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Disastri nella corsa verso lo spazio 2 - navicella Soyuz 11

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navicella
29 giugno 1971, ore 23 circa (GMT-Tempo Medio di Greenwich-) la squadra di recupero si avvicina rapidamente alla navicella "Soyuz 11" regolarmente atterrata in Kazakhstan, ma quando viene aperto il portellone per farne uscire gli occupanti scopre che dentro vi sono solo i corpi senza vita dei tre astronauti. Tutto nell'abitacolo è apparentemente in buone condizioni e nessuna bruciatura o ferita è visibile sui corpi. I sistemi automatici avevano riportato a terra quella che era oramai solo una bara volante. Cosa era successo?
Andiamo con ordine... Innanzitutto è giusto dire che i tre sfortunati astronauti non sarebbero neppure dovuti partire in quanto loro erano la squadra di riserva della missione, ma il sospetto che una grave malattia contagiosa avesse colpito uno dei membri della prima squadra aveva portato, poco prima del lancio, alla decisione di effettuare una sostituzione di equipaggio. Tra parentesi la sospettata malattia si rivelò successivamente inesistente.
Il 6 giugno 1971 , Georgy Dobrovolsky, Vladislav Volkov e Viktor Pacaev erano partiti dal cosmodromo di Bajkonur diretti alla prima stazione orbitante che l'uomo avesse realizzato, la "Salyut 1" , orgoglio dell'Unione Sovietica. La stazione orbitante era stata lanciata nell'aprile di quello stesso anno (perciò 2 anni prima dell'americana "Skylab"). Gli astronauti della "Soyuz 11" furono il primo ed unico equipaggio a mettervi piede visto un paio di mesi prima i loro colleghi della "Soyuz 10" avevano fallito il tentativo e la stazione sarebbe caduta sulla terra nell'ottobre dello stesso anno. I tre della "Soyuz 11" restarono a bordo della stazione per circa tre settimane, mettendone alla prova la strumentazione e cercando di svolgere anche alcuni esperimenti scientifici.
Fin dall'inizio dovettero però affrontare molteplici problemi tecnici e perfino un principio di incendio, ma riuscirono sempre, in qualche modo, a farvi fronte.
Il rientro a terra fu anticipato di alcuni giorni rispetto alle previsioni, probabilmente a causa dei malfunzionamenti riscontrati, ma la sorte aveva l'ultima e più amara sorpresa in serbo per loro. Una valvola difettosa, dopo il distacco della navicella dalla stazione orbitante, lasciò uscire l'aria dall'abitacolo provocando la morte per soffocamento degli uomini a bordo. A causa dell'incidente furono apportate delle modifiche alle capsule "Soyuz" dove, tra l'altro, avrebbero preso posto non più tre, ma solo due persone per consentirgli di avere lo spazio necessario ad indossare, nelle fasi di lancio e di rientro, delle tute pressurizzate, necessarie per garantire la sopravvivenza degli astronauti anche in caso di perdita di pressione all'interno della cabina.
Solo nel 1973 i sovietici sarebbero riusciti a far decollare una nuova missione spaziale con equipaggio, la "Soyuz 12" .

Pa.Ri.