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Matteo Lepore proclamato sindaco di Bologna e della Città metropolitana

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LeporeOggi lunedì 11 ottobre, alle ore 11, Matteo Lepore è stato proclamato Sindaco di Bologna, in seguito alla conclusione delle operazioni di verifica e accertamento dei risultati elettorali. Contestualmente – come previsto dalla legge – Lepore diventa anche sindaco della Città metropolitana.

Il Sindaco eletto convocherà, entro 10 giorni dalla proclamazione, la prima seduta del Consiglio Comunale di Bologna da tenersi entro i successivi 10 giorni. In quella occasione si procederà alla convalida degli eletti, alle elezioni del Presidente e del Vice Presidente del Consiglio Comunale, al giuramento del Sindaco e alla comunicazione dei membri di Giunta.

Entro 60 giorni si svolgeranno invece le elezioni del nuovo Consiglio metropolitano. Si tratta di elezioni di secondo grado nelle quali saranno chiamati al voto Sindaci e Consiglieri comunali dei 55 comuni della città metropolitana.

Redazione

"Sostenere l'aeroporto di Bologna", Città metropolitana e Comune chiedono intervento al Governo

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Aeroporto-Marconi jpgMerola invia al Governo il documento del Tavolo metropolitano di Salvaguardia e Ripresa economica

Bologna. Occorre un intervento diretto a sostegno dello scalo aeroportuale bolognese, anche in prospettiva dell'uscita dall'emergenza sanitaria, per: sbloccare le risorse della Legge di Bilancio 2021 e del Decreto Sostegni bis, salvaguardare l'occupazione, mantenendo le competenze acquisite e prevedendone di nuove, sostenere il progetto di sviluppo infrastrutturale dell'Aeroporto, continuare la qualificazione in chiave di sostenibilità a 360 gradi.

È quanto chiede il documento congiunto elaborato grazie al contributo del Gruppo di Lavoro del settore Aeroportuale del Tavolo metropolitano di Salvaguardia e Ripresa economica, al quale partecipano la Società Aeroporto di Bologna, le istituzioni locali e le parti sociali del territorio, inviato oggi dal sindaco metropolitano Virginio Merola al ministro dello Sviluppo economico Giancarlo Giorgetti, al ministro delle Infrastrutture e della mobilità sostenibili Enrico Giovannini, al ministro del Lavoro e delle Politiche sociali Andrea Orlando, al ministro dell'Economia e delle Finanze Daniele Franco, agli assessori regionali Vincenzo Colla (sviluppo economico) e Andrea Corsini (mobilità e trasporti, infrastrutture) e ai parlamentari eletti nel territorio.

Il documento rappresenta un aggiornamento di uno analogo inviato a dicembre 2020, con il quale si chiedevano nuovi ammortizzatori sociali, l'inserimento del comparto nel Piano di Ripresa e Resilienza finanziato con i fondi del piano europeo denominato Next Generation EU (Recovery Fund) e l'immissione da parte del territorio di risorse aggiuntive a sostegno come misura più immediata. I presupposti del dicembre 2020 non sono cambiati e l'aeroporto non ha ricevuto risorse né nazionali né dal territorio, oltre che non rientrare nei progetti di investimento del PNRR.

Il settore aeroportuale - si spiega nel documento - è uno dei settori più colpiti dagli effetti della pandemia. Tutto il traffico a livello europeo ha subito dei cali che hanno raggiunto quasi l'80%. Durante l'emergenza sanitaria per il COVID-19 l'Aeroporto di Bologna è stato tra i pochi scali italiani a rimanere sempre aperto (anche durante il lockdown), nonostante la rilevante riduzione del traffico a partire da marzo 2020.

L'Aeroporto di Bologna nello specifico ha perso nel 2020 quasi il 75% del traffico passeggeri rispetto all'anno precedente. Anche il 2021, per effetto del blocco degli spostamenti e del turismo, è iniziato con dati molto negativi: da gennaio a fine maggio si è registrato un decremento del traffico passeggeri dell'88% rispetto allo stesso periodo del 2019. Solo il traffico merci ha fatto registrare un dato meno negativo in termini percentuali, con una contrazione nel 2020 di circa l'11% sul 2019; nel 2021 si assiste invece ad una lieve ripresa, grazie anche al contributo del tessuto economico bolognese e regionale di aziende produttive che riescono ad esportare e sono competitive sul mercato internazionale.

Sullo scalo lavorano circa 1.400 dipendenti diretti della Società Aeroporto di Bologna e delle 3 società di handling, tutelati a partire da marzo 2020 dagli ammortizzatori sociali; il sistema complessivo conta alcune migliaia di lavoratori mentre l'indotto raggiunge circa 21.000 lavoratori che provengono da tutto il bacino regionale.

I dipendenti diretti di AdB e gli addetti dei servizi di handling sono stati tutelati dalla cassa integrazione straordinaria fino all'inizio 2021. Successivamente, a seguito dei vari decreti che sono stati emanati, con la cassa integrazione in deroga Covid che è prevista fino a fine anno.

Tuttavia andiamo incontro ad un 2022 dove si stima sì una crescita più sostenuta, ma ancora molto lontana dai risultati del periodo pre-pandemia. È necessario avere consapevolezza che la ripresa dei livelli pre-pandemia è attesa non prima del 2024/2025. Sarà un periodo da seguire con particolare attenzione con l'obiettivo di trovare le migliori soluzioni con le OO.SS. in modo che si possano avere gli strumenti necessari per tutelare l'occupazione e portare avanti dei progetti di reskilling, dove necessario.

Il settore aeroportuale è stato interessato dai sostegni economici per effetto della Legge di Bilancio 2021 del dicembre 2020, ai quali si aggiungono quelli previsti dal cd. DL Imprese (o DL Sostegni Bis). In attesa dei decreti attuativi risulta difficile comprendere l'esatta entità del contributo e la tempistica con cui tali risorse possano essere rese disponibili.

La stessa Regione Emilia Romagna si è impegnata pubblicamente ad esplorare tutte le possibilità previste sia dai Fondi di Sviluppo e Coesione, sia da altre strade che permettano, nell'osservanza delle regole e delle procedure europee, di stanziare fondi in aiuto alle aziende di gestione come è avvenuto ad esempio per gli aeroporti toscani.

Queste risorse risultano oggi fondamentali sia per supportare l'Aeroporto di Bologna nelle politiche per il lavoro, sia per gli investimenti sulle infrastrutture. Questi investimenti, già previsti dal piano industriale, sono stati rimodulati e prolungati negli anni ma rimangono centrali in chiave di sostenibilità ambientale. Allo stesso tempo l'interconnessione con la mobilità, la presenza del People Mover, le collaborazioni con T-PER fanno del sito aeroportuale un elemento centrale per una mobilità sostenibile dal punto di vista territoriale.

Affianco al tema delle risorse, quale tema centrale, e della tenuta occupazionale, il documento evidenzia gli altri temi di attenzione per mantenere l'aeroporto di Bologna strategico, sito intorno al quale si muovono milioni di persone collegate a numerosi settori economici: il progetto infrastrutturale dell'aeroporto, che a causa della pandemia ha subito una rimodulazione temporale e la sostenibilità a 360°, sia ambientale (rafforzamento degli investimenti in un'ottica green, dall'infrastruttura a tutti i mezzi operativi presenti in aeroporto), sociale (per lavorare sui temi dell'occupazione, delle competenze/formazione, della parità di genere, inclusione/diversità) ed economica.

Importante - conclude il documento - è la centralità delle azioni e gli sforzi che bisogna mettere in campo per confermare sempre di più l'Aeroporto di Bologna come l'hub principale regionale (attrattivo anche per le regioni limitrofe), che possa portare ulteriore crescita economica in un territorio regionale ricco di insediamenti produttivi, caratterizzati dalla presenza sia di grandi imprese sia di piccole e medie imprese, e a tutto l'indotto del turismo.

Redazione

Bologna, sugli assembramenti e la movida del 25 aprile l’On. Bignami punta il dito verso il Sindaco

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Galeazzo BignamiDal parco di Villa Angeletti al Pratello, le norme anti-covid calpestate

Bologna. Un 25 aprile, quello appena scorso, che oltre le cerimonie commemorative sarà ricordato, più che altro, per i numerosi assembramenti ed i momenti di movida che fanno traspirare la leggerezza incosciente con cui molti affrontato il problema della pandemia.

Ad oggi la questione non è ancora archiviata ed il Deputato di FdI, Galeazzo Bignami, ( n foto) interviene:

" Il Sindaco di Bologna evidentemente ignora di essere lui, ai sensi del Tuel, l'Autorità Sanitaria Locale. Ed è lui che deve garantire le misure di sicurezza sanitaria. È surreale il tentativo di scaricare le responsabilità sulla Questura quando lo stesso Sindaco afferma che l'evento era preannunciato. Per quale motivo allora non ha posto in sicurezza i parchi? Per quale motivo non ha adottato misure di prevenzione utile? È facile oggi provare a lavarsene le mani dopo avere per anni partecipato alla delegittimazione delle Forze dell'Ordine operata dalle sinistre, attaccandole costantemente, salvo poi oggi invocarne l'intervento. Il Sindaco avrebbe dovuto fare solo una cosa: chiedere scusa alla città e ai bolognesi che anche domenica hanno subito la prepotenza dei soliti protetti della sinistra."

Redazione

Città Metropolitana Bologna: Silver economy e senior housing, confronto con i Sindaci

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Si è svolto ieri il seminario riservato ai Sindaci e agli amministratori dell'area metropolitana dal titolo "Silver economy e senior housing nella Città metropolitana di Bologna. Sviluppo economico, attrattività di investimenti e lavoro", promosso dall'Area sviluppo economico della Città metropolitana, con il supporto scientifico di Nomisma.

L'appuntamento si è aperto con un'introduzione di Fausto Tinti, vice sindaco metropolitano, che ha presentato le principali azioni sul tema dell'attrattività degli investimenti, condotte dal nuovo servizio metropolitano Invest in Bologna, e le opportunità economiche che settori emergenti, come quello del Senior Housing, possono offrire al territorio.

Del tema si è discusso alla presenza di Giuliano Barigazzi, presidente della Conferenza territoriale sociale e sanitaria metropolitana di Bologna, Mariaraffaella Ferri consigliere metropolitano delegato allo Sviluppo sociale e Luca Lelli consigliere metropolitano delegato alle Politiche per la casa.

Successivamente Nomisma ha presentato un'analisi del settore Senior Housing, con un particolare approfondimento sugli aspetti immobiliari, sull'offerta di servizi, sui player nazionali e internazionali e sulle prospettive di sviluppo nel territorio.

Nel corso dell'incontro Fausto Tinti ha affermato: "Approcciare settori emergenti non è solo un tema di business ma una sfida culturale. Sul Senior Housing occorre sviluppare una consapevolezza che porti a una visione articolata e coerente, necessaria per tracciare le scelte di medio e lungo periodo, tali da attrarre nuovi investimenti che rispondano alla domanda dei territori. Il coinvolgimento degli amministratori locali è fondamentale per tradurre le strategie in piani d'azione. Quello di stamattina è dunque il primo step di un percorso che intendiamo condurre con le Unioni e i Comuni e in stretto raccordo con la Regione."

Redazione

 

Grillini ( Italia Viva): Serve sostegno allo sport da parte delle istituzioni

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Grillini traguardoA pochi giorni dal fine lookdown l'esponente faentino di Italia Viva ha scritto al Presidente Bonaccini

Parte da Faenza, terra di sport, la proposta a sostenere anche istituzionalmente la ripresa dell'attività sportiva, così, Alessio Grillini (IV) oltre a scrivere al Presidente della Regione, CONI ed altre federazioni sportive ci ha inviato le proprie considerazioni a riguardo:

" In questi giorni di quarantena lo sport ha dovuto fermarsi. Giustamente. Purtroppo in questo momento così delicato si è deciso di limitare anche l'attività fisica individuale, escludendo dapprima il giro in bici, e vietando di fare jogging oltre i 200 metri da casa. In seconda battuta, in regioni come l'Emilia Romagna si è deciso di vietare anche la cosiddetta corsa in prossimità, venendo meno, di fatto, qualsiasi possibilità di svolgere attività motoria. La stessa attività motoria, che viene citata come fondamentale anche dall'Organizzazione Mondiale della Sanità in questa epoca di pandemia, è stata così di fatto bandita e svilita nel suo senso più profondo. Il movimento fisico è benessere, stimola le difese immunitarie, mantiene sani corpo e spirito, fattore che al giorno d'oggi dovrebbe avere una evidenza ancora maggiormente rilevante.
Ma cosa significa muoversi? Per molti vuole dire sentirsi semplicemente bene, per molti altri significa provvedere a necessità di salute, per qualcuno significa essere felice, o comunque non depresso, per qualcuno sentirsi vivo, o per altri ancora, potersi muovere, ha significato e significa addirittura, restare vivo. Insomma, ci sono migliaia di persone che in questo periodo avrebbero tratto giovamento nel continuare a muoversi individualmente. La stessa Regione Emilia Romagna ha ammesso mezzo stampa in questi giorni che non vi fossero di fatto pericolosità, ma che il provvedimento fosse solo inteso a dare un senso di regime stringente.
Credo che ogni italiano amante dell'attività, dotato di amore per se stesso e per il prossimo, non guarderà comunque indietro criticando ciò che è stato deciso, concependo quanto avvenuto come tentativo di portare forza ad una lotta nuova e dalle mille incognite. Il problema vero di questi giorni viene dalla convinzione popolare. Nel limitare senza spiegare, nel vietare senza condividere, è emersa una realtà difficile da digerire. Lo sportivo untore, veicolo di virus, pericolo per la società. Un soggetto contro cui scatenare odio e diffidenza.
Dove sta l'errore? Chi ha preso provvedimenti non ha comunque speso parole benevole per il significato profondo del benessere psico-fisico, lasciando spazio all' immaginazione popolare. Non si è nemmeno pensato di concordare una modalità con le eventuali federazioni di riferimento, fermo restando le accettabili restrizioni applicate, affinché comunque l'idea dello sportivo nel collettivo degli italiani rimanesse invariata. Già paghiamo il prezzo di una società geneticamente antisportiva, dove chi passa ore a fumare e bere si rilassa, mentre chi invece occupa lo stesso tempo a correre, in bici, ecc, è un fannullone. E questo ci distanzia da sempre dal resto dell'Europa. Il gap su questo tema, a causa della situazione, oggi è ulteriormente aumentato. La delicatezza di questi giorni non mi porta a cercare colpevoli (avremmo fatto meglio noi se fossimo stati al posto di chi poteva decidere?), ma mi porta a chiedere al territorio, alla regione, alle federazioni di fare qualcosa di importante, da subito.
Dire agli italiani che lo sport è un valore, una risorsa, perché è qualcosa di fondamentale per un bambino come per un anziano, per un atleta come per un praticante qualsiasi.
Lo sport è qualcosa di pulito, che produce una ricchezza invisibile. E' un mondo fatto di persone e professionisti che silenziosamente vi lavorano, creandone il vero valore aggiunto. E' una realtà fatta di associazioni che il più delle volte fanno volontariato, e non profitto. Bisogna dirlo, ed attivare campagne di comunicazione adatte. Lo sport fa bene, e nessuno deve accanirsi ed imprecare contro di si immedesima ed abbraccia questi valori. Combattiamo il covid, ma combattiamo anche l'intolleranza che si è creata. Nel tempo la ferita sociale potrebbe diventare insanabile.  Tanti sportivi, tanti cittadini, attendono un segnale, e proprio per questo, in giornata, sono state inviate queste mie personali osservazioni al Presidente Bonaccini, al Coni e ad alcune federazioni che ritengo maggiormente interessate per un progetto di rilancio positivo e propositivo. Più tolleranza, più sport, più salute."

Redazione

Coronavirus, il sindaco metropolitano Merola incontra i Parlamentari del territorio

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MerolaParlamentari"Fondamentale il coinvolgimento di tutte le forze politiche in questa difficile fase per il nostro Paese"

Bologna. Il sindaco metropolitano Virginio Merola ha incontrato questa mattina, in video conferenza, i Parlamentari del territorio.

"Ringrazio i deputati e senatori eletti – ha spiegato Virginio Merola - che hanno partecipato all'incontro. È emersa la volontà di affrontare in questo Tavolo, in stretto raccordo con il governo nazionale, i temi generali legati all'emergenza ma anche di fare sintesi delle esigenze specifiche del nostro territorio. Fra queste la sicurezza sui luoghi di lavoro relativa alla delicata fase di ripartenza del nostro tessuto produttivo, le misure a sostegno dei redditi delle famiglie e dei cittadini, le problematiche della mobilità e del trasporto pubblico e il tema delle mancate entrate degli enti locali, sui cui Anci ha avanzato delle richieste al Governo.

Il coinvolgimento dei Parlamentari di tutte le forze politiche – continua Merola - era necessario e doveroso perché tutti dobbiamo dare il nostro contributo in questa difficile fase per il nostro Paese.

Ci siamo accordati che questo Tavolo abbia cadenza periodica e il prossimo incontro sarà innanzitutto per dare un ritorno della prima istruttoria tecnica sulle diverse filiere produttive. Colgo l'occasione per ringraziare tutti i partecipanti e l'On. Benamati che mi supporta in questo lavoro di connessione con il livello nazionale.

All'incontro di questa mattina erano presenti i Parlamentari: On. Gianluca Benamati, Sen. Pier Ferdinando Casini, On. Francesco Critelli, On. Andrea De Maria, Sen. Daniele Manca, Sen. Michela Montevecchi, On. Luca Rizzo Nervo, On. Carlo Piastra, On. Serse Soverini e On. Gianni Tonelli. Erano inoltre presenti la Consigliera Regionale Valentina Castaldini (in rappresentanza della Senatrice Anna Maria Bernini) e la Consigliera metropolitana Marta Evangelisti (in rappresentanza dell'On. Galeazzo Bignami e del Sen. Alberto Balboni). Hanno partecipato anche Fausto Tinti, vicesindaco metropolitano con delega allo Sviluppo economico e Vincenzo Colla assessore regionale allo Sviluppo economico e green economy, lavoro, formazione.

Redazione

Coronavirus, Sicurezza l’On. Benamati a supporto del sindaco Merola

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VIRGINIO MEROLAl'On. Benamati supporterà il sindaco  Merola nel coordinamento del Tavolo metropolitano per la sicurezza sui luoghi di lavoro e nel raccordo con Parlamentari e Ministeri

Il sindaco metropolitano Virginio Merola (In foto) ha firmato l'atto con il quale assegna all'On. Gianluca Benamati il compito di supportarlo "nel presidio dell'indirizzo programmatico delle politiche metropolitane in materia di attività produttive e sicurezza sul lavoro e di curarne l'implementazione nella fase di riavvio e ripresa delle attività economiche, con particolare riferimento al coordinamento generale delle attività del Tavolo metropolitano per la sicurezza sui luoghi di lavoro istituito e promosso dalla Città metropolitana e dal Comune di Bologna". Benamati svolgerà in particolare un ruolo di raccordo con tutti i Parlamentari e con i Ministeri.

Benamati, che svolgerà l'incarico a titolo gratuito, sarà in diretto supporto al Sindaco metropolitano ed è stato individuato per le sue competenze professionali riconosciute nel campo delle attività produttive e della sicurezza nei luoghi di lavoro (è Vicepresidente della X Commissione parlamentare "Attività produttive, commercio e turismo") ed una conoscenza avanzata del contesto territoriale bolognese.

Redazione

Italia Viva: Lugo non può essere assente nell’Unione dei Comuni della Bassa Romagna

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territorio-unione romagnaFabrizio Lolli e gli altri esponenti di Italia Viva provincia di Ravenna chiedono di fare chiarezza sulle assenze del Sindaco

Dopo le sue dimissioni , rassegnate a novembre 2019 , l'ex presidente e sindaco di Lugo Davide Ranalli , non ha più partecipato alle riunioni di Giunta ed ai consigli dell'Unione . In giunta non si è presentato nemmeno un sostituto che rappresentasse il comune di Lugo e le delibere adottate in questo periodo portano la firma degli altri 8 sindaci, come si può verificare dall' albo pretorio (http://www.labassaromagna.it/Unione-dei-Comuni/Albo-pretorio-online).
Sono state prese decisioni molto importanti riguardanti i servizi educativi , la fiera biennale, la gestione dell'Azienda di Servizi alla Persona e la voce di Lugo non c'era. Chi ha vinto le elezioni comunali nel Maggio 2019 ha iI dovere di rappresentare i cittadini lughesi, tutti, all'interno dell'Unione.

Il silenzio dei dirigenti del Partito Democratico e della coalizione che sostiene la giunta Ranalli, possono essere un sintomo di sudditanza o di complicità ma in ogni caso contribuisce a creare un alone di incertezza che mina la stabilità dell'ente che eroga la maggior parte dei servizi pubblici agli oltre 100 mila cittadini della Bassa Romagna.

Italia Viva chiede che sia fatta chiarezza, quali sono le motivazioni delle assenze del Sindaco Ranalli? Quanto dureranno?

E' apprezzabile il lavoro svolto della Presidente Proni e del Vice Bassi ma l'Unione dei Comuni può funzionare bene solo se c'è una volonta collegiale di proseguire il cammino e come partito politico sentiamo il dovere di portare all'attenzione di tutti questa situazione, non per demolire ma per trovare una soluzione, non per tornare indietro ma piuttosto per fare dei passi avanti.

Redazione

Italia Viva per crescere deve puntare sui moderati ed i liberali

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MATTEO RENZIIl futuro politico del paese può essere solo di espressione liberale, IV ancora troppo sbilanciata a sinistra
Roma. Si è appena conclusa la prima assemblea nazionale di Italia Viva dove il leader, Matteo Renzi, ha illustrato il percorso e le priorità del neonato partito. Una due giorni ricca di interventi da parte degli esponenti di spicco del movimento che punta a raggiungere una percentuale importante di consenso popolare. I temi toccati sono stati a 360 gradi, dalla prescrizione, tema caldo dell'agenda di Governo, all'organizzazione sul territorio.
Una crescita, quella di Italia Viva, possibile solo se la dirigenza non resta, ideologicamente, ancora nell'orbita del Partito Democratico ma trovi la forza di uscirne definitivamente con l'apertura ai vari livelli di responsabilità e coordinamento a persone provenienti dell'area liberale e del cdx moderato che oggi non si non si riconoscono più in una destra dallo spirito sovranista, intollerante e senza strategie programmatiche per il futuro del paese.

Daniele Baldini

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