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San Lazzaro, abbattuto dalla Polizia locale un grosso cinghiale sceso nel parco della Resistenza

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cinghialeNel primo pomeriggio di lunedì un esemplare di cinghiale adulto è stato abbattuto da un agente della Polizia locale della Città metropolitana nel Parco della Resistenza di San Lazzaro di Savena, nelle vicinanze delle scuole Mattei.

Il grosso maschio definito "solengo", ossia che conduce una vita solitaria e non in branco, era sceso fino al parco a sgrufolare in pieno giorno, incurante delle tante persone presenti.

Gli agenti metropolitani, contattati dalla Polizia municipale di San Lazzaro, che nel frattempo aveva fatto allontanare le persone e i bambini incuriositi dall'insolita presenza, arrivati sul posto hanno valutato con attenzione lo scenario e, una volta verificata l'assenza di pericoli e adottate tutte le misure di sicurezza necessarie, hanno deciso di procedere all'abbattimento dell'animale. Un agente esperto, con un solo colpo della carabina in dotazione ha colpito il cinghiale che è deceduto senza sofferenze.

"Esprimo i miei complimenti agli agenti – ha dichiarato il consigliere delegato della Città metropolitana Raffaele Persiano – che ancora una volta hanno dimostrato grande professionalità. Rimane per noi una priorità l'eradicazione dei cinghiali dalle zone di pianura. In quest'ottica ho chiesto anche un maggiore impegno all'Ente parchi per mettere in campo azioni più attente e mirate al fine di ridurre la presenza di ungulati nel Parco dei Gessi che crea ancora problemi a residenti e agricoltori. Continuerò a seguire il tema personalmente e con la dovuta attenzione per la sicurezza dei cittadini".

Redazione

Imola, la Polizia Locale della Città metropolitana trova il responsabile di una discarica abusiva

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DiscaricaImolaNell'ambito dell'attività di contrasto ai reati in campo ambientale prosegue l'impegno della Polizia Locale della Città metropolitana di Bologna che ha accertato, grazie alla segnalazione di un cittadino, un abbandono di rifiuti sull'argine del fiume Santerno in località Zello nel comune di Imola.

Dalle indagini eseguite, dopo approfondita ricerca, gli Agenti dell'Ufficio di Zona 6 Imola hanno riscontrato, tra i materiali rinvenuti, la presenza di imballaggi, piastrelle, plastiche, coibentazioni, liquidi e altri rifiuti solidi urbani provenienti da un cantiere di ristrutturazione edilizia distante alcuni chilometri.

La verifica sulla corrispondenza tra i rifiuti esaminati e i materiali utilizzati nel cantiere ha consentito, dopo un controllo sulla documentazione in cantiere, di deferire all'Autorità Giudiziaria il responsabile dei lavori, per gestione non autorizzata di rifiuti non pericolosi, ponendo sotto sequestro penale l'area teatro dell'abbandono, in attesa delle disposizioni della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Bologna.

Redazione

Bologna. Misure antismog: superati i limiti di PM10, da domani le misure emergenziali

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smogBologna, Imola e Comuni dell'agglomerato, da domani  stop ai diesel euro 4, riscaldamenti abbassati e limiti su combustione delle biomasse

A seguito dei controlli eseguiti da ARPAE, si è rilevato anche nel bolognese il superamento continuativo per 3 giorni (dall'ultimo rilevamento di lunedì scorso a quello effettuato sulla giornata di ieri) dei limiti delle polveri PM10.

Pertanto come previsto dagli accordi regionali, da domani venerdì 7 dicembre a lunedì 10 compreso, a Bologna, Imola e nei dieci comuni dell'agglomerato, entrano in vigore le misure emergenziali per abbassare i livelli di inquinamento che ora scattano già dopo tre giorni di sforamento delle polveri sottili.

Nella fascia oraria 8,30 – 18,30 il blocco della circolazione è esteso a tutti i veicoli (auto e commerciali) diesel euro 4, oltre ai diesel euro 0-1-2-3 e ai benzina euro 0 – 1, già interessati dalle limitazioni previste dal lunedì al venerdì e nelle domeniche ecologiche.

Le limitazioni riguardano i Comuni dell'agglomerato di Bologna (Argelato, Calderara di Reno, Casalecchio di Reno, Castel Maggiore, Castenaso, Granarolo dell'Emilia, Ozzano dell'Emilia, San Lazzaro di Savena e Zola Predosa) oltre a Bologna e Imola.

Oltre alle limitazioni sulla circolazione dei veicoli, l'adozione delle misure emergenziali comporta:
- il divieto di uso di biomasse per il riscaldamento domestico (in presenza di impianto alternativo) con classe di prestazione emissiva minore di 3 stelle o 4 stelle,
- l'abbassamento del riscaldamento fino a un max di 19° nelle case e 17° in attività produttive e artigianali (sono esclusi da tale obbligo gli ospedali, case di cura, scuole e luoghi che ospitano attività sportive),
- divieto di combustione all'aperto,
- divieto di sosta con motori accesi,
- divieto di spandimento di liquami zootecnici senza tecniche ecosostenibili.

Le misure emergenziali resteranno in vigore fino a lunedì prossimo 10 dicembre, giorno in cui ARPAE eseguirà una nuova verifica con emissione di bollettino.

Sono esclusi dalle limitazioni tutti i veicoli elettrici, ibridi, a metano e GPL, o con almeno 3 persone a bordo (car pooling) e i veicoli in deroga. Sono inoltre state individuate deroghe specifiche per alcune tipologie di veicoli e di utenti.

La Città metropolitana ha immediatamente attivato il servizio di Alert sms e email inviando agli oltre 3.500 iscritti l'avviso del blocco.

È online l'app "Che Aria è" attraverso cui tutti i cittadini potranno avere un'informazione semplice e costante sullo stato della qualità dell'aria in città, potranno ricevere suggerimenti e consigli sui comportamenti corretti che riducano l'impatto dell'inquinamento atmosferico e i rischi per la salute. Si può accedere al servizio visitando il sito www.fondazioneinnovazioneurbana.it/progetto/laboratorioaria oppure scaricando l'applicazione gratuita "Che Aria è" per ora disponibile su Play Store (per Android) e su App Store (per iOS).

L'app è uno degli esiti del Laboratorio Aria, il percorso partecipativo di comunicazione ambientale nato dalla collaborazione tra Comune e Università, Arpae Emilia-Romagna, Ausl Bologna e Città Metropolitana e coordinato dalla Fondazione per l'Innovazione Urbana.
Finora l'app è stata scaricata 273 volte e 1300 sono state le visualizzazioni, sul sito fondazioneinnovazioneurbana.it, delle pagine che la contengono.

Maggiori informazioni su: www.cittametropolitana.bo.it/pianoaria e www.arpae.it

Redazione

Sabato 1 dicembre, premiazione vincitori del Concorso letterario nazionale " Guido Zucchi 2018"

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Concorso Letterario ZucchiLa cerimonia si terrà, alle ore 15.00, presso il Teatro Duse di Bologna
Bologna. Tutto pronto per la kermesse che vedrà sul palco del teatro Duse i vincitori del Concorso letterario nazionale " Guido Zucchi 2018" in ricordo del Dottor Guido Zucchi che oltre la medicina amava l'arte e la scrittura. La cerimonia del concorso, promosso dalla moglie, Vittoria Borghetti Zucchi, con l'associazione "Succede solo a Bologna" si terra nel pomeriggio di sabato 1 dicembre alle ore 15,00.

Redazione

Domenica 25 la prima domenica ecologica a Bologna, Imola e nell'agglomerato

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smogStop a diesel euro 3 e benzina euro 1 in 12 comuni della città metropolitana

Domenica 25 novembre sarà la prima domenica ecologica nella città metropolitana di Bologna. Oltre al capoluogo e Imola sono coinvolti 10 Comuni dell'agglomerato di Bologna: Argelato, Calderara di Reno, Casalecchio di Reno, Castel Maggiore, Castenaso, Granarolo dell'Emilia, Ozzano dell'Emilia, Pianoro, San Lazzaro di Savena e Zola Predosa.

Le limitazioni alla circolazione riguardano i veicoli benzina fino all'euro 1, diesel fino all'euro 3 e ciclomotori pre euro. Sono previste deroghe a tutela di particolari necessità quotidiane: esentati, fra gli altri, lavoratori turnisti, chi si sposta per cura e assistenza e i meno abbienti con Isee annuo fino a 14mila euro (qui tutte le deroghe previste ai limiti alla circolazione dei veicoli).

Per la stagione 2018-2019 le domeniche ecologiche saranno otto, omogenee su tutto il territorio bolognese: 25 novembre, 2 dicembre, 6 e 20 gennaio, 10 e 17 febbraio, 3 e 24 marzo.

La Città metropolitana ha inviato il messaggio (sms o mail) per avvisare della domenica ecologica del 25 novembre a circa 3.500 iscritti al servizio di Alert. Qui è possibile iscriversi al servizio e ricevere l'avviso delle prossime domeniche e le allerte sui blocchi emergenziali in caso di sforamenti dei livelli di smog.

Per conoscere nel dettaglio le limitazioni in vigore nei singoli Comuni è necessario consultare le relative ordinanze.

Redazione

Provincia di Bologna: Catene a bordo, da giovedì 15 novembre scatta l'obbligo

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Obbligo gomme neveL'obbligo per gli utenti della strada di "equipaggiare i propri veicoli con gli opportuni mezzi antisdrucciolevoli (catene) o gli speciali pneumatici da neve al fine di non costituire pericolo o intralcio per la circolazione" scatterà come ogni anno il 15 novembre e resterà in vigore fino al 15 aprile 2019.

Per il periodo invernale si ricorda inoltre che, per una maggiore sicurezza sulle strade, è necessario circolare con particolare prudenza e a velocità moderata, avendo riguardo alle caratteristiche e alle condizioni della strada, del traffico e alle zone tipicamente più soggette a fenomeni di ghiacciamento, come i ponti, i tratti in ombra e le zone più umide. È importante una costante e precisa manutenzione dei veicoli con specifico riguardo allo stato di efficienza degli pneumatici.

La mancata osservanza di queste disposizioni provoca il frequente verificarsi di blocchi stradali del traffico causati spesso da singoli mezzi che, non adeguatamente equipaggiati o in precario stato manutentivo, si trovano in difficoltà o si bloccano sulla strada rallentando le attività di sgombro neve e spargimento di materiali antigelo e ostacolando i soccorsi.

Per garantire le dovute condizioni di sicurezza per la circolazione stradale, in ottemperanza a quanto disposto dal Ministro delle infrastrutture e dei trasporti con la "Direttiva sulla circolazione stradale in periodo invernale e in caso di emergenza neve", l'Area servizi territoriali metropolitani istituisce quindi:

l'obbligo di circolazione con pneumatici da neve o catene a bordo per tutti i veicoli a motore, esclusi i ciclomotori a due ruote e i motocicli, dal 15 novembre 2018 fino al 15 aprile 2019 per tutti i veicoli che percorrono i tratti extraurbani di alcune strade provinciali.

I ciclomotori a due ruote e i motocicli possono circolare solo in assenza di neve o ghiaccio sulla strada e di fenomeni nevosi in atto.

In caso di neve o ghiaccio in strada, si dispone altresì l'obbligo di circolare con i dispositivi antisdrucciolevoli montati, qualora sul veicolo non siano già montati gli pneumatici invernali.

L'obbligo vale per le tratte extraurbane delle seguenti strade provinciali:

– SP 7 "Valle dell'Idice" tutta la strada;

– SP 8 "Castiglione-Baragazza-Campallorzo" tutta la strada;

– SP 14 "Valsanterno" tutta la strada;

– SP 15 "Bordona" tutta la strada;

– SP 17 "Casalfiumanese" tutta la strada;

– SP 21 "Val Sillaro" tutta la strada;

– SP 22 "Valle dell'Idice" tutta la strada;

– SP 23 "Ponte Verzuno- Suviana" tutta la strada;

– SP 24 "Grizzana" tutta la strada;

– SP 25 "Vergato-Zocca" tutta la strada;

– SP 26 "Valle del Lavino" tutta la strada;

– SP 27 "Valle del Samoggia" tutta la strada;

– SP 33 "Casolana" tutta la strada;

– SP 34 "Gesso" tutta la strada;

– SP 35 "Sassonero" tutta la strada;

– SP 36 "Val di Zena" tutta la strada;

– SP 37 "Ganzole" tutta la strada;

– SP 38 "Monzuno-Rioveggio" tutta la strada;

– SP 39 "Trasserra"' tutta la strada;

– SP 40 "Passo Zanchetto-Porretta Terme" tutta la strada;

– SP 43 "Badi-Rio Confini" tutta la strada;

– SP 52 "Porretta – Castel di Casio" tutta la strada;

– SP 55/1 "Case Forlai – primo tronco" tutta la strada;

– SP 55/2 "Case Forlai – secondo tronco" tutta la strada;

– SP 56 "Dozza" tutta la strada;

– SP 57 "Madolma" tutta la strada;

– SP 58 "Pieve del Pino" tutta la strada;

– SP 59 "Monzuno" tutta la strada;

– SP 60 "S. Benedetto Val di Sambro" tutta la strada;

– SP 61 "Val di Sambro" tutta la strada;

– SP 62/1 "Riola – Camugnano – Castiglione primo tronco" tutta la strada;

– SP 62/2 "Riola – Camugnano – Castiglione primo tronco" tutta la strada;

– SP 63 "Bivio Lizzo – Castel di Casio" tutta la strada;

– SP 64 "Granaglione – SS 64" tutta la strada;

– SP 65 "Futa" tutta la strada;

– SP 66 "Querciola- Confine Modenese" tutta la strada;

– SP 67 "Marano – Canevaccia" tutta la strada;

– SP 68 "Val d'Aneva" tutta la strada;

– SP 69 "Pian di Venola – Cà Bortolani" tutta la strada;

– SP 70/1 "Valle Torrente Ghiaie – primo tronco" tutta la strada;

– SP 70/2 "Valle Torrente Ghiaie – secondo tronco" tutta la strada;

– SP 71/1 "Cavone – primo tronco" tutta la strada;

– SP 71/2 "Cavone – secondo tronco" tutta la strada;

– SP 72 "Campolo – Serra dei Galli" tutta la strada;

– SP 73 "Stanco" tutta la strada;

– SP 74 "Mongardino" tutta la strada;

– SP 75 "Montemaggiore" tutta la strada;

– SP 76 "Stiore" dal km tutta la strada;

– SP 77 "Guiglia" dal km tutta la strada;

– SP 78/1 "Castelfranco-Monteveglio – primo tronco" tutta la strada;

– SP 78/2 "Castelfranco-Monteveglio – secondo tronco" tutta la strada;

– SP 79 "Pian di Balestra" tutta la strada;

– SP 81 "Campeggio" tutta la strada;

– SP 82 "Gaggio Masera" tutta la strada;

– SP 85 "Fondovalle Savena" dal Km 0+000 al km 8+307 (fine competenza), compreso il Ponte delle Oche;

– SP 324 "Passo delle Radici" tutta la strada;

– SP 325 "Val di Setta e Val di Bisenzio" tutta la strada;

– SP 569 "Di Vignola" tutta la strada;

– SP 610 "Selice o Montanara Imolese" dal km 34+000 al km 62+626;

– SP 623 "Passo Brasa" tutta la strada;

– SP 632 "Traversa di Pracchia" tutta la strada.

Le categorie degli pneumatici invernali idonei alla marcia su neve o su ghiaccio sono quelli omologati secondo la Direttiva 92/23/CEE del Consiglio della Comunità Europea e successive modifiche, ovvero il corrispondente regolamento UNECE, muniti del previsto marchio di omologazione (contraddistinti con le sigle del tipo M+S, M.S., M&S, riportate sul fianco del pneumatico).

Redazione

Appennino, al via gli interventi nei boschi per evitare i disagi provocati dalle nevicate

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nevePrenderà il via lunedì prossimo, 22 ottobre, nella vallata del Savena l'attività sperimentale di taglio bosco, volta a prevenire interruzioni di corrente nell'Appennino bolognese in caso di abbondanti nevicate. L'attività è uno dei primi interventi ottenuti dal "Tavolo permanente per la manutenzione e il monitoraggio di reti e servizi", istituito presso la Città metropolitana a seguito dei disagi che i cittadini subirono nel corso dell'inverno 2017-2018 per l'interruzione dei servizi elettrici e idrici.

Alle riunioni del Tavolo, coordinato dal Consigliere metropolitano Marco Monesi su delega del sindaco Virginio Merola, hanno partecipato amministratori locali, tecnici dei Comuni, delle Unioni e delle società che gestiscono i servizi pubblici. Tra questi ultimi, in particolare E-distribuzione ha fatto notare come non fosse sufficiente mantenere pulita l'area di loro pertinenza, se poi a pochi metri di distanza il bosco nelle proprietà private cresce in maniera disordinata. Da qui la proposta sperimentale della Città metropolitana: consentire a E-distribuzione di intervenire non solo sulla fascia riservata alle linee, ma anche in quella immediatamente attigua per scongiurare l'eventualità che la caduta di un albero possa danneggiare le linee di media tensione.

Dopo aver compiuto i necessari sopralluoghi, accompagnati dalla Polizia provinciale della Città metropolitana a inizio ottobre, è stato quindi deciso di cominciare da una delle zone maggiormente colpite l'anno scorso: la valle del Savena. I Comuni interessati saranno Loiano, Monghidoro, Monzuno e San Benedetto Val di Sambro. I sindaci dei quattro comuni avevano da subito sollecitato interventi che potessero risolvere il problema, partecipando al Tavolo metropolitano e accogliendo favorevolmente l'iniziativa di E-distribuzione.

Se ci saranno riscontri positivi l'attività sarà replicata sulle restanti linee, anche se andrà definito a carico di chi saranno gli eventuali futuri interventi. Le amministrazioni locali hanno provveduto ad avvisare i diversi proprietari terrieri degli interventi previsti.

"Lo scorso anno – spiega Marco Monesi - ci eravamo attivati per sostenere l'azione dei Comuni investiti dalle nevicate del 13 novembre e dell'11 dicembre e dalla lunga scia di disagi che ne derivarono. Passata l'emergenza, anche dopo un fruttuoso confronto in Consiglio metropolitano, abbiamo deciso di istituire il "Tavolo permanente per la manutenzione e il monitoraggio di reti e servizi" nell'ottica di superare ed evitare il riproporsi di gravi deficit organizzativi e operativi durante la gestione delle emergenze di quei giorni. Un lavoro positivo di confronto con i soggetti interessati e di costante analisi che oggi ci permette di impostare azioni volte a prevenire le cause di quei problemi.

Gli investimenti dei diversi gestori e i lavori propedeutici che avviamo in questi giorni sono il frutto di un lavoro sinergico, la costruzione di un rapporto sistemico, di modalità e procedure condivise, che hanno cercato di individuare le priorità sensibili dei territori.

Colgo quindi anche quest'occasione per ringraziare tutti i soggetti coinvolti per la disponibilità e l'impegno profuso, nel prioritario interesse che le nostre comunità non dovessero più subire i disagi trascorsi".

Anche il Consigliere metropolitano delegato alle Politiche per l'Appennino bolognese Massimo Gnudi esprime la propria soddisfazione: "La Città metropolitana sta profondendo molti sforzi in Appennino e in diversi ambiti. Confidiamo che questo impegno e gli interventi degli enti gestori evitino i disagi dello scorso anno che furono enormi per i nostri cittadini".

Redazione

NO TAV: SIULP, solidarietà ai Colleghi e condanna ai violenti. Bene Ministro Salvini

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FELICE ROMANOEsprimiamo solidarietà e plauso per la capacità, la professionalità e l'equilibrio dimostrati anche in questa occasione dai Colleghi che sono stati oggetto dell'ennesima aggressione da parte di chi, in nome di una non meglio indicata democrazia, pratica l'anarchia violenta e destabilizzante con il solo intento di sovvertire lo Stato democratico e le sue istituzioni, facendo violenza su chi ha deciso di servirlo per difendere la libertà e la democrazia.

Per questo condanniamo il premeditato e scellerato attacco dei soliti professionisti del disordine.

È quanto dichiara in una nota Romano Felice (In foto), Segretario Generale del SIULP, a commento di quanto accaduto nei cantieri della TAV in Valdisusa.

A questi delinquenti, che pervicacemente confondendo il dialogo offerto dalla politica o la sua capacità di ascolto con accondiscendenza e avallo incondizionato alle loro sovversive azioni, occorre dare una risposta chiara e unitaria in modo da neutralizzare qualsivoglia tentativo di strumentalizzare l'azione del Governo per il sol fatto che oggi la maggioranza che lo sostiene vede schieramenti che hanno sempre cercato un dialogo e una risoluzione politica alle problematiche evidenziate dai cittadini dei territori della Valdisusa.

Ecco perché, sottolinea Romano, bene ha fatto il Ministro Salvini oltre a ribadire il suo appoggio alle donne e agli uomini delle Forze di polizia anche in questa circostanza rinnovando la sua fiducia nel loro operato, a non accettare strumentalizzazioni garantendo interventi concreti e non solo annunci.

Giacché quello che serve ai poliziotti non è l'ennesima polemica fine a se stessa, come accaduto in passato mentre i violenti li attaccano ogni giorno, ai poliziotti serve unitarietà di intervento dell'esecutivo per avere serenità nell'operare a difesa delle istituzioni e per il rispetto delle leggi.

Sono certo, conclude il leader del SIULP, che il Ministro Salvini saprà garantire tutto questo per far fronte, e auspichiamo anche per debellare definitivamente, a tutti i professionisti del disordine che danno origine ad azioni sovversive che, da anni, tengono in scacco il Governo di turno ma soprattutto l'intero Paese rispetto alle scelte strategiche occorrenti per essere competitivi nelle sfide del futuro.

Castiglione dei Pepoli, la Polizia provinciale sequestra e salva 60 uccelli da richiamo

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denunciato il cacciatore per maltrattamento animali

Nell'ambito dei controlli amministrativi sugli uccelli da richiamo effettuati in questo periodo, la Polizia provinciale della Città metropolitana di Bologna ha sequestrato e salvato una sessantina di uccelli a Castiglione dei Pepoli e proceduto e contestato al detentore il reato di maltrattamento di animali. Obiettivo di questi controlli è verificare la legittima provenienza degli uccelli ed il loro stato di detenzione proprio in questo periodo in cui possono essere sottoposti a "chiuse" non compatibili col benessere animale. Il controllo, diventato poi perquisizione è stato effettuato in un immobile non ultimato e poi esteso all'abitazione del cacciatore ed ha portato alla scoperta di volatili tenuti dentro piccole gabbiette al buio e con le finestre oscurate e sigillate con teli di plastica, con un sistema di chiusura che rendeva quindi l'aria rarefatta e irrespirabile per gli escrementi presenti in gran quantità e ricoperti di muffa sotto le gabbie e al loro interno. La modalità con cui era stata assicurata la chiusura delle stanze dimostrava un carattere duraturo di queste critiche condizioni ambientali. Gli agenti hanno subito notato che molti uccelli erano in pessimo stato e presentavano anomale usure del piumaggio e rotture del rachide del timoniere. In un altro locale dello stabile è stata trovata una situazione analoga se non peggiore: tordi bottaccio e tordi sassello con ali rotte, remiganti e/o timoniere rotte o lacerate, alcuni con fratture del becco ed altri ciechi. La perquisizione ha portato inoltre al sequestro di quindici rami ricoperti di colla, del tipo di quella topicida, strumenti notoriamente usati per la cattura illegale di uccelli i quali, quando vi si posano, vi rimangono irrimediabilmente invischiati. Il salvataggio degli animali è stato possibile anche grazie ai veterinari dall'ASL ed al Centro di recupero fauna selvatica di Monte Adone. Gli uccelli da richiamo sono animali di cattura o allevamento utilizzati dal cacciatore durante la stagione venatoria per attirare i loro simili; questi richiami vivi devono essere però identificabili attraverso anello inamovibile, numerato, secondo le norme regionali e deve essere comprovata l'origine lecita degli stessi mediante documentazione. Chi esercita questo tipo di attività venatoria deve falsare il ciclo annuale degli uccelli da richiamo per farli cantare all'apertura autunnale della caccia; per questo vengono sottoposti in primavera/estate alla cosiddetta "chiusa" ossia ad un procedimento di parziale oscuramento per fargli percepire le situazioni di luce dell'inverno. In tal modo, riportati gradatamente a maggior luce all'apertura della caccia, credendo sia primavera, iniziano a cantare "richiamando" i loro simili che vengono poi abbattuti dai cacciatori.

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