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Attenzione alla nuova truffa online al sapore di caffè

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Truffa on line caffèIn questi giorni stanno circolando due nuove truffe sul web. È molto importante prestare attenzione per non cadere nella rete dei cybercriminali. Su alcune piattaforme social sta prendendo piede la truffa della Nespresso. La famosa azienda "regalerebbe" una macchina del caffè e cialde a chi si registra sul sito. È una notizia falsa e particolarmente ingannevole in quanto utilizza l'immagine della famosa Azienda per confondere il consumatore e far sì che questo registri i propri dati su un sito, consegnandoli ai truffatori. L'altra truffa, segnalata dagli esperti della polizia postale, è un tentativo di smishing. In questo periodo molti ricorrono agli acquisti online. La truffa si realizza attraverso l'invio di un sms con cui viene richiesto il versamento di due euro unitamente all'inserimento dei propri dati e quelli della carta di credito per "sbloccare" un pacco in spedizione. Evitare di cliccare sui link che arrivano via mail o via sms senza aver prima accertato che siano veri attraverso i siti web ufficiali dei marchi in questione. Verificare sempre con la massima attenzione l'autenticità di tutti gli spazi web prima di inserire qualsiasi dato personale e riservato. Non utilizzare i link contenuti nelle email e controllare sul sito ufficiale l'attendibilità delle informazioni. I casi sospetti vanno segnalati alle forze dell'ordine.

Ugo Vandelli vice direttore "Il Popolano"

Attenzione ! Falsa email di Amazon e truffe allo squillo..

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VANDELLI UAnche il marchio Amazon è entrato nella lista di quelli utilizzati dai cybertruffatori per attirare gli utenti e rubare i loro dati sensibili. "Il tuo account è stato bloccato!" è il messaggio allarmante, contenuto in una falsa email della società di vendite online, che annuncia il blocco dell'account a causa di numerosi tentativi di accesso non autorizzato. Le segnalazioni sottolineano che nel messaggio si chiede di cliccare su un link per poter ottenere lo sblocco dell'account. Il link conduce in realtà ad un sito di phishing, che riporta il logo contraffatto di Amazon e nel quale si trova un pulsante "crea un nuovo account" o "avvia sessione". Cliccando sul pulsante si apre un modulo nel quale l'utente viene invitato ad inserire le proprie credenziali di accesso ad Amazon, dati personali e codici bancari, che finiscono così nel database dei cybercriminali, per essere utilizzati in futuro per campagne di spam e raggiri sul web. È importante verificare sempre con la massima attenzione l'autenticità di tutti gli spazi web, prima di inserire qualsiasi dato personale e riservato; non utilizzate i link contenuti nelle email o nei messaggi ma digitate direttamente nel browser l'indirizzo della società, controllando sul sito ufficiale l'attendibilità delle informazioni. La "truffa dello squillo" parte quando arriva una telefonata da un numero estero, giusto un paio di squilli per attirare l'attenzione dell'utente. Poco dopo ne arriva un'altra. A quel punto la curiosità ci spinge a rispondere e/o richiamare il numero, cadendo nella trappola dei truffatori. Alla telefonata ci sarà una risposta immediata. A volte nessuno parla, altre volte parte un audio registrato che intrattiene per qualche secondo l'interlocutore. Può sembrare uno scherzo, ma questo "scherzo" può costare anche 1,5 euro al secondo. La telefonata viene infatti reindirizzata a una linea a pagamento che prosciuga il credito e arricchisce i truffatori. Si tratta della truffa "Wangiri", che utilizza il sistema del ping call, e che non è nuova. Periodicamente ritorna a mietere euro dalle tasche degli ignari utenti che cadono nel trabocchetto. In questo periodo di clausura forzata, durante la quale il telefono è l'unico contatto con il mondo esterno, si tiene "la guardia bassa" e si è più soggetti a cadere nel tranello. Quindi attenzione alle telefonate che arrivano dall'estero, in particolare dalla Tunisia (+216) e dall'Inghilterra (+44), ma anche da Moldavia (+373), Kosovo (+383), Bielorussia (+375) o da altri Paesi. É possibile chiedere al proprio operatore di inibire le telefonate da e per l'estero, in modo da non cadere nella rete dei truffatori nemmeno per sbaglio. I casi sospetti devono essere segnalati alla Polizia postale.

Ugo Vandelli vice direttore "Il Popolano"

Come combattere la droga...

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Ugo VandelliTutte le forze di polizia allo scopo di prevenire e contrastare il diffuso fenomeno del consumo di sostanze stupefacenti predispongono frequenti servizi mirati - in uniforme, in abiti civili o sotto copertura - in città e nei quartieri periferici, con particolare attenzione alle scuole, ai parchi o agli esercizi pubblici, luoghi scelti di frequente dagli spacciatori per fissare appuntamenti e/o incontrare i consumatori di droga, avvalendosi per le successive indagini di supporti passivi quali la video sorveglianza e le intercettazioni telefoniche. Anche a Bologna come in tante altre città i luoghi più "battuti" sia dai pusher che - naturalmente - dagli acquirenti della quantità giornaliera di droga sono quelli limitrofi all'area universitaria. Così come la stazione ferroviaria e la montagnola sono notoriamente mercati molto frequentati e particolarmente attivi, nonostante i controlli delle forze dell'ordine siano abbastanza serrati. Tale attività a volte suffragata anche da segnalazioni di privati cittadini non sempre, e per vari motivi, finisce con l'arresto in flagranza di reato dello spacciatore. Per la legge quasi ogni condotta che ha a che fare con lo spaccio di sostanze stupefacenti è punita con la reclusione da sei a venti anni e con la multa da 26mila a 260mila euro. La pena è ridotta se la condotta criminosa, per i mezzi, la modalità o le circostanze, in altre parole per la qualità e quantità delle sostanze, è di lieve entità. A volte i sequestri di stupefacenti sono a carico d'ignoti, poiché le dosi sono nascoste in punti particolari, poi rinvenute con l'ausilio di reparti speciali e dal fiuto dell'unità cinofila. Soffrire di dipendenza dalla droga può far sentire come se non ci fosse speranza di stare meglio. Tuttavia, per quanto la situazione sia complicata, può essere sconfitta con perseveranza e pazienza. Si comincia dalla definizione dei motivi per cui smettere, perché aiuteranno a tenere duro nel corso di tutto il processo di disintossicazione. In parallelo occorre definire un piano valido e affidarsi all'appoggio di gruppi di supporto e psicoterapeuti per superare l'astinenza e intraprendere un percorso di reinserimento in una nuova vita priva dall'uso deleterio di droghe. Vi sono anche gruppi di volontari che allo scopo di fare prevenzione si recano davanti agli istituti scolastici per spiegare agli studenti i veri danni che provocano tali sostanze. Gruppi che sono sempre a disposizione di chiunque faccia richiesta e disponibili a fornire opuscoli contenenti informazioni sulle droghe più comunemente abusate, per uscire dalla dipendenza di sostanze stupefacenti. In questo particolare periodo di clausura forzata a causa del Covid-19, le persone più fragili possono essere ancor di più tentate da droghe e alcool ma può anche essere che la paura e il dover concentrarsi sull'essenziale faccia trovare loro la forza di cambiare abitudini e quindi uscire dal tunnel.

Ugo Vandelli vice direttore "Il Popolano"

Coronavirus: falsi e truffe, fare molta attenzione agli SMS !

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Vandelli UgoLa pandemia da Coronavirus è purtroppo l'argomento più trattato e discusso del momento; anche i criminali stanno cavalcando l'onda sfruttando questo fatto per incrementare le loro attività illecite, soprattutto sul web. La Polizia postale segnala che in questi giorni dei cybertruffatori stanno facendo un massiccio invio di sms che contengono un falso messaggio dell'Inps simile al seguente: "A seguito della sua richiesta accredito domanda COVID-19 aggiorna i tuoi dati nel sito online riportato". Cliccando sul link contenuto nel messaggio viene scaricato un file Apk (Application package) all'interno del quale si nasconde un malware che, installato sul cellulare, permette ai criminali di accedere al dispositivo ottenendone il controllo e di impossessarsi dei dati sensibili. Ed ecco che password, dati delle carte, codici Otp, Pin, credenziali, chiavi di accesso all'home banking o altri codici personali entrano a far parte della banca dati dei truffatori del web. Si tratta del cosiddetto fenomeno di smishing, termine che deriva dall'unione delle parole sms e phishing, dove l'ultimo termine indica la "pesca" dei dati. È bene verificare sempre le informazioni sul sito ufficiale dell'ente che invia il messaggio, evitando di utilizzare il link contenuto nel messaggio. Altra truffa che in queste ore si sta diffondendo in Rete. Il messaggio ingannevole è simile al seguente: "Coop sta distribuendo generi alimentari gratuiti del valore di 250 euro per sostenere la nazione durante la pandemia. Sbrigati! Richiedi il tuo voucher gratuito". Ancora una volta criminali senza scrupoli stanno sfruttando la pandemia da Coronavirus e le difficoltà economiche di molte persone, invitando i cittadini a cliccare su un falso sito internet della società Coop e ad inserire i propri dati anagrafici per garantirsi un voucher gratuito. La società Coop, che ha presentato denuncia alla Polizia postale di Bologna, ha disconosciuto tale attività truffaldina e raccomanda a tutti i consumatori di consultare esclusivamente il proprio sito. Non cliccare mai sui link che vengono proposti da messaggi analoghi, non compilare mai moduli online con i dati personali e verificare sempre sui siti ufficiali le informazioni che si ricevono. I casi sospetti vanno sempre segnalati sul sito della Polizia postale.

Ugo Vandelli vice direttore "Il Popolano"

Emilia Romagna. Coronavirus, test ai Poliziotti, il SIULP ringrazia il Governatore Bonaccini

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TamponeSalvaguardia operatività Forze di polizia, medici e sanitari è prioritaria per superare emergenza

Ringrazio a nome di tutte le donne e gli uomini in uniforme della Regione Emilia Romagna il Presidente Stefano Bonaccini per aver accolto l'appello del SIULP e della CISL prevedendo i test epidemiologici anche per i poliziotti e per tutti gli appartenenti alle Forze di polizia e al Soccorso Pubblico che operano in quel territorio, oltre che al personale medico, infermieristico e sanitario. Giacché queste persone oggi rappresentano la linea del Piave nella lotta contro il contagio da COVID-19.

La salvaguardia dell'operatività delle helping profession è fondamentale per arginare e sconfiggere il propagarsi della malattia e, quindi, per garantire la salute, l'ordine e la sicurezza pubblica.

Questo intervento, che si aggiunge a quelli già previsti in altre regioni sebbene mancano ancora molti territori nei quali non è stata adottata la stessa linea di profilassi, aiuta a fronteggiare l'attuale pandemia poiché gli appartenenti alle professioni d'aiuto, quando soccorrono, possono essi stessi diventare mezzo di contagio per la popolazione.

Così Felice Romano, Segretario Generale del SIULP, l'annuncio alla stampa che anche in Emilia Romagna saranno fatti i test rapidi con analisi del sangue anche tutti gli appartenenti alle Forze dell'ordine e del Soccorso Pubblico per accertare il contagio da COVID-19.

Una scelta lungimirante e fondamentale, sottolinea Romano, necessaria per garantire chi, in prima linea oggi lavora incessantemente sia per contrastare il contagio, sia per fornire le cure necessarie ma, soprattutto per evitare che i soccorritori non diventino essi stessi mezzo di propagazione del COVID-19.

Speriamo, conclude Romano, che la possibilità di avere una profilassi più ampia e veloce consenta, sia di arginare e speriamo arrestare il contagio mettendo in sicurezza soprattutto chi è più esposto in questa lotta contro il COVID-19, sia di recuperare quel prezioso tempo che oggi occorre per poter produrre i necessari strumenti di protezione individuale necessari per salvaguardare il maggior numero di cittadini nel frattempo che si arrivi a debellarlo completamente. Per questo un ringraziamento particolare va soprattutto a tutte le aziende e gli imprenditori che stanno riconvertendo la loro linea produttiva per fornire il maggior numero di dispositivi possibile per l'intera comunità nazionale.

Redazione

Morto agente di scorta del Premier Conte

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Si è spento nelle scorse ore, a Roma, il Sostituto Commissario della Polizia di Stato Giorgio Guastamacchia, di 52 anni, in servizio presso il Dipartimento della Pubblica Sicurezza. L'uomo è morto in seguito alle complicazioni di una polmonite da coronavirus che aveva contratto alcune settimane fa e per cui era stato subito ricoverato e intubato. Guastamacchia, che lascia la moglie e due figli, faceva parte della scorta del Presidente del Consiglio dei Ministri, Giuseppe Conte. Il capo della polizia ha espresso sentimenti di cordoglio e di vicinanza ai familiari, attorno ai quali si stringe la grande famiglia della Polizia di Stato. Fabio Conestà, segretario generale del sindacato autonomo di polizia Mosap, scrive: "Esprimiamo il nostro cordoglio e la nostra vicinanza alla famiglia di Giorgio Guastamacchia e siamo vicini a tutti i colleghi che sono in prima linea a fronteggiare questa emergenza, in primis a coloro che ancora sono in condizioni critiche colpite dal virus. Voglio inoltre esprimere la nostra vicinanza anche alle famiglie dei colleghi sottoposti a terapia perché ci rendiamo conto di quanta ansia e frustrazione stanno avendo nell'attesa di una guarigione". Colleghi, ricorda Conestà, "che sono in prima linea per fare rispettare la legge e in particolare i decreti contro questo coronavirus e di conseguenza dare sicurezza ai territori"

. Ugo Vandelli vice direttore "Il Popolano"

Attenzione alla truffa tramite SMS legata a buoni spesa

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VANDELLI UIn questi giorni di emergenza Covid19 è in atto una nuova truffa che sta circolando su WhatsApp e in altre Applicazioni. Nel messaggio è detto che, per far fronte alla crisi, i supermercati stanno offrendo buoni del valore di 200 euro. La truffa si attiva attraverso il collegamento contenuto nel messaggio, con il quale i malintenzionati possono appropriarsi dei dati personali sensibili e usarli per scopi illeciti. Attenzione a non cliccare nel link e non fare circolare il messaggio. Inoltre, è stato rilevato in diverse province italiane, la diffusione di un volantino falso scritto su carta intestata del "Ministero dell'Interno - Dipartimento della Pubblica Sicurezza", con il logo della Repubblica Italiana. Il falso volantino, trovato affisso negli androni delle abitazioni, invita eventuali non residenti degli stabili a lasciare l'appartamento che li ospita, per rientrare nel proprio domicilio di residenza, perché sarebbe in corso l'attività di controllo da parte delle autorità. Riporta anche l'obbligo di presentare, a richiesta, la documentazione di affitto della casa e i propri documenti con foto. Attenzione, perché potrebbe essere l'astuta mossa di qualche malintenzionato per entrare nelle case in questo periodo di emergenza Covid19. È indispensabile, in entrambi i casi, segnalare ogni situazione sospetta alle forze di polizia.

Ugo Vandelli vice direttore Il Popolano

Proseguono le attività di controllo e vigilanza della Polizia locale sul territorio metropolitano

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polizia metropolitanaSanzionati abbandoni di rifiuti nell'imolese, 400 kg di cibo a un canile della pianura bolognese rimasto a corto di volontari

Nonostante gli impegni imposti dall'attuale scenario emergenziale che vede la Polizia locale della Città metropolitana in prima linea sul rispetto delle misure di contenimento del COVID-19, in particolare per quanto riguarda i controlli sui movimenti delle persone e la distribuzione di mascherine, non si ferma l'attività ordinaria di vigilanza sul territorio. La Polizia Locale ha continuato ad eseguire in particolare diversi controlli ambientali in merito agli abbandoni di rifiuti sul suolo pubblico e al regolare smaltimento di rifiuti, constatando diverse violazioni e riuscendo a risalire ai relativi trasgressori. Nelle zone di Imola, Casalfiumanese, Fontanelice e Borgo Tossignano, sono stati individuati e sanzionati i trasgressori, imponendo loro l'obbligo del regolare smaltimento e la successiva verifica tramite i Formulari di identificazione. In particolare, in merito alle notizie di scarichi avvenuti nel Comune di Borgo Tossignano, è stata rintracciata una persona che, abitualmente, abbandonava rifiuti urbani provenienti dalla propria abitazione sull'alveo del Fiume Santerno, nel centro del Comune. È stato inoltre individuato l'autore di un abbandono avvenuto nelle colline di Fontanelice, anch'esso sanzionato in base alle disposizioni del Testo unico ambientale. Sono invece in corso le indagini su abbandoni di Eternit nel comune di Casalfiumanese. Inoltre la Polizia della Città metropolitana ha procacciato 400 kg di croccantini ad un canile della pianura fra Pianoro e Ozzano che ospita e assiste 36 cani vecchi e abbandonati, che a causa della attuale emergenza erano rimasti senza volontari che li gestivano e nutrivano. Gli agenti della Polizia hanno trovato il cibo presso una loro volontaria di Vergato.

Redazione

Nel futuro prossimo è a rischio la “pace sociale"

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daniele-baldini convegnoNecessarie misure di sostegno alle famiglie in difficolta economiche, al sud i primi segnali di disagio sociale si rischia il Far West

L'emergenza sanitaria persiste ed il nostro paese, l'Italia, che sta cercando con ogni mezzo di contenere l'infezione, per il momento, meno dilagante nelle regioni del sud. La situazione del Mezzogiorno, se non contenuta e senza interventi di sostegno economico alle famiglie, oltre alla fornitura di apparecchiature specifiche per curare le persone colpite dal coronavirus, potrebbe rilevarsi drammatica sotto l'aspetto dell'ordine pubblico.
La chiusura, giustissima, delle attività lavorative non necessarie e dell'incremento dei contagi porta ad avere un futuro incerto, un tunnel in cui per ora non si intravedere la luce, e ripercussioni devastanti sull'equilibrio psicologico di alcuni individui come si evince da alcuni gesti dei giorni scorsi... spesa al supermarket senza voler pagare alla cassa, assalto a bancomat .....
Alla luce di questo scenario, la riflessione passa doverosamente alla capacità del paese di ripartire, ma soprattutto, di garantire un sostegno immediato alle tante famiglie in difficolta economica, oltre che sanitaria, che non riescono ad acquistare i beni quotidiani di prima necessità, una situazione definibile di "disagio sociale". Condizione che se non arginata diverrebbe incontrollata, da Far West, trasformandosi in un problema di " pace sociale" e "sicurezza pubblica". Due termini dai confini estremamente deboli che si spera reggano nonostante qualche episodio, se pur isolato, che ha già fatto alzare il libello di guardia.

Daniele Baldini

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