L'itinerario tematico dell'edizione 2023 è dedicato alla ceramica
Con l'edizione 2023 debutta ad Arte Fiera un nuovo format: Percorso, un itinerario tra gli stand della Main Section (con qualche incursione nelle sezioni curate) basato su un criterio tematico. Un modo diverso, e mirato, di attraversare la fiera.
Il filo conduttore di Percorso#1 è un materiale / tecnica che negli ultimi vent'anni ha conosciuto una riscoperta internazionale: la ceramica. A partire dai primi anni Duemila il mondo dell'arte ha riconosciuto a questa tecnica, in passato spesso relegata fra le arti decorative, piena legittimità e attualità come mezzo espressivo; volendo citare un evento esemplare, un terminus a quo, si può ricordare l'assegnazione del prestigioso Turner Prize nel 2003 a Grayson Perry, artista britannico noto per le sue ceramiche riccamente illustrate con immagini e testi legati a temi politici, sociali e di genere. Da allora, l'apprezzamento della ceramica non ha fatto che crescere, da un lato influenzando un'intera generazione di giovani artisti – per i quali è diventata un mezzo espressivo abituale – dall'altro, stimolando l'apprezzamento dei maestri del passato che si sono cimentati con essa, dall'inizio del XX secolo in poi.
L'itinerario proposto da Percorso #1 - Ceramica evoca, sia pure in modo frammentario, la storia della ceramica nell'arte italiana nel XX e XXI secolo (non senza qualche apertura all'estero). Si inizia dai grandi che, fra gli anni Trenta e Cinquanta, hanno posto le basi per un'idea di scultura in ceramica come arte maggiore – Lucio Fontana, Fausto Melotti, Leonci l lo – per continuare con artisti che hanno tenuto viva la loro lezione (talvolta appresa direttamente dai maestri) negli anni Sessanta e Settanta (Giuseppe Spagnulo, Nanni Valentini ), mentre negli stessi anni figure come Franca Maranò rivendicavano la dimensione femminile di questa tecnica. Il clima degli anni Ottanta, propizio alla manualità, vede la riscoperta della terracotta e della ceramica da parte di artisti come Giacinto Cerone, Gianni Dessì, Milan Kunč, Luigi Mainolfi, Mimmo Paladino, Marco Montesano - per alcuni dei quali queste tecniche diventano dei punti di riferimento - e stimola esperienze al confine fra arte e design (Roberto Matta, Ettore Sottsass, Ugo La Pietra). Nell'orizzonte interdisciplinare degli anni Novanta, la ceramica entra nel lavoro di artisti eclettici come Vincenzo Cabiati e di una protagonista degli anni Sessanta come Giosetta Fioroni , mentre i faentini Bertozzi e Casoni attirano l'attenzione del pubblico internazionale con ceramiche figurative di stupefacente virtuosismo e di gusto barocco e decadente.
La riscoperta della ceramica negli anni Duemila è rappresentata da una manciata di nomi, alcuni dei quali ormai stabilmente associati a questa tecnica, come Salvatore Arancio – forse il più noto in rapporto al revival del medium in Italia – Lil iana Moro e Sissi, e poi ancora Andrea Anastasio, Lorenza Boisi , Davide Monaldi , Pietro Weber; e poi altri che frequentano la ceramica in modo più occasionale, come Agostino Iacurci , Luca Lanzi , Diego Miguel Mirabel la, Andrea Nisbet, fino alla più giovane Caterina Morigi . Non manca infine una pattuglia di autori stranieri, da maestri del secondo '900 come Arman e Louise Nevelson a protagonisti degli anni Settanta e Ottanta come Anne e Patrick Poirier e James
Brown; e un gruppo di autori più recenti come Dominik Lang, Claire Lindner, Florence Peake, Shafei Xia.
Percorso#1 è sostenuto da un nome che rappresenta l'eccellenza nella ceramica di design, noto a livello internazionale per il suo legame con l'arte contemporanea: Mutina.
Mutina è un modo inedito di guardare alla ceramica non più come semplice rivestimento, ma come progetto d'interior design. Un progetto d'autore che unisce tecnologia e fatto a mano, sperimentazione per superare i limiti della materia e ricerca imprescindibile dell'alta qualità del prodotto.
In occasione di Arte Fiera Bologna 2023, Mutina presenta anche Mutina × Mousse, un ambiente polifunzionale in cui la ceramica, il design, l'arte contemporanea e il libro s'incontrano, offrendo ai visitatori della fiera un'esperienza immersiva, contraddistinta dall'intrecciarsi di linguaggi poliedrici.
Redazione