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Campagna vaccinazioni un Italia, facciamo chiarezza!

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vaccino

La campagna delle vaccinazioni in Italia, tra i tanti interventi e scuole di pensiero che spopolano sui media, sta generando una certa confusione tra i cittadini che, in alcuni casi, potrebbero indurre una perdita di fiducia nelle istituzioni deputate a dare notizie certe sulla sicurezza.
L'ultimo atto è del 15 aprile con la sospensione temporanea della vaccinazione con Vaxzevria (ex AstraZeneca) - anti-covid, sotto osservazione per le segnalazioni di rari casi di trombosi.

A tale riguardo, per fare chiarezza, va ricordato che ad oggi l'Ordinanza n. 6/2021 del Commissario per l'emergenza Covid-19 , Gen. di Corpo d'Armata Paolo Figliuolo, prevede che, in linea con il Piano Nazionale del Ministero della Salute, approvato con decreto del 12 marzo 2021, l'ordine di priorità, ai fini della vaccinazione, sia:
1) Persone con età superiore agli 80 anni;
2) Persone con elevata fragilità e, ove ricorrano le condizioni, dei familiari conviventi, genitori, tutori e caregivers;
3) Persone di età compresa tra i 70 e i 79 anni, a seguire coloro che hanno un'età compresa tra i 60 e i 69.
Per le persone di cui sopra è previsto che, prevalentemente, sia utilizzato IL vaccino "AstraZeneca" come da indicazione dell'AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco).
Allo stesso tempo è previsto che sia completata la vaccinazione di tutto il personale sanitario e sociosanitario in prima linea nel trattamento, nella cura e nella diagnosi del Covid-19; nonché di coloro che operano presso strutture sanitarie e sociosanitarie.
A seguire saranno vaccinate le altre categorie considerate prioritarie dal citato Piano nazionale, in parallelo alle fasce anagrafiche secondo l'ordine indicato.
In ogni caso, coloro i quali hanno già ricevuto una prima somministrazione di vaccino potranno completare il ciclo vaccinale col medesimo farmaco.

Anche il Ministero della Salute, con Circolare n. \4358 del 7 apr 2021 ha aggiornato le indicazioni sull'impiego del vaccino "AstraZeneca" raccomandandone l'uso per le persone di età superiore ai 60 anni e confermando la possibilità di utilizzarlo per completare il ciclo vaccinale nei confronti di coloro che ne avessero già ricevuto la prima dose. Per le persone di età inferiore ai 60 anni è raccomandato l'impiego di un vaccino differente.

Per quanto concerne nello specifico i militari e le forze dell'ordine, ci si deve attendere che a coloro che abbiano già ricevuto la prima dose di "AstraZeneca" sia offerto di completare il ciclo vaccinale con una seconda iniezione del medesimo vaccino, indifferentemente dalla loro età anagrafica, mentre per coloro i quali sono ancora in attesa della prima dose e hanno un'età pari o inferiore ai 60 anni sia proposto, salvo ulteriori novità, come prima dose, un altro tipo di vaccino, ma ciò quando ci sarà la "chiamata" alla vaccinazione per la loro fascia d'età.

Daniele Baldini