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Bologna. Ticket sanitari, richiesta unanime del Consiglio per il reinserimento dell'indicatore Isee

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Il Consiglio provinciale ha approvato all'unanimità nella seduta di ieri pomeriggio un ordine del giorno che invita la Giunta ad "assumere ogni utile iniziativa presso il Governo e il Parlamento affinché nella revisione della normativa ISEE, in corso di attuazione, venga ricompreso l'utilizzo di tale indicatore anche per la definizione dei ticket sanitari". Il testo originale, proposto da Tommasi dell'Udc, è stato modificato in sede di Commissione e poi sottoscritto anche da Sorbi-Udc e da Barelli, Musolesi e Finelli del Partito democratico.
"La legislazione nazionale per la determinazione e la riduzione dei ticket sanitari per i farmaci, le visite specialistiche e gli esami diagnostici – sottolinea il documento – prevede l'utilizzo dell'ISE (indicatore della situazione economica) anziché dell'ISEE (indicatore della situazione economica equivalente) nella determinazione della contribuzione alle spese da parte del cittadino". Normativa che, come emerge nel documento del Servizio Sanitario regionale, consente ad alcuni contribuenti di adottare criteri diversi nella definizione del o dei genitori di cui tener conto nel calcolo del reddito famigliare. "In questo modo – prosegue l'odg – si crea disparità tra figli i quali, in alcuni casi, vengono considerati ai fini del pagamento del ticket con due genitori e in altri con un solo genitore (anche se entrambe viventi)". Il documento chiede infine che, una volta approvata le revisione della normativa ISEE, la Giunta si attivi "presso la Regione Emilia-Romagna per una revisione della normativa regionale parificando i figli anche nella determinazione della contribuzione alle prestazioni sanitarie".