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Bologna. Altra Destra cresce e pensa alle amministrative del 2016

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AD BOLOGNA


Conferenza di presentazione del nuovo partito di centrodestra con il leader Sveva Belviso. Il coordinatore regionale esprime soddisfazione per la crescita di ALTRA DESTRA in Emilia. Bologna città metropolitana sarà guidata dal Dott. Raffaele Parente

Si è tenuta questa mattina la conferenza stampa nel capoluogo emiliano per presentare il nuovo partito Altra Destra e suoi coordinatori.
Alla conferenza ha partecipato il leader, Sveva Belviso, che ha presentato la proposta di legge di iniziativa popolare, depositata da Altra Destra, per introdurre l'obbligo della formazione alle manovre di disostruzione delle vie aeree per i minori, di rianimazione cardio-polmonare e defibrillazione precoce. La proposta di legge, che ora dovrà essere sottoscritta da 50.000 cittadini, ha l'obiettivo di rendere obbligatorio nei luoghi di lavoro, e dove sono presenti bambini, la formazione per gli addetti chiamati a gestire l'emergenza sanitaria alle corrette manovre di disostruzione delle vie aeree a garanzia di un'eventuale rianimazione cardio-polmonare e all'uso del defibrillatore per la defibrillazione precoce in caso di arresto cardiaco o di inalazione di corpo estraneo (PBLSD).
"Ogni anno in Italia numerose famiglie sono colpite dalla tragedia della morte di un bambino in genere per cause accidentali e spesso questo accade per mancata conoscenza degli elementi fondamentali di primo soccorso - commenta Sveva Belviso - "solo a causa del soffocamento da corpo estraneo (palline di gomma, cibo, piccoli giochi, ecc.), che determina il 30% circa delle morti, in Italia muore un bambino a settimana. Ciò avviene non soltanto per l'inalazione del corpo estraneo ma soprattutto perché chi è presente nei primi momenti non è preparato ad eseguire le adeguate manovre di primo soccorso. La nostra proposta di legge vuole impegnare il Paese a riconoscere l'importanza primaria del primo soccorso, quindi della formazione, a tutela della salute dei cittadini e soprattutto dei bambini. Non possiamo restare indifferenti davanti a numeri che si potrebbero tranquillamente evitare con la dovuta attenzione".

Il coordinatore regionale Daniele Baldini, oltre ad esprimere soddisfazione per il riscontro che Altra Destra sta ottenendo in Emilia, ha sottolineato come il neo movimento è percepito dai cittadini come vera e unica novità politica in un centrodestra inesistente che ha sfiduciato la maggior parte degli elettori.
"Oggi in Emilia Romagna – osserva Baldini – serve la politica delle "3S" – sicurezza, sanità e sviluppo. I prossimi amministratori dovranno affrontare il problema della microcriminalità e degrado cittadino per ridare serenità e sicurezza ai cittadini, garantire un servizio sanitario regionale più attento alle fasce deboli, ma soprattutto identificare i furbetti (ISEE. Importante è poi la questione dello sviluppo e dell'occupazione (il caso del Passante Nord la dice lunga in merito alle scelte strategiche di chi amministra i Comuni interessati all'opera). Nelle prossime settimane saranno promosse altre conferenze, iniziando da Modena, per presentare i coordinatori su tutte le province regionali, l'appuntamento per Altra Destra Emilia Romagna, oggi è quello delle amministrative a Bologna nel 2016" – conclude Baldini.

In riferimento alla città di Bologna, il neo coordinatore di Altra Destra della Città Metropolitana, Raffaele Parente, considera la Città Metropolitana come una grande occasione: "Le grandi conurbazioni urbane sono il punto di traino dell'economia globale e il motore dello sviluppo del Paese. Si è fatta però una scelta, ma non la si è sostenuta con risorse finanziarie pubbliche adeguate, per cui sarà faticoso far decollare questo impianto istituzionale. Un ulteriore elemento di criticità è di natura culturale: la struttura istituzionale non ha assunto la dimensione metropolitana come dimensione nuova. Le Città Metropolitane sono le province di prima a cui è stato cambiato il solamente il nome. L'istituzione della Città Metropolitana fa parte di un processo di riforma dell'architettura istituzionale e sollecita ad affrontare il problema delle dimensioni comunali e a mettere in campo processi aggregativi. Su temi come l'ambiente, i trasporti, i fondi europei o la sanità lo scopo deve essere quello di lavorare per macroaree, per essere più incisivi. Questo non significa creare nuove istituzioni, ma solo fare convenzioni tra quelle esistenti. Se si analizza lo statuto della Città Metropolitana di Bologna è inconcepibile che le deleghe assegnate al Sindaco siano quelle di governo metropolitano e piano strategico, affari generali ed istituzionali, comunicazione, contenzioso, fondi strutturali, sanità, politiche per la casa, pari opportunità, società partecipate, rapporti con enti e associazioni, polizia provinciale. Un uomo solo al comando come purtroppo ci sta portando l'epopea renziana".
Nel corso della conferenza stampa è stato presentato anche il Libretto Blu della rivoluzione, le undici proposte di Altra Destra per restituire al Paese e alla destra italiana una nuova fiducia e idee chiare.
"Il Libretto Blu non vuole il cambiamento, vuole la Rivoluzione – ha ribadito la leader Belviso - vogliamo la Rivoluzione del merito e dell'ottimismo, della passione e della conoscenza e dire basta a decenni di cattiva politica. Le linee guida nel nostro Libretto Blu per la Rivoluzione toccano undici punti sensibili; i nervi scoperti del Paese; le undici urgenze che dobbiamo affrontare. E le affrontiamo con poche ricette, semplici, permettendo a tutti i cittadini di programmare insieme come ricostruire l'Italia".

Redazione