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Bologna Festival, mercoledì 15 settembre: " In alloro mutò il suo pianto "

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Artisti in alloro dafne 1

Opera in prima esecuzione assoluta

La "storica" rassegna d'autunno di Bologna Festival, Il Nuovo l'Antico, dedicata alla musica antica e contemporanea con specifici programmi in cui spesso s'intrecciano i due diversi repertori, si apre mercoledì 15 settembre, all'Oratorio di San Filippo Neri, con l'opera da camera "In alloro mutò il suo pianto". Il canto di Dafne sulle spoglie di Orfeo, una nuova produzione commissionata da Bologna Festival, programmata già nella scorsa stagione e rimandata causa emergenza Covid. L'opera va in scena in prima esecuzione assoluta alle ore 18 (prova aperta) e alle ore 21.

Opera da camera, su testi e drammaturgia di Guido Barbieri e musiche del compositore bolognese Luigi Sammarchi, In alloro mutò il suo pianto racconta la faccia nascosta del mito di Orfeo secondo il punto di vista della ninfa Dafne. Le musiche originali di Sammarchi si intersecano con le armonie antiche di Caccini, Frescobaldi e Sances, in un gioco di risonanze e spazializzazioni.

La regia del suono e il live electronics sono affidati alla mano esperta di Alvise Vidolin. Interpreti di questa nuova produzione sono le voci dei soprani Barbara Zanichelli e Pamela Lucciarini, il baritono Roberto Abbondanza ed Ex Novo Ensemble diretto dallo stesso Luigi Sammarchi; le voci recitanti sono affidate agli allievi attori della Scuola di Teatro di Bologna "Alessandra Galante Garrone"; elemento di scenografia, l'opera One True Tree dell'artista L'orMa; disegno luci a cura di Angelo Generali.

L'opera In alloro mutò il suo pianto è dedicata a Mario Messinis, direttore artistico di Bologna Festival, scomparso lo scorso anno.

INFO E BIGLIETTI: Bologna Festival 051 6493397 www.bolognafestival.it.

Redazione