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Ciclismo amatoriale. La salita di San Luca in 7 minuti per entrare negli “ Over the top ”

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baldini ciclista

La galassia del ciclismo che fino a qualche decennio fa, anche alla vista di profani del pedale, risultava chiaramente suddivisa, per genetica e performance, in tre distinti pianeti: " professionistico, dilettantistico e amatoriale " oggi, come non mai, sta mutando, mettendo in discussione alcuni principi elementari legati, per paradigma, alla risposta della legge di gravità che nello specifico si concretizzano in velocità e watt. La riflessione è dettata dalla capacità degli atleti amatoriali di eguagliare, in alcuni casi, performance fino a poco tempo fa possibili solo ai ciclisti professionisti entrando, così, tra quei cicloamatori definibili " Over the Top", una dimensione non solo fisica ma anche psicologica ottenibile solo a seguito di sacrifici che spaziano da diete specifiche ad allenamenti mirati.  Ma quale è la soglia dell'asticella per entrare a far parte di questo club " Over the Top" ? Un autorevole test, o giudice indiscusso, per ciclisti è sicuramente una storica salita dei colli Bolognesi, San Luca che con i suoi 1,8 Km con punte al 20% e una pendenza madia del 10,2%, incorona che riesce a salire con un tempo inferiore ai 7min. e 30 sec. ad una media 15,2 Km/h. Una salita che un buon cicloamatore che disputa Gran Fondo percorre in circa 10 minuti. Un'ascesa che specialmente in gara, pur se breve, deve essere affrontata con i giusti rapporti e grande lucidità tattica oltre alla conoscenza del proprio fisico onde evitare in classico " fuori giri" che in un muro cosi breve e ripido, senza possibilità di recupero, costerebbe non secondi ma minuti...!

Ma come si può affrontare per ottenere il tempo 7'30"...?

Si imbocca in velocità con il 50/25 sui pedali per circa 100 mt. per poi sedersi e passare al 36/24 – senza perdere frequenza di pelata – dopo i primi 400 ( pendenza dal 12 al 15% ) la difficoltà diminuisce e bisogna – in gergo ciclistico – avere benzina nelle gambe per accelerare aumentando la frequenza delle pedalate e scalando al 23-22 prima di passare sotto il porticato e trovarsi la curva a "S" delle Orfanelle da superare, tutta sui pedali, con 36/28-27 per poi trovarsi un muro di 400 mt. ( pendenza media 15,6% ) con punte dal 18 al 20%, se si riesce affrontare il primo tratto sui pedali per poi sedersi. Il difficile sembra passato ma per ottenere il tempo, come per il primo tratto, bisogna avere gambe per spingere con buona frequenza il 36/22-20 fino in vetta.


Una prestazione ad alto livello che tanti cicloamatori riescono ad eguagliare e spesso a migliorare, ma per chi ama il ciclismo e lo vive all'insegna del benessere e della soddisfazione personale il grande risultato e salire a San Luca indipendentemente dal tempo impiegato.

Daniele Baldini