Ultimo aggiornamento12:01:20 PM GMT

Sei qui: Cultura e Spettacolo Articoli Bologna Festival 2013: si riapre il sipario il 16 marzo

Bologna Festival 2013: si riapre il sipario il 16 marzo

E-mail Stampa PDF
Ashkenazy
La trentaduesima edizione di Bologna Festival è articolata, come di consueto, in quattro sezioni: Grandi Interpreti, Talenti, Il Nuovo l'Antico e le attività formative. Il ciclo di primavera ospita complessi orchestrali, direttori e solisti che si distinguono nell'odierno panorama concertistico per la qualità delle loro scelte interpretative: Daniel Harding, Vladimir Ashkenazy e Fabio Luisi con le loro orchestre propongono capisaldi del repertorio sinfonico tardoromantico e del Novecento; Christoph Prégardien e Jordi Savall, come solisti e direttori di orchestre con strumenti originali, si addentrano nella produzione vocale e strumentale tra Seicento e Settecento. Krystian Zimerman torna a Bologna Festival con un recital solistico dopo più di un decennio e Pinchas Zukerman dopo ventisei anni; Isabelle Faust, che ha con Bologna Festival un rapporto privilegiato, in questa stagione propone un raro Concerto per violino di Benjamin Britten, nel centenario della nascita del compositore inglese.
Sabato 16 marzo, al Teatro Manzoni, con Daniel Harding e la Swedish Radio Symphony Orchestra si inaugura la sezione Grandi Interpreti. In programma la Quinta Sinfonia di Mahler, capolavoro ineguagliato del sinfonismo tardoromantico, di cui Harding propone una lettura lontana dal gusto monumentale dei maestri del passato. Si prosegue il 26 marzo con Christoph Prégardien e Le Concert Lorrain, ensemble orientato verso prassi esecutive filologiche. Il celebre tenore, apprezzato per l'eleganza stilistica delle sue interpretazioni, sceglie uno dei compositori prediletti, Bach, per impaginare un programma che alterna cantate per tenore e brani strumentali. Vladimir Ashkenazy, Isabelle Faust e la duttile European Union Youth Orchestra, domenica 7 aprile, affrontano pagine del Novecento: Valses nobles et sentimentales di Ravel, il Concerto per violino op.15 di Britten e la Sagra della primavera di Stravinskij.
Nel mese di maggio quattro importanti appuntamenti: il violinista Pinchas Zukerman in duo con la pianista Angela Cheng esegue musiche di Schumann e Brahms (5 maggio); Krystian Zimerman, in un programma che spazia da Brahms a Debussy, sceglierà le pagine più congeniali per un recital pianistico di sicuro incanto (10 maggio). Il pianista Herbert Schuch accoglie l'invito che Bologna Festival riserva a tutti i giovani talenti vincitori del Premio del Pubblico, esibendosi nella rassegna Grandi Interpreti in un programma tematico costruito con fine intelligenza: le composizioni dell'ultima fase creativa di Mozart, Beethoven, Schumann e Schubert, incluso un omaggio a Schubert del contemporaneo Helmut Lachenmann (17 maggio). Jordi Savall e il suo Concert des Nations approfondiscono alcuni aspetti della produzione strumentale del Settecento francese e tedesco, con suites per viola da gamba e suites orchestrali dei compositori più rappresentativi, da Marais e Rameau a Bach e Telemann (27 maggio). La sezione Grandi Interpreti si completa il 20 ottobre con il concerto diretto da Fabio Luisi, attualmente direttore stabile del Metropolitan di New York. Guida con sicura maestria la giovane Orchestra dell'Accademia Teatro alla Scala, in un programma che accosta brani di grande popolarità come L'apprendista stregone di Dukas ad un capolavoro di notevole impegno esecutivo come la Sinfonia fantastica di Berlioz.

Redazione