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Surriscaldamento globale.

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Dopo anni in cui, in ogni istante della giornata, ci venivano lanciati messaggi disastrosi sul cambiamento del clima, sul surriscaldamento della terra, sull’inquinamento e sull’effetto disastroso dell’incuria dell’uomo sulla terra, abbiamo letto su diversi giornali che, il surriscaldamento globale della Terra, causato dall’inquinamento e dall’eccessiva emissione di CO2 nella nostra atmosfera, sarebbe falso. I dati relativi sarebbero stati alterati negli ultimi venti anni. I motivi sono diversi, e quello più immediato è l’interesse economico legato alla riduzione dell’anidride carbonica. Non sono un grande esperto di clima, ma se davvero questa fosse la realtà, abbiamo vissuto in uno stato di ansia e preoccupazione per anni, solo perché qualcuno doveva specularci sopra. E questa è sicuramente una grande fregatura, anche perché un po’ tutti ci sentivamo in colpa quando avviavamo il motore della nostra auto senza ECO o ECO 1, mentre oggi ci sentiamo tutti ambientalisti e rispettosi dell’ambiente con la nostra smagliante ECO5. Tutto questo rende felici tutti quanti, accontenta gli ultras del clima pulito e accontenta le grosse case automobilistiche che con gli incentivi per la rottamazione ecocompatibile fanno i soldi a palate senza però dover eliminare il problema alla radice. Perché, se il riscaldamento globale dovesse essere invece confermato come reale, la colpa dello stesso deve essere attribuita alle milioni di automobili che ogni giorno circolano sulle strade di tutto il mondo. Ammettiamo però che il surriscaldamento globale è davvero una panzana, che la Terra non si sta surriscaldando e che i pinguini, come gli orsi polari, non stanno morendo a causa dello scioglimento dei ghiacci; ammettiamo pertanto che non c’è e non ci sarà un innalzamento globale delle temperature e del livello del mare. Ammettiamo tutto questo e poniamoci la domanda: cosa dovrebbe accadere ora? Dovremo tornare a un massiccio inquinamento della nostra atmosfera? Saremo tutti autorizzati a togliere i filtri ecocompatibili dalle nostre spider? Dovremo abbandonare la benzina verde e tornare alla benzina rossa? Ricominceremo a scaricare barili radioattivi e petrolio a mare? Credo proprio di no. Se panzana c’è stata e se questa è servita soprattutto a far guadagnare dei soldi a qualcuno, ha comunque prodotto anche un effetto benefico: ha sensibilizzato l’opinione pubblica a un maggiore rispetto dell’ambiente. Ha fatto progredire la nostra civilità industrializzata da civiltà altamente inquinante a civilità a basso tasso inquinante. L’idea stessa che il nostro pianeta stia o stesse morendo a causa del nostro progresso basato sull’inquinamento atmosferico ha indotto molti governi ad adottare legislazioni volte a tutelare l’ambiente e a renderlo più salubre non solo per gli esseri umani ma anche per la flora e la fauna. D’altro canto, qualcun altro già aveva parlato di inconsistenza della teoria del riscaldamento causato dall’inquinamento. Infatti un ricercatore italiano Nicola Scafetta, che oggi vive e lavora negli USA, aveva già affermato che il surriscaldamento della Terra non è causato per il 92,5% dai gas serra prodotti dall’uomo, ma dal sole. In altre parole, secondo lo scienziato il surriscaldamento globale è un fenomeno ciclico che si ripete da millenni. Non è dunque un fenomeno legato alla forte industrializzazione, ma è un fenomeno del tutto naturale. La conseguenza è ovvia: il surriscaldamento dipende dal sole. Il 60% del riscaldamento del clima terrestre osservato sin dal 1975 è causato – spiega lo scienziato – dalle attività del Sole e degli altri pianeti,” tanto che “dovremmo attenderci un raffreddamento fino agli anni Trenta di questo secolo. E allora la CO2 emessa dall’uomo? Lo scienziato sul punto ha le idee chiare: “La CO2, pur non essendo inquinante, è un gas serra e quindi influenza il clima. Ma attenzione: anche pochi centesimi di euro sono denaro e influenzano la nostra ricchezza. Il punto è che la CO2 antropogenica, cioè prodotta dall’uomo, non ha sul clima quell’influenza squassante e conclamata che ci vogliono far credere. La CO2 è una molecola indispensabile per la fotosintesi clorofilliana che fa vivere tutte le piante. Maggiore CO2 significa quindi più vegetazione rigogliosa, più raccolti, più cibo per uomini e animali. Meglio cercare di adattarsi ai cambiamenti climatici piuttosto che tentare di governarli. Il clima è veramente un gigante di proporzioni impensabili. Fa quello che vuole, ci schiaccia quando vuole e come vuole”. Forse dovremmo rivedere per il futuro le nostre strategie sul clima, senza però perdere quello che abbiamo conquistato fino a ora: un ambiente comunque più pulito e meno oppresso dai gas tossici e serra. Se l’illustre scienziato ha ragione, il pianeta da queste misure ecosostenibili non ha tratto grande benefici, ma indubbiamente l’uomo ne ha tratto eccome!