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Il caso. Nella manifestazione la polizia si toglie il casco un segnale su cui riflettere

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Un gesto che comunque ha tranquillizzato gli animi dei manifestanti e riportato un senso civile e pacifico alla manifestazione
Un caso che ha fatto scalpore, quello avvenuto a Torino alcuni giorni fa, dove i poliziotti che presidiavano la sede della Regione Piemonte, attaccata dai manifestanti con atti di guerriglia oltre al lancio di bottiglie e pietre hanno improvvisamente tolto il casco di protezione lasciando disarmati i manifestanti che si sono fermati ad applaudirli. Un gesto che immediatamente, onde evitare equivoci nell'opinione pubblica, ha trovato giustificazione in una nota ufficiale della Questura che ha precisato che il gesto di togliersi il casco, da parte degli Agenti non era a sostegno della protesta, ma una conseguenza della venute meno esigenze operative che ne avevano imposto l'utilizzo. Una questione che comunque marita un approfondimento sotto il profilo psicologico-sociale di come oggi gli operatori delle forze di Polizia sono costretti ad operare senza tutele certe e, talvolta, adeguati mezzi. Spesso si guarda con poca attenzione a coloro che quotidianamente rischiano la vita, come Angeli Custodi della sicurezza di tutti i cittadini, ricevendo uno stipendio di 1.400 euro al mese ( il più basso d'Europa ) e si trovano con un contratto bloccato da quattro anni, tagli degli straordinari, partecipi di una riforma pensionistica modellata sul sistema contributivo, ma senza che siano stati costituiti i fondi di pensione integrativa, arruolamenti ridotti con conseguente riduzione della forza effettiva, ma non certo dei carichi operativi ed un progressivi invecchiamento medio degli operatori. Questa è la riflessione che dovrebbe fatta dalle autorità di governo e, in generale dai politici tutti tenendo sempre presente anche che gli appartenenti alle FF.PP. , che sono cittadini, padri di famiglia, hanno le loro idee politiche , votano e sono esposti alla crisi economica, nonostante tutto non vengono mai a meno al loro dovere che adempiono con costante professionalità ed intelligenza e sono e saranno sempre al servizio dei cittadini e a difesa della legalità.

Daniele Baldini