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Sulla dichiarazioni di Pier Ferdinando Casini a seguito "chi convive, sia si tratti di persone dello stesso sesso sia di sesso diverso, ha diritto a tutele civili. È necessario che ci sia una garanzia dello Stato" e aggiunto che "il matrimonio tra gay mi trova agli antipodi. Conosco tante persone gay che non ci pensano nemmeno, ma ritengono sia una forzatura del radicalismo ideologico" è intervenuto il presidente nazionale Arcigay, Paolo Patanè ( in foto ), che ha ribattuto:
"Siamo seriamente preoccupati dalla superficialità delle valutazioni di un politico che si candida al governo del Paese e che valuta l'opportunità di riconoscere un diritto fondamentale come quello di sposarsi e di realizzare l'eguaglianza tra le persone prendendo a prestito, e interpretando, le impressioni della sua cerchia di amicizie e conoscenze, in barba ad una autentica attenzione della realtà delle migliaia di coppie dello stesso sesso e dei loro figli e dei progressi condotti in Occidente su questo terreno.