ospedale Rizzoli; Ponte Nuovo (della Bionda); accessi torrente Aposa; affacci Canale Reno; Torri Asinelli e Garisenda; Oratorio Santa Maria della Vita; Baraccano; San Colombano; Palazzi Torfanini, Pepoli Campogrande, Re Enzo, d'Accursio; Monastero Corpus Domini; Accademia di Belle Arti; Chiese di Ronzano, San Giacomo Maggiore, San Francesco, San Giorgio in Poggiale.
Ha pubblicato numerosi volumi e saggi su vicende storiche e artistiche di antiche strutture e fabbricati.
È componente del Gruppo di Lavoro Restauro Torre Garisenda, Deputazione Storia Patria Provincia di Romagna, Istituto per la Storia della Chiesa di Bologna, Comitato Scientifico Associazione Amici vie d'acqua e sotterranei di Bologna, Comitato studio e ricerca territorio di San Lazzaro di Savena, Comitato per Bologna Storica e Artistica.

Martedì 28 maggio 2024 ore 17.00
Armando Antonelli, Il sonetto della Garisenda di Dante e il notaio bolognese Enrichetto delle Querce (1287)
La conferenza svela come la torre fu fonte di ispirazione poetica. Il sonetto della Garisenda di Dante nella trascrizione felsinea di un intellettuale del 1287 è un testo dal gusto marcatamente petroniano e rappresenta una testimonianza eccezionale per comprendere il vincolo che contraddistingue la doppia relazione Dante-Bologna e Bologna-Dante.
Armando Antonelli è studioso della cultura medievale e della documentazione, particolarmente di quella bolognese. La sua attenzione per le fonti bolognesi ha procurato nel 2007 una nuova edizione del Liber Paradisus per Marsilio, la pubblicazione dell'inedito Liber expensarum che trasmette le uscite di cassa comunali in un registro del 1288, stampata nel 2023 per il Ministero della Cultura, nella collana Fonti della Direzione Generale Archivi e nella stessa collana è in stampa il Liber seu memoriale del 1324, cioè l'inventario delle carte prodotte dalla magistratura del Capitano del Popolo di Bologna.
È direttore scientifico della rivista "Documenta. Rivista internazionale di studi storico-filologici sulle fonti" per Fabrizio Serra (Pisa/Roma) e della collana "Biblion. Testi commentati del Medioevo e dell'Età Moderna" per Giorgio Pozzi (Ravenna).
È autore di numerosi saggi dedicati alla storia, alla letteratura, alla poesia e agli archivi bolognesi, avendo riordinato il fondo della Commissione per i testi di lingua di Bologna e le carte di Emilio Pasquini, che si conservano presso Casa Carducci.
Attualmente afferisce all'Università di Udine.

Martedì 11 giugno 2024 ore 17.00
Silvia Battistini, Le due torri e le rappresentazioni di Bologna
La conferenza mostra una sequenza di immagini tratte da dipinti, sculture, stampe dal Medioevo all'Età Moderna, nelle quali è protagonista l'immagine della città. Stilizzata e simbolica o reale, Bologna è sempre connotata e riconoscibile grazie alla presenza della Torre Garisenda, inclinata a fianco della Torre Asinelli, con la quale nel tempo costituirà un inespugnabile sodalizio che porta il nome di Due Torri.
Silvia Battistini si è laureata in Filosofia presso Università degli Studi di Bologna con una tesi di Storia dell'Arte Medievale e Moderna.
Dal 2006 lavora come funzionario conservatore presso i Musei Civici d'Arte Antica di Bologna, dal 2016 è conservatrice delle Collezioni Comunali d'Arte.

Redazione

 

Bologna. Elezioni Europee, il voto per studenti e studentesse fuori sede

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Sabato 8 (dalle 15 alle 23) e domenica 9 giugno (dalle 7 alle 23) si vota per rinnovare i membri del Parlamento europeo: studentesse e studenti che per motivi di studio si trovano in un comune di una regione diversa da quella del comune di residenza sono ammessi a votare fuori sede.

Le elezioni europee 2024 presentano una novità rilevante: studentesse e studenti fuori sede potranno infatti per la prima volta votare nella città in cui studiano, sia quelli residenti in uno dei Comuni dell'area metropolitana che intendono votare nella città in cui frequentano l'Università o altro corso formativo, sia quelli residenti in altre città che studiano a Bologna e qui scelgono di votare.

Le studentesse e gli studenti residenti in uno dei Comuni dell'area metropolitana possono chiedere di votare nella città in cui stanno attualmente studiando presentando entro il 5 maggio un'apposita domanda all'Ufficio Elettorale del Comune nelle cui liste elettorali sono iscritte/i.

Nella domanda, devono essere indicati l'indirizzo completo del domicilio temporaneo e, dove possibile, un recapito di posta elettronica, allegando copia di un documento di riconoscimento in corso di validità e della tessera elettorale personale, nonché la certificazione o altra documentazione attestante l'iscrizione presso un'istituzione scolastica, universitaria o formativa.

Per gli studenti, quest'ultimo requisito può essere autodichiarato ai sensi del D.P.R. n. 445/2000, mediante una certificazione rilasciata online dal portale ANIS: https://anis.mur.gov.it/

Redazione

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