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Scontri a Bologna. Siulp: intervenire contro chi alimenta odio verso Forze dell'ordine

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Gli incidenti avvenuti a Bologna, dove ancora una volta l'altissima professionalità dei poliziotti e dei carabinieri e una direzione del servizio puntuale e con nervi saldi, che ha garantito l'intervento del Presidente della Banca d'Italia e il comizio di una forza politica senza coinvolgere i cittadini e senza far scontrare le opposte fazioni, sono l'ennesima dimostrazione che c'è una regia ben definita per alimentare l'odio sociale e il ripudio delle Istituzioni democratiche e di chi le serve strumentalizzando il disagio e le difficoltà dei cittadini e, soprattutto, dei giovani. Arrivare ad una manifestazione bardati con razzi, bombe carta, bottiglie incendiarie e altri oggetti atti a creare lesioni a chi è chiamato a garantire l'ordine e la sicurezza pubblica, oltre ad evidenziare una preordinata volontà di voler "violentare" la città e le regole che presiedono al civile e ordinato svolgimento degli eventi, è la conferma che questi professionisti del disordine si muovono sotto una regia preordinata e finalizzata solo allo scontro con le Istituzioni democratiche e ad alimentare l'odio sociale nella logica del tanto peggio tanto meglio.
Lo afferma in una nota Felice Romano, Segretario Generale del Siulp, nella quale, esperimento plauso, apprezzamento e solidarietà ai colleghi, a partire dai feriti, che hanno operato a Bologna per l'alta professionalità e il grande senso di equilibrio e di abnegazione dimostrati nella circostanza pur di fronte ad un attacco vile e preordinato, sottolinea come queste situazioni siano possibile grazie al clima di "fiancheggiamento" che certuni stanno creando nella loro crociata contro le forze di polizia instillando, loro malgrado l'erronea convinzione che in piazza tutto è possibile in quanto i poliziotti sono ormai esausti, "disarmati" e pure impauriti.
Prova ne è che anche chi è già stato colpito da provvedimenti cautelari per fatti analoghi, non solo ha potuto prendere parte a quella che si può definire una vera e propria aggressione, ma ha anche inneggiato a continuare la violenza perché, forse, certo della totale impunità atteso il clima anti polizia che si sta creando da tempo proprio per preparare il terreno a questo tipo di violenze di piazza.  Mi auguro, conclude Romano che i fatti di Bologna, atteso che Poliziotti, Carabinieri e Finanzieri sono ormai esausti di essere bersagli della violenza fisica nelle piazze e di quella di certa politica a livello mediatico, servano almeno ad aprire una seria e pacata riflessione per far comprendere che i nemici non solo le donne e gli uomini in divisa ma quelli che, anche dal loro alto scranno, parlano e condannano a prescindere chi difende lo Stato e la democrazia alimentando un clima di odio sociale e di disprezzo contro le Istituzioni e di chi le rappresenta o le serve che non darà alcuna risposta ai disagio ai problemi veri che i cittadini e i giovani portano nelle loro manifestazioni.

Redazione