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Romano (SIULP), sicurezza solo strumentalizzata nella campagna elettorale

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Felice romano 3Senza segnali concreti, con responsabilità, mobilitazione inevitabile
Come in ogni campagna elettorale la sicurezza viene utilizzata per catturare il consenso dei cittadini che, dopo l'emergenza lavoro e quella economica, la considerano tra le priorità dei bisogni di ognuno. Pur comprendendo la difficile condizione economica che il Paese sta attraversando, aggravata dalle tensioni geo politiche generate dal conflitto in atto in Ucraina che sicuramente produrrà ulteriori tensioni sociali che si scaricheranno inevitabilmente sul sistema sicurezza e quindi sulle donne e gli uomini che lo garantiscono, risulta veramente difficile comprendere, pur rilevando enunciazioni ampie e di principio, quali siano gli impegni concreti ed immediati che i vari schieramenti politici assumono nei confronti della sicurezza dei nostri cittadini e degli operatori che l'assicurano.
Sicurezza, è bene ricordarlo come ha ribadito più volte la stessa Commissione europea, che non è e non può essere considerata un costo del sistema immunitario del nostro vivere quotidiano, ma una precondizione per favorire un sereno e proficuo sviluppo sociale, politico e soprattutto economico dei territori della Comunità europea.
Ecco perché risulta ancora più incomprensibile comprendere le affermazioni generiche che stiamo ascoltando nella campagna elettorale atteso che ancora oggi, a distanza di quasi un anno e senza omettere le prioritarie emergenze che dobbiamo affrontare a livello normativo retributivo e previdenziale, ai poliziotti non sono stati ancora corrisposti gli aumenti previsti dalla sottoscrizione dell'ultimo contratto firmato a dicembre dello scorso anno.
Così in una nota Felice Romano (in foto), Segretario Generale del SIULP commenta il mancato adeguamento dei benefici contrattuali previsti dall'accordo sottoscritto a dicembre 2022 e preannuncia una inevitabile mobilitazione.
È un fatto gravissimo e incomprensibile, sottolinea Romano, soprattutto se si pensa che siamo in piena emergenza per l'aumento dell'insicurezza e per la gravissima carenza di personale – 16.000 in meno ad oggi con la previsione di circa altre 18.000 uscite entro il 2024 e ben 40.000 entro il 2030 – considerato che a chi è in servizio viene chiesto di lavorare di più e in condizioni sempre più disagiate per meglio rispondere alle accresciute esigenze di sicurezza manifestate dai cittadini e dalle crescenti tensioni sociali che aumenteranno nei prossimi giorni.
Un'esigenza che aveva trovato nell'ultimo contratto di lavoro, sottoscritto a dicembre dello scorso anno con un grande ritardo per mancanze di risorse e già scaduto nello stesso mese, alcune risposte che sebbene non esaustive erano comunque incoraggianti per aumentare l'operatività e la maggiore presenza sul territorio.
Oggi, a distanza di quasi un anno, purtroppo dobbiamo prendere atto che per colpa del sistema e delle pastoie burocratiche, quei soldi ancora non sono arrivati nelle tasche dei poliziotti così come non sono ancora state resi operativi sia gli aumenti su alcune indennità che incentivano l'operatività sia quelli che hanno istituito le nuove che aumentano l'impegno sul piano della sicurezza cibernetica.
Peggio ancora se guardiamo al contratto della dirigenza ovvero di quei poliziotti che hanno sulle proprie spalle la responsabilità di garantire e attuare le politiche e le strategie che poi garantiscono il funzionamento della macchina sicurezza, dalla prevenzione al contrasto al crimine così come la tenuta dell'ordine e della sicurezza pubblica, atteso che il loro primo contratto è aperto da quasi cinque anni e nemmeno si intravede la possibilità di un accordo atteso che la burocrazia nega persino l'esistenza delle poche e insufficienti risorse che pure sono state stanziate nella legge di stabilità.
Una condizione che oggi vede questi colleghi, a parità di impiego con il personale non dirigenziale, percepire compensi molto al di sotto di quello erogato al personale contrattualizzato.
Il tutto senza tralasciare la questione delle tutele legali, sanitarie e previdenziali che vede gli addetti al Comparto sicurezza e difesa estremamente e personalmente esposti a proprio rischio, penale sanitario ed economico, solo per garantire la funzionalità del sistema e la sicurezza dei cittadini e dell'intero Paese.
Su tutto questo e su quale sia l'incentivazione con cui poter richiedere gli ulteriori, inevitabili e gravosi sacrifici alle donne e agli uomini in uniforme che l'approssimarsi dell'autunno richiederà, non abbiamo, sebbene richiesto e anche oggi sollecitiamo, ancora sentito una sola parola in concreto.
Pur confermando il nostro indiscutibile senso del dovere e di abnegazione nel garantire la nostra mission istituzionale, è inevitabile evidenziare che, se non scorgeremo segnali concreti di attenzione nei confronti di chi diuturnamente è impegnato a garantire la sicurezza, anche a costo del sacrificio della propria vita, a cominciare dall'adeguamento degli aumenti contrattuali previsti dall'accordo dello scorso dicembre, pur con alto senso di responsabilità, sarà invitabile attuare una mobilitazione dell'intera categoria con momenti di protesta pubblica. 
Siamo fiduciosi, conclude Romano, che gli schieramenti politici, l'esecutivo e il legislatore, ancora in carica per la ordinaria amministrazione, sapranno evitare tutto questo accogliendo il nostro appello e ridando fiducia a chi serve e rappresenta lo Stato.

Redazione

Una storia in divisa, Ugo Vandelli racconta “La mia Polizia”

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Ugo Vandelli PoliziaEssere poliziotto o fare il poliziotto? La risposta è scontata: ero e sarò sempre un poliziotto! Ora facciamo un passo indietro e torniamo al giorno della mia pensione. Dicono che per affrontarla il segreto sia prepararsi per tempo, inventarsi un'occupazione. In realtà l'ansia ti prende anche nei mesi precedenti. Ricordo che il primo giorno da uomo "libero", andai al mare, e per scaricarmi feci una corsa in pineta. Durante il tragitto i pensieri "negativi" non mi volevano abbandonare. A un tratto, in pochi secondi, tutta la mia esistenza mi passò davanti come in un cortometraggio. A quel punto con gli occhi lucidi mi chiesi cosa avrei fatto da domani. Per un attimo ho avuto l'impressione che la mia vita da lì in poi sarebbe stata inutile. Credo che in tanti, con un percorso lavorativo molto intenso, abbiano provato la stessa paura e mi possono capire, fortunatamente quella sensazione è durata solo un attimo e dal giorno dopo ho ripreso a vivere più felice e impegnato di prima. Premessa a parte, per raccontare il mio lungo viaggio al servizio delle istituzioni occorrerebbe un volume composto di centinaia di pagine. Un cammino fatto di uomini e donne, idee, lotte, speranze, delusioni e vittorie. Se dovessi dare forma materiale alla mia storia in polizia, immagino un grande mosaico nel quale le singole tessere, i singoli motivi, i singoli temi, indipendentemente dalle vicende che potrebbero essere narrate, compongono un'avvincente raffigurazione. Ho iniziato il mio percorso professionale il primo settembre 1968, anno nel quale tutti - a torto o ragione - contestava, per terminare la carriera il 31 agosto 2010, anno in cui sono nate le nuove generazioni chiamate "Alpha". La prima tappa nel "Corpo delle Guardie di Pubblica Sicurezza" a organizzazione militare, poi dal 1981, dopo una lunga battaglia per la riforma, che ha previsto la smilitarizzazione e sindacalizzazione, nella ribattezzata "Polizia di Stato". Dal 1982, data di nascita e crescita del sindacato di polizia, fino al 2020, mi sono impegnato attivamente, senza soluzione di continuità e sempre con incarichi di vertice, per la tutela dei diritti e degli interessi professionali dei colleghi. Il mio iter in divisa è iniziato e proseguito negli istituiti d'istruzione, formazione e addestramento, più in particolare nelle scuole di Piacenza-Cesena-Nettuno e al Reparto Mobile di Piacenza; poi nelle specialità della Polizia Stradale di Cesena e Polizia Ferroviaria di Forlì, passando per il Commissariato di Pubblica Sicurezza di Cesena e il Presidio estivo di polizia di Cesenatico. Per aumentare il mio bagaglio professionale ho frequentato alcuni corsi di perfezionamento: istruttore di tecniche operative a Roma, istruttore di scuola guida a Cesena e istruttore di tiro rapido a Nettuno. Indimenticabile lo stage interforze per conseguire la qualifica di "Maestro di Tiro", diploma ottenuto nel 1982 al Centro Nazionale di Tiro (CNT) di Parigi. Ricordo con piacere che al corso erano presenti figure di rilievo della polizia italiana, con le quali ho condiviso il periodo di permanenza all'estero a stretto contatto di gomito e dalle quali ho appreso molto. Tra questi il direttore del Centro Nazionale Specializzazione e Perfezionamento nel Tiro (CNSPT) di Nettuno, e il comandante e vice comandante dei NOCS (Roma): questi ultimi, capi operativi nella liberazione del generale statunitense James Lee Dozier, sequestrato pochi mesi prima dalle Brigate Rosse. Qualche anno dopo, nel 1990, ho frequentato un altro corso e ottenuto il certificato di "Tiratore Operativo" all'Accademia di tiro, sempre a Parigi. Un'esperienza a dir poco impressionante per chi scrive - sotto il profilo professionale e umano - è stata la scorta a collaboratori di giustizia (o pentiti) in vari uffici delle Procure della Repubblica Italiana, da nord a sud. Negli interrogatori ho ascoltato, detto tra noi, malvolentieri, dichiarazioni che fino allora pensavo fossero solo racconti di fantasia creati ad hoc nei film che trattavano di affiliati alla criminalità organizzata (mafia-camorra-'ndrangheta-sacra corona unita). Mi sbagliavo! Purtroppo, era tutto vero ciò che hanno sentito le mie orecchie. Questa varietà di ruoli che ho ricoperto è frutto della profonda relazione con l'evoluzione sociale e istituzionale dello Stato italiano e dei compiti e funzioni che mi sono state assegnate, agendo sempre in nome della legge e a tutela della sicurezza pubblica. La mia carriera è un intreccio articolato con le vite di uomini e donne, di tensioni e passioni, di abnegazione e creatività. Storie quasi quotidiane, più o meno semplici, tasselli di un periodo molto più grande del sottoscritto. I ricordi mi riportano alla mente l'evoluzione storica della polizia legata alla vita politica del Paese. Dalle sue diverse denominazioni al regolamento di servizio, dalle uniformi alle qualifiche, dal regolamento di disciplina ai veicoli di servizio. Quante volte ho sognato con gli occhi di un bambino nel vedere la mitica Ferrari 250 Gte degli anni '60, con alla guida il maresciallo Spatafora, fino ad arrivare ai giorni nostri ammirando le Lamborghini Huracan, che per necessità e urgenza possono raggiungere la velocità di 300 km/h. Non solo. Nel 1978 ho visto nascere il Nucleo Operativo Centrale di Sicurezza (NOCS), denominato più semplicemente "teste di cuoio": reparto speciale per operazioni ad alto rischio, specializzato in azioni quali la liberazione di ostaggi, la cattura di pericolosi criminali, servizi di sicurezza e scorta per alte cariche dello Stato. Così come ho visto crescere l'attività della Polizia Scientifica con gli specialisti che l'hanno plasmata nei contenuti e nei metodi applicativi, curiosando tra le prime forme di segnalamento, identificazione e il progressivo affinamento della strumentazione tecnologica. A proposito di documentazione, mi tornano alla mente i primi passaporti per l'estero, i permessi di soggiorno, i rimpatri e così via. In questi anni ho sfogliato con simpatia le divertenti vignette dei giornali satirici che hanno raccontato, con le sfumature più varie, la vita e le vicende degli "sbirri" e/o "piedipiatti", in altre parole più semplicemente dei poliziotti che ogni giorno rischiano la propria vita al servizio del cittadino. Per rispondere alle domande che ancora oggi mi sono rivolte dai giovani, sono tante le notizie e le immagini che si possono trovare nei testi specializzati o su "internet", utili a chi abbia la curiosità di conoscere e/o avvicinarsi a un mondo eterogeneo, ma nello stesso tempo affascinante. Una finestra costantemente aperta e in continuo mutamento sul variegato e complesso pianeta chiamato "Polizia di Stato".

Ugo Vandelli 

 

Bologna Città metropolitana. Scuola, borse di studio per ragazzi in condizioni economiche disagiate

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Presentazione domande (solo on-line) dal 5 settembre al 26 ottobre 2022

Per contrastare l'abbandono e la dispersione scolastica la Città metropolitana di Bologna ha emanato il bando per la concessione di borse di studio per l'anno scolastico 2022/2023 destinate agli studenti e alle studentesse delle scuole secondarie di secondo grado e degli enti di formazione professionale accreditati per l'obbligo di istruzione che operano nel sistema regionale Istruzione e formazione professionale (IeFP).
Le borse di studio sono rivolte ad alunni meritevoli e/o a rischio di abbandono del percorso formativo, finanziate anche quest'anno oltre che dalle risorse regionali riferite alla L.R. n.26/2001 anche da quelle ministeriali D.Lgs. n.63/2017 (attuativo della Legge n.107/2015 cd. "buona scuola"). Per ottenere la borsa di studio la Situazione Economica Equivalente (ISEE) calcolata secondo la vigente normativa non potrà essere superiore a 15.748,78 euro. Con questa tipologia di intervento lo scorso anno sono state erogate più di 2.200 borse di studio con importi unitari base di 183 euro e maggiorati di 229 euro.

Il bando entrerà in vigore da lunedì 5 settembre 2022. La presentazione delle domande potrà avvenire unicamente on-line da uno dei genitori o da chi rappresenta legalmente il minore o dallo studente se maggiorenne, utilizzando l'applicativo predisposto da ER.GO e reso disponibile all'indirizzo internet https://scuola.er-go.it fino alle ore 18 del 26 ottobre 2022. Ai fini della registrazione l'accesso all'applicativo ER.GO SCUOLA può essere effettuato unicamente tramite l'identità digitale SPID (Sistema Pubblico di identità digitale) e la CIE (Carta d'identità elettronica) o CNS (carta nazionale dei servizi).
Per presentare la domanda on-line l'utente può essere assistito gratuitamente anche dai Centri di Assistenza Fiscale (C.A.F.) convenzionati con ER.GO, il cui elenco verrà pubblicato sul sito http://scuola.regione.emilia-romagna.it.
A supporto della compilazione vengono rese disponibili on-line le guide per l'utilizzo dell'applicativo da parte dell'utente, delle Province/Città metropolitana di Bologna, Comuni/Unioni di Comuni e delle Scuole e Enti di formazione professionale: – per gli utenti la guida sarà pubblicata nella pagina di primo accesso all'applicativo https://scuola.er-go.it;

Il bando è disponibile presso gli Uffici Relazioni con il Pubblico (URP) comunali e metropolitano, nonché scaricabile dal sito della Città metropolitana: www.cittametropolitana.bo.it nella sezione "Avvisi e concorsi/ avvisi".
Per informazioni è possibile rivolgersi all'U.O. Servizio Capitale Umano ai seguenti recapiti telefonici: 051-6598268 e 051-6598275.

Redazione

Bologna Città metropolitana. Scuola, borse di studio per ragazzi in condizioni economiche disagiate

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Presentazione domande (solo on-line) dal 5 settembre al 26 ottobre 2022

Per contrastare l'abbandono e la dispersione scolastica la Città metropolitana di Bologna ha emanato il bando per la concessione di borse di studio per l'anno scolastico 2022/2023 destinate agli studenti e alle studentesse delle scuole secondarie di secondo grado e degli enti di formazione professionale accreditati per l'obbligo di istruzione che operano nel sistema regionale Istruzione e formazione professionale (IeFP).
Le borse di studio sono rivolte ad alunni meritevoli e/o a rischio di abbandono del percorso formativo, finanziate anche quest'anno oltre che dalle risorse regionali riferite alla L.R. n.26/2001 anche da quelle ministeriali D.Lgs. n.63/2017 (attuativo della Legge n.107/2015 cd. "buona scuola"). Per ottenere la borsa di studio la Situazione Economica Equivalente (ISEE) calcolata secondo la vigente normativa non potrà essere superiore a 15.748,78 euro. Con questa tipologia di intervento lo scorso anno sono state erogate più di 2.200 borse di studio con importi unitari base di 183 euro e maggiorati di 229 euro.

Il bando entrerà in vigore da lunedì 5 settembre 2022. La presentazione delle domande potrà avvenire unicamente on-line da uno dei genitori o da chi rappresenta legalmente il minore o dallo studente se maggiorenne, utilizzando l'applicativo predisposto da ER.GO e reso disponibile all'indirizzo internet https://scuola.er-go.it fino alle ore 18 del 26 ottobre 2022. Ai fini della registrazione l'accesso all'applicativo ER.GO SCUOLA può essere effettuato unicamente tramite l'identità digitale SPID (Sistema Pubblico di identità digitale) e la CIE (Carta d'identità elettronica) o CNS (carta nazionale dei servizi).
Per presentare la domanda on-line l'utente può essere assistito gratuitamente anche dai Centri di Assistenza Fiscale (C.A.F.) convenzionati con ER.GO, il cui elenco verrà pubblicato sul sito http://scuola.regione.emilia-romagna.it.
A supporto della compilazione vengono rese disponibili on-line le guide per l'utilizzo dell'applicativo da parte dell'utente, delle Province/Città metropolitana di Bologna, Comuni/Unioni di Comuni e delle Scuole e Enti di formazione professionale: – per gli utenti la guida sarà pubblicata nella pagina di primo accesso all'applicativo https://scuola.er-go.it;

Il bando è disponibile presso gli Uffici Relazioni con il Pubblico (URP) comunali e metropolitano, nonché scaricabile dal sito della Città metropolitana: www.cittametropolitana.bo.it nella sezione "Avvisi e concorsi/ avvisi".
Per informazioni è possibile rivolgersi all'U.O. Servizio Capitale Umano ai seguenti recapiti telefonici: 051-6598268 e 051-6598275.

Redazione

Bologna Città metropolitana. Potatura alberi e manutenzione fossi, obblighi per i proprietari

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alberiObblighi per i proprietari di fondi e terreni privati confinanti con le strade provinciali della Pianura

Considerato che i proprietari dei fondi privati confinanti con le strade pubbliche sono tenuti a mantenere i propri terreni in modo tale da evitare situazioni di pericolo per la sicurezza stradale, il settore Strade e sicurezza della Città metropolitana ha disposto, per i proprietari di fondi e terreni privati confinanti con le SP1, SP2, SP4, SP9/I, SP9/II, SP10, SP11, SP12, SP13, SP16, SP18, SP20, SP41, SP42, SP44, SP45, SP83, SP87, SP255, SP5, SP6, SP19, SP28, SP29/I, SP29/II, SP30, SP31, SP32, SP46, SP47, SP48, SP49, SP50, SP51, SP53, SP54, SP80, SP86, SP253, SP610, nei Comuni di: Anzola, Argelato, Bologna, Calderara di Reno, Castello d'Argile, Crevalcore, Pieve di Cento, Sala Bolognese, San Giorgio di Piano, San Giovanni in Persiceto, San Pietro in Casale, Sant'Agata Bolognese, Bentivoglio, Castel Maggiore, Galliera, Malalbergo, Minerbio, Baricella, Budrio, Castel Guelfo di Bologna, Castenaso, a tempo indeterminato, che tutti i proprietari e conduttori a qualsiasi titolo di beni immobili (terreni, fabbricati e relative pertinenze, opere di sostegno, alberature, siepi, ecc...) confinanti con strade di proprietà e competenza della Città metropolitana di Bologna, inclusi coloro che, per patto contrattuale, siano a qualsiasi titolo conduttori o fruitori degli stessi beni immobili, nei tratti di propria competenza e in maniera continuativa durante tutto l'anno, eseguano le seguenti opere:

RAMI, ALBERATURE e SIEPI

verifica costante al fine della messa in sicurezza mediante taglio (ove necessario) di tutti gli esemplari arborei, arbustivi anche dotati di rami o loro parti, che costituiscano pericolo per la pubblica incolumità e per la sicurezza della circolazione; sono incluse anche le alberature al di fuori delle fasce di pertinenza sopra indicate che, per dimensioni e posizione, presentano un potenziale pericolo di ribaltamento sulla strada pubblica, secondo le specifiche direttive della vigente legislazione in materia, oltre che la rimozione degli esemplari o parti di essi già caduti sul piano viabile delle Strade Provinciali;
continuo monitoraggio di tutti gli esemplari arborei e arbustivi che, nonostante rientrino nelle fattispecie di cui al punto precedente, non vengono potati o abbattuti.
FABBRICATI, MURI e OPERE di SOSTEGNO

eseguire la necessaria e costante manutenzione e conservazione di muri e opere di sostegno di qualsiasi genere in modo tale da non compromettere l'incolumità pubblica e non arrecare danni alle strade pubbliche e relative pertinenze.
MANUTENZIONE delle RIPE

manutenzione, ripristino e pulizia delle ripe e delle scarpate stradali, in modo tale da impedire franamenti o cedimenti o altri danni al corpo stradale della viabilità pubblica di proprietà e competenza della Città metropolitana di Bologna, con esecuzione, ove occorre, delle necessarie opere di mantenimento;
evitare di eseguire lavori di aratura e qualsiasi altro movimento di terreno, incluso lo sradicamento e la bruciatura dei ceppi degli alberi che sostengono le ripe, per una distanza, in proiezione orizzontale, almeno pari alla fascia di pertinenza stradale;
taglio di rami, alberature e piante, con rimozione dello sfalcio nonché dei rifiuti prodotti nelle aree private, con particolare riferimento a quelle adiacenti alle ripe e prospicienti le strade pubbliche, a tutela della viabilità e della fruizione delle stesse;
evitare di rimuovere le ceppaie degli alberi che sostengono le ripe e le scarpate stradali.
CONDOTTA delle ACQUE

garantire la corretta regimentazione delle acque attraverso la costante manutenzione e pulizia dei fossi presenti all'interno dei terreni agricoli privati, sia coltivati che incolti, sui terreni di pertinenza dei fabbricati e nei tratti privati adiacenti alle strade pubbliche, in modo da evitare, anche nei casi di piogge e nevicate cospicue e prolungate, il verificarsi di fenomeni di dilavamento ed erosione del terreno, di invasione della sede stradale pubblica da parte di fango e acqua, di cedimento delle scarpate laterali con invasione della viabilità pubblica, al fine di evitare gravi danni materiali e disagi alla circolazione stradale, oltre che grave pregiudizio per la pubblica incolumità e sicurezza. In particolare, si dovrà provvedere alla corretta esecuzione di tutte le normali e consuete pratiche agricole adeguate alla conformazione, tipo e uso dei terreni, in modo da mantenerli sempre in buono stato di efficienza, con realizzazione di solchi trasversali (in numero e dimensioni adeguati) sugli appezzamenti di terreno in pendenza, manutenzione costante dei canali di raccolta e di conduzione degli scoli verso i fossi principali o realizzazione di nuovi canali (se necessario), purché idonei al maggior carico, ovvero convogliamento dei canali medesimi verso corsi d'acqua naturali, anche mediante costruzione di idonei pozzetti di raccolta delle acque, predisposti a tale servizio;
impedire il ristagno di acqua nei fossi e/o canali (anche privati) adiacenti alle strade pubbliche citate in oggetto che, tracimando, può cagionare situazioni di pericolo per la circolazione stradale e per la pubblica incolumità;
escavazione, riprofilatura, ridimensionamento, spurgo e pulizia dei fossi e dei canali di scolo delle acque meteoriche, anche superficiali, in modo da favorire il regolare e costante deflusso delle acque stesse nonché la loro immissione nel sistema di raccolta principale. Il materiale proveniente dalla pulitura di scoli, fossi, scarpate, ecc., dovrà essere rimosso a cura e spese degli interessati e trasferito in discarica o smaltito tramite apposita ditta autorizzata, secondo le vigenti disposizioni normative in materia;
realizzazione dei fossi necessari per permettere il regolare e costante deflusso delle acque che si raccolgono a monte dei fondi privati, anche se provenienti da terreni di altre proprietà, e di tutti quegli interventi volti a evitare situazioni di allagamento e/o mancato deflusso delle acque e, comunque, atti ad evitare pericoli anche potenziali per la pubblica incolumità;
rimozione tempestiva di frane e realizzazione dei lavori necessari ad evitare il manifestarsi delle medesime.
Va precisato che, qualora dalle inadempienze verso le disposizioni sopra specificate, dovesse derivare grave e imminente pericolo per la sicurezza della circolazione stradale e per la pubblica incolumità, ovvero in caso di ostinata inadempienza dei proprietari privati, anche a seguito di eventuale diffida, l'Amministrazione metropolitana provvederà alla esecuzione dei lavori d'ufficio con successiva attivazione della procedura di recupero delle spese a carico dei soggetti inadempienti.

Qualsiasi danno a terzi che dovesse verificarsi a seguito del mancato adempimento di quanto previsto nell'Ordinanza del settore Strade e sicurezza della Città metropolitana è a carico del proprietario privato inadempiente, inclusa ogni responsabilità civile e penale derivante dalle inadempienze. L'Ordinanza costituisce, infine, nulla-osta all'emissione, da parte del Comune competente per territorio, di analogo provvedimento per i tratti di Strade Provinciali all'interno dei centri abitati.

Redazione

Bed&Bike e ricettività bike friendly, al via i nuovi bandi lungo la Ciclovia del Sole

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Ciclovia del Sole BolognaGara per assegnazione edificio Bed&Bike a San Giovanni in Persiceto e bando rivolto a strutture ricettive per ricovero biciclette e servizi a Calderara di Reno

Il primo Bed&Bike sulla Ciclovia del Sole è in cerca di gestori. Il Comune di San Giovanni in Persiceto ha infatti pubblicato in Gazzetta il bando che assegna l'edificio di nuovissima realizzazione a ridosso della stazione. Il termine per la presentazione delle offerte è il 22 agosto 2022 alle ore 13 (la concessione è di 5 anni rinnovabile per altri 5).

L'ostello a due ruote è stato pensato per le esigenze dei cicloturisti che affollano la Ciclovia ma che ad oggi non hanno una ricettività ritagliata su misura. Tre camere con bagno, una hall per reception e accoglienza, uno spazio riservato alla ciclofficina, per clienti e passanti.

Il tutto a due passi da quella che presto diventerà una vera e propria "ciclostazione": il primo tassello di una trasformazione iniziata di concerto con il Territorio Turistico di Bologna e Modena, che prevede un info point presso i locali della ex-biglietteria della stazione, il Bed&Bike e la riconversione del vecchio capannone Arte Meccanica che il Comune ha deciso di ristrutturare e che presto verrà assegnato per dare un impulso al turismo green e alla sostenibilità ambientale. Un polo che punta a diventare un riferimento per chi si sposta sulla Ciclovia del Sole, anche quando il tratto, che oggi va da Mirandola a Osteria Nuova (Sala Bolognese), sarà completato e comprenderà Bologna e l'Appennino verso Firenze.

Proprio in vista del completamento verso Bologna, anche Calderara ha di recente lanciato un bando rivolto ad albergatori e ristoratori che intendono offrire servizi bike ai turisti di passaggio. Entro il 30 di settembre sarà quindi possibile richiedere contributi a fondo perduto fino a 1.500 euro per la realizzazione di ricoveri, rastrelliere, colonnine per il gonfiaggio e per la ricarica dei mezzi elettrici.

Si tratta di due azioni che perseguono le finalità indicate da Territorio Turistico Bologna-Modena, sia di sostegno ai servizi turistici sia per la valorizzazione del sistema economico gravitante lungo l'importante infrastruttura.

Grazie al lavoro sinergico dei Comuni, del Territorio Turistico e del settore mobilità della Città metropolitana, la Ciclovia del Sole mese dopo mese registra infatti passi in avanti importanti sia sul fronte dell'infrastruttura che della promozione e qualità dei servizi, a dimostrazione dell'accresciuta consapevolezza sull'importanza di una nuova forma di turismo lento, che lascia ricchezza sul territorio e incentiva un'accoglienza di prossimità e autenticità.

Qui il bando di gara per la concessione Bed&Bike a San Giovanni in Persiceto

https://intercenter.regione.emilia-romagna.it/servizi-imprese/bandi-altri-enti/bandi-altri-enti-aperti/BANDO_GARA_PORTALE@6239272/?searchterm=Bed%20&%20Bike

Qui info per il bando del Comune di Calderara di Reno: e-mail: Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo.

Redazione

Domenica 24 luglio gli allievi del CPM Music Institute in concerto al Castello Sforzesco di Milano

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Estate Sforzesca 2021 ph Omar CantoroDomenica 24 luglio gli allievi del CPM Music Institute, scuola di Alta Formazione Artistica e Musicale fondata e presieduta da FRANCO MUSSIDA, tornano live per il 4° anno consecutivo al CASTELLO SFORZESCO di Milano con lo spettacolo "Canzoni per renderci migliori".

L'evento, con i testi e la regia di Franco Mussida, fa parte della nuova rassegna "Milano è Viva", iniziativa promossa e coordinata dal Comune di Milano.

Protagonisti della serata un centinaio di giovani studenti dei corsi Accademici e PreAccademici che, dalle ore 20.45, interpreteranno un ricco repertorio di 21 brani, prevalentemente italiani, che hanno segnato la storia della Popular Music. Canzoni che hanno emozionato, e continuano ad emozionare ancora oggi, intere generazioni: da Lucio Dalla a Fiorella Mannoia, da Ornella Vanoni a Pierangelo Bertoli passando da Ghemon, Levante, Daniele Silvestri e Caparezza.

Non mancherà un breve, ma intenso omaggio alla grande musica d'oltreoceano, con brani legati ad importanti tematiche sociali, purtroppo ancora oggi attuali, come "Money" dei Pink Floyd e "Earth Song" di Michael Jackson. Tra un brano e l'altro, inoltre, due allievi della Scuola Teatro Musicale STM, Elisa Briganti e Adriano Voltini, leggeranno alcuni testi scritti da Franco Mussida e per ogni singola canzone interpretata saranno proiettate delle immagini.

Special guest della serata ANGELINA MANGO, giovane cantautrice lucana che ha esordito nel 2020 con l'EP "Monolocale". Dal 2021 apre il tour di Giovanni Caccamo e Michele Placido "Parola" e firma il suo primo contratto discografico con Epic Records/Sony Music Italy, iniziando a scrivere e produrre nuovi brani insieme al produttore Enrico Brun e con il supporto creativo di Tiziano Ferro. Tra questi ci sono gli ultimi due singoli, "Formica" e "Walkman".

Franco Mussida: «Le canzoni sono magici semi di pensiero. Racconti di suono che volano nel vento della Musica in cerca di cuori in cui attecchire. Quando ci raggiungono, muovono al nostro interno ed esterno ogni genere di emozione e sensazione. Parlano di vita e di morte, di paure e fragilità, e del coraggio che le vince. Gridano rabbia contro ingiustizie, ignoranza sociale e politica, raccontano di strade per superarle. Fanno vivere solitudini disparate e poi ci consolano. Sono messaggi potenti, anche devianti, di cui scrittori e autori hanno piena responsabilità. Le canzoni sono il diario, lo specchio emotivo popolare delle generazioni che si succedono. Sinestesie fatte di parole e Musica, una vitamina emotiva che dà forza e visione. Tra miliardi di brani che vibrano nell'aria, grazie al lavoro e alla dedizione di un centinaio di studenti di tutti i dipartimenti, di tecnici del suono e insegnanti del CPM Music Institute di Milano, potremo vivere insieme le intense, speciali suggestioni contenute in tante bellissime canzoni: "Canzoni per renderci migliori"».

L'evento è ad ingresso libero previa prenotazione obbligatoria (disponibile al seguente link: https://bit.ly/biglietti-canzoni-renderci-migliori)

Per maggiori informazioni è possibile consultare il sito ufficiale del CPM  www.cpm.it  , inviare una e-mail a Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo.

( Credit photo: Omar Cantoro )

Redazione

Bologna Città Metropolitana. Trasporto scolastico, stanziati oltre 512 mila euro per il 2022/2023

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ScuolabusPrioritario quello per gli studenti con disabilità

Bologna. Con atto del Sindaco metropolitano è stato approvato il "Programma metropolitano degli interventi per il diritto allo studio in attuazione della Legge Regionale n. 26/01. Esercizio finanziario 2022", riferito in particolare al trasporto scolastico. La Città metropolitana assegnerà le risorse considerando tra le priorità anche la copertura delle spese del trasporto rivolto agli studenti con disabilità.

Per l'anno scolastico 2022/23 la Regione ha stanziato alla Città metropolitana 512.121,87 euro di cui beneficeranno Comuni e Unioni di Comuni. Il riparto del finanziamento regionale avverrà sulla base di criteri che distinguono una parte di budget dedicata al trasporto scolastico collettivo (80%) per un totale di 409.697,50 euro e la restante parte (20%) dedicata al trasporto scolastico degli alunni disabili, per un totale di 102.424,37 euro.

"Anche quest'anno la Regione Emilia-Romagna ha confermato l'importante stanziamento a favore degli Enti locali a supporto di un servizio fondamentale come il servizio del trasporto scolastico – commenta Daniele Ruscigno, consigliere metropolitano delegato alla Scuola - Priorità va al sostegno del servizio per gli alunni con disabilità e ai territori con minore densità abitativa e maggiori distanze da coprire per garantire il servizio a tutta la popolazione".

Redazione

Sicurezza: SIULP, Felice Romano confermato alla guida del sindacato

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FELICE ROMANOTre giorni di confronto sulle nuove strategie di contrasto al crimine. La nuova frontiera: da Polizia Preventiva a Polizia Predittiva

Dopo tre giorni di intenso dibattito, corroborati da due interessanti e convegni incentrati sui quattro settori fondamentali a garantire la giustizia e la sicurezza nel nostro Paese, quest'ultima declinata come sicurezza sociale e qualità della vita e non più come difesa con le armi, si è concluso, con la rielezione di Felice Romano (in foto) - per acclamazione -il Nono Congresso Nazionale del SIULP, il primo sindacato del Comparto Sicurezza, Difesa e Soccorso Pubblico.

Ai lavori, oltre alle delegazioni di altri sindacati e rappresentanze militari italiane ed estere, rappresentanti di alcuni paesi stranieri, hanno partecipato, in rappresentanza del governo, i Ministri Luciana Lamorgese, Mariastella Gelmini e Renato Brunetta e i Sottosegretari di Stato Franco Gabrielli, Nicola Molteni e Carlo Sibilia, il Vice Presidente del CSM David Ermini per la magistratura, il Segretario Generale della CISL Luigi Sbarra ed esponenti del mondo accademico relativamente alla sostenibilità della digitalizzazione e al rispetto dei canoni 0etici che una siffatta rimodulazione necessariamente investe.

I temi al centro del confronto sono stati quelli relativi al particolare momento di criticità per la tenuta della coesione sociale determinato dalla grave crisi economica e politica che investe il nostro paese, anche in funzione del debito di autorevolezza che in questo momento soffrono alcuni dei settori dello stato e che compongono il "treno della Legalità", come lo ha definito il SIULP.

Un ragionamento che, partendo dal presupposto che la sicurezza non è più un costo del sistema immunitario ma la precondizione per il sereno e proficuo sviluppo dei nostri territori sotto il profilo sociale, politico, economico e per la piena integrazione dei popoli, deve, anche rispetto alle insidie che si stanno registrando in materia di tutela dell'ordine e della sicurezza pubblica, di contrasto alla criminalità diffusa e organizzata, di quella eversiva alimentata anche dall'aumento dei fenomeni di radicalizzazione favoriti dal grave disagio sociale che si sta espandendo sempre più, nonché dall'aumento del flusso migratorio che, anche per agli effetti del conflitto bellico in Ucraina, rischia di aumentare a dismisura, porre all'attenzione dell'agenda politica tutte le criticità del sistema. Ad iniziare da quello dell'emergenza organici e dei diritti retributivi e delle tutele del personale che poi è il motore per dare corso a tutte le strategie a difesa della sicurezza.

A corollario di tutto questo la grave emergenza dovuta i pensionamenti che determineranno l'uscita, entro il 2030, di oltre 40.000 poliziotti rispetto ai 95.000 oggi in servizio.

Un confronto che, oltre a dipanare le possibili strategie per dare risposte concrete e immediate, ha analizzato anche la proposta del SIULP di trasformare, ad ormai 40 anni dal varo della riforma, la polizia di prevenzione a polizia di predizione. Un nuovo modello operativo, che avvalendosi dell'intelligenza artificiale possa concretizzare una nuova filiera della sicurezza e giustizia che garantisca maggiore prevenzione, anticipando l'agire criminale e garantendo processi giusti. In uno slogan consentire che tutti i 4 i vagoni del treno della legalità viaggino alla stessa velocità evitando che il convoglio deragli come accaduto sinora.

Con un bilancio positivo e questi intensi tre giorni di proficuo dibattito che ha fatto registrare una grande attenzione e sensibilità dell'esecutivo come hanno testimoniato le illustri presenze dei Ministri e Sottosegretari oltre che numerosi parlamentari anche di schieramenti diversi, conclude Romano, siamo certi che riusciremo a trovare, a cominciare dall'incontro con la Ministra Lamorgese preannunciato per la prossima settimana, le giuste e necessarie risposte di cui ha bisogno il Paese, la sicurezza e le donne egli uomini che quotidianamente in ogni angolo dei nostri territori la garantiscono.

Redazione

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