La crisi economica che colpisce vaste aree del mondo e influisce grandemente sulle economie dell’occidente sta mettendo a dura prova la moneta unica adottata da molti paesi europei: l’euro. Grecia, Irlanda, Portogallo, Spagna, Italia sono da tempo in difficoltà crescenti.
Sono a rischio i risparmi delle famiglie investiti e depositati in euro? Come reagiranno i tessuti sociali e politici di molti paesi sottoposti alla crisi e a misure dure di “tosatura” di interi paesi (Grecia docet)? E se l’Europa, o l’Italia per iniziare, adottasse il dollaro U.S.A.? Può sembrare una provocazione di puro colore o una manifestazione estemporanea ma non è escluso possa essere una doppia soluzione di salvataggio: consolidamento del dollaro U.S.A. e uscita dagli scricchiolii pericolosi dell’euro. Si manifesta vivo compiacimento all’analoga iniziativa che il quotidiano on-line VOCISMAGAZINE (www.vocismagazine.it) sta proponendo con successo ai suoi lettori. Sottoponiamo ai cittadini romagnoli il quesito. Sareste favorevoli se si adottasse il dollaro U.S.A. come valuta? Ed oltre ad un si o no chiediamo ai nostri concittadini idee, risposte e pareri. Nei prossimi mesi avremo ospite un noto esponente del Tea Party originario, o meglio nato e cresciuto negli States. A lui sottoporremo le nostre idee e provocazioni e chiederemo altrettanto idee sul nostro futuro. Davvero siamo destinati ad un futuro di austerità e super-iper tassazione? Davvero gli Stati centrali e la B.C.E. debbono “pelare” i cittadini europei per pagare gli errori dei bidoni finanziari fatti da enti vari e non controllati a dovere dai governi centrali? Noi pensiamo di no. È una ricetta vecchia e pericolosa. Impoverire di più tutti gli italiani non può essere la ricetta per risolvere le crisi.
