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Al via Arte Fiera con il nuovo format "Percorso". Dal 3 al 5 febbraio a Bologna

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ARTEFIERA2023L'itinerario tematico dell'edizione 2023 è dedicato alla ceramica

Con l'edizione 2023 debutta ad Arte Fiera un nuovo format: Percorso, un itinerario tra gli stand della Main Section (con qualche incursione nelle sezioni curate) basato su un criterio tematico. Un modo diverso, e mirato, di attraversare la fiera.
Il filo conduttore di Percorso#1 è un materiale / tecnica che negli ultimi vent'anni ha conosciuto una riscoperta internazionale: la ceramica. A partire dai primi anni Duemila il mondo dell'arte ha riconosciuto a questa tecnica, in passato spesso relegata fra le arti decorative, piena legittimità e attualità come mezzo espressivo; volendo citare un evento esemplare, un terminus a quo, si può ricordare l'assegnazione del prestigioso Turner Prize nel 2003 a Grayson Perry, artista britannico noto per le sue ceramiche riccamente illustrate con immagini e testi legati a temi politici, sociali e di genere. Da allora, l'apprezzamento della ceramica non ha fatto che crescere, da un lato influenzando un'intera generazione di giovani artisti – per i quali è diventata un mezzo espressivo abituale – dall'altro, stimolando l'apprezzamento dei maestri del passato che si sono cimentati con essa, dall'inizio del XX secolo in poi.
L'itinerario proposto da Percorso #1 - Ceramica evoca, sia pure in modo frammentario, la storia della ceramica nell'arte italiana nel XX e XXI secolo (non senza qualche apertura all'estero). Si inizia dai grandi che, fra gli anni Trenta e Cinquanta, hanno posto le basi per un'idea di scultura in ceramica come arte maggiore – Lucio Fontana, Fausto Melotti, Leonci l lo – per continuare con artisti che hanno tenuto viva la loro lezione (talvolta appresa direttamente dai maestri) negli anni Sessanta e Settanta (Giuseppe Spagnulo, Nanni Valentini ), mentre negli stessi anni figure come Franca Maranò rivendicavano la dimensione femminile di questa tecnica. Il clima degli anni Ottanta, propizio alla manualità, vede la riscoperta della terracotta e della ceramica da parte di artisti come Giacinto Cerone, Gianni Dessì, Milan Kunč, Luigi Mainolfi, Mimmo Paladino, Marco Montesano - per alcuni dei quali queste tecniche diventano dei punti di riferimento - e stimola esperienze al confine fra arte e design (Roberto Matta, Ettore Sottsass, Ugo La Pietra). Nell'orizzonte interdisciplinare degli anni Novanta, la ceramica entra nel lavoro di artisti eclettici come Vincenzo Cabiati e di una protagonista degli anni Sessanta come Giosetta Fioroni , mentre i faentini Bertozzi e Casoni attirano l'attenzione del pubblico internazionale con ceramiche figurative di stupefacente virtuosismo e di gusto barocco e decadente.
La riscoperta della ceramica negli anni Duemila è rappresentata da una manciata di nomi, alcuni dei quali ormai stabilmente associati a questa tecnica, come Salvatore Arancio – forse il più noto in rapporto al revival del medium in Italia – Lil iana Moro e Sissi, e poi ancora Andrea Anastasio, Lorenza Boisi , Davide Monaldi , Pietro Weber; e poi altri che frequentano la ceramica in modo più occasionale, come Agostino Iacurci , Luca Lanzi , Diego Miguel Mirabel la, Andrea Nisbet, fino alla più giovane Caterina Morigi . Non manca infine una pattuglia di autori stranieri, da maestri del secondo '900 come Arman e Louise Nevelson a protagonisti degli anni Settanta e Ottanta come Anne e Patrick Poirier e James
Brown; e un gruppo di autori più recenti come Dominik Lang, Claire Lindner, Florence Peake, Shafei Xia.
Percorso#1 è sostenuto da un nome che rappresenta l'eccellenza nella ceramica di design, noto a livello internazionale per il suo legame con l'arte contemporanea: Mutina.
Mutina è un modo inedito di guardare alla ceramica non più come semplice rivestimento, ma come progetto d'interior design. Un progetto d'autore che unisce tecnologia e fatto a mano, sperimentazione per superare i limiti della materia e ricerca imprescindibile dell'alta qualità del prodotto.
In occasione di Arte Fiera Bologna 2023, Mutina presenta anche Mutina × Mousse, un ambiente polifunzionale in cui la ceramica, il design, l'arte contemporanea e il libro s'incontrano, offrendo ai visitatori della fiera un'esperienza immersiva, contraddistinta dall'intrecciarsi di linguaggi poliedrici.

Redazione

Auguri dalla redazione

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Buon anno 2023...

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Commemorazione delle vittime della banda della Uno Bianca

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Commemorazione uno Bianca - CopiaA Luigi Pasqui e Paride Pedini, assassinati a Castel Maggiore il 27 dicembre 1990, dedicate due piste ciclopedonali

Commozione e raccoglimento, martedì scorso, a Castel Maggiore, dove sono state onorate due vittime della famigerata banda della Uno Bianca: Luigi Pasqui e Paride Pedini, assassinati il 27 dicembre del 1990, alla presenza delle autorità cittadine, dei familiari delle vittime e di Rosanna Zecchi, presidente dell'associazione che li raccoglie, delle rappresentanze dell' Arma dei Carabinieri, del Reggimento Genio Ferrovieri, della Polizia Locale Reno Galliera, oltre a numerosi ciclisti del gruppo I Pedalalenta e della Consulta della Bicicletta.

L'omaggio alla memoria di Pasqui e Pedini si è tenuto nel 32° anniversario della scomparsa, sui luoghi i due cittadini di Castel Maggiore furono assassinati: presso la stazione di servizio sulla Provinciale Galliera, dove Luigi Pasqui fu freddato al termine di una rapina, e in via dell'Artigiano a Trebbo di Reno, davanti all'abitazione di Pedini, sfortunato testimone del cambio di vettura da parte dei banditi.

Ai due concittadini sono stati dedicati due tratti della Bicipolitana 13 a Trebbo di Reno e della Bicipolitana 6 lungo via Galliera tra Primo Maggio e il centro di Castel Maggiore. Quest'ultimo tratto nell'occasione è stato anche inaugurato, in quanto sono stati effettuati lavori per oltre 160.000 euro di completamento del percorso a cura del Comune e della Città Metropolitana, nell'ambito dell'azione 4.6.4 del POR FESR 2014-2020 destinato allo sviluppo delle infrastrutture necessarie all'utilizzo del mezzo a basso impatto ambientale, con un contributo della Regione Emilia - Romagna di oltre 76.000 euro.

La Sindaca Belinda Gottardi ha sottolineato che "l'intitolazione delle piste ciclopedonali rilancia nel futuro quell'attività di memoria condivisa che è parte costituente dell'attività ammnistrativa della nostra città, fondamento di un'identità resa matura e consapevole anche da questo percorso di sofferenza che ha segnato la comunità locale, e al tempo stesso messaggio di speranza per un futuro sostenibile".

Il Vicesindaco Luca De Paoli, con delega a lavori pubblici e mobilità sostenibile, ha spiegato che "con l'inaugurazione del tratto di ciclabile che completa il raccordo della Bicipolitana 6 tra centro e Primo Maggio, è stato aggiunto un altro importante elemento per la mobilità sostenibile nel territorio, ben connesso con il capoluogo metropolitano e con tutte le zone di Castel Maggiore e della pianura bolognese",

La banda della Uno Bianca ha lasciato una traccia indelebile nella memoria collettiva dei cittadini di Castel Maggiore: oltre a Pasqui e Pedini, si devono ricordare Umberto Erriu e Cataldo Stasi, giovani carabinieri in servizio presso la locale stazione, trucidati in un agguato teso la notte del 20 aprile 1988.

Redazione

Sostegno alle fragilità digitali, accordo Città metropolitana, Comune di Bologna e Sindacati

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In campo politiche per superare il digital divide e garantire a tutti l'accesso ai servizi primari online come l'assistenza sanitaria, l'istruzione e la mobilità sostenibile

Bologna. Superare il digital divide che affligge una vasta parte della popolazione bolognese, per garantire a tutti l'accesso ai servizi primari online come l'assistenza sanitaria, l'istruzione e la mobilità sostenibile. Questo l'obiettivo del nuovo Protocollo d'intesa sul sostegno alle fragilità digitali firmato oggi, 12 dicembre 2022, da Città Metropolitana e Comune di Bologna, insieme alle organizzazioni sindacali confederali CGIL (di Bologna e di Imola), CISL e UIL e ai sindacati dei pensionati CGIL/SPI di Bologna e di Imola, CISL/FNP e UIL/UILP.

"L'obiettivo è non lasciare indietro nessuno - afferma Massimo Bugani, assessore all'Agenda digitale del Comune di Bologna - L'innovazione digitale sta avendo un grande impatto sulle nostre vite, con continue modifiche e aggiornamenti dei sistemi informatici e delle applicazioni. Se per alcuni questo significa poter semplificare sensibilmente la propria vita e avere grandi risparmi di tempo, di denaro e di energie, per altri questo rappresenta un ostacolo insormontabile e una barriera nell'accesso ai servizi. Con questo protocollo mettiamo nero su bianco il nostro impegno per il sostegno alle fragilità digitali e la collaborazione con i sindacati che ci stanno dando una grande mano in tal senso".

"Oggi una porzione sempre crescente delle relazioni sociali ed economiche passa per i canali digitali e sempre più servizi vengono gestiti online su piattaforme pubbliche - spiega Franco Cima, consigliere metropolitano delegato all'Agenda digitale - Bologna e il suo territorio metropolitano si trovano a dover far fronte a un cambio di scenario in cui una parte significativa della cittadinanza, per diversi motivi legati all'età, alla formazione, a condizioni di svantaggio personale o sociale, si trova esclusa dall'accesso a tali piattaforme. La transizione digitale va dunque progettata e realizzata come opportunità per tutti, per garantire pari condizioni di accesso ai servizi della città e alle iniziative di partecipazione civica".

Il nuovo Protocollo si inserisce nell'ambito del Patto Metropolitano per il Lavoro e lo Sviluppo Sostenibile, che considera tra le sfide per il medio e lungo periodo proprio la "transizione digitale dell'area metropolitana: connettività del territorio e capitale umano". Il Programma di mandato 2021/2026 del Comune e della Città metropolitana di Bologna prevede inoltre la realizzazione di servizi di assistenza digitale rivolti alla popolazione anziana, per meglio garantirne l'autonomia e l'indipendenza.

Le organizzazioni sindacali dei pensionati si impegneranno a fornire alle amministrazioni locali tutte le informazioni in loro possesso utili a valutare la domanda di sostegno, la sua tipologia e la distribuzione nel territorio. Promuoveranno inoltre presso i propri affiliati e le proprie affiliate le opportunità di contrasto al divario digitale messe in campo dagli enti locali, segnalando i casi di difficoltà di carattere sociale al servizio sociale territoriale del Comune di Bologna e dei Comuni metropolitani.

La Città metropolitana e il Comune di Bologna sensibilizzeranno le utilities a partecipazione pubblica e le pubbliche amministrazioni che fanno riferimento all'area metropolitana sulla necessità di strutturare modalità di accesso ai servizi digitali erogati che garantiscano l'esercizio dei diritti per tutti gli utenti, a prescindere alla loro età e competenza digitale.

I due enti pubblici verificheranno inoltre le modalità per l'attivazione di azioni di sostegno alle utenze più fragili sul piano digitale, a partire dai progetti sperimentali in atto:
Rete Metropolitana per l'Apprendimento Permanente (REMAP), composta da 84 soggetti pubblici e privati, è la centrale metropolitana dell'alfabetizzazione digitale (coerente con la Raccomandazione del Consiglio europeo del 19 dicembre 2016 sui percorsi di miglioramento delle competenze degli adulti);
Progetto "Tutti connessi", promosso all'interno del Fondo di comunità metropolitano e realizzato grazie a risorse della Città metropolitana, che ha consentito di donare 500 computer portatili alle scuole del territorio e agli enti locali per favorire l'accesso di cittadine e cittadini ai servizi pubblici, grazie anche al supporto di operatori qualificati e volontari. E ancora, sono 296 i computer donati agli enti titolari di azioni di promozione dell'inserimento lavorativo e dell'inclusione sociale delle persone in condizioni di fragilità e vulnerabilità, per la realizzazione di corsi di alfabetizzazione digitale, per la partecipazione a formazioni realizzate da remoto, per la ricerca del lavoro online;
Progetto Comunità Connesse SCUBO per il Servizio Civile digitale e ambientale, sostenuto da fondi del PNRR, progettato dal Comune di Bologna per garantire un servizio di facilitazione all'utilizzo dei servizi digitali attraverso una rete di punti sul territorio, presso le biblioteche comunali e gli uffici di quartiere, oltre che in alcuni Comuni del territorio metropolitano, dove opereranno i giovani volontari;
Tavolo sul digital divide del Comune di Bologna, che ha assunto una forma stabile e che consente di tenere attivo il confronto fra i diversi soggetti impegnati in azioni per contrastare il digital divide;
La nuova rete civica del Comune di Bologna e di altri enti del territorio metropolitano che ha ridisegnato i servizi informativi e dispositivi per i cittadini al fine di renderli più fruibili;
Attivazione di sportelli di assistenza informatica gestiti da associazioni individuate tramite bandi nei Quartieri di Bologna.
Il Protocollo avrà durata di cinque anni. Uno specifico tavolo di monitoraggio si riunirà ogni sei mesi per fare il punto sull'avanzamento dei progetti.
Oltre ai referenti politici per l'Agenda digitale, Franco Cima e Massimo Bugani, il Protocollo è firmato anche da Luca Rizzo Nervo, assessore al Welfare, Fragilità e Anziani del Comune di Bologna, e da Sara Accorsi, consigliera metropolitana delegata al Welfare.

Redazione

Nel Cuore della Motor Valley, a Imola serata dedicata al mondo dei motori e eccellenze dei territori

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Serata Motor Valley Imola In occasione delle Finali dei Mondiali Ferrari, venerdì 28 ottobre al Teatro Ebe Stignani di Imola, si è svolto un evento, promosso da Città metropolitana di Bologna e Comune di Imola, riservato alle imprese del territorio e dedicato alla Motor Valley, un'opportunità per raccontare le eccellenze dell'area metropolitana. L'iniziativa si è aperta con la mostra fotografica di Roberto Viva e Mirco Lazzari "Imola, Ferrari e le corse", allestita presso il Teatro per l'occasione e aperta al pubblico dal 29 ottobre al 6 novembre.

Ad accogliere gli ospiti Marco Panieri, Sindaco di Imola e Vicesindaco della Città metropolitana, con delega allo sviluppo economico. Panieri ha evidenziato come il percorso intrapreso insieme alla Regione Emilia-Romagna, presente con un contributo video del sottosegretario alla Presidenza della Giunta regionale, Giammaria Manghi, abbia riportato a Imola e nell'area metropolitana eventi sportivi di rilevanza internazionale. "Nel cuore della Motor Valley" , questo il titolo individuato per valorizzare la rete tra imprese, la loro filiera e i grandi eventi che costituiscono fattori di promozione del territorio, delle eccellenze del Made in Italy e una fortissima ricaduta economica.

La serata è proseguita con un confronto tra alcuni dei protagonisti della Motor Valley, moderato da Carolina Tedeschi, conduttrice Sky e volto già noto al pubblico della Formula1. Il dibattito si è aperto con un intervento in diretta dal Messico di Stefano Domenicali, presidente e Ceo Formula1, che, ricordando le sue origini imolesi ed emiliane, ha raccontato come la Motor Valley sia sempre stata e continui a essere una risorsa fondamentale per il mondo della Formula1. Punto ripreso anche da Tomaso Trussardi, ambassador Motor Valley, che ha delineato il significato e il ruolo della Motor Valley non solo in termini di numero di imprese, di occupati, di fatturato, ma anche come costruttore di significati identitari che contribuiscono a definire un ideale di stile di vita, fonte inesauribile di attrattività per il territorio e per le imprese.

Non poteva mancare il dibattito sul tema della formazione e della ricerca a cui sono stati invitati a intervenire Francesco Leali, professore Ordinario dell'Università di Modena e Reggio Emilia - MUNER e Daniele Vacchi, direttore dell'ITS Maker. Il Professor Leali ha raccontato la passione che spinge ragazzi e ragazze da tutta Italia a venire in Emilia-Romagna per studiare al MUNER-Motorvehicle University of Emilia-Romagna, con l'obiettivo di stare nell'avamposto dell'innovazione e quale ruolo giochino, in questo, le grandi imprese di eccellenza. Vacchi ha acceso un faro sulla percentuale di ragazzi e ragazze che lasciano la scuola prima della conclusione del ciclo scolastico e dei molti NEET, giovani che non studiano e non lavorano. A questo fenomeno ITS Maker sta rispondendo attraverso corsi innovativi, realizzati in collaborazione con le grandi imprese della Motor Valley, per formare persone in grado di portare nel futuro la grande tradizione manifatturiera emiliano-romagnola.

Rosa Grimaldi, delegata del Sindaco alla promozione economica e attrattività internazionale, a partire dai precedenti interventi ha evidenziato il ruolo delle istituzioni, e della Città metropolitana in particolare, nel creare quelle condizioni abilitanti in grado di facilitare la crescita e l'innovazione delle imprese esistenti e lo sviluppo di nuova imprenditorialità. Ha poi sottolineato come la Motor Valley rappresenti un valore per le politiche dell'area metropolitana quale elemento di attrattività - per investimenti, talenti e turisti - globalmente riconosciuto che si esplicita attraverso una eccezionale concentrazione di imprese, di competenze, di valori che esprime il territorio.

A seguire, Pietro Benvenuti, Direttore dell'Autodromo Internazionale Enzo e Dino Ferrari, è intervenuto illustrando le strategie future dell'Autodromo, che intende diventare sempre più un'infrastruttura a servizio delle imprese e del territorio, aprendo le proprie porte e proiettandosi verso la sostenibilità e l'innovazione, anche attraverso il rafforzamento delle collaborazioni con le Università della regione.

A conclusione del dibattito, Antonello Coletta, responsabile Ferrari Attività Sportive GT, è intervenuto con un contributo video per raccontare la Motor Valley attraverso il grande evento delle Finali dei Mondiali Ferrari che quest'anno vedono la città di Imola protagonista.

La seconda parte della serata è stata dedicata alla proiezione del docufilm "Motor Valley", introdotto dal regista Stefano Ferrari, che racconta attraverso le voci dei protagonisti il passato, il presente e il futuro delle imprese che hanno fatto del territorio emiliano la "Motor Valley".

Redazione

Halloween: arriva la notte del risveglio dei mostri che piace a piccoli e grandi

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HalloweenTutto pronto per la notte di Halloween, festa arrivata dagli Stati Uniti, che anche in Italia è divenuta la festa più amata dai bambini che, travestiti da streghe, zombie, fantasmi e vampiri, bussano alle porte urlando con tono minaccioso: "Dolcetto o scherzetto". Un rito è quello di bussare tredici volte per allontanare la sfortuna, consuetudine che viene apprezzata e condivisa dalle famiglie che per la notte dei piccoli vampiri preparano dolci da distribuire. Halloween non solo è la festa dei bambini ma è divenuta un evento di moda coinvolgendo tutta la piattaforma dell'intrattenimento che è attiva a promuovere serata a tema con un giro di affari che si stima in milioni di euro. Ma da dove arriva la festa che ha appannato il nostro carnevale ? Le sue origini sono antichissime e da ricercarsi ai tempi in cui le popolazioni tribali usavano dividere l'anno del bestiame e fra ottobre e novembre preparandosi all'inverno, era necessario ricoverare le mandrie in luoghi riparati per garantirgli la sopravvivenza alla stagione del grande freddo e proprio questo perio-do prendeva il nome Halloween. In Europa le origini di Halloween sono da attribuirsi ai Celti, che non temevano i propri morti ai quali lasciavano del cibo sulla tavola in segno di accoglienza per quanti facessero visita ai vivi e proprio da questa usanza del trick-or-treat che tradotta in italiano nasce "dolcetto scherzetto?" . Oltre a non temere gli spiriti dei defunti, i Celti non credevano ai demoni quanto piuttosto alle fate e agli elfi, entrambe creature considerate comunque pericolose: le fate per un risentimento verso gli esseri umani; gli elfi per le grandi differenze che intercorrevano con 'uomo. Secondo le storiche leggende Celtiche, nella notte di Samhain questi esseri facevano scherzi anche molto pericolosi nei confronti degli uomini e questo ha portato nella credenza popolare ad alimentare la nascita di molte altre storie dagli scenari terrificanti. Storie che ad oggi sono divenute una grande festa con la notte più bizzarra la notte più bizzarra e amata dai bambini e anche dagli adulti.

Daniele Baldini

Tanti campioni e tanta gente alla Palermo Sport Tourism Arena

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Palermo Sport Tourism ArtenaPalermo – La "Palermo Sport Tourism Arena", organizzata da RCS Sports & Events in partnership con la Regione Siciliana, con il Patrocinio del Comune di Palermo e con la collaborazione di ENIT (Agenzia Nazionale del Turismo) e Sport e Salute, si è chiusa nuovamente con una grande cornice di pubblico che ha potuto praticare gli sport sui camp allestiti al Foro Italico oltre ad assistere agli ultimi talk show in programma.

La soddisfazione per la buona riuscita dell'evento è testimoniata dalle parole del Presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani: "I numeri della Palermo Sport Tourism Arena e dei Gazzetta Sports Days al Foro Italico di Palermo sono la testimonianza di un'iniziativa di straordinario successo che ha coinvolto in soli tre giorni decine di migliaia di cittadini, la gran parte dei quali giovani che sono stati i veri protagonisti. E' stato un evento di grande livello e il contatto tra i nostri ragazzi e i grandi campioni non può che essere da stimolo ad andare sempre avanti con entusiasmo, perché nei campioni è possibile trovare riferimenti e modelli sani da emulare."

Sul palco dei SeeSicily Gazzetta Sports Days - organizzati da La Gazzetta dello Sport - gli interventi della giornata conclusiva hanno visto come ospiti Jury Chechi, l'Osservatorio Sport e Turismo con Paolo Bellino, Fabrizio Franco de Belvis, Elena Ramalli, Carmelo Carbotti e Magda Antonioli, e il talk show "Cerchio Azzurro" con Giuseppe Dossena, Pasquale Gravina e, in collegamento da Milano, Paolo Maldini.

( Credit Photo: LaPresse )

Redazione

Al Comune di Sasso Marconi il Premio Agenda Digitale

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Premio Agenda DigitaleIl premio è stato assegnato dalla Regione per gli alti standard di digitalizzazione del territorio

ll Comune di Sasso Marconi è tra i 37 Enti locali della Regione Emilia-Romagna che lunedì 10 ottobre hanno ricevuto a Bologna il Premio Agenda Digitale per essersi distinti nella digitalizzazione dei territori, dei processi e dei servizi.

Secondo l'indice DESIER (Digital Economy and Society Index Emilia-Romagna), che misura il livello di digitalizzazione dei 330 Comuni della Regione, Sasso Marconi ha raggiunto risultati di eccellenza per l'integrazione delle tecnologie, in particolare per quanto riguarda i servizi alle imprese: tra i Comuni montani della provincia di Bologna fino a 15.000 abitanti, Sasso Marconi è quello che fa registrare la percentuale più alta di servizi online per le imprese.

A rafforzare questo importante risultato, il premio assegnato all'Unione di Comuni Reno Lavino Samoggia (di cui Sasso Marconi fa parte), che eccelle nell'integrazione delle tecnologie digitali e del capitale umano.

Redazione

Ciclovia del Sole, in partenza gli interventi di riforestazione

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cicloviaConcluso l'iter di affidamento della progettazione esecutiva del tratto Casalecchio-Sasso Marconi-Marzabotto e per la riqualificazione dei tratti urbani di Crevalcore e San Giovanni. Previsto anche il recupero dell'ex strada Sapaba

Sono in partenza i lavori per la realizzazione di un corridoio verde lungo 15 km del rilevato dell'ex ferrovia nei comuni di Sant'Agata Bolognese, San Giovanni in Persiceto e Crevalcore, mentre più marginalmente saranno toccati anche Anzola dell'Emilia e Sala Bolognese. Il progetto di riforestazione interesserà 4,5 ettari, prevalentemente ceduti in comodato d'uso da Rete Ferroviaria Italiana alla Città metropolitana: 600 alberi, di cui 230 ad alto fusto e 2.500 arbusti per trasformare la Ciclovia del Sole regalando al tracciato una nuova valenza territoriale e ambientale. Gli interventi sono finanziati dal Ministero della Transizione Ecologica nell'ambito dall'Avviso pubblico per la riforestazione urbana nelle città metropolitane.

La direzione dei lavori è affidata allo Studio Progetto Verde, mentre sarà la cooperativa Avola a eseguire i lavori che termineranno entro l'anno.

"Siamo soddisfatte - commenta Simona Larghetti consigliera metropolitana delegata alla Mobilità ciclistica - di questo ulteriore tassello che siamo riusciti a portare avanti per la qualificazione della Ciclovia del Sole, perché pedalare all'ombra in estate sia bello e piacevole, perché sia una infrastruttura che arricchisce i nostri territori e il loro paesaggio"

Si è inoltre concluso l'iter di affidamento della progettazione definitiva ed esecutiva del cosiddetto primo lotto prioritario della Ciclovia del Sole, che nel tratto bolognese coinvolge sei comuni per una lunghezza totale di circa 19 km. Gli interventi, finanziati dal Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili, prevedono sia nuove realizzazioni sia la riqualificazione di tratte ciclabili esistenti, per un importo complessivo di 5,1 milioni di euro.

Le opere riguarderanno in particolare la realizzazione del collegamento tra Casalecchio di Reno (Parco Talon) e Sasso Marconi, fino al tratto già esistente di Marzabotto (rispettivamente 3 km, 10 km e 1 km) e il miglioramento della qualità del tracciato esterno all'ex ferrovia dismessa e della sua linearità nei Comuni di Crevalcore e San Giovanni (circa 2,5 km per entrambi i tratti).

L'impresa che sarà incaricata formalmente dalla Città metropolitana è la RTI "Enrico Guaitoli Panini e Irene Esposito Architetti Associati". I lavori dovrebbero così partire entro il prossimo anno.

La progettazione dovrà recepire e sviluppare importanti evoluzioni migliorative del tracciato rispetto al Progetto di Fattibilità Tecnico-Economica a cui si è lavorato nei mesi passati: in particolare l'opportunità di utilizzare, riqualificandola, la strada privata esistente lungo il Reno tra Casalecchio e Sasso Marconi, e la viabilità di accesso al palazzo De' Rossi, consentendo così non solo la realizzazione di un percorso più bello e appetibile per i ciclisti, ma anche evitando di consumare suolo per nuove realizzazioni e garantendo la valorizzazione delle eccellenze lungo il tracciato.

Redazione

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