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Firmato accordo nazionale fra Aequitas ADR e Confabitare

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Zanni
Per gli associati Confabitare la possibilità di un accesso agevolato al nuovo istituto della mediazione


Bologna. Questa mattina la firma dell'accordo nazionale fra Confabitare, associazione proprietari immobiliari con sede a Bologna, e Aequitas ADR organismo di mediazione ed ente formatore riconosciuto dal ministero della Giustizia, per consentire agli associati di Confabitare l'accesso agevolato ai servizi di mediazione di Aequitas ADR. Nella sede di Confabitare si sono incontrati l'avvocato Diego Comba, presidente nazionale Aequitas ADR, e Alberto Zanni, presidente nazionale di Confabitare, per la firma del protocollo d'intesa. La mediazione è un istituto di scuola anglosassone che vede la luce lo scorso 20 marzo 2011 con l'entrata in vigore del decreto legislativo che istituisce l'obbligatorietà del tentativo di conciliazione in relazione a numerose materie. La conciliazione consente, con la nomina di un mediatore accreditato dal ministero attraverso un organismo riconosciuto dal Ministero stesso, di tentare la strada dell'accordo fra le parti, in tempi più brevi (di solito 4 mesi di media) e con costi ridotti, rispetto ad un normale percorso giudiziario. La ratio della scelta ministeriale è svuotare le aule dei tribunali da tutte quelle cause che possono trovare un accordo diverso, come spiega Alberto Zanni di Confabitare: "Nel biennio 2009–2010 oltre il 64% dei nuovi procedimenti iscritti presso il tribunale civile di Bologna ed oltre l'82% di quelli iscritti presso il Giudice di Pace ha riguardato il pagamento di somme di denaro, e una nostra ricerca recente ha verificato come la litigiosità condominiale sia aumentata negli ultimi anni, e come spesso finisca in un'aula di tribunale; da qui il nostro interesse per trovare un accordo con una realtà di sicuro prestigio come Aequitas". Il mediatore non è un giudice, non emette una sentenza, ma tenta di comporre il conflitto. Il mediatore può proporre una soluzione, o far emergere un accordo dal confronto delle parti. Non è un arbitro, ma prova a trovare un punto d'incontro. Che non è necessariamente quello che stabilirebbe la legge in un tribunale, ma non deve essere contrario alla legge. Il mediatore non deve essere necessariamente un avvocato, e la decisione presa in mediazione, se controfirmata da coloro che sono convenuti alla mediazione, ha valore di sentenza definitiva ed esecutiva. E' evidente, dalle caratteristiche descritte attorno all'istituto della mediazione, l'importanza sul fronte della risoluzione dei contenziosi in un tempo accettabile, di un accordo fra Aequitas, una dei primi organismi accreditati dal Ministero, e Confabitare, giovane associazione, ma che vanta già 50.000 iscritti in tutta Italia. In foto il Presidente Nazionale Confabitare, Alberto Zanni.