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A Dobbiaco pure la Mass Start alla Nordic Arena

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Amundsen Sci fondoIl Grand Opening del Coop FIS Tour de Ski è a Dobbiaco in quattro imperdibili giornate

La stagione 2024/2025 di Coppa del Mondo FIS di sci di fondo sta davvero entrando nel vivo e si fa sempre più vicino quello che è uno degli appuntamenti più attesi: il Grand Opening del Tour de Ski di Dobbiaco, in programma nella capitale del fondo altoatesina dal 28 dicembre al 1° gennaio.

In vista delle sfide "tricolori" del Tour de Ski, che ancora una volta partirà con successo dalle piste della Nordic Arena, i migliori fondisti del panorama internazionale non si sono risparmiati nelle tappe finlandese e norvegese che hanno aperto la stagione. Questo fine settimana si gareggia a Davos, in Svizzera, e poi nei pensieri dell'élite degli sci stretti mondiali ci sarà solo il Tour de Ski.

Sarà la Sprint in tecnica libera a dare il là alla 19.a edizione del torneo interno alla Coppa del Mondo più ambito di tutti, e dopo il 3° posto di Federico Pellegrino nello stesso format a Lillehammer le speranze verso il ritorno del capitano della nazionale azzurra sul podio a Dobbiaco sono sempre più vicine alla realtà. Nelle prime sfide della stagione sono arrivate importanti risposte anche dalla squadra norvegese, con il fuoriclasse Johannes Høsflot Klæbo fra luci e ombre (2 vittorie nelle prove Sprint ma sottotono tra le distance) e il grande ritorno della campionessa Therese Johaug che, essendo tornata alla vittoria nella massima serie dopo un primo ritiro, una gravidanza e uno stop di due anni, ora potrebbe fare un pensierino anche al Tour de Ski e inserirlo nel programma della sua stagione. Ad essersi riconfermati in forma sono stati anche i vincitori della passata edizione del Tour, l'americana Jessie Diggins e il norvegese Harald Østberg Amundsen che proprio a Dobbiaco avevano costruito il loro successo la scorsa stagione. Non va di certo sottovalutato il contingente svedese che, se al maschile è risultato non essere ancora del tutto competitivo con gli eterni rivali norvegesi, al femminile è una delle formazioni più agguerrite con elementi come Frida Karlsson e Jonna Sundling. Per conoscere le convocazioni ufficiali delle 28 nazioni che gareggeranno al Tour de Ski in partenza da Dobbiaco è ancora presto, ma lo spettacolo dei migliori al mondo sarà più imperdibile che mai.

La bagarre al Tour de Ski di Dobbiaco comincerà alle 12.00 di sabato 28 dicembre con la fase di qualificazione della prova Sprint e con le relative finali, al femminile e al maschile, a partire dalle 14.30. Domenica 29 l'appuntamento sarà con la prima storica Mass Start al Tour de Ski di Dobbiaco: partenza delle donne alle 12.30 e degli uomini alle 14.45. Dopo il giorno di riposo di lunedì 30, martedì 31 si rinforcheranno gli sci stretti da tecnica libera per la 20 km Individuale che prevede lo start della prova maschile alle 11.30 e di quella femminile alle 14.45. Mercoledì 1° gennaio nella giornata conclusiva del Grand Opening del Tour de Ski di Dobbiaco le partenze della prova Inseguimento in classico sono in programma alle 10.30 per gli uomini e alle 12.30 per le donne.

Il ricco programma degli eventi proposti in occasione del Tour de Ski nella capitale del fondo altoatesina di Dobbiaco va ben oltre le sfide sportive sugli sci: l'animazione del Grand Opening comincia venerdì 27 dicembre con la cerimonia di apertura e dei pettorali nel centro del paese di Dobbiaco, una manifestazione tanto semplice quanto amata, dove i fans hanno l'opportunità di vedere da vicino i loro beniamini in un clima di festa e spensieratezza. In calendario per lunedì 30 dicembre alla Nordic Arena c'è invece la Coop Mini World Cup, l'iniziativa riservata alle nuove leve con bimbe e bimbi invitati a partecipare a quella che è una gimkana con originali ostacoli dove la competitività lascia spazio al divertimento e la passione per lo sci di fondo (iscrizioni aperte e disponibili via email Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo. , 15€ a partecipante per i nati tra il 2009 e il 2020). Per chi vuole vivere le emozioni del Grand Opening del Tour de Ski di Dobbiaco in modo del tutto esclusivo c'è la possibilità di accaparrarsi uno degli speciali VIP Tickets che consentono l'accesso all'area Nordic VIP, un ambiente caldo e accogliente dove degustare le specialità enogastronomiche locali e godersi le gare da una prospettiva unica.

Le piste alla Nordic Arena di Dobbiaco sono imbiancate e giorno dopo giorno sono sempre di più i chilometri a disposizione per allenamenti e scampagnate sugli sci stretti tra i binari che dal 28 dicembre si infiammeranno con il Tour de Ski.

( Credit photo: Newspower.it )

Redazione

In Val di Fassa domenica 15 dicembre torna la Coppa Europa

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SALAAl cancelletto di partenza oltre 100 slalomisti da 18 nazioni

La tradizione si rinnova. Domenica 15 dicembre la pista Aloch di Pozza di Fassa tornerà a ospitare l'ormai classico slalom speciale maschile di Coppa Europa – Trofeo Elke Pastore, appuntamento giunto alla ventiduesima edizione, la tredicesima intitolata alla moglie dell'ex presidente. Si tratta della quarta tappa del circuito di Coppa Europa e il terzo appuntamento di slalom speciale.
Le due manche sono in programma alla 10 e alle 13 e al cancelletto di partenza si presenteranno un mix di atleti di esperienza e giovani talentuosi in cerca della consacrazione e del grande salto nel massimo circuito. Con le iscrizioni in fase di ultimazione da parte delle varie federazioni ad una settimana dall'evento sono oltre 100 gli atleti che hanno inoltrato l'adesione, in rappresentanza di 18 nazioni.
A partire dall'attuale leader di Coppa Europa Lenz Haechler, svizzero che si è aggiudicato entrambi gli slalom gigante di Zinal, ma gli occhi saranno puntati anche sul parmense Tommaso Saccardi del Centro Sportivo Carabinieri che si è aggiudicato il primo slalom della stagione a Levi, piazzandosi 12° nella seconda gara. Sempre nella folta pattuglia azzurra spiccano Corrado Barbera, i veterani Simon Maurberger e Federico Liberatore, Matteo Canins, Diego Bucciardini e il fiemmese Davide Seppi.
Di alto livello sicuramente il team elvetico, dove oltre ad Haechler, spiccano i nomi di Noel Von Gruenigen, Sandro Simonet, Reto Schmideger e Joel Luetolf, mentre fra i norvegesi occhio a Mikkel Remsoey, in evidenza nella trasferta inaugurale di Levi e l'austriaco Simon Rueland. Starting list che è comunque in via di ultimazione. Purtroppo mancheranno i big poiché il calendario concentrato di quest'anno vede nello stesso giorno disputarsi lo slalom di Coppa del Mondo in Val d'Isere.
Per attestare il valore del Memorial Elke Pastore, basta sfogliare l'albo d'oro, dove primeggiano atleti come Clement Noel, Alex Vinatzer, Steven Amiez vincitore dell'ultima edizione, Tommaso Sala ( in foto ), Stefano Gross, Daniel Yule, Matthias Hargin e Dave Ryding.
La pista Aloch, grazie al prezioso lavoro dello Ski Team Fassa e della società impianti Buffaure che gestisce lo Skistadium si presenta in ottime condizioni, peraltro testata in questi giorni con i primi due slalom Fis Junior Memorial Paolo Lorenz del circuito Gp Italia vinti dal fiorentino Diego Bucciardini e dall'altoatesino Jakob Franzelin.
Con la Coppa Europa di domenica 15 dicembre si apre dunque una stagione che per la Val di Fassa si annuncia di assoluto valore internazionale, con tanti appuntamenti in calendario. Su tutti sicuramente la Coppa del Mondo di Ski Cross che si disputerà l'8 e 9 febbraio nella Ski Area San Pellegrino, dove andranno in scena altri due eventi di Coppa Europa, quindi a fine stagione gli Assoluti di sci alpino.
Con l'avvio della stagione agonistica la Val di Fassa torna anche ad indossare l'abito di training center della nazionale italiana, grazie al progetto «Piste Azzurre», ma pure ospitando atleti dei team stranieri che scelgono i tracciati della valle ladina per perfezionare la preparazione in vista dei prossimi appuntamenti sportivi. La novità di quest'anno riguarda il fatto che la Val di Fassa ha tre nuovi Ambassador Pro che porteranno il nome in tutto il mondo, ovvero il tedesco Linus Strasser, l'italiana con passaporto albanese Lara Colturi e Dzenifera Germane che si sono già messi in evidenza nelle prime gare. La Colturi addirittura con il primo podio in carriera.

( Credit Photo: Mattia Rizzi )

Redazione

Dopo 6 anni torna l’Adamello Ski Raid Junior

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Adamello Ski Raid JuniorLa sfida il 15 dicembre sul ghiacciaio Presena

Dopo sei anni di assenza, domenica 15 dicembre torna in calendario l'appuntamento con l'Adamello Ski Raid Junior, fratello minore e ideale prologo di una delle gare di cartello del panorama dello sci alpinismo nazionale e internazionale, la cui nona edizione "senior" si svolgerà il 5 aprile 2025. Le giovani leve dello skialp si daranno sportiva battaglia nel cuore del comprensorio sciistico Pontidilegno -Tonale, per l'esattezza sul ghiacciaio Presena, con possibile interessamento della pista Valbiolo, in base alle condizioni di innevamento.
La gara è inserita nel circuito di Coppa Italia e in quello de La Grande Course ed è riservata alle categoria under 16, under 18 e under 20, sia maschili sia femminili. Si tratta della sesta edizione dell'evento. L'ultima, datata 2018, incoronò vincitori tra gli junior la trentina Lisa Moreschini (ora azzurra di Coppa del Mondo) e il valtellinese Daniele Corazza. Gli organizzatori dell'Adamello Ski Team sono al lavoro in vista di un inverno che li vedrà particolarmente impegnati: l'Adamello Ski Raid Junior scatterà domenica 15 dicembre alle 10.30, con premiazioni in programma alle 14. Il programma dettagliato verrà ufficializzato, assieme al percorso, nei prossimi giorni. Per maggiori informazioni consultare il sito dedicato alla manifestazione www.adamelloskiraid.com.
Il 5 aprile 2025, invece, sarà la volta dell'Adamello Ski Raid, la prestigiosa gara a coppie che si svolge ogni due anni. Un appuntamento immancabile per i big dello sci alpinismo, come confermato dall'albo d'oro della manifestazione, che nel 2023 incoronò vincitori i pluridecorati azzurri Robert Antonioli e Matteo Eydallin, mentre nell'edizione precedente (2021) a trionfare furono l'austriaco Jakob Hermann e il francese William Bon Mardion. La gara è inserita pure nel rinomato circuito La Grande Course, che racchiude sotto un'unica insegna le più quotate competizioni sci alpinistiche di Italia, Svizzera, Francia e Germania.

 (Credit photo: Mauro Mariotti e PegasoMedia)

Redazione

A Sasso Marconi raduno Nazionale Italiana maschile Under 21 Basket Sordi

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Basket relatori e atletiTra sport e inclusione, tre giorni di allenamenti, incontri e un seminario dedicato all'integrazione sociale e sportiva dell'atleta con sordità

L'Italbasket55db, ovvero la Nazionale Italiana di Pallacanestro per atleti sordi, rappresenta una piccola realtà sportiva che si sta ritagliando uno spazio importante nel panorama internazionale grazie anche ai risultati ottenuti negli ultimi tempi: su tutti la medaglia d'argento che la Nazionale giovanile 3x3 ha conquistato ai World Youth Deaf Games, i Giochi Mondiali della Gioventù per sordi disputati a gennaio in Brasile.

Per chiudere nel migliore dei modi un anno che ha regalato grandi soddisfazioni al movimento cestistico per sordi, e iniziare a programmare la nuova stagione, dal 6 all'8 dicembre lo staff tecnico e gli atleti della Nazionale maschile Under 21 Basket Sordi si ritroveranno a Sasso Marconi, nel bolognese, per un raduno organizzato dalla Federazione Sport Sordi Italia.

IL RADUNO
Per tre giorni, i 14 atleti selezionati dal Direttore Tecnico Tommaso Caroli svolgeranno specifiche sessioni di training utili ad affinare la loro preparazione in vista degli appuntamenti in programma nel 2025 (venerdì 6 dicembre l'allenamento inizia alle 19.30, sabato 7 alle 17.30).
Il raduno si chiuderà domenica alle con un triangolare tra l'Italbasket55db U21, i padroni di casa del CSI Sasso Marconi e la formazione Under 17 della Virtus Segafredo Bologna allenata da coach Mattia Largo (inizio gare ore 10). Tutte le attività - allenamenti e triangolare - si svolgeranno nelle palestre del centro sportivo "Giacomo ed Eva Carbonchi" di via Cà de Testi.

Lo stage, il secondo organizzato nel 2024, sarà anche l'occasione per parlare di inclusione. A questo tema è infatti dedicato il seminario "Inclusione e metodologia dell'allenamento nell'atleta con sordità", in programma sabato 7 dicembre alle h 9 presso il Salone delle Decorazioni del Borgo di Colle Ameno. Un momento di incontro e approfondimento rivolto in particolare gli addetti ai lavori (tecnici, atleti, educatori...) ma aperto a tutti i cittadini interessati in cui, insieme al prof. Massimiliano Bucca (resp. Settore Formazione Federazione Sport Sordi Italia) e al Direttore Tecnico della Nazionale U21 Basket Sordi, Tommaso Caroli, verrà analizzato un tema delicato come l'inclusione dell'atleta sordo nella pratica sportiva e nella vita di tutti i giorni.

Più in generale, il raduno di Sasso Marconi per conoscere meglio il movimento del basket per sordi. Tutti gli allenamenti e il triangolare di domenica sono infatti aperti al pubblico; all'attività in palestra si affiancheranno inoltre una serie di incontri con le autorità locali e le realtà che hanno sostenuto l'evento: iniziative che contribuiranno ad arricchire il programma della "tre giorni", rendendola a tutti gli effetti una grande occasione per unire sport e sensibilizzazione rispetto all'inclusione sportiva degli atleti con disabilità.

L'evento è stato realizzato grazie al sostegno di sponsor privati - Centro Estetico "Diamond", Preaf Group, Coop Alleanza 3.0 - e alla collaborazione del Comune di Sasso Marconi, che fin dagli inizi ha condiviso le finalità di questa importante iniziativa, mettendo a disposizione gli impianti per gli allenamenti e le sale per gli incontri pubblici. A Sasso Marconi, peraltro, vivono Sascha Silombela e Luca Venturi, due giovani atleti sordi entrati stabilmente a far parte del gruppo azzurro.

"E' con grande piacere che accogliamo i giovani atleti della Nazionale italiana di Basket per Sordi", dice il sindaco di Sasso Marconi, Roberto Parmeggiani. "La nostra città si candida sempre di più ad ospitare eventi sportivi di rilievo nazionale, come già successo negli ultimi anni con la Sasso Race, gara inserita nei grandi circuiti della mountain-bike. Crediamo nel valore dello sport, non solo come occasione di promozione del territorio ma anche come strumento di crescita e inclusione sociale: il raduno della Nazionale Basket Sordi risponde in pieno a queste caratteristiche e siamo quindi molto felici che questa bella iniziativa si svolga a Sasso Marconi".

"E' un onore che Sasso Marconi sia stata inserita tra le sedi scelte per ospitare un evento di livello nazionale come questo", sottolinea Alessandro Malferrari, Assessore allo Sport del Comune di Sasso Marconi. "Un'iniziativa di grande valore sociale e sportivo, cui la nostra comunità ha risposto con entusiasmo e partecipazione: tante persone e diverse realtà del territorio si sono infatti prestate per rendere possibili queste giornate. Infine siamo davvero orgogliosi che due giovani ragazzi di Sasso Marconi facciano parte del gruppo azzurro: a loro rivolgiamo un sincero 'in bocca al lupo', con l'augurio di approdare presto nella Nazionale maggiore".

"Riuscire a concretizzare questo raduno, cui abbiamo lavorato a lungo, è per me motivo di grande soddisfazione: ringrazio il Comune di Sasso Marconi, cui va il mio personale plauso per l'ospitalità e la sensibilità mostrate verso la nostra causa, e il Centro Estetico Diamond, main sponsor dell'evento, che ha creduto davvero in questo progetto", le parole di Tommaso Caroli, Direttore Tecnico Italbasket55db U21. "In effetti si tratta di un'importante vetrina per questo giovane gruppo, composto in parte da atleti che hanno alle spalle importanti esperienze e in parte da ragazzi che si apprestano a iniziare un percorso nuovo. Ai nostri giovani auguro buon lavoro auspicando che possano approcciarsi a questa 'tre giorni' con grande entusiasmo e la giusta determinazione".

GLI ATLETI CONVOCATI PER IL RADUNO DI SASSO MARCONI
Francesco Angelè (2008) di Roma
Alessio Avellino (2003) di Fucecchio (FI)
Christian Bellomi (2009) di Roma
Leonardo Braccalenti (2008) di Città di Castello (PG)
Alessandro Caleffi (2010) di Viadana (MN)
Mattia Camarda (2009) di Reggio Emilia
Luca Carlini (2005) di Misano Adriatico (RN)
Raul Gagliardi (2008) di Tolentino (MC)
Thomas Mantovani (2005) di Varese
Daniele Sattamino (2009) di Torino
Sascha Silombela (2007) di Sasso Marconi (BO)
Christian Sinibaldi (2009) di Roma
Luca Venturi (2005) di Sasso Marconi (BO)
Giuseppe Zicari (2008) di Brescia

I ragazzi saranno supportati dallo staff composto dal Direttore tecnico Tommaso Caroli, dal capo coach Alessandro Tumidei, dal tecnico Mario Santarelli e saranno coadiuvati da due atleti che hanno già fatto parte dell'Italbasket55db: Luca Pirovano, vice capitano della Nazionale Italiana Sordi agli ultimi Europei, e Dario Pignataro, ex capitano e recordman di presenze in Nazionale con i suoi 28 anni di onorata militanza in azzurro.

Redazione

Ciclismo. Sergio Meris premiato con l'Oscar del Ciclismo Tuttobici come miglior Elite italiano

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Meris premiazione EliteMilano. Nella splendida cornice del Principe di Savoia, a Milano, Sergio Meris è stato premiato con l'Oscar del Ciclismo Tuttobici come miglior Elite italiano.

Il corridore di Gorle, giunto alla sua quinta stagione con il team MBH Bank Colpack Ballan CSB, celebra così nel migliore dei modi il passaggio al professionismo, regalando al team di Antonio Bevilacqua, Gabord Deak, Beppe Colleoni e alle famiglie Ballan e D'Aprile una nuova, meritata soddisfazione.

Meris è stato premiato sul palco da Brent Copeland, presidente dell'AIGCP, l'associazione che riunisce le formazioni ciclistiche professionistiche. La cerimonia, condotta da Riccardo Margini e Luca Gregorio, ha visto il pubblico accoglierlo con un caloroso applauso.

Queste le parole di Meris: "Questo è il premio più ambito d'Italia. Ho iniziato l'anno non al massimo a causa di un problema alle ginocchia. Dopo risultati incoraggianti alla Settimana Internazionale Coppi & Bartali, una caduta mi ha fermato. Tuttavia, mi sono rimboccato le maniche, preparando al meglio la seconda parte della stagione a Livigno, dove ho ritrovato il giusto colpo di pedale. Ho conquistato quattro vittorie e sono stato competitivo sia nelle gare nazionali che internazionali. Dedico questo Oscar al team, che mi ha permesso di lavorare serenamente, e alla mia famiglia".

Sul futuro, ha aggiunto: "Dopo aver firmato, mi sono sentito realizzato. Per il 2025, il mio obiettivo principale è costruire buoni rapporti all'interno della squadra, lavorare bene con i compagni più esperti e imparare da loro. Ovviamente spero di ottenere risultati personali importanti, ma non mi scoraggerò se inizialmente gli altri si dimostreranno più forti."

A fargli eco, Rossella Dileo, General Operation Manager della formazione italo-ungherese: "Sergio è rimasto nel nostro gruppo per cinque anni e, in precedenza, anche i suoi fratelli hanno corso con noi. C'è una relazione speciale che ci lega. Gli auguriamo di raggiungere tutti i suoi traguardi, a partire da quello universitario, visto che gli mancano solo cinque esami per laurearsi in Scienze dell'Alimentazione. In questi anni ha dimostrato di avere talento sia nello studio che nel ciclismo, e ora ha l'occasione di farlo vedere anche al massimo livello."

( Credit photo Rodella )

Redazione

Ciclocross: Lorenzo Masciarelli fa il bis a Barletta

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Masciarelli ciclocross BarlettaLa seconda vittoria nel ciclocross arriva da Barletta, in Puglia, dove Lorenzo Masciarelli dimostra di essere in crescita di condizione dopo il successo della settimana scorsa a Valsamoggia (BO).

Il pescarese ha battuto Vittorio Carrer con un vantaggio di 2'30" al termine di una gara di 56 minuti su un circuito che prevedeva otto tornate. Al terzo posto si è classificato Stefano Masciarelli, fratello di Lorenzo e al primo anno nella categoria Under 23.

La competizione si è svolta su un circuito sabbioso del Lido Ginevra, dove Masciarelli ha presto preso il largo, dimostrando una netta superiorità rispetto agli avversari.

Abbiamo chiesto al corridore del team MBH Bank Colpack Ballan CSB un commento sulla giornata e sull'andamento della sua preparazione in vista di appuntamenti più importanti.

«Si è gareggiato su un tracciato altamente impegnativo e spettacolare, con la presenza di scalinate e sabbia che rendevano pesante l'azione. È stato un appuntamento di buon livello qui a Barletta, dove si è ritrovato il meglio del movimento del Sud Italia».

Una prova in rimonta. «Come sempre, sono partito in seconda fila, dato che non ho ancora punti di ranking. Poi, dal terzo giro, ho preso il largo, guadagnando costantemente terreno».

Il punto sugli obiettivi di questa stagione crossistica: «Questo secondo successo è un segnale di continuità. Ovviamente, devo ancora dimostrare il mio valore, e a partire dalle gare più importanti dovrò farmi trovare pronto. I passaggi chiave saranno il Trofeo Guerciotti della prossima settimana e poi la Coppa del Mondo in Sardegna dell'8 dicembre con i professionisti. A quel punto, se sarò meritevole, il CT Daniele Pontoni mi prenderà in considerazione».

Marcialonga, tutto il fascino nei 70 Km più ambiti delle stagione

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Noeckler GruppoA un mese dall'inizio della stagione dei big Marcialonga è la gara più ambita, e si aprono i pronostici

Marcialonga è la prima manifestazione che salta alla mente quando si pensa allo sci di fondo sulle lunghe distanze: un appuntamento unico nel suo genere, che da oltre 50 anni anima le Valli di Fiemme e Fassa e che torna nel 2025 con la 52.a edizione in programma domenica 26 gennaio.

L'ultimo fine settimana di gennaio fra la Val di Fiemme e la Val di Fassa è da tradizione scandito dallo 'sbacchettare' degli sci stretti lungo gli iconici 70 km della gara che, oltre a collegare Moena e Cavalese quali località di partenza e arrivo, colorano a festa le due vallate dolomitiche. Nello scenografico contesto al cospetto delle Dolomiti si avvicendano infatti migliaia di fondiste e fondiste dall'Italia e dal mondo che vivono appieno la passione per lo sci nordico in un clima spensierato, condito dall'accoglienza della popolazione locale e dal tifo per ogni concorrente che arriva dritto al cuore di tutti.

Dopo la partenza a scaglioni da Moena, il percorso si presenta in leggera salita fino a Canazei, dove è situato il consueto "giro di boa" che inverte la direzione della gara e nei pressi del km 19 punta verso Cavalese. L'arrivo in centro al borgo fiemmese, dopo aver affrontato la tanto temibile quanto affascinante salita del "Mur de la Stria", è però ancora lontano, prima bisogna scendere lungo la celebre pista Marcialonga che costeggia il torrente Avisio e attraversa i paesi della valle. Durante la cavalcata si superano uno a uno i traguardi volanti messi in palio dalle amministrazioni comunali locali e dalle aziende partner di Marcialonga, con il transito da Sen Jàn-Vigo di Fassa (km 7), Canazei (km 18), Soraga (km 32,5), Moena (km 35,5), Predazzo (km 45), Ziano di Fiemme (km 50), Lago di Tesero (km 55) e Molina di Fiemme (km 65). Non finisce qui, perché ambiti premi sono messi in palio anche nella "Final Climb" by Dolomiti Energia che ripaga della fatica i concorrenti più veloci nell'affrontare i 1600 metri del tratto finale del percorso che va da località Cascata alla linea d'arrivo, e nell'ultimo chilometro by Vuerich Service (miglior tempo negli ultimi 1000 metri). Ai fondisti Under23 residenti nella regione di competenza dell'Euregio è dedicato uno speciale premio che li omaggia dell'iscrizione alla gara per l'anno successivo, mentre una delle iniziative più apprezzate per la sua capacità di coinvolgimento di grandi e piccini è la Skirilonga. Si tratta della speciale combinata che unisce le prestazioni di due fondisti all'interno dello stesso nucleo famigliare con l'elemento più giovane a cimentarsi nello Skiri Trophy Cross-Country della Val di Fiemme (41.a edizione 18-19 gennaio 2025) destinato alle categorie dalla U10 alla U16, e l'elemento più "esperto" a completare la Marcialonga di Fiemme e Fassa. Genitori e figli, zii e nipoti, possono così moltiplicare la gioia nel prendere parte a due degli eventi più significativi dello sci di fondo a tutti i livelli.

La stagione sportiva di Ski Classics, il campionato delle lunghe distanze del quale Marcialonga è uno dei grandi highlight, è alle porte e ad un mese di distanza dalla prima sfida del circuito (una cronometro individuale a Bad Gastein in Austria) sono già entrati nel vivo i pronostici, che si mescolano alle ambizioni degli atleti più promettenti del panorama. Fra le osservate speciali non mancheranno la dominatrice della passata stagione, Emilie Fleten (NOR) e il talento di Stina Nilsson (SWE) che dopo una fruttuosa carriera tra il biathlon e lo sci di fondo dove ha conquistato, fra le altre, 5 medaglie olimpiche e 7 medaglie iridate, è approdata nel mondo delle granfondo pronta ad ampliare i suoi successi. Al maschile lotta aperta, anzi apertissima fra i vichinghi norvegesi e compagni di squadra Kasper Stadaas e Andreas Nygaard, oltre alle solide presenze svedesi di Max Novak ed Emil Persson senza sottovalutare il tedesco e promettente Thomas Bing. Per l'Italia i pilastri delle granfondo sono gli altoatesini Michaela Patscheider e Dietmar Nöckler del Team Robinson Trentino, la miglior formazione azzurra della passata stagione, e sono attesi anche gli acuti da parte degli altri due Pro Team italiani, il Team Futura Trentino GTE Elettrica e il Team Internorm Trentino GSG.

Mentre si attendono i primi freddi della stagione, procedono i preparativi del comitato Marcialonga e dei suoi operosi volontari per accogliere al meglio i "big" di Ski Classics e le migliaia di "bisonti" che a ogni edizione affollano di entusiasmo le Valli di Fiemme e Fassa. Dopotutto si sa che Marcialonga.... it's a kind of magic!

( Credit photo: Newspower.it )

Redazione

Team MBH Colpack Ballan CSB, vittoria di Lorenzo Masciarelli nel ciclocross

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Masciarelli ciclocrossValsamoggia (BO) – Vincere aiuta a vincere: dopo i successi di Lorenzo Nespoli in Cina, arriva la vittoria di Lorenzo Masciarelli nel ciclocross. Per il ciclista pescarese, un successo ottenuto al termine di 56'11" di gara e 11 giri su un percorso piuttosto tecnico. Per la MBH Colpack Ballan CSB, questa vittoria conferma la vocazione del team alla multidisciplina, avendo già ottenuto successi su strada, a cronometro, in pista e ora anche nel ciclocross.Masciarelli ha condotto una gara di testa, allungando sugli avversari e tagliando il traguardo in solitaria con un vantaggio di 1'12" su Alessio Giannelli (GS Borgonuovo) e 1'16" su Edoardo Bonafini (A Favore del Ciclismo ASD).

Il corridore, guidato a bordo pista da Davide Martinelli, ha commentato così la sua vittoria:

"Quando ho deciso di fare ciclocross, l'ho fatto con l'obiettivo di interpretarlo al meglio, e oggi il lavoro ha dato i suoi frutti in una gara di buon livello. Il ciclismo attuale dimostra che praticare il ciclocross è utile, e personalmente ritrovo che le alte intensità e l'esplosività mi servano anche per l'attività su strada."

Masciarelli conferma che il ciclismo su strada rimane il suo obiettivo principale: "Stiamo impostando, con tutto il team, un lavoro propedeutico alla strada. Anche nelle prossime gare faremo valutazioni tecniche per garantire che tutto sia perfettamente sincronizzato con la preparazione per la stagione 2025."

Riguardo alla gara, aggiunge: "Sono partito con prudenza, dato che non praticavo il ciclocross da tempo. Una volta trovato il giusto feeling con i materiali e il terreno, ho cercato di accelerare. Dopo aver raggiunto la testa della corsa, abbiamo deciso di allungare, seguendo le direttive del DS a bordo pista, che dettava i tempi. È stata un'ottima giornata di lavoro. Grazie a tutti per il supporto."

Per il team ottime notizie anche dalla Slovacchia dove l'ungherese Zsombor Takacs ha conquistato il 2° posto nelle gara vinta da Vaclav Jezek (51':18) che ha preceduto il nostro portacolori di soli 6". Una domenica di grandi risultati che permette agli atleti di acquisire punti preziosi per il ranking internazionale.

Redazione

Ciclismo. Emanuele Ansaloni e il futuro tra "luci e ombre"

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ANSALONI EMANUELEConti: Nel ciclismo attuale tanti campioni non sarebbero mai passati professionisti

Per i ciclisti il CicloMercato, in questo particolare periodo dell'anno, è come il "vino novello" può essere ottimo come no. A novembre i team, come in un puzzle, inseriscono gli ultimi tasselli per completarne il disegno della formazione della stagione successiva. Scelte che per tanti ciclisti significa cambio di squadra, rinnovo contratto e in alcuni casi la fine della carriera. Tra gli atleti in attesa di risposte per programmare il proprio futuro c'è Emanuele Ansaloni. Un ciclista, Emanuele, che milita da quando è approdato tra gli Under23 nella formazione #inEmiliaRomagna Cycling Team, oggi Team Technipes #inEmiliaRomagna, e nelle ultime due stagioni, alla luce dei risultati ottenuti, è ritenuto tra i più forti ciclisti Elite del panorama nazionale. Oltre ai risultati, quattro vittorie nel 2023 e spesso in evidenza anche nella gare miste con i professionisti, la vittoria 2024 del GP Varignana e diversi podi al rientro da un periodo di due mesi di stop forzato, il corridore di Molinella ha dimostrato di aver raggiunto un livello di maturazione e determinazione fondamentale in questo sport.
Al rientro dalla sua trasferta in Giappone, ho incontrato Emanuele , ragazzo che per educazione, disponibilità e gentilezza è senza dubbio campione del mondo, per conoscere il suo futuro da ciclista ed i suoi progetti. Un futuro che - come ha ribadito Ansaloni – dipende da una eventuale proposta da un Team professionistico, "ad oggi ci sono dei contatti ma ancora nulla di definitivo", con un sottile sorriso poi dice: "Non decido io purtroppo..."
La passione per questo sport è tanta che Emanuele non esclude, in caso svanisse il salto al professionismo, di correre un'altra stagione come Elite mettendo a disposizione la sua esperienza anche per aiutare a crescere i ragazzi più giovani, comunque –ci tiene a sottolineare– che anche per una eventuale professione, futura, cercherà di legarla al mondo delle due ruote.
Fino a pochi anni fa, con i suoi ventiquattro anni, Ansaloni sarebbe stato perfetto per il salto di categoria, mentre oggi in un ciclismo dove si ricercano continuamente talenti sempre più giovani un ragazzo come Emanuele ne subisce inevitabilmente le conseguenze. A tale riguardo, un caro amico, Roberto Conti - ex ciclista professionista - ha commentato sottolineando che ad alcuni ciclisti serve più tempo di altri per maturare ed esprimere il massimo potenziale. Nel ciclismo attuale –rimarca- molti campioni non sarebbero mai passati al professionismo, Alessandro Ballan è passato a venticinque anni e ha vinto un mondiale e il Giro delle Fiandre. Un commento autorevole su cui riflettere, quello di Roberto, che condivido pienamente e per chiudere in cerchio e tornare, metaforicamente, al "vino", quello custodito da Ansaloni potrebbe essere una delle migliori annate.

Daniele Baldini

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