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Bologna Festival: mercoledì 6 novembre il pianista russo Boris Petrushansky in concerto

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Bologna. Il ciclo contemporaneo "Šostakovič-Gubajdulina" della rassegna Il Nuovo l'Antico del Bologna Festival, prosegue mercoledì 6 novembre, Oratorio San Filippo Neri ore 20.30, con il concerto del pianista russo Boris Petrushansky, che nel suo programma accosta brani pianistici di Sofja Gubajdulina ai Preludi e Fughe di Bach e Šostakovič, autori di riferimento dell'ottantaduenne compositrice russa. Boris Petrushansky è considerato il portavoce pianistico dei Preludi e fughe op.87 di Šostakovič, dei quali ha curato la registrazione integrale per l'etichetta Stradivarius. Nel concerto di mercoledì ne esegue un estratto di quattro numeri (il ciclo completo dura oltre tre ore). Nel programma sono inseriti anche sei Preludi e fughe di Bach, poiché è un autore tra i più amati dalla Gubajdulina e cui Šostakovič guarda come a un modello. L'Opus 87 di Šostakovič pur rispettando i principi strutturali del preludio e fuga li sottopone a metamorfosi, modernizzandoli. Ad apertura del concerto, tre brani di solido contrappuntismo della Gubajdulina, che sceglie titoli di bachiana memoria: Ciaccona; Toccata-Troncata e Invention, brevi pezzi scritti tra il 1962 e il 1974, nel primo periodo della sua attività di compositrice.
Boris Petrushansky, nato a Mosca nel 1949 in una famiglia di musicisti, Petrushansky inizia a studiare pianoforte a otto anni con Inna Levina. A quindici anni incontra Heinrich Neuhaus: i pochi mesi trascorsi con il grande didatta russo sono stati determinanti per la sua formazione musicale; conclude gli studi sotto la guida del suo assistente, Lev Naumov. Nel 1975 Petrushansky vince il Concorso Casagrande di Terni, già primo classificato ai concorsi pianistici di Leeds, Monaco e Mosca. Segue una tournée di concerti per importanti istituzioni musicali italiane, dal Festival di Brescia e Bergamo e al Maggio Musicale Fiorentino, dove debutta sostituendo Sviatoslav Richter. Una intensa attività concertistica lo ha visto esibirsi in tutto il mondo in recital solistici o con orchestre come la Filarmonica di San Pietroburgo, l'Orchestra Sinfonica di Stato dell'URSS, la Filarmonica Ceca, la Moscow Chamber Orchestra, la Chamber Orchestra of Europe, l'Orchestra dell'Accademia Nazionale di Santa Cecilia. Tra i direttori con cui ha collaborato si distinguono Valery Gergiev, Vladimir Fedoseyev, Vladimir Jurowski, Roberto Abbado, Esa-Pekka Salonen. Di notevole pregio anche la sua attività in ambito cameristico, svolta con artisti come Leonid Kogan, Igor Oistrakh, Mischa Maisky, Valery Afanassiev, Dmitry Sitkovetsky, il Quartetto Borodin. Nel suo ampio repertorio, occupano un posto di rilievo Chopin, Brahms, Prokof'ev e Šostakovič, di cui ha registrato tutta l'opera pianistica per l'etichetta Stradivarius. Docente al Conservatorio di Mosca dal 1975 al 1979, ha tenuto masterclass in tutta Europa, negli Stati Uniti, in Giappone e in Corea. Insegna all'Accademia Pianistica di Imola dal 1990.

Redazione