Il finiano Daniele Baldini ( Responsabile Compartimento Sviluppo Economico Regionale di FLI), oltre a rinnovare le critiche alla manovra lancia l'allarme che queste scelte economiche ci porteranno ad essere Cina dipendenti i dieci anni ed i primi segnali ci sono già vedi le regioni come Toscana, Emilia Romagna e Lombardia, dove oggi le comunità Cinesi che lavorano e produce reddito sono già estremanate integrate nei sistemi produttivi.
Con queste politiche nazionale che incenticano inevitabilmente gli impresnditori alla delocalizzazione le attività produtive determinano una già iniziata avanzata del dragone che oggi si pone al secondo posto per PIL a livello mondiale. Oggi - sottolinea il finiano - la Cina ha in portafoglio il 4% bel nostro debito pubblico ed è pronta ad acquistare Titoli di Stato fino ad una sogla ipotizzabile del 10%, oltre a ciò ha espresso interesse per entrare in società quotate quali ENI ed ENEL. La crescita della Cina -conclude Baldini - è stata determinata dalle scelte delle politiche fiscali che anno portato lavoro e nel sistema Italia invece pare si voglia fare il contrario di ciò che va fatto come aumemntare l'IVA che diminuirà i consumi finali, le tasse e non si pensa a politiche economiche per incentivare gli investimenti esteri che generino lavoro che è l'elememento determinante per la crescita di un paese, forse qualcuno pensa sia detereminenante che entrino fondi esteri in aziende tipo ENI ed ENEL senza creare occuppazione...? E' come il gioco del monopoli, - conclude Baldini - quando hai venduto tutto e fatto cassa alla fine paghi ad ogni passo e resti senza nulla.
Redazione Vocis Magazine
