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Bologna "AD" mobilitata per abrogare la Legge Merlin e tassare i proventi della prostituzione

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AD BOLOGNA

Bologna. Dopo i numerosi interventi del Coordinatore Regionale di Altra Destra, Daniele Baldini, e del Coordinatore della Città Metropolitana,  Raffaele Parente, sulla questione legata alla prostituzione ed i  provvedimenti locali di alcuni Sindaci, il neo partito guidato da Sveva Belviso ha presentato a Roma la proposta di legge di iniziativa popolare a sostegno dell'abrogazione della Legge Merlin, la libertà di esercizio della prostituzione come attività di lavoro autonomo e pene maggiori per lo
sfruttamento. La proposta di legge, che dovrà essere sottoscritta da 50.000 cittadini, ha come obiettivi l'abrogazione della legge Merlin, il riconoscimento dell'attività come un lavoro autonomo in domicilio privato e senza vincolo di subordinazione lavorativa, favorendo così l'emersione fiscale e previdenziale dell'attività e il divieto d'esercizio della prostituzione in luoghi all'aperto e nelle pubbliche strade e l'inasprimento delle pene per chi sfrutta la prostituzione con aggravanti per i casi di sfruttamento minorile.
"In Italia, secondo i dati della Commissione affari sociali della camera, il giro di prostituzione coinvolge dalle 50.000 alle 70.000 prostitute, con 9 milioni di clienti e un giro di affari di 3,5 miliardi l'anno. Il 65% dell'attività, tuttavia, è esercita in strada e il 20% coinvolge prostitute minorenni, vittime della tratta, con una elevata percentuale di clienti che chiede rapporti non protetti. Si tratta di un fenomeno di vasta portata, che sfugge completamente ad imposizione fiscale e contributiva e va ad alimentare potenti gruppi criminali – commenta Sveva Belviso, leader di Altra Destra – Oggi, alla luce del fatto che l'Europa ha imposto ai paesi membri di
calcolare, ai fini della determinazione del PIL, anche una serie di attività illecite (come la droga e la prostituzione), è ovvio che questo fenomeno debba essere portato alla luce e preso in considerazione".
"Dal punto di vista sociale, rispetto alla legge Merlin, la nostra proposta prevede una pena per chi sfrutta la prostituzione da 3 a 10 anni, raddoppiata in caso di persona minore, tossicodipendente e in stato di bisogno; pene severe per chi si prostituisce in strada e non rispetta la regolamentazione con una pena da 2 a 5 anni con la multa da 1.000 a 10.000 euro e l'adozione di strumenti volti al contrasto dello sfruttamento della prostituzione, della tratta e della riduzione in schiavitù e sostegno ai progetti di mediazione e supporto sociale.
La nostra proposta di legge vuole impegnare il Paese a regolarizzare una volta per tutte il fenomeno della prostituzione, tutelando le donne che decidono liberamente di praticarla, quindi con regolari contributi derivanti dal pagamento delle tasse ed eliminando quella su strada gestita prevalentemente da criminali e sfruttatori. Da domani inizieremo la raccolta firme su Roma e a partire dalla prossima settimana saremo presenti nelle altre piazze italiane." – conclude Belviso.