Ultimo aggiornamento12:01:20 PM GMT

Sei qui: Politica Articoli Baldini (FLI ): La vera crisi ci sarà in autunno con un 2013 a rischio di rivoluzione di piazza

Baldini (FLI ): La vera crisi ci sarà in autunno con un 2013 a rischio di rivoluzione di piazza

E-mail Stampa PDF
baldini5
Il finiano non nasconde preoccupazione per il futuro del paese sia economico che sotto il profilo della pace sociale: " a settembre molte aziende rischiano di non riaprire ed altre chiuderanno antro l'anno. Continuare ad aumentare la pressione fiscale si genera solo crescita della disoccupazione con seri problemi alla pace sociale nel paese. Sbagliato penalizzare Grecia e Spagna, per un'Europa unita serve aiutare i paesi in difficoltà"

Bologna. – Da Bologna sul fronte crisi nel paese arriva l'analisi, molto schietta, del finiano Daniele Baldini ( Responsabile regionale Sicurezza e Difesa FLI ) che oltre delineare uno scenario nero sotto il profilo economico lancia un allarme inquietante anche per la pace sociale nel paese. Baldini rimarca che per rilanciare il sistema produttivo e ottenere credibilità per il sistema Italia serve rivitalizzare l'occupazione mediante politiche fiscali per incentivare gli investimenti, soprattutto esteri tra cui la Russia, nel nostro paese e invertire l'attuale trend della delocalizzazione delle imprese. A tale proposito il finiano ha dichiarato: " E' di immediata necessità attivare sistemi di defiscalizzazione per le imprese che intendono investire nel nostro paese con un conseguente aumento di occupazione. Ieri il Premier Monti è in Russia, mi piacerebbe capire se oltre al dato conosciuto che i Russi acquistano ville in Italia siano intenzionati ad investire in aziende nel bostro paese.....cosa di cui dubito fino a quando avremo una pressione fiscale globale di oltre il 50%. Basta vedere cosa sta accadendo in Francia con l'ipotesi della super patrimoniale. Ritengo inoltre che oggi serva dare energia al mezzogiorno del paese in quanto solo il nord non riesce più a fare fronte a crescita e spesa. La creazione e di aree franche in esenzioni d'imposta per un periodo di vent'anni sicuramente diventerebbero interessanti per molti investitori esteri . Una dinamica che porterebbe crescita e posti di lavoro e lo Stato potrebbe procedere al completamento di opere strutturali che da oltre 30 anni sono ferme o vanno a rilento".

Redazione