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La Lamborghini Sián omaggia i portici di Bologna

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Lamborghini portici BolognaA seguito del riconoscimento UNESCO, la supersportiva di Sant'Agata percorre le strade dei portici di Bologna

Bologna. Dopo anni di lavoro per la candidatura da parte di Comune, Regione Emilia-Romagna ed Istituzioni, l'UNESCO ha nominato i portici di Bologna patrimonio mondiale dell'umanità.

Con i suoi 62 chilometri di portici, i primi risalenti al XII secolo, Bologna trasforma uno dei suoi simboli architettonici che la caratterizzano in un elemento riconoscibile in tutto il mondo: ogni portico di Bologna è ben distinguibile l'uno dall'altro e sono descritti in poesie, canzoni e romanzi famosi. Dal più antico portico degli Alemanni al più lungo del mondo, il portico che conduce al Santuario della Madonna di San Luca, in cima al colle della Guardia, costituito da ben 666 arcate per una lunghezza di 3796 metri.

L'UNESCO, l'Organizzazione delle nazioni unite per la scienza, cultura e turismo, fondata dopo la Seconda Guerra Mondiale per "promuovere la pace e la comprensione tra le nazioni con l'istruzione, la scienza, la cultura, la comunicazione e l'informazione", con questo aggiudica all'Italia il 58° riconoscimento come luogo di interesse culturale e sociale a livello mondiale.

Automobili Lamborghini vuole rendere omaggio ai portici di Bologna con la Lamborghini Sián, simbolo dell'avanguardia automobilistica che unisce la storia del marchio, con il suo iconico V12, al futuro del design e della tecnologia per lo sviluppo del motore ibrido con il suo supercapacitore.

Redazione

Bologna metropolitana. Trekking col Treno, le escursioni di agosto

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TrahingContinuano anche nel mese di agosto gli appuntamenti di Trekking col Treno 2021, l'iniziativa di Destinazione turistica Bologna metropolitana e CAI sezione Bologna che propone un calendario di escursioni sul territorio bolognese aperte a tutti, da intraprendere a piedi (o in bici) utilizzando il treno per raggiungere il punto di partenza.

Quattro le nuove escursioni previste per il mese di agosto, per chi è a Bologna e desidera cercare un po' di fresco sui colli o in quota. Si inizia con il trekking Memoria in movimento (1 Agosto), un itinerario sui colli bolognesi che anticipa la commemorazione della strage del 2 Agosto 1980 e si conclude proprio alla stazione di Bologna. Si prosegue con un'altra commemorazione tra boschi di San Benedetto Val di Sambro nel trekking Italicus e i boschi di Monteacuto Vallese (8 agosto), un'escursione in ricordo della bomba e dei morti e feriti nella tragedia del treno Italicus, che segue nel suo percorso anche il racconto del giovane Nando Barbari nella comunità dell'Appennino degli anni '40.

Appuntamento successivo il rinfrescante trekking Suviana: un lago tra i monti (22 agosto), escursione ad anello tra Porretta Terme le rive del lago di Suviana per scoprire gli affascinanti scorci di questo specchio d'acqua.

Agosto si conclude infine su Il sentiero dei gessaroli...poi vigneti (29 agosto), un percorso vario e ricco di interesse, che dai gessi di Zola Predosa attraverso una ripida e boscosa forra conduce alla riva del fiume Reno attraversando i vigneti che nel tramonto dell'estate bolognese si preparano a dare alle cantine l'uva per produrre l'ottimo vino locale.

In ottica di sicurezza, quest'anno i trekking prevedono la prenotazione obbligatoria per un massimo di 20 partecipanti, da effettuarsi sul sito www.trekkingcoltreno.it.

La prenotazione apre il lunedì mattina precedente ciascuna escursione (ore 10 circa) e chiude il venerdì pomeriggio (ore 17).

Tutte le informazioni sulle escursioni e sulle modalità di partecipazione sono disponibili sul sito www.trekkingcoltreno.it

Redazione

Il Bilancio di fine mandato della Città metropolitana di Bologna

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MerolaUn sito e un video per raccontare 5 anni: dall'approvazione dei grandi Piani (Psm, Pums, Ptm) allo sblocco delle infrastrutture, dalla svolta sulla Mobilità sostenibile al Turismo che diventa metropolitano fino al Piano scuole e all'emergenza Covid...

È stato presentato ieri mattina dal sindaco Virginio Merola, affiancato dai consiglieri metropolitani delegati, il Bilancio di fine mandato (2016-2021) della Città metropolitana di Bologna.
Si avvia al termine il primo mandato completo della Città metropolitana di Bologna, che ha preso il via nel giugno 2016 con l'elezione del sindaco del comune capoluogo - che per legge è anche sindaco metropolitano – dopo l'Istituzione del nuovo Ente prevista dalla legge Delrio avvenuta il 1° gennaio 2015.

Un mandato caratterizzato da investimenti straordinari con Fondi e nazionali ed europei (quasi 200 milioni considerando anche i 3 progetti finanziati dal recentissimo bando Pinqua per la riqualificazione) e da una nuova stagione di pianificazione e sviluppo del territorio grazie all'approvazione (prima Città metropolitana in Italia a farlo) di: Piano Strategico Metropolitano, Piano Territoriale Metropolitano, Piano Urbano della Mobilità Sostenibile e Agenda per lo sviluppo sostenibile.

Cinque anni di cui ricorderemo anche: gli investimenti senza precedenti nelle scuole superiori (100 milioni), lo sblocco o la realizzazione di grandi infrastrutture ferme da decenni, l'affermazione di Bologna metropolitana come unica Destinazione turistica, la novità della Bicipolitana e delle grandi Ciclovie (con il grande successo di quella del Sole), i progetti per le pari opportunità e il contrasto alle discriminazioni di genere.

Con un ultimo anno di mandato segnato dall'emergenza Covid che ha visto la Città metropolitana in prima linea, insieme a Unioni e Comuni, con il Fondo sociale di Comunità e il sostegno alle imprese e al mondo del lavoro per rendere Bologna metropolitana sempre più attrattiva e con un'alta qualità dell'occupazione.

Sito dedicato: https://www.cittametropolitana.bo.it/mandato20162021/ 

Video: https://www.youtube.com/watch?v=cZYbGTgDXTg

Redazione

Sasso Marconi: dal 30 luglio, cinque concerti nei cimiteri cittadini

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banda bignardiCinque serate per restare vicini alle persone più care attraverso le suggestioni evocate dalla musica. Apre la rassegna il concerto della Banda Bignardi al cimitero di San Lorenzo

I cimiteri sono da sempre luoghi per ricordare familiari e amici che ci hanno lasciato. Luoghi dove, nel tempo, si rinnovano la memoria e gli affetti.

Poiché la pandemia ha privato alcuni defunti di un funerale confortato dall'abbraccio dei conoscenti, l'Amministrazione comunale ha pensato di riempire questo vuoto con alcune serate dedicate, scegliendo la musica come strumento di vicinanza ed empatia per ricordare chi non è stato possibile accompagnare nell'ultimo viaggio.

E così da venerdì 30 luglio il grande cimitero di San Lorenzo, i piccoli cimiteri di Moglio, Lagune e Battedizzo e il parco dell'Olivetta ospiteranno cinque concerti al tramonto: la rassegna - ribattezzata "Le cose della vita", sarà un'occasione per ascoltare note e melodie di grande suggestione riecheggiare nel rispettoso silenzio di questi luoghi, restando idealmente vicini, per una sera ancora, alle persone più care.

Ad accompagnarci in questo suggestivo viaggio sonoro saranno la Banda "Bignardi" di Monzuno, Lucilla Galeazzi, i Bevano Est, Eloisa Atti e Mirco Menna con il suo omaggio a Domenico Modugno.

Si comincia venerdì 30 luglio (ore 21) con l'esibizione della Banda "Bignardi", che al cimitero di San Lorenzo proporrà una selezione di brani che spaziano dai grandi autori del '600 (come Bach e Händel) ai musicisti dell'800/900, dalle colonne sonore di film e musical alla musica leggera di casa nostra, con le canzoni di Paolo Conte e Fabrizio De Andrè.

Redazione

Ciclovia del Sole, ok a convenzione per riqualificare l’attraversamento dei centri abitati

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Ciclovia del Sole BolognaIl Consiglio metropolitano approva la convenzione tra la Regione, Città metropolitana e Provincia di Modena per riqualificare l'attraversamento dei centri abitati sulla Bologna-Verona e realizzare il tratto Casalecchio-Marzabotto: 5 milioni di euro dal Ministero

Il Consiglio metropolitano ha approvato all'unanimità nell'ultima seduta la convenzione tra Regione Emilia-Romagna, Città metropolitana di Bologna e Provincia di Modena per la "progettazione e realizzazione dei tratti ciclabili del lotto prioritario della Regione Emilia-Romagna, con finanziamento ministeriale della Ciclovia del Sole".

Il Ministero ha finanziato tre tratti in regione, per una lunghezza totale di 49 km e nello specifico:

Tratto dal confine regionale con la Lombardia da Concordia sul Secchia–Mirandola in territorio modenese;
Attraversamento del centro abitato di San Felice sul Panaro in territorio modenese;
Attraversamento dei centri abitati di Crevalcore, San Giovanni in Persiceto e Sala Bolognese, in territorio bolognese;
Tratto Casalecchio-Marzabotto in territorio bolognese.

Alla Città metropolitana di Bologna arriveranno dunque 5.110.120,56 euro per la riqualificazione dei tratti ciclabili di attraversamento dei centri abitati di Crevalcore, San Giovanni in Persiceto e Sala Bolognese (esterni dunque al tracciato inaugurato recentemente sull'ex ferrovia Bologna-Verona) e per la realizzazione del tratto appenninico da Casalecchio a Marzabotto.

"Con questa decisione – è il commento del consigliere delegato alla Mobilità Sostenibile Marco Monesi - la Città metropolitana di Bologna pone un altro tassello per la realizzazione della Ciclovia del Sole-Eurovelo 7. Gli interventi nei centri abitati incrementeranno la sicurezza e la qualità del percorso recentemente inaugurato mentre la realizzazione del collegamento sud consentirà di connettere Bologna con il tratto già esistente a Marzabotto e con quello di prossima realizzazione da Sperticano a Riola, che dovrebbe partire a fine anno, garantendo di fatto che si potrà percorrere l'intero territorio metropolitano".

La Regione, inoltre, si impegna a reperire specifiche risorse (24.000 euro) per il supporto agli uffici della Città metropolitana per la progettazione degli interventi.

Redazione

Lamborghini Aventador: 10 innovazioni in 10 anni di storia

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Aventador EvolutionNel marzo 2011 a Ginevra, in occasione della presentazione della Aventador LP 700-4, Stephan Winkelmann, Presidente e CEO di Automobili Lamborghini, dichiarò: "Con la Aventador LP 700-4 diventa realtà il futuro delle nostre Supercar". Oggi, dopo 10 anni, Automobili Lamborghini celebra la storia della sua vettura V12, icona mondiale, raccontando le 10 innovazioni che in 10 anni la Lamborghini Aventador ha portato con sé.

Il valore della Lamborghini Aventador non è legato unicamente alla potenza del suo V12 naturalmente aspirato o alle sue prestazioni. È legato anche alle innovazioni tecniche e tecnologiche presentate negli anni attraverso le quattro versioni: LP 700-4, Superveloce, S e SVJ.

1. Il Carbonio

La Aventador LP 700-4, con la sua monoscocca in carbonio, inedita sino ad allora nelle supercar del Toro, ha consolidato la leadership di Lamborghini nella produzione e nello sviluppo di materiali compositi, rendendo la casa di Sant'Agata la prima azienda a riuscire a produrre in casa e in numero elevato elementi così importanti in Carbonio.

La monoscocca in carbonio della Aventador, costruita utilizzando diverse tecnologie a brevetto Lamborghini, è di tipo "integrale" e riunisce in un'unica struttura la cellula-abitacolo, il pianale e il tetto della vettura ed assicura un'altissima rigidità strutturale. Unita ai due telaietti in alluminio, anteriore e posteriore, costituisce una soluzione ingegneristica di elevata rigidità strutturale con un peso totale estremamente ridotto, pari a soli 229,5 Kg.

Nella versione Roadster della Aventador il tetto è composto di due elementi ed è costruito interamente in fibra di carbonio, rappresentando un ulteriore passo avanti rispetto alla Murcíelago che aveva una cappotta in tela. Queste tecnologie assicurano la massima resa estetica e di rigidezza mantenendo un'estrema leggerezza. Infatti, ciascun elemento del tetto pesa meno di 6 kg.

Dalla versione Superveloce, l'uso della fibra di carbonio è aumentato: nei pannelli porta e nei brancardi, rinnovati in materiali compositi superleggeri (SMC) e, soprattutto, negli interni, dove, per la prima volta in una vettura di produzione, è stata usata la tecnologia Carbon Skin®, materiale super leggero che, unito ad una resina altamente specializzata, risulta molto morbido al tatto, estremamente resistente all'usura e molto flessibile.

2. Trazione integrale

La potenza estrema della Lamborghini Aventador ha necessitato, sin dalla sua prima versione, di un sistema di trasmissione affidabile che possa dare la migliore esperienza di guida al pilota.

La distribuzione della coppia, tra le ruote anteriori e posteriori, gestita elettronicamente, è basata su tre componenti: un ripartitore di coppia Haldex , un differenziale autobloccante posteriore e un differenziale anteriore che lavora insieme all'ESP. Nell'arco di pochi millisecondi tale sistema è capace di adeguare la ripartizione della coppia alle condizioni dinamiche della vettura sino a dare, nei casi più critici, il 60% della coppia all'asse anteriore seguendo la modalità di guida selezionata dal pilota.

3. Sospensioni

La Lamborghini Aventador, sin dalla prima versione, dell'innovativo sistema di sospensioni Push Rod. Il sistema, ispirato al mondo della Formula 1, è caratterizzato dai "puntoni" (rod) fissati nella zona inferiore del porta mozzo di ogni ruota, che "trasmettono la forza" (push) ai gruppi molla ammortizzatori, montati nella zona superiore del telaio e in senso orizzontale, sia davanti sia dietro. Il sistema di sospensioni Push Rod di Lamborghini ha incorporato successivamente, sulla Aventador Superveloce, anche gli ammortizzatori Magneto-Reologici (MRS), in grado di rispondere in modo immediato alle condizioni dell'asfalto e allo stile di guida: lo smorzamento è regolato individualmente ad ogni curva, riducendo fortemente il rollio e rendendo lo sterzo e il comportamento della vettura decisamente più reattivi. Questo funzionamento "adattivo" delle sospensioni riduce anche l'affondamento dell'anteriore in fase di frenata.

4. Cambio robotizzato Indipendent Shifting Rods (ISR)

La Aventador monta un cambio robotizzato, fatto eccezionale nel 2011 per una supersportiva stradale. Il sistema, con sette rapporti più la retro, assicura cambiate velocissime. Il cambio ISR (Indipendent Shifting Rods), traducibile in "aste di spostamento indipendenti" prevede due aste di spostamento simultaneo dei sincronizzatori in carbonio per diminuirne il peso: una per l'innesto della marcia ed una per il disinnesto. Tale sistema ha permesso a Lamborghini di raggiungere un tempo di cambiata di appena 50 millisecondi, la velocità con cui si muove l'occhio umano.

5. Drive Select Mode e modalità EGO

Anche la personalizzazione dello stile di guida si è evoluta assieme all'Aventador: le modalità di guida nella Aventador LP 700-4 offrivano cinque stili di cambio: tre manuali (strada, sport e corsa) e due automatiche (strada-auto e sport-auto). Nella Aventador Superveloce, invece, tali modalità hanno aumentato la loro capacità di modifica dell'assetto di guida dando la possibilità, tramite le tre modalità del sistema Drive Select: Strada, Sport e Corsa, di adattare: motore, trasmissione, differenziali, ammortizzatori e sterzo. Una grande evoluzione è arrivata nella Aventador S , che permette al conducente di scegliere tra quattro diverse modalità di guida: STRADA, SPORT, CORSA ed EGO. La nuova modalità di guida EGO, consente ulteriori profili di configurazione che il conducente può personalizzare, selezionando i propri parametri preferiti per trazione, sterzata e sospensioni all'interno della gamma delle impostazioni STRADA, SPORT e CORSA.

6. Lamborghini Dinamica Veicolo Attiva (LDVA)

Nella Aventador Il controllo longitudinale è dato dall'unità di controllo Lamborghini Dinamica Veicolo Attiva (LDVA), una migliorata strategia ESC, introdotta per la prima volta nella Aventador S, con un più rapido e accurato controllo della trazione e della dinamica della vettura, a seconda della modalità di guida selezionata. LDVA è una sorta di cervello elettronico che riceve in tempo reale informazioni precise sulla mobilità del veicolo attraverso input trasmessi da tutti i sensori presenti sull'auto. Ha quindi la funzione di definire in modo istantaneo il miglior set up per tutti i sistemi attivi e di garantire così il miglior comportamento dinamico per ogni condizione di guida.

7. Aerodinamica Lamborghini Attiva 2.0 (ALA 2.0) e LDVA 2.0

Per migliorare la tenuta e le prestazioni dell'Aventador, nella versione SVJ, è stata introdotta la Aerodinamica Lamborghini Attiva 2.0 e una migliorata LDVA di seconda generazione.

Il sistema ALA, brevetto Lamborghini, comparso per la prima volta sulla Huracán Performante, diventa ALA 2.0 nell'Aventador SVJ, per la quale è stato ricalibrato in considerazione delle maggiori accelerazioni laterali della vettura e contestualmente il design delle prese d'aria e dei canali aerodinamici è stato ridefinito.

Il sistema ALA varia attivamente il carico aerodinamico per raggiungere un'elevata deportanza o una bassa resistenza, a seconda delle condizioni dinamiche. I motori attivati elettronicamente aprono o chiudono i flap attivi nello splitter frontale e sul cofano motore che indirizzano il flusso d'aria nella parte anteriore e posteriore. Attraverso l'unità di controllo Lamborghini Dinamica Veicolo Attiva 2.0 (LDVA 2.0), con sensori inerziali migliorati, tutti i sistemi elettronici della vettura vengono gestiti in tempo reale e i flap del sistema ALA vengono attivati in meno di 500 millisecondi per garantire la migliore configurazione aerodinamica della vettura in ogni condizione di guida.

8. Quattro ruote sterzanti

Con l'introduzione dell'Aventador S il controllo laterale beneficia del sistema a quattro ruote sterzanti, adottato per la prima volta su una Lamborghini di serie. Questo sistema garantisce una maggiore agilità alle basse e medie velocità e più stabilità alle alte velocità. Sull'asse anteriore è combinato con lo sterzo dinamico Lamborghini Dynamic Steering (LDS), che garantisce una risposta più naturale e maggiore reattività nelle curve più strette e specificatamente adattato per essere integrato con il Lamborghini Rear-wheel Steering (LRS), il sistema sterzante posteriore. Due attuatori separati reagiscono in cinque millisecondi alle sterzate del conducente, permettendo così una regolazione in tempo reale di angolazione e un migliore bilanciamento tra tenuta e trazione. A bassa velocità, le ruote posteriori si trovano nella direzione opposta rispetto all'angolo di sterzata, riducendo così virtualmente il passo. Ad alta velocità, invece, le ruote anteriori e quelle posteriori hanno la stessa direzione di sterzata, assetto che permette di ampliare virtualmente il passo, garantendo così una maggiore stabilità e ottimizzando la reattività della vettura.

9. Stop and Start system

Sin dal 2011 Lamborghini ha dimostrato sensibilità verso la diminuzione dei consumi e dell'inquinamento e soprattutto verso l'aumento di efficienza. La Lamborghini Aventador, sin dalla versione LP 700-4, monta un innovativo e velocissimo sistema stop start dotato di supercap per l'accumulo di energia elettrica che consente una significativa riduzione di consumi di carburante. Per il nuovo sistema stop-start dell'Aventador, la Casa di Sant'Agata utilizza una tecnologia d'avanguardia assoluta e fino a quel momento inedita nel mondo dell'automobile: l'energia elettrica per riaccendere il motore dopo una fase di arresto (ad esempio al semaforo) è fornita da dal supercap: il riavvio è estremamente veloce: il V12 riprende a girare entro 180 millisecondi, quindi molto più velocemente rispetto a un sistema stop-start convenzionale. In linea con la filosofia della costruzione leggera della Casa, la nuova tecnologia fornisce una riduzione di peso pari a 3 chilogrammi. La classica batteria del veicolo alimenta soltanto i sistemi elettronici, ha dimensioni più piccole e dura praticamente per tutta la vita del veicolo.

10. Cylinder Deactivation System, CDS

La seconda tecnologia per aumentare l'efficienza è costituita dal sistema di disattivazione cilindri (Cylinder Deactivation System, CDS). Nel funzionamento a carico ridotto e con velocità di marcia sotto i 135 km/h il CDS disattiva una delle due bancate di cilindri, cosicché il propulsore continua a funzionare come un sei cilindri in linea. Al minimo azionamento dell'acceleratore ritorna disponibile la potenza completa. Sia il CDS sia il sistema stop-start lavorano con velocità estrema, praticamente senza che il guidatore se ne accorga e senza penalizzare minimamente l'affascinante emozione di guida. Forniscono però un sensibile miglioramento di efficienza: rispetto alla stessa vettura senza le tecnologie sopra citate, il consumo combinato dell'Aventador si riduce del 7%. A velocità autostradale di circa 130 km/h, la riduzione di consumi ed emissioni inquinanti si attesta al 20% circa.

Ricordando l'origine dei nomi delle vetture Lamborghini sono vari i tori da corrida da cui le vetture della casa di Sant'Agata Bolognese hanno preso il nome: Miura, Jarama, Reventón e Murciélago, ma uno dei più valorosi di loro è il toro Aventador.

Aventador, nel 1993 a Saragozza, durante la corrida, si dimostrò il toro più valoroso. Seguendone la storia il bolide presentato da Automobili Lamborghini nel 2011 ha dimostrato il suo valore nel campo automobilistico continuando con determinazione la sua corrida in 10 anni di innovazioni.

Redazione

Una nuova Lamborghini Huracán Evo Follow Me per l’Aeroporto di Bologna

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Lamborghini Follow MeAutomobili Lamborghini rinnova per la settima volta la collaborazione con l'Aeroporto Guglielmo Marconi di Bologna e consegna una nuova vettura Follow Me, una Huracán Evo, che guiderà gli aerei in arrivo e partenza verso il piazzale di sosta e la via di rullaggio fino al 7 gennaio 2022.

La Huracán Evo Follow Me, supersportiva dal motore V10 aspirato da 5,2 litri e 640 CV, è caratterizzata da una livrea appositamente disegnata dal Centro Stile Lamborghini. Sulla base Verde Turbine Matt emerge la grafica a scacchi Arancione Matt che ricorda i mezzi operativi delle aree di manovra degli aeroplani. A completare gli esterni la scritta "Follow Me in Our Beautiful Country" sottolineata dal tricolore italiano. La vettura è inoltre dotata dei lampeggianti di segnalazione e radio collegata con la Torre di Controllo dell'Aeroporto.

Redazione

Ciclovia del Sole, da ieri la segnaletica sul percorso provvisorio

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Ciclovia del Sole BolognaBologna. Conclusi i lavori e la segnaletica sul collegamento provvisorio dalla stazione di Osteria Nuova (Sala Bolognese), dove termina la Ciclovia del Sole in sede propria sull'ex ferrovia Bologna-Verona, al capoluogo. Da oggi infatti la segnaletica della Ciclabile europea conduce fino alla Tangenziale delle biciclette di Bologna.

Un itinerario alternativo e temporaneo che, attraverso strade secondarie e a basso traffico adeguatamente segnalate, offre ai cicloturisti un'alternativa diretta e sicura per raggiungere il capoluogo senza dover ricorrere necessariamente all'intermodalità.

Lungo questo tracciato provvisorio sono stati realizzati interventi che riguardano essenzialmente l'utilizzo di segnaletica verticale di direzione e l'applicazione di segnaletica orizzontale per la moderazione della velocità, la riconoscibilità dell'itinerario cicloturistico e la tutela dei ciclisti.

L'itinerario temporaneo, lungo circa 18 km, parte dalla stazione di Osteria Nuova (Sala Bolognese), attraversa il paese lungo il suo asse viario principale, Via Gramsci, e raggiunge la SP568 - Via Persicetana - attraverso la Via Ferrovia. I ciclisti vengono indirizzati da cartelli e pittogrammi, pedalando su corsie ciclabili di nuova concezione: inserite direttamente in carreggiata con linea tratteggiata e transitabili dalle automobili.

Per collegare Via Ferrovia a Via Sacernia è invece stato realizzato un percorso ciclabile sterrato dedicato, che occupa una fascia di circa 3 m a sud-ovest della Persicetana nelle attuali aree agricole, in accordo con i proprietari delle aziende attraversate.

Il percorso prosegue poi verso la località di Sacerno percorrendo Via Sacernia, una strada scarsamente trafficata, dove la sicurezza della promiscuità ciclo-veicolare è garantita dall'abbassamento del limite di velocità, dall'aggiunta di pittogrammi a terra con il logo della Ciclovia e dall'inserimento di bande rumorose.

I medesimi interventi di segnalamento e moderazione della velocità a tutela dell'utenza lenta sono ripetuti lungo Via di Mezzo Ponente e Via Bacciliera, fino a raggiungere la stazione FS di Lavino di Mezzo, oltre la quale si sottopassa via Umbro Lorenzini (cosiddetta tangenziale di Lavino e Anzola) proseguendo lungo le vie Libertà e Dante, fino a raggiungere la Via Emilia Ponente, dove si raccorda con le ciclabili emergenziali recentemente realizzate dal Comune di Bologna fino alla località La Pioppa. L'itinerario che porta a Bologna è anch'esso caratterizzato da interventi di segnaletica verticale e si attesta principalmente su connessioni ciclabili esistenti. Dalla località La Pioppa attraversa il quartiere di Borgo Panigale lungo gli assi di via Martin Luther King, Pasteur, Nani e Sciesa, per poi scendere a sud della via Emilia, in direzione est, attraverso gli assi di via del Faggiolo e Togliatti. I cicloturisti attraversano poi il quartiere Saragozza e raggiungono il centro del capoluogo attraverso gli assi di via Valdossola e via Sabotino.

La connessione ciclabile definitiva tra Osteria Nuova e Bologna, già progettata, finanziata e che verrà realizzata nei prossimi anni, prevede la realizzazione del sovrappasso della linea ferroviaria Bologna-Verona, l'attraversamento di Calderara, un percorso a nord dell'Aeroporto nella fascia boscata e quindi l'arrivo a Bologna lungo la sponda ovest del fiume Reno.

Inoltre, alla luce del successo che sta riscuotendo la Ciclovia, il Comune di Sala Bolognese ha indetto una manifestazione di interesse per individuare operatori economici interessati a svolgere servizi di mobilità in sharing con biciclette elettriche (tipo "e-bike") e biciclette classiche.

Il soggetto aggiudicatario dovrà occuparsi anche della progettazione e installazione delle infrastrutture necessarie al ricovero e parcheggio delle biciclette, nonché della loro manutenzione ordinaria e straordinaria.

I soggetti interessati dovranno far pervenire all'Area Tecnica del Comune di Sala Bolognese, entro le ore 12 di giovedì 1 luglio 2021 la propria manifestazione di interesse a mezzo PEC all'indirizzo: Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo. .

L'avviso, il fac - simile della domanda e tutti i contatti per informazioni e chiarimenti sono consultabili sul sito istituzionale del Comune.

Redazione

Lamborghini Huracán EVO RWD Spyder, la rivista americana Robb Report: “Best Convertible for 2021”

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Huracán EVO RWD SpyderLa nota rivista americana di luxury lifestyle, Robb Report, ha annunciato ieri che la Lamborghini Huracán EVO Rear-Wheel Drive (RWD) Spyder ha vinto il titolo di migliore vettura scoperta del 2021: "Best Convertible for 2021". L'ultima supersportiva della Casa del Toro ha ricevuto questo riconoscimento nella 33a edizione annuale "Best of the Best" della rivista, in cui è stata annoverata insieme al meglio del settore di lusso: automobili, yacht, gioielli, hotel, alta moda e design. Di recente, all'inizio del 2021, la Huracán EVO RWD Spyder era già stata nominata da Robb Report "Sports Car of The Year".

"Ringraziamo Robb Report per aver conferito alla Huracán EVO RWD Spyder ben due premi speciali quest'anno," ha dichiarato Stephan Winkelmann, Presidente e CEO di Automobili Lamborghini. "Dal suo debutto nel 2014, la famiglia Huracán è stata largamente acclamata da media, fan e clienti e questi premi non fanno che confermare la sua grande attrattività."

La Huracán EVO RWD Spyder, con un motore aspirato V10 Lamborghini da 5,2 litri, è la più recente evoluzione open-top della gamma Huracán. Offerta anche in versione Coupé, si tratta dell'unico modello Lamborghini a trazione posteriore attualmente disponibile ed è dotato del nuovo Performance Traction Control System (P-TCS), che elimina la ripartizione di coppia e agevola le derapate in modalità Sport. Con una potenza di 610 CV, è in grado di passare da 0 a 100 km/h in 3,5 secondi e di raggiungere una velocità massima di 325 km/h.

Redazione

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