Il ritorno della kermesse ciclistica, in programma il 7 ottobre, ha destato grande interesse tra gli amatori e sfida inevitabile per i cacciatori di "KOM"
Bologna. Il ritorno nel calendario ciclistico emiliano della Cronoscalata Bologna – San Luca, grazie all'iniziativa del Comitato Provinciale della FCI di Bologna ed in collaborazione con società del territorio, in programma per sabato 7 ottobre sta diventando un evento " virale ".
La gara, riservata alle categorie Allievi, Juniores, Under 23, Elite e Amatori sta suscitando grande interesse e voglia di sfida, in modo particolare, nel mondo amatoriale dove, oltre alla risonanza mediatica tra i social, è divenuta segmento nelle "Up" dedicate per i cacciatori di " KOM ".
La cronoscalata pur breve, 2200 metri, dallo Stadio Dall'Ara al Santuario Madonna di San Luca, è durissima e, in gergo, da bere tutta ad un fiato, facendo attenzione a non fare dei fuori giri che si potrebbero pagare nella parte finale.
Ma oltre a tentare di battere il record di 6'08" che risale al 1996, quale potrebbe essere la soglia del tempo per un'ottima prestazione ....? Un tempo inferiore agli 8 minuti, risultato che proietta verso la zona alta della classifica, si può ottenere se si riesce ad affrontare il percorso con:
Start, non a tutta, con velocità, comunque, superiore ai 40 Km/h fino ai piedi della salita che si imbocca di slancio con il 50/25, sui pedali per circa 100 mt. per poi sedersi e passare al 36/24 – senza perdere frequenza di pelata (80/90) – dopo i primi 400 ( pendenza dal 12 al 15% ) la difficoltà diminuisce e bisogna – in gergo ciclistico – avere benzina nelle gambe per accelerare aumentando la frequenza delle pedalate e scalando al 23-22 prima di passare sotto il porticato e trovarsi la curva a "S" delle Orfanelle da superare, tutta sui pedali, con 36/28-27 per poi trovarsi un muro di 400 mt. ( pendenza media 15,6% ) con punte dal 18 al 20%, se si riesce affrontare il primo tratto sui pedali per poi sedersi. Il difficile sembra passato ma per ottenere il tempo, come per il primo tratto, bisogna avere gambe per spingere con buona frequenza il 36/22-20 fino in vetta.
Una prestazione, quella descritta, ad alto livello che tanti cicloamatori riescono ad eguagliare e spesso a migliorare, ma per chi ama il ciclismo e lo vive all'insegna del benessere e della soddisfazione personale il grande risultato e salire a San Luca indipendentemente dal tempo impiegato.
Daniele Baldini