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I social network

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Questo nuovo fenomeno radicatosi in maniera esponenziale sulla rete web ha raggiunto livelli che hanno dell’incredibile. Lo scenario emerge dal rapporto sui consumi mediatici del Censis, che evidenzia una crescita dei social network su internet. La prima in classifica, con il 61,6% è Facebook, segue poi YouTube con il 60,9%, Messenger con il 50,5%, Skype con il 37,6% e MySpace con una popolarità del 31,8%. In questo mondo virtuale sono soprattutto i giovani ad avere il primato. Purtroppo questo nuovo fenomeno mediatico ha compromesso gravemente altre attività, come ad esempio la lettura di libri. Infatti il 42% circa degli iscritti a Facebook ha dichiarato di dedicare meno tempo ad altre attività. Ovviamente la forte crisi economica globale che ha anche travolto il nostro paese, non ha certo aiutato la stampa periodica a riprendersi dal declino. La lettura, anche occasionale, dei settimanali coinvolge nel 2009 il 26,1% degli italiani (-14,2%) e quella dei mensili il 18,6% (-8,1%), con un calo vistoso rispetto al biennio precedente. In leggera flessione anche la lettura dei libri, che era cresciuta per tutto il decennio, raggiungendo il 59,4% nel 2007, per ripiegare poi al 56,5% nel 2009. Comunque oltre alle statistiche, penso sia indispensabile riflettere su una serie di aspetti collegati ai social network. Non a caso il garante per la privacy ha deciso di predisporre una guida sintetica per informare tutti coloro che intendono entrare per la prima volta, nonché coloro che già frequentano, questo nuovo strumento. I social network sono strumenti che danno l’impressione di uno spazio personale, o di piccola comunità. Si tratta però di un falso senso di intimità che può spingere gli utenti a esporre troppo la propria vita privata, a rivelare informazioni strettamente personali, provocando “effetti collaterali”, anche a distanza di anni, che non devono essere sottovalutati. Il crescente uso dei siti di social network, ha ovviamente anche attratto l’attenzione di hacker e malintenzionati che vedono in questi social la possibilità di rubare informazioni e anche trovare una fonte di reddito da queste tecnologie. Il principale pericolo che deriva dall’uso di questi siti web è proprio l’eccessiva esposizione di informazioni personali. I più diffusi comportamenti potenzialmente dannosi sono l’accettazione di amicizia da parte di sconosciuti e il clic su link proposti da membri della community o dai contatti personali. Fare finta di essere un’altra persona su social network come Facebook è molto facile, basta inserire nome e cognome e magari aggiungere una foto falsa. Con questa tecnica ci si può fare molti amici ( una buona percentuale degli utenti accetta l’amicizia pure da persone sconosciute) e poi diffondere link pericolosi. Ma secondo voi, una persona psicologicamente equilibrata può pensare che personaggi di caratura nazionale o internazionale, presidenti o capi di governo, abbiano il tempo materiale di stare sui social network? Non vorrei dilungarmi in inutili commenti, anzi vorrei richiamare la vostra attenzione su alcuni piccoli accorgimenti utili al fine di non incappare in situazioni critiche. Pensa bene prima di pubblicare tuoi dati personali in un profilo utente, o di accettare con disinvoltura le proposte di amicizia. Astieniti dal pubblicare informazioni personali e foto relative ad altri senza il loro consenso. Potresti rischiare anche sanzioni penali. Usa login e password diversi da quelli utilizzati su altri siti web, sulla posta elettronica e per la gestione del conto corrente bancario on-line. Non sempre parli, chatti e condividi informazioni con chi credi tu. Chi appare come bambino potrebbe essere un adulto e viceversa. Sempre più spesso vengono create false identità (sia di personaggi famosi, sia di persone comuni) per semplice gioco, per dispetto o per carpire informazioni riservate. Basta la tua foto e qualche informazione sulla tua vita, ed è fatta, il prossimo ad essere clonato potresti essere tu. Se non desideri ricevere pubblicità, ricordati di rifiutare il consenso all'utilizzo dei dati per attività mirate di pubblicità, promozioni e marketing. Leggi bene il contratto e le condizioni d’uso che accetti quando ti iscrivi a un social network. Verifica di poter recedere facilmente dal servizio, e di poter cancellare tutte le informazioni che hai pubblicato sulla tua identità. Comunque il mondo continua nel suo percorso e temo che nessuno possa fermarlo. L’importante è riflettere sempre sulle operazioni che si stanno per effettuare sulla rete. La crescita della tecnologia sicuramente ha permesso alla nostra società di crescere nel settore della comunicazione, contestualmente ha aumentato notevolmente il rischio dell’individualismo, quindi della solitudine. Quest’ultimo aspetto, a mio avviso, ci deve far riflettere. Non tutto quello che è moderno è anche corretto.