Il 21 gennaio si sono tenute le primarie repubblicane in South Carolina per selezionare lo sfidante del Grand Old Party al presidente democratico Obama. Le sorprese non sono mancate e la corsa alla nomination repubblicana entra nel vivo. Newton Gingrich – newt per gli amici, ex speaker repubblicano al congresso, le ha vinte ottenendo un risultato inaspettato del 40% .
Il mormone Mitt Romney non ha entusiasmato i sostenitori del GOP è ottiene un modesto 27,8% delle preferenze, mentre al terzo posto risale Rick Santorum, con il 17% e che in New Hampshire, il 10 gennaio scorso, aveva perso il suo posto sul podio a favore di Huntsman. Newton Gingrich, convertitosi al cattolicesimo con il suo terzo matrimonio, ha retto gli attacchi mediatici proveniente dalla sua seconda ex moglie, lasciata in campo per minarne la credibilità privata e morale. Il vecchio newt ha saputo rilanciare dichiarando di volere nel suo staff la ex governatrice dell’Alaska, l’instancabile Sarah Louise Heath Palin, leader dei Tea Party. E in caso di vittoria la vorrebbe nella sua squadra di governo. Aggressivo, agguerrito, conservatore, ma capace di comprendere le istanze profonde di un’america in profonda crisi, Gingrich potrebbe essere davvero una spina nel fianco di un Obama dato come vincitore sicuro alle presidenziali del 6 novembre.
