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I Cavalieri Templari

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Templari
Tutto ebbe inizio al termine della prima crociata quando Goffredo di Buglione, dopo aver conquistato Gerusalemme, si rifiutò di diventarne il Re ritenendosi soltanto "Difensore del Santo Sepolcro". Molti Crociati, assolto il loro compito, che era quello di permettere ai cristiani di andare a pregare in Terra Santa tornarono in Europa, lasciando Gerusalemme quasi senza protezione. Proprio in questo momento iniziò la "leggenda" dei Cavalieri Templari. Nell’anno 1119 nove cavalieri francesi formarono un ordine religioso votato alla protezione dei pellegrini che viaggiavano verso i luoghi sacri cristiani della città di Gerusalemme. Dopo aver preso i voti monastici, il re Baldovino II assegnò loro un luogo dove risiedere, vicino alle rovine del tempio di Salomone, che ispirò il nome del nuovo ordine: PAUPERS COMMILITONES CHRISTI TEMPLIQUE SALOMONIS (poveri compagni di cristo e del tempio di Salomone), più comunemente noti come Cavalieri Templari. L’ordine rimase molto contenuto nel primo decennio, tanto che il titolo di “povero”, ben descriveva la loro situazione. Una lettera inviata dal primo Gran Maestro Hugues de Paynes, ai membri del concilio di Troyes del 1128, chiarisce come l’ordine stava lottando per la sopravvivenza. Per far fronte a tale situazione il Gran Maestro, nell’anno 1128, decise di mettersi in viaggio per l’Europa, al fine di far conoscere il lavoro che i Cavalieri Templari stavano facendo in terra santa. Il viaggio propagandistico fruttò un’enorme quantità di denaro, nonché un gran numero di nuove reclute. Nel medesimo anno la chiesa cattolica riconobbe formalmente l’ordine dei Cavalieri Templari e rese i loro possedimenti esenti da gabelle e decime eclesiastiche. Entro pochi decenni l’ordine acquisì terreni, palazzi e ingenti somme di oro, argento e denaro tali da dover essere istituita una rete capillare di centri locali chiamati “commanderie”, per gestire gli immensi patrimoni acquisiti. Nel 1170 l’ordine conta più di un migliaio di fratelli cavallieri in terra santa, suddivisi tra i regni di Gerusalemme, Antiochia e Tripoli. Oltre a questo imponente esercito ben addestrato si poteva fare riferimento anche a circa 8.000 uomini non ancora ammessi al rango di Fratello Cavaliere. Il rituale di ammissione che sopravvive ancora in numerosi testi di “regola templare”, ha strette somiglianze con altri rituali dell’epoca medievale. Grazie alla regola templare che vietava a ogni membro di possedere denaro proprio, l’ordine si arricchì velocemente, tanto che divennero i primi banchieri internazionali nell’Europa del medioevo. Per far comprendere l’immensità e il potere che acquisì l’ordine, basta dire che, dal 1165 al 1223 circa la casa reale francese affidò al centro Templare di Parigi la custodia bancaria del proprio tesoro. Comunque, nonostante la potenza militare dei Templari e degli altri ordini militari, nel 1187 Gerusalemme cadde nelle mani dell’esercito del Saladino. Le crociate successive rallentarono soltanto l’avanzata araba. La caduta di Acri nel 1291 segnò la fine della presenza dell’ultimo crociato in terra di Palestina. Tuti gli ordini militari si spostarono in altri luoghi e i Cavalieri Templari si limitarono solo ed esclusivamente di promuovere presso le corti europee nuove crociate. Questa strategia fu letale. L’invidia nei confronti delle ricchezze acquisite dall’ordine nel corso degli anni, unitamente alla grande necessità di risorse economiche da parte del re di Francia Filippo IV, con la complicità del nuovo Papa Clemente V, il 13 ottobre 1307, ufficiali del re arrestarono e obbligarono a false confessioni, pur di non essere nuovamente torturati e massacrati più di duemila Cavalieri Templari in tutta la Francia. Nel 1312 lo stesso papa, dietro grandi pressioni dello stesso re di Francia Filippo IV, indisse un concilio generale della chiesa per condannare ufficialmente l’ordine. Molti vescovi e cardinali appoggiavano i Templari ed erano favorevoli a dare loro la possibilità di ribattere alle accuse mosse dal sommo pontefice. Il Papa, resosi conto della situazione a lui sfavorevole, chiuse il concilio sciogliendo sommariamente l’ordine dei cavalieri Templari, che nel giro di poco tempo, si riorganizzò ovunque al di fuori della Francia, cambiando nome e/o entrando a far parte di altri ordini militari e/o monastici. In Germania si unirono ai Cavalieri Teutonici, in Spagna entrarono negli ordini militari di Montesa e Calatrava, mentre in Portogallo furono semplicemente rinominati Cavalieri di Cristo. In Inghilterra il Re Edoardo II e dispose che fossero trasferiti in ordini monastici. Con la morte dell’ultimo Gran Maestro dell’Ordine dei Cavalieri Templari, Jacques de Molay, messo al rogo nel 1314, ha termine la storia dei Templari e l’inizio del loro mito. In seguito, per centinaia di anni si sono sentite storie e racconti di ogni genere, fino al 1730, anno in cui incominciò a far capolino la tesi che indicava i Templari quali guardiani dei segreti dell’antica saggezza spietatamente soppressa dalle forze dell’ortodossia assurda presente all’epoca. Oggi risultano essere attivi in Europa ed in Italia ordini monastici e militari che si richiamano ai valori cristiani propugnati dai Cavalieri Templari e dalle “Regole Templari”.