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Record di presenze alla “Strade Bianche di Romagna”

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STRADEBIANCHEDIROMAGNA2013

In 114 ciclisti  "eroici" hanno preso il via della quarta edizione della Strade Bianche di Romagna, cicloturistica d'epoca che si è svolta a Mordano (Bo) ieri; come di consueto, il week-end si era aperto sabato con la mostra-scambio di bici e accessori d'epoca. Ad organizzare la manifestazione, che è valida come ottava tappa del Giro d'Italia d'epoca, è stata l'Asc di Romagna,società presieduta da Marco Selleri che organizza anche il Giro ciclistico Pesca e Nettarina di Romagna Igp, gara a tappe per Under 23. "La partecipazione non era mai stata così numerosa - ha affermato Marco Selleri - ed il percorso è molto bello e caratteristico. Il caldo sulla salita di Dozza l'ha fatta da padrone, ma i partecipanti hanno avuto modo di recuperare nei 4 punti ristoro: quello di Hera, con caffè e brioche, poi alla cantina Branchini, con vini pregiati e carne alla griglia, a Castel San Pietro Terme, con ravioli e crostate, e infine a Dozza, con tanta frutta: cocomeri, banane, pompelmi, succhi di frutta e, ovviamente, le pesche nettarine".  A Dozza, nonostante mancassero ancora 36 km all'arrivo con la salita di Montecatone ancora da percorrere, a spingere gli "Eroici" in competizione c'era la consapevolezza che ad attenerli a Mordano, èra pronto un ottimo pranzo: maccheroncini "alla Malip", grigliata di carne romagnola, vini locali e dolci, anche questi ovviamente romagnoli.  Hanno concluso la prova 113 dei 114 partiti, solo uno si è ritirato per via di un incidente meccanico. Il ciclista ritirato è forse il più "eroico" di tutti, perchè per arrivare al traguardo è salito sul camion-scopa, guidato da Guasta e Elvis: sarebbe bastato vedere il camion e i condottieri per capire che, come si direbbe in romagnolo, "un s'ariveva mai" (non si arrivava mai). La Strade Bianche di Romagna ha anche una graduatoria: la classifica maschile è stata vinta da Simone Lamacchi, secondo Renato Baccanelli, terzo Paolo Cavazzuti; tra le donne, prima Anna Maria Biancoli, seconda Denise Bavutti, terza Serena Granchi. Comunque la vera forza della Strade Bianche di Romagna sta nella gente, nelle tipicità del territorio emiliano romagnolo e nell'amore per la bicicletta.

Redazione