Ultimo aggiornamento12:01:20 PM GMT

Sei qui: Attualità Articoli

Articoli

Women on board, 30 donne già iscritte al percorso formativo per garantire la parità

E-mail Stampa PDF

Partirà il prossimo 20 settembre WOMEN ON BOARD, il progetto promosso da Minerva Federmanager Bologna-Ferrara-Ravenna e Manageritalia ER Manager 3D, previsto nel Piano per l'Uguaglianza di genere della Città metropolitana di Bologna.

Dopo la presentazione del 4 luglio scorso che ha visto la partecipazione di 130 persone, sono già 30 le donne iscritte al progetto che la Città metropolitana promuove con con Manageritalia e Federmanager che presteranno le loro competenze alle future consigliere.

WOMEN ON BOARD si rivolge alle donne del territorio metropolitano e non solo, per favorire l'accesso a posizioni di responsabilità in aziende e in società pubbliche e private e per ridurre il divario nei Consigli di Amministrazione con i colleghi uomini, con un effetto positivo anche sull'occupazione femminile.

Il progetto si sviluppa in un percorso formativo di 5 incontri che si concluderà con la consegna degli attestati di partecipazione il 10 dicembre. Le partecipanti saranno quindi titolate e competenti per accedere con ruoli da consigliere nei consigli d'amministrazione di società pubbliche e private quotate in borsa.

"Women on board è un percorso importante accolto anche nel nostro Piano per l'Uguaglianza. - ha sottolineato Simona Lembi, responsabile Piano per l'Uguaglianza di Genere della Città metropolitana – sono grata alle signore di Manageritalia e Federmanager per averlo proposto. Faccio mie le parole di Karita Bekkemellen del 2005: non abbiamo intenzione di aspettare 20-30 anni perché uomini sufficientemente intelligenti nominino finalmente donne Cda, occorre agire adesso! È necessario tornare sull'argomento e promuovere nuove azioni capaci di arricchire la già nutrita cassetta degli attrezzi delle donne e, soprattutto, smontare un luogo comune molto radicato ma privo di sostanza: che le donne non ci siano! è necessario essere consapevoli del fatto che prima di ogni altra cosa è il sistema che deve cambiare per accogliere nuove competenze e nuove presenze. L'uguaglianza non è una questione che ha a che fare soltanto con le donne – ha concluso Lembi - , ma è la parità sostanziale tra uomini e donne. Ed è proprio questo il punto di partenza del lavoro che abbiamo portato avanti in questi mesi di costruzione del Piano per l'Uguaglianza che presenteremo il 13 e 14 luglio, un lavoro corale che ha bisogno di competenze, di trasversalità e di massa critica".

"Cosa non scontata e di cui si sentiva il bisogno – ha spiegato a margine dell'incontro di presentazione Cristina Mezzanotte, presidente di Manageritalia Emilia Romagna - in Europa infatti le donne sono il 60% dei laureati in economia ma, all'interno delle aziende e dei loro board i ruoli di responsabilità vengono affidati prevalentemente agli uomini. In Italia la presenza femminile nei Cda è ancora più scarsa. Per questo abbiamo realizzato con entusiasmo il progetto con la Città metropolitana, con il Gruppo Minerva di Federmanager Bologna-Ferrara-Ravenna, la Fondazione Hub del Territorio ER e AIDP ER, per anticipare gli effetti della direttiva che la Commissione Europea è in procinto di emanare in tutti i paesi UE. L'obiettivo è far sì che entro il 2026 le manager donne ricoprano il 33% di incarichi esecutivi nelle aziende europee, ma a Bologna siamo già partiti".

"Una rete di associazioni, enti e persone – ha aggiunto Sara Cirone, coordinatrice Gruppo Minerva di Federmanager Bologna–Ferrara–Ravenna e presidente della Fondazione Hub del Territorio ER - sta lavorando insieme per il goal 5 dell'Agenda Onu 2030, per uno sviluppo sostenibile dei territori italiani, questo è il primo e più importante esempio di un nuovo sistema in cui le manager possano trovare il giusto spazio e i territori una buona qualità di vita".

Il corso è stato presentato lunedì 4 luglio in Città metropolitana, alla presenza di esponenti delle istituzioni e della managerialità cittadina: Simona Lembi (Responsabile del Piano per l'Uguaglianza di genere della Città metropolitana), Rosa Grimaldi (Delegata del Sindaco di Bologna alla Promozione economica e componente del CDA di Fiera Bologna), Sara Cirone (Coordinatrice Gruppo Minerva Federmanager Bologna-Ferrara-Ravenna e Presidente della Fondazione Hub del Territorio ER ), Massimiliano Nucci (Gruppo Diversity e Inclusion di AIDP ER) e Cristina Mezzanotte (Presidente Manageritalia Emilia-Romagna). Insieme collaboreranno alla riuscita del progetto mettendo le competenze dei manager di tutti i partner al servizio della formazione delle future consigliere d'amministrazione.

Redazione

La Città metropolitana affida ad Area Blu la gestione dei servizi connessi alla sicurezza stradale

E-mail Stampa PDF

Il Consiglio sceglie fino al 2026 la società "in house". Veronesi: scelta migliore, che porta con sé anche un risparmio di costi

Bologna. La Città metropolitana affida alla società "in house" Area blu la gestione dei servizi connessi alla sicurezza stradale. La delibera che impegna l'Ente fino al 31 dicembre 2026 è stata approvata dal Consiglio metropolitano nella seduta di ieri con 10 voti favorevoli (Centro sinistra) e 5 astenuti (Marco Panieri del Centro sinistra, Rete civica e Uniti per l'alternativa).

Si tratta in particolare dei servizi di gestione e supporto per la sicurezza stradale e le infrazioni al codice della strada; supporto all'accertamento e riscossione del canone patrimoniale di concessione, autorizzazione o esposizione pubblicitaria e della riscossione coattiva dei crediti di spettanza dell'Ente; pronto intervento e ripristino della sicurezza stradale e della viabilità a seguito di incidente.

L'affidamento prevede per il triennio 2022-2024 un investimento di circa 3,4 milioni di euro.

"La scelta di affidamento dei servizi 'in house', che la Città metropolitana adotta da oltre 10 anni su questo tipo di servizi - spiega Giampiero Veronesi, consigliere metropolitano delegato al Bilancio - è risultata ancora una volta essere la più adeguata a rispondere alle esigenze dell'Amministrazione. I vantaggi che consentono di preferire il sistema in house non possono essere ottenuti dal mercato, in quanto l'Ente pubblico affidante può mantenere una direzione strategica e un controllo stringente sui risultati della gestione e sui servizi affidati, autoproducendo servizi per compiere le proprie finalità istituzionali". Questa modalità di affidamento "permette di decidere, sotto il profilo organizzativo e delle responsabilità, le attività di indirizzo e controllo – continua il consigliere – fornisce inoltre una struttura estremamente flessibile, che mitiga necessità impreviste ed eventi straordinari, adattando ogniqualvolta sia necessario le condizioni di erogazione dei servizi ai cambiamenti dell'esigenze". A questo si aggiunge "la sensibilità degli operatori in house, parte integrante dell'Amministrazione pubblica, che trascende il mero approccio commerciale alla qualità del servizio e alla tutela dell'interesse collettivo", conclude Veronesi.

Il nuovo affidamento ha inoltre condizioni contrattuali migliorative rispetto al precedente. In particolare sui servizi di gestione e supporto per la sicurezza stradale e le infrazioni al codice della strada, la Città metropolitana stima un risparmio intorno al 20% per singola pratica rispetto al precedente contratto.

Per il servizio di supporto all'accertamento e riscossione del canone patrimoniale di concessione, autorizzazione o esposizione pubblicitaria e della riscossione coattiva dei crediti di spettanza dell'Ente il risparmio stimato è del 14% circa. A questo si aggiunge una minore percentuale per Area Blu sull'incassato (che passa dal 9 all'8%) e una diversa ripartizione delle spese per spedizioni ordinarie, ora in capo ad Area Blu e non più della Città metropolitana.

Sul servizio di pronto intervento per il ripristino delle condizioni di sicurezza della circolazione stradale con ripristino ed eventuale riparazione dei luoghi danneggiati a seguito di incidente, l'affidatario trova la propria remunerazione recuperando le spese sostenute a carico del soggetto che ha provocato il danno.

Migliorative anche le condizioni per interventi di ripristino e per urgenti interventi di messa in sicurezza. Il nuovo contratto stabilisce infatti un aumento quota fissa annua del 20% messa a disposizione da Area Blu, che passa da 50 a 60 mila euro, e una riduzione del 30%, da 1 milione a 700 mila euro, della soglia economica di incassato dai soggetti che hanno causato i danni, al di sopra della quale il volume degli interventi di ripristino e urgenti viene incrementato di un ulteriore 3%.

Redazione

Castiglione dei Pepoli, via libera della Città metropolitana a una nuova area verde pubblica

E-mail Stampa PDF

Sorgerà nella frazione di Rasora, dalla messa in sicurezza del "fosso del Burangone"

Una nuova area destinata a verde pubblico sorgerà nella frazione di Rasora, nel Comune di Castiglione dei Pepoli. Sarà realizzata nel centro del borgo, dietro alla piazzetta, grazie a un intervento di messa in sicurezza del cosiddetto "fosso" del Burangone. L'area posta al centro dell'abitato di Rasora coincide infatti con la parte centrale della piccola valle del fosso denominato "Burangone", tra i 750 e i 760 metri sul livello del mare, attorno alla quale negli anni è sorto il nucleo abitato.

L'area è in stato di abbandono da diverso tempo, invasa da piante infestanti e rovi. L'intervento prevede il riporto di terreno fino a colmare un'area depressa posta a Est della Casa del Popolo di Rasora. Le condizioni di stabilità generale del pendio e locali dell'area d'intervento sono buone, non dissestate, grazie anche all'intervento di intubamento per 150 metri di un corso d'acqua che in passato scorreva in superficie.

L'intervento è previsto dal Piano Annuale Operativo 2021, 2022 e 2023, finanziato con circa 150 mila euro del Fondo regionale per la montagna. Con atto del Sindaco Matteo Lepore la Città metropolitana ha dunque approvato la Variante che dà il via libera al progetto, la cui realizzazione è prevista in due stralci distinti e consecutivi, il primo da realizzarsi nel 2022 e il secondo nel 2023. Progettazione e lavori sono a cura del servizio difesa del suolo dell'Unione dell'Appennino bolognese.

L'area verde sarà realizzata grazie all'installazione di una gabbionata disposta su tre ordini a valle della zona interessata, di lunghezza 20 metri e altezza di 3 metri, per un volume complessivo di 120 metri cubi. Il profilo della scarpata sarà interrotto da un gradone intermedio sostenuto tramite una palificata di 26 metri di lunghezza e un'altezza e una larghezza di 2,2 metri, a doppia parete, rinforzata con pali infissi verticalmente nel terreno alla base del paramento di valle. Il piazzale verrà delimitato per tutto il tratto di valle con una staccionata in legno. Per colmare la porzione di "fosso" si stima siano necessari 3.000 metri cubi di terreno, che saranno reperiti dallo scavo per la realizzazione di un parcheggio pubblico a Castiglione dei Pepoli.

La realizzazione dell'area a verde pubblico e la relativa Variante non comportano possibilità di costruire nuovi edifici o infrastrutture, ma solo di eventuali arredi urbani, come panchine o giochi per bambini. Gli interventi non prevedono l'eliminazione di piante. L'area sarà anche una zona di raccordo con le circostanti aree boscate.

Al fine di aumentare la sicurezza idraulica, è previsto il raddoppio della condotta di scarico, posando un nuovo tubo di diametro 80 cm al di sopra di quello esistente. È prevista la raccolta di tutte le acque di superficie, tramite un sistema di griglie che converge verso un collettore; le acque così raccolte saranno condotte in prossimità del punto di fuoriuscita del fosso intubato.

"La realizzazione dell'area verde, migliorerà la vivibilità e la fruibilità dell'area circostante la piazzetta del paese e la Casa del Popolo, storici luoghi di aggregazione della comunità locale – spiega Maurizio Fabbri, sindaco di Castiglione dei Pepoli e consigliere metropolitano delegato alla Pianificazione territoriale - contestualmente saranno migliorate le condizioni di deflusso e regimazione delle acque nell'area".

Redazione

"Val di Zena bike day", una grande festa con oltre 700 persone. Ignoti tentano di rovinarla

E-mail Stampa PDF

Val di Zena bike dayIgnoti tentano di rovinare la festa delle due ruote cospargendo l'ultimo chilometro con migliaia di puntine. Larghetti: "Atto criminale, abbiamo sporto denuncia". Lepore: "Episodio grave, grazie a tutti gli organizzatori per l'impegno"

Oltre 700 partecipanti al primo Val di Zena bike day. Una grande festa popolare con famiglie, cittadine e cittadini di ogni età e persone disabili. Purtroppo ignoti hanno cosparso l'ultimo chilometro del percorso con migliaia di puntine che hanno provocato la foratura delle gomme a circa 50 ciclisti.

Grazie anche all'aiuto della polizia stradale la strada è stata ripulita e la manifestazione ha potuto concludersi.

"La grande partecipazione di intere famiglie, nonostante il rinvio per maltempo - è il commento della consigliera metropolitana delegata a Mobilità ciclistica e Bicipolitana Simona Larghetti, della sindaca di Pianoro Franca Filippini e dell'assessore di San Lazzaro Luca Melega - è la conferma che attendevamo che eventi di questo tipo sono importanti nella strategia di promozione del territorio. Purtroppo l'atto di vandalismo compiuto da ignoti poco prima dell'arrivo ha rischiato di rovinare l'impegno di centinaia di persone. Siamo preoccupate che qualcuno abbia sottovaluto la gravità del gesto e di quello che poteva succedere ai partecipanti compresi i bambini, in seguito alla foratura. Abbiamo denunciato alle autorità giudiziarie l'accaduto perché pensiamo che non sia tollerabile minacciare con atti così pericolosi l'incolumità dei cittadini e delle cittadine che hanno partecipato a un momento di festa sul territorio. Le polemiche intorno alla manifestazione create anche dalle opposizioni politiche nel Comune di Pianoro e in Città metropolitana purtroppo hanno creato un clima che pensiamo possa aver favorito l'iniziativa criminale di questi vandali. Non arretreremo di un passo e perseguiremo i responsabili in tutte le sedi giudiziarie".

Anche il sindaco della Città metropolitana Matteo Lepore sottolinea il "successo straordinario di questa manifestazione che abbiamo fortemente voluto e organizzato insieme ai Comuni di Pianoro e San Lazzaro. Condanno il tentativo di sabotaggio da parte di persone che hanno anche messo in pericolo i partecipanti. Non sottovalutiamo l'episodio e per questo lo abbiamo denunciato alle autorità competenti. Mi congratulo con i Comuni che insieme a noi hanno promosso la manifestazione e con tutte le associazioni aderenti, e ringrazio i volontari e le Polizie locali dei Comuni e della Città metropolitana".

Tra i rappresentanti delle istituzioni che ha partecipato all'iniziativa anche il presidente del Territorio turistico Bologna-Modena Mattia Santori.

Redazione

Mobilità sostenibile. Ciclovia del Sole, convenzione Regione e Città metropolitana di Bologna

E-mail Stampa PDF

Ciclovia del Sole BolognaLa convenzione per la gestione e manutenzione del tracciato Mirandola-Osteria Nuova e delle aree verdi approvato dalla Giunta regionale e dall'Aula di Palazzo Malvezzi, coinvolge anche i Comuni di Anzola Emilia, Crevalcore, Sala Bolognese, San Giovanni in Persiceto e Sant'Agata Bolognese

Piste ciclabili più sicure e più verdi nel percorso della Ciclovia del Sole nel tracciato da Mirandola (Mo) a Osteria Nuova (Bo), con interventi che riguardano la riqualificazione di tracciati esistenti e la definizione delle regole e delle risorse per la manutenzione.

Dopo l'approvazione da parte della Giunta regionale, ieri è arrivato il via libera del Consiglio metropolitano di Bologna, con 13 voti favorevoli (Centro sinistra e Uniti per l'Alternativa) e 1 astenuto (Alleanza metropolitana), alla convenzione tra Regione Emilia-Romagna, Città metropolitana di Bologna e i Comuni di Anzola Emilia, Crevalcore, Sala Bolognese, San Giovanni in Persiceto e Sant'Agata Bolognese, per la gestione e manutenzione delle piste e delle aree verdi del tracciato nei loro territori.

In Emilia-Romagna il primo tratto della Ciclovia del Sole, il grande itinerario ciclabile europeo Eurovelo7 che va da Capo Nord (Norvegia) a Malta, è realizzato sul tracciato ferroviario dismesso della ferrovia Bologna-Verona ed è stato finanziato nel 2016 dal Ministero dell'Ambiente con 5 milioni di euro, mentre ulteriori 19 milioni di euro sono già stati messi a disposizione dal ministero delle Infrastrutture per il completamento dell'itinerario.

Soddisfatta la consigliera metropolitana delegata alla Mobilità ciclistica, Simona Larghetti: "Questa convenzione non è un semplice atto amministrativo, ma un cambio di prospettiva: siamo usciti dall'epoca in cui bastava tagliare il nastro, dobbiamo continuare a prenderci cura delle ciclovie esattamente come facciamo per le strade, curandone la manutenzione, lo sviluppo, perché diventi una infrastruttura strategica nello sviluppo sostenibile del territorio".

"Avere sul nostro territorio una ciclabile europea - afferma l'assessore regionale alla Mobilità e Trasporti, Andrea Corsini - contribuisce a qualificare tutta la rete regionale e a favorire sostenibilità ambientale e cicloturismo, aspetti su cui puntiamo particolarmente come Regione da sempre votata ad affermare corretti stili di vita ed ecosostenibilità. La convenzione approvata oggi - ha concluso - va nella giusta direzione perché costituisce un impegno preciso delle istituzioni interessate al tracciato a sviluppare e a mantenere la Ciclovia in ottime condizioni, condizione necessaria a far sì che questa infrastruttura venga sempre più utilizzata in sicurezza da cittadini e turisti".

La convenzione

Secondo la convenzione la manutenzione ordinaria e straordinaria del tracciato, realizzato sull'ex rilevato ferroviario Crevalcore-Osteria Nuova, sarà in carico rispettivamente ai Comuni interessati e alla Città metropolitana di Bologna; la Regione, attraverso Apt, contribuirà alla valorizzazione e la promozione della Ciclovia del Sole grazie a un'apposita convenzione triennale, siglata un anno fa, che la impegna con un contributo di 20 mila euro l'anno. La Regione contribuirà inoltre alla ricerca di finanziamenti extra per la gestione e la manutenzione del tratto ciclabile.

La Città metropolitana di Bologna ha dunque il compito di effettuare la manutenzione straordinaria, valutare e approvare ogni modifica di tracciato o nuovo collegamento ciclabile. La realizzazione si effettua in base ai finanziamenti disponibili e alla sostenibilità dell'intervento.

Con la convenzione viene inoltre istituito un Tavolo di Coordinamento di Gestione della Ciclovia del Sole, coordinato dalla Città metropolitana, con l'obiettivo di garantire la qualificazione, la promozione e la 'governance' della ciclovia a livello locale e nazionale. Il Tavolo è integrato da sessioni tematiche per il monitoraggio e lo sviluppo dei temi specifici legati alla gestione e agirà in parallelo e in raccordo con il Tavolo di Coordinamento della Promozione e Comunicazione.

La convenzione potrà essere integrata nel caso di nuove aree di forestazione, come previste nel masterplan di inserimento paesaggistico. I Comuni si impegnano, in questo caso, a mettere a disposizione le ulteriori aree necessarie.

I finanziamenti

Per la Ciclovia del Sole, che sarà percorribile da Bolzano a Bologna, il cui progetto vede la Regione Emilia-Romagna come capofila, è stato già aperto un primo tratto di 46km da Mirandola (Mo) a Osteria Nuova (Bo) con 5 milioni di euro erogati dal ministero dell'Ambiente e realizzato dalla Città metropolitana di Bologna in coordinamento con la Regione e con la Provincia di Modena.

A questi finanziamenti si aggiungono 7,8 milioni di euro statali per la realizzazione dei primi lotti e 11 milioni dal PNRR per la realizzazione dei lotti rimanenti, coi quali sarà avviata la progettazione definitiva e i lavori dalla provincia di Modena e dalla Città metropolitana di Bologna. In totale, quasi 19 milioni in più che consentiranno la completa realizzazione della ciclovia nel tratto interno alla nostra regione da parte dei soggetti attuatori: Città metropolitana di Bologna e Provincia di Modena.

Redazione

Le unità cinofile degli Alpini protagoniste con il Campionato Sociale a Sasso Marconi

E-mail Stampa PDF

cani soccorso AlpiniDal 10 al 12 giugno, a Colle Ameno: prove pratiche, gare con i cani da soccorso e un laboratorio con giochi per bambini con le unità di Pet Therapy

Sarà Sasso Marconi ad ospitare nel week-end la 5ª edizione del Campionato sociale Cinofili Alpini: un evento che l'Associazione Nazionale Alpini ripropone dopo 2 anni di stop dovuti alla pandemia e che ha come protagoniste le unità cinofile da soccorso dell'Associazione.

Dal 10 al 12 giugno una trentina di nuclei cinofili provenienti da tutta Italia si ritroveranno al borgo di Colle Ameno per misurarsi in prove pratiche di destrezza e ricerca dispersi. Obiettivo dell'iniziativa, organizzata dal Nucleo Cinofilo "Reno" (la sezione cinofila del gruppo Alpini Sasso e Casalecchio) con il patrocinio dei Comuni di Sasso Marconi e Casalecchio di Reno, è testare il grado di preparazione e addestramento delle squadre cinofile appartenenti all'Associazione Nazionale Alpini e perfezionare il grado di conoscenza e collaborazione tra le singole unità operative.

Si comincia venerdì 10 con le operazioni preliminari, le verifiche tecniche propedeutiche alle gare e (alle 18) il saluto di benvenuto ai partecipanti da parte delle autorità locali. Le prove con i cani da soccorso sono programmate nelle giornate di sabato e domenica nel parco e nei dintorni di Colle Ameno; domenica alle 17 la cerimonia di premiazione che chiuderà l'edizione 2022.

Ma la manifestazione prevede anche dimostrazioni e attività rivolte ai cittadini: nella mattinata di sabato 11 giugno (dalle 9) è infatti in programma un laboratorio per bambini, in cui gli operatori del Nucleo Pet Therapy Alpini di Verona, insieme ai loro amici a 4 zampe, intratteranno i più piccini con giochi e attività.

"Per il nostro piccolo gruppo, attivo da poco più di dieci anni, questo evento è una grande sfida ma anche un'importante opportunità per far conoscere la realtà delle unità cinofile di soccorso", dice Enzo Franceschelli, Resp. Nucleo Cinofilo Alpini Reno. "Ci aspettano tre giornate intense ma siamo ben felici di ritrovare gli altri Nuclei cinofili e di rimettere al centro il senso di socialità e lo stare insieme, che la pandemia ci aveva costretto ad accantonare. Ed è bello che a fare da cornice al nostro Campionato sociale sia il borgo di Colle Ameno, il primo luogo cui abbiamo pensato quando ci è stato chiesto di organizzare la manifestazione: ringrazio l'Amministrazione comunale che, con la sua disponibilità, ci consentirà di vivere questa edizione in un contesto di grande suggestione".

"Siamo molto felici di poter ospitare qui a Sasso Marconi una manifestazione di rilievo nazionale che coinvolge tanti volontari - donne e uomini - e i loro inseperabili amici a 4 zampe", afferma il sindaco Roberto Parmeggiani. "Poter disporre di squadre preparate per intervenire nelle situazioni di emergenza è di vitale importanza; ben vengano, dunque, eventi come questo, che ci offrono anche l'occasione per consolidare il proficuo rapporto di collaborazione esistente con gli Alpini: i volontari della sezione di Sasso Marconi e Casalecchio di Reno, con il loro impegno di lungo corso nelle attività di Protezione Civile, rappresentano infatti una risorsa preziosa per la nostra città".

Redazione

“La Terra dei Motori” il nuovo video di Stefano Accorsi omaggia la Motor Valley

E-mail Stampa PDF

La Terra dei MotoriModena – "La Terra dei Motori" è il nuovo videoracconto ( https://youtu.be/LKJfO3scth0) con cui Stefano Accorsi, testimonial dell'Emilia-Romagna, celebra la Motor Valley regionale, oggi, 29 maggio, sui suoi canali social (oltre 990 mila follower) nell'ambito del progetto di promozione turistica triennale "Via Emilia" realizzato da Apt Servizi Emilia-Romagna con la collaborazione delle 3 Destinazioni turistiche regionali -. Le immagini del filmato, con la voce di Accorsi, sono tratte dal docufilm "Motor Valley" del regista Stefano Ferrari presentato ieri, con replica oggi, alla Sala Truffaut di Modena, in occasione del Motor Valley Fest (26-29 maggio) - Il video è pubblicato anche sul sito di Emilia-Romagna Turismo (https://emiliaromagnaturismo.it/it).

Il filmato, con la voce di Accorsi, su testo di Leo Turrini (giornalista e scrittore sassolese che ha seguito i più grandi eventi dello sport mondiale, nonché vincitore del premio giornalistico "Dino Ferrari") è un inno celebrativo della Terra dei Motori, di quei rumori da corsa che sono quasi "una versione post moderna dell'inno di Mameli" come recita Accorsi nel video.
Un orgoglioso omaggio a questa terra fucina di idee innovative, coraggiose e, "non di rado audaci", ma anche una celebrazione della terra come lavoro nei campi, le cui fatiche hanno forgiato il temperamento degli emiliani, rendendoli lungimiranti e sensibili alle semplici gioie della vita.

"Veniamo da lontano. Per andare ancora più lontano – racconta nel video l'attore bolognese ̶ . "Una volta chiesero ad Enzo Ferrari come avesse fatto a intuire che da una zona agricola come Maranello sarebbero un giorno usciti i migliori ingegneri e meccanici del mondo, abbassò gli occhiali scuri e diede una risposta definitiva: Solo chi ha conosciuto la fatica estenuante del lavoro nei campi aveva la sensibilità per comprendere in anticipo la portata rivoluzionaria del motore, della meccanica, della macchina". Ecco, veniamo da lì - prosegue Accorsi- dalla Terra, una formidabile spinta verso l'innovazione, lo sviluppo incessante di idee coraggiose, non di rado audaci. Ma veniamo, anche, dall'allegria. È la ricerca del divertimento a farci vedere un traguardo in fondo ad ogni rettilineo, a trasformare ogni curva in un circuito da percorrere a tutto gas. Sì, siamo la Motor Valley. Siamo il passato che viaggia nel presente immaginandosi nel futuro. Che è già qui."

Fanno da sfondo alla voce di Accorsi le immagini tratte dal docufilm ufficiale sulla storia della Motor Valley, dal titolo omonimo, del regista Stefano Ferrari, con sceneggiatura di Miria Burani, promosso da Regione Emilia-Romagna, Apt Servizi Emilia-Romagna – prodotto da Miriste A.P.S. e realizzato da Cineframe - e presentato ieri con replica oggi, domenica 29 maggio, alle 15:30 alla Sala Truffaut di Modena, in occasione del Motor Valley Fest, la rassegna aperta giovedì 26 e che si concluderà oggi.

Videoracconto: https://youtu.be/LKJfO3scth0

 

Redazione

“ Un’occasione per ricordare” una storia di amicizia raccontata da Ugo Vandelli

E-mail Stampa PDF

presentazione LibroVedi "O-mar quant'è bello" recitava l'indimenticabile Totò in uno dei suoi tanti film. Se poi incontri in piazza Maggiore Omar, a Bologna, davanti a un aperitivo alle spalle del Nettuno, ecco che i nostri ricordi s'intrecciano e tornano a quello splendido e unico anno trascorso insieme alla scuola di Pubblica Sicurezza di Nettuno, con frequenti e piacevoli sortite nella città eterna. ROMA: metropoli che ci ha regalato momenti indimenticabili e ha dato i natali alla dolce vita felliniana e agli immancabili paparazzi. Città nella quale Omar era cresciuto e si sapeva muovere come nel "salotto" di casa sua. Ci siamo conosciuti nel 1975 durante il corso sottufficiali. Io, bolognese, proveniente dal Centro Addestramento Polizia Stradale di Cesena; lui di Pesaro, arrivato dalla Polizia di Frontiera presso l'Aeroporto Internazionale di Fiumicino. Durante quei 365 giorni, ho avuto l'opportunità di avvicinarmi a un mondo per me sconosciuto che Omar mi ha dato l'occasione di conoscere direttamente attraverso personaggi famosi legati alla musica, al cinema e pittori di grido. Inoltre, frequentare locali con clienti che facevano parte del jet set internazionale. Tra i tanti, ricordo con piacere la "Trattoria della Sora Lella", sorella di Aldo Fabrizi, sempre in compagnia di Vip. Nel corso dei successivi anni i nostri contatti personali sono proseguiti con cadenza regolare fino al 1985. Poi, come spesso accade, il naturale percorso della vita ha diviso le nostre strade. Dopo un lungo intermezzo, durato circa 33 anni, ci siamo rivisti nel 2018 e abbiamo ripreso da dove avevamo lasciato. Un incontro casuale che non ha prezzo, perché l'amicizia - quella vera - dura nel tempo, nonostante tutto e tutti. Omar Di Maria, già collega in polizia, principalmente carissimo amico di famiglia, oggi è un affermato scrittore che da anni si occupa di storia contemporanea. Al suo attivo vanta la pubblicazione di dieci romanzi, edizioni Pendragon. Nei suoi scritti racconta l'Italia dal 1943 al 1980. Colpo di Stato, fascismo, servizi segreti, delitti, sbirri, criminali, amori, vitelloni, celebrità e sconosciuti che s'intrecciano nelle immancabili notti romane della dolce vita: la storia che si miscela con il vissuto di Omar. Il nostro ultimo incontro, in ordine di tempo, a Cesena per la presentazione della sua decima fatica letteraria dal titolo "I fantasmi di via Veneto". La giornata è iniziata al Ristorante "Da Baldo" davanti al suo piatto preferito, le penne all'arrabbiata, accompagnate da un frizzantino ghiacciato, fragole e caffè. Nel tardo pomeriggio incontro con l'autore alla libreria Mondadori, con presentazione del giornalista Carlo Costantini. La serata è proseguita con Omar, Cristina, Elisa e Carlo al ristorante "Cohiba". Menù a base di pesce fresco accompagnato da un ottimo Franciacorta. Nell'occasione sono stati raccontati episodi di vita vissuta e aneddoti esilaranti, che hanno affascinato i presenti, riferiti a quel "magico" periodo trascorso nella capitale della "Grande Bellezza". A mio parere esistono due buoni motivi per leggere i libri di Omar Di Maria: uno perché sicuramente piaceranno; l'altro, perché potrete vantarvi di averli letti. Facendo riferimento all'ultimo nato "I fantasmi di via Veneto" posso affermare con assoluta certezza che è il migliore, perché fa parte dei "nostri" anni più belli e perché scritto - come dichiarato dall'autore - con le lacrime e il cuore.
(In foto Costantini e Di Maria alla presentazione del libro "I fantasmi di via Veneto")

Ugo Vandelli

Sasso Marconi: la banda Ultra Larga corre veloce sulle colline di Marconi

E-mail Stampa PDF

Raschi Mazzini Parmeggiani SalomoniInternet ad elevate prestazioni per dieci aziende di Pontecchio

Sasso Marconi - Dopo l'intervento di infrastrutturazione in Banda Ultra Larga effettuato nel 2019 nell'area industriale di Cà de Testi, anche le imprese del comparto industriale di via I Maggio e via Vizzano, a Pontecchio Marconi, potranno presto accedere ad Internet con Banda fino a 1 Gbps, simmetrica e garantita.

Un'operazione realizzata nell'ambito della Legge 14/2014 sulla "Promozione degli investimenti in Emilia-Romagna", che tra le sue finalità ha lo sviluppo di infrastrutture di connettività in Banda Ultra Larga - purché non già offerte dagli operatori TLC - per le aziende che operano in zone di digital divide: una condizione oggi essenziale per competere sul mercato.

Per favorire la realizzazione di tali infrastrutture nelle zone industriali scarsamente raggiunte da servizi di connettività, la Regione ha pertanto definito un modello di partnership pubblico/privato che coinvolge gli Enti Locali territoriali, le aziende interessate ad usufruire di questi servizi e Lepida ScpA, società in-house della Regione, incaricata della messa in opera dei processi di infrastrutturazione in Banda Ultra Larga.

Il modello prevede che il Comune metta a disposizione, senza oneri, tubazioni di proprietà pubblica per la posa di cavi in fibra ottica di interconnessione alla rete Lepida e verso le sedi delle aziende, mentre le imprese compartecipano finanziando la realizzazione degli accessi, ovvero dei tratti in fibra ottica necessari per portare la connettività all'interno delle aziende.

L'operazione coinvolge una decina di importanti realtà imprenditoriali del comparto di via I Maggio e via Vizzano: Prefab srl, G.R. srl, Made in Box, Mesoraca Gennaro, GF Automazioni, Tabellini Giorgio, Rimec Group, Kiwitron srl, HTH, Rubini Maria Luisa, HLF srl.

Il costo complessivo dell'operazione è di circa 110.000 Euro, di cui 61.000 € finanziati con fondi pubblici e 50.000 € a carico delle imprese.

L'intervento è funzionale anche all'attivazione di ulteriori servizi nelle zone limitrofe, come ad esempio l'ampliamento delle rete comunale di videosorveglianza. Con l'occasione, poi, verranno posate le infrastrutture necessarie al futuro collegamento in Banda Ultra Larga delle aziende della vicina via Sagittario.

"Una Regione iperconnessa è uno degli obiettivi principali dell'Agenda Digitale dell'Emilia-Romagna 'Data Valley Bene Comune', e l'Appennino e le aree interne sono state da subito la nostra priorità", commenta l'assessore all'Agenda digitale Paola Salomoni. "Siamo consapevoli di come la digitalizzazione sia la chiave per combattere lo spopolamento di queste zone, perché avvicina i servizi e amplia le l'opportunità. Ci siamo concentrati sulle scuole e sulle imprese, i pilastri anche del nostro Patto per il Lavoro e per il Clima: l'operazione che abbiamo avviato a Sasso Marconi con queste dieci aziende del territorio è un esempio importante ed efficace di partnership tra pubblico e privato che rappresenta pienamente lo spirito di questa terra"

"La Banda Ultra Larga è diventata il fattore produttivo abilitante del nuovo sviluppo industriale, Lepida è presente al fianco dei Comuni per portare la connettività alle aree produttive che mostrano palesi segni di divario digitale nell'ottica di costruire un territorio a zero differenze. Sono quasi un centinaio le aree produttive tipicamente in contesti orografici difficili su cui abbiamo agito con oltre 500 aziende collegate", ha dichiarato Gianluca Mazzini, Direttore Generale di Lepida ScpA.

"La disponibilità di collegamenti in Banda Ultra Larga è oggi un fattore critico di successo sia per il business sia per lo sviluppo democratico di un territorio", afferma il sindaco di Sasso Marconi, Roberto Parmeggiani. "Grazie alla partnership con Lepida abbiamo offerto questa opportunità di alto livello tecnologico alle aziende di Pontecchio, proseguendo così il piano di riqualificazione tecnologica avviato tre anni fa con la fornitura di connettività in BUL alle imprese della zona di Cà de Testi".

Redazione

Pagina 8 di 114