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La battaglia di Midway

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Midway
Oceano pacifico, anno 1942, l’attacco giapponese alle isole Salomone e alla Nuova Guinea rappresentava solamente una fase intermedia del grande disegno strategico di acquisire e mantenere un ampio perimetro difensivo di basi nell’oceano pacifico. E poiché le portaerei americane erano sfuggite all’attacco di Pearl Harbor e l’abile comandante in capo delle forze statunitensi riusciva sempre ad evitare alla flotta Usa di stanza nel pacifico qualsiasi tranello, il suo avversario l’ammiraglio Yamamoto, decise di forzargli la mano. L’obbiettivo doveva essere l’isola di Midway, un avamposto strategico per la difesa di Pearl Harbor, convinto che questa rappresentasse una posta per la quale Nimitz poteva e doveva essere indotto a combattere. L’ammiraglio Yamamoto decise di attirare la flotta USA in una trappola, ma non era a conoscenza che il servizio informativo dell’intelligence USA aveva acquisito moltissime informazioni riguardanti il cifrario segreto della flotta imperiale giapponese. Pertanto l’ammiraglio Nimitz, scoprendo i piani dell’avversario, ordinò di trasformare l’isola di Midway in una specie di portaerei inaffondabile, con una dotazione inimmaginabile di aerei e armamenti. Inoltre il 28 maggio 1942 l’ammiraglio Fletcher salpo da Pearl Harbor al comando di due forze d’impiego composte dalle portaerei Enterprise, Hornet e Yorktown. Il 4 giugno 1942 ebbe inizio la battaglia. I primi tre attacchi videro colpire duramente l’isola di Midway, mentre i danni giapponesi furono lievi. Il quarto attacco, però, con azioni ben coordinate, mise fuori combattimento le portaerei imperiali Akagi, kaga e Soryu. La restante unità, la Hiryu, rimase indenne e i suoi caccia riuscirono ad attaccare la Yorktown causandogli danni senza che venisse affondata. I Giapponesi caddero nel tranello creato dagli americani e pensarono che in mare l’unica portaerei in azione fosse stata la Yorktown e non si accorsero della presenza delle altre unità. Soltanto quando ormai era troppo tardi un caccia da ricognizione nipponico si accorse delle altre due unità navali USA. L’errore fu fatale per la flotta imperiale giapponese, tutti i caccia bombardieri Douglas SBD Dauntless preceduti da centinaia di caccia Grumman F4F Wildcat della US NAVY si alzarono in volo e affondarono la Hiryu, mentre un sommergibile affondò la Yorktown. La battaglia ebbe termine con la scomparsa delle quattro portaerei della flotta imperiale giapponese e l’ammiraglio Yamamoto, con riluttanza, non osò far entrare in azione altre unità navali e decise di ritirarsi.